TYRANT GOATGALDRAKONA – “Horns In The Dark”
(Blood Harvest) Ristampa su vinile del debutto discografico dei Tyrant Goatgaldrakona, originalmente uscito in cd nel 2013. La (altro…)
(Blood Harvest) Ristampa su vinile del debutto discografico dei Tyrant Goatgaldrakona, originalmente uscito in cd nel 2013. La (altro…)
(Svart Records) Raccolta dei tre demo e di quelli pubblicati in uno split che questi finlandesi hanno realizzato con i Carnifex, tale è il contenuto di questa compilation dei Festerday. La death metal band finnica raccoglie in doppio CD e triplo vinile tutto quanto (altro…)
(Listenable) I Supuration sono una band francese attiva dal 1989 e il cui nome ha avuto diversi cambi. Da quella data in poi il gruppo ha realizzato ad oggi quattro album e una quantità non trascurabile di altre pubblicazioni. Oggi “Reveries…” scrive un altro pezzo (altro…)
(Iron Bonehead) A volte considero i 7” come appannaggio dei veri appassionati. Un oggetto per i devoti al metallo. Non è sempre così però, lo split spesso ha la funzione di dare spazio ad una band meno nota che coabita la release con (altro…)
(Autoproduzione) Nuova opera di questa realtà musicale italiana che si muove sui territori di un genere che include il rock sfumato nel progressive, nel post, la (altro…)
(Apathia Records) I Void Paradigm non suonano in modo facile. C’è qualcosa di contorto o di strano nel loro sound. La specificità di questo essere strani risiede forse anche in chi vi suona: Jonathan Théry (Ataraxie, ex-Hyadningar, ex-Bethlehem) (altro…)
(Red Souns Rec.) Tre marchigiani cotti dal sole, arsi dal deserto, invasati da un acido e grasso stoner. Questo sono i Narrenschiff e “Of Trees and Demons” è la loro opera d’esordio, proposta attraverso suoni roboanti e tipici dello stoner (altro…)
(Century Media Records) Dopo oltre 25 anni la band inglese non molla, non rallenta, non si rilassa. E considerando che hanno contribuito in maniera importante alla colonna sonora della mia vita, in questo ampio lasso di tempo, è indubbio (altro…)
(Ulterium Records) All’esordio dalla Grecia, i Diviner si dedicano a un power metal ruvido, roccioso e cattivo, che ha ben poco di europeo e molto di americano. La titletrack è una rabbiosa opener da qualche parte fra Iced Earth e Metal Church; (altro…)
(Sun & Moon Records) Strani e assurdi i mitici Siculicidium. Tuonano dalla Romania. Sono palesemente pazzi. Piacciono oppure non piacciono, nessuna via di mezzo, nero o bianco, nessuna tonalità di grigio. Stile unico, a (altro…)
(Svart Records) Spirituale ma dissoluto. Psichedelico ma pieno di natura. Finlandesi come la loro etichetta, offrono un sound dolce, ipnotico, in qualche modo liquido e coinvolgente. Ascoltando questo terzo loro (altro…)
(BMG Rights/SPV) Sontuosa ristampa di parte del catalogo degli Scorpions, band nata ad Hannover nel lontano 1965. Cinquant’anni di storia, durante i quali la formazione fondata da Rudolf Schenker ha saputo imporsi nel (altro…)
(AFM) Non cambia niente per gli Ektomorf in questo nuovo album. Dunque “Aggressor” è Ektomorf nel loro solito stile, niente di più o di meno. Quel metal carico di groove e di ritmi e riff che rispecchiano (altro…)
(Napalm Records) Per gli svedesi Draconian non occorrono grosse introduzioni. La loro fama è consolidata e viene anche da pensare che questa si cementificherà del tutto con “Sovran”, un album maestoso, triste e bello, poetico e granitico. (altro…)
(Lacerated Enemy Records) Intro ancestrale e molto cinematografica e subito dopo ecco un arpeggio oscuro: parte “World in Obscure” e la sensazione di qualcosa di misterioso si incombente è davvero forte. In (altro…)
(Nuclear Blast) I Threshold non hanno certamente bisogno di presentazioni, e negli ultimi anni si sono affermati come una delle formazioni di punta del prog metal ‘classico’, quello che (a mio parere per fortuna!) (altro…)
