IRON KOBRA – “Kercher und Drachen”
(Dying Victims Productions) A tre anni da “Might and magic”, gli Iron Kobra scaldano i motori con un 7’’ cantato in tedesco e dedicato nientemeno che a “Dungeons & Dragons”, il celebre roleplaying fantasy. (altro…)
(Dying Victims Productions) A tre anni da “Might and magic”, gli Iron Kobra scaldano i motori con un 7’’ cantato in tedesco e dedicato nientemeno che a “Dungeons & Dragons”, il celebre roleplaying fantasy. (altro…)
(Via Nocturna) I Bitter Resolve sono un trio americano proveniente dalla North California che con “Seven New Worlds” arriva alla terza fatica discografica sulla lunga distanza. I nostri sono chiaramente dediti ad uno stoner/doom che se da una parte dimostra di aver ben assimilato (altro…)
(Shadow Kingdom Records) Secondo EP per i croati Speedclaw, giovanissimi speeders devoti, naturalmente, alle sonorità più istintive di inizio anni ’80. Dopo il “Prelude” acustico, la titletrack ci offre un bel riff pimpante: inusuale (per il genere) (altro…)
(Massacre Records) Ero stato benevolo con “The Rise of Resistance”, il terzo album dei power metallers tedeschi Circle of Silence, ma onestamente non mi sento troppo di esserlo con la loro quarta prova, (altro…)
(Gates of Hell Records) La riedizione in vinile dell’ep d’esordio dei Chevalier, uscito originariamente nel 2017, è certamente dedicata ai sostenitori dello speed metal più oscuro e d’atmosfera. (altro…)
(Hellbones Records) Album di debutto per V-8 Compressor, band italiana che si candida da subito come una delle realtà più interessanti in ambito stoner rock a livello mondiale. Il livello delle composizioni è infatti molto (altro…)
(Rockshots Records) Dopo lo stupefacente debutto “Doin Earde” (recensione qui), e dopo dozzine di concerti i quali confermano la loro capacità di portare sul palco il sound e gli strumenti dello studio, tornano i maestri del folk del (altro…)
(Youth of Today Rec.) Haradcore autentico. Non post, ‘metalqualcosa’, alternative, ma autentico hardcore e italiano per giunta. Ciò vuol dire che i Confine ci prendono tutti a calci. Con rabbia, con spietata e concreta lucidità, veneta per giunta. Sono di Cavarzere, dintorni (altro…)
(Hellbones Records) I cuneesi No Chrome nascono nel 2009 dalle ceneri della cover band Rabbit Kill Again con lo scopo di proporre brani inediti ispirati all’hard and heavy vecchio stampo, con influenze che spaziano dai (altro…)
(Hellbones Records) EP di debutto sotto il monicker Amraam, formazione capitolina nata nel 2011 con il nome Not Ready Yet. La trafila è più o meno la medesima di tante altre formazioni: dopo aver trascorso i primi periodi (altro…)
(Avantgarde Music) Settimo (ottavo se consideriamo il demo di debutto del 1998) sigillo per l’industrial black metal band svizzera. Caratterizzata da lunghe pause e momenti molto produttivi, la (altro…)
(Iron Shield Records) Dalla Svezia arriva il terzo disco dei Cult of the Fox: ‘complimenti’ per il nome e per la copertina! Le coordinate sonore sono quelle di un godibile heavy metal vintage, ovviamente underground. Immancabile e inevitabile l’urlo che apre “Siege from the Sky”, (altro…)
(Season of Mist) Deutrom è stato per cinque anni il bassista dei Melvins, ha fondato la Alchemy che pubblicò il primo album dei Neurosis, ma anche gli stessi Melvins tra gli altri. Produttore, musicista, compositore formatosi come studente di composizione in California, autore in (altro…)
(Sliptrick Records) Per quanto le nostre strade si incrocino soltanto ora, i giapponesi Saber Tiger hanno una storia lunghissima, che inizia addirittura nel 1981: questo loro 14° album è uscito nel Sol Levante nel 2015, (altro…)
(Iron Bonehead) Una band al debutto. Ma forse no. Per esempio ho personalmente recensito un loro split con i Grá, questo qui, e pure un loro EP, questo. Se avete accettato il mio suggerimento di lettura, (altro…)
(Masked Dead Records) Dopo due anni dal precedente “Noctis Visio” la one man band italiana Noesis si ripresenta agli appassionati con il nuovo EP intitolato “Unheard Whispers” e ci consegna quello che può essere definito a tutti gli effetti un sogno. La visione di un uomo che è riuscito a (altro…)
(Hellbones Records) Uscito a metà del 2017, questo album è una specie di vecchia pergamena, sepolta, dimenticata ed ingiallita… e finalmente riscoperta e portata alla luce, una luce che ne rivela i suoi contenuti peccaminosi e blasfemi. Sono italiani, cantano in (altro…