(Logic(il)logic Records) Esordiscono da Brescia, a poco più di un anno dalla fondazione, gli After Apocalypse, formazione che aspira a dire qualcosa di nuovo nell’affollato panorama gotico: (altro…)
(Pure Legend) Che i Ghost Machinery fossero finlandesi, l’avevo capito dalla prima nota di “Evil undertow”, il loro terzo full-“length”: e andando a vedere la lineup ho trovato nomi noti che bazzicano anche in altre band (Stargazery e Burning Point su tutte). (altro…)
(Atomic Age Records) Per coloro che guardano alle stelle, gli Space Mirrors sono un riferimento importante. Tempo fa abbiamo avuto la possibilità di sapere qualcosa di più sul precedente album “The Other Gods” grazie al report stilato da (altro…)
(Nuclear Blast) In redazione ce lo diciamo in ogni riunione, cioè che la Nuclear Blast ormai non può esimersi dal presentare in catalogo qualcosa che sia metalcore. L’etichetta tedesca è in fin dei conti sempre vicina alla massa, ai gusti dei più e il metalcore è qualcosa (altro…)
(Tyrannus Rec.) Due band cilene dalle sembianze mefitiche e dal sound ruvido e spietato. Gli Austral nascono nel 2005 dall’incontro di Blackterium e Zaitham Iscariote. I due hanno realizzato un EP e sono al secondo split, nel quale includono (altro…)
(Narcoleptica Productions) L’animaletto che dà il nome a questo combo Kazako non è propriamente l’insetto più adorabile al mondo. Diciamo pure che nessuno vorrebbe ritrovarselo sotto le lenzuola. Ma se in terra (altro…)
(Autoproduzione) Fra le primissime leve della NWOBHM, i Jameson Raid vissero un breve ed effimero momento di gloria nel 1979, quando il loro ep “Seven Days of Splendour” ebbe vasta risonanza; già sciolti nel 1982, e riformati (inizialmente con non troppa fortuna) (altro…)
(Napalm Records) Troppo poco il tempo e lo spazio per riassumere quanto e cosa siano stati i Coal Chamber, ma è il caso di arrivare direttamente al dunque (altro…)
(Napalm Records) Dopo la carrettata di ristampe degli scorsi mesi, i lupi svedesi ci regalano finalmente un nuovo full-“length”, l’ottavo della loro discografia: se “Legions of the North” non aveva convinto una buona fetta dei fan storici, questo disco autotitolato (altro…)
(Autoprodotto) Seconda release per i danesi Møl che debuttarono poco più di un anno fa con l’omonimo EP. Ed ancora una volta è un EP a consacrare la loro attività artistica, spesso super impegnata in sede live. Siamo ancora in un genere (altro…)
(Caverna Abismal Records) Altro punto a favore per il Metal portoghese. I Tod Huetet Uebel sono un duo al debutto, con un Black che dopo poche note calme comincia ad incendiarsi. Il cantante ha un estro che lo (altro…)
(Autoproduzione) I Cover sono una band rumena della Transilvania e per quanto quella terra sia legata a miti, storie e leggende fosche, i Cover se ne disinteressano apertamente (altro…)
(Rockshots Music) Titolo epico, biblico. Titolo che si presta però anche a più letture. Titolo che dichiara qualcosa di maestoso. Bhagavat nasce da Vama, agli albori l’unico membro, oggi invece è una band italo-svizzera che include Mithra (altro…)
(Crime Records) Ha senso, alla fine del 2015, pubblicare una fantasy metal opera? Beh, se lo fai, devi concepire qualcosa di veramente stellare, e non avere paura dei cliché e dei dischi che sono stati pubblicati prima del tuo… (altro…)
(Autoproduzione) Esordienti assoluti dalla Svizzera, gli Atomic Symphony costituiscono una band giovane (o almeno così appare nelle foto) e agguerrita: il loro esordio “Redemption” contiene forse qualche cliché evitabile, (altro…)
(Crime Records) Bella prova quella dei norvegesi Arkentype, che un disco breve ma intenso mescolano prog classico, prog moderno (quello che qualcuno chiama extreme prog o prog/death) (altro…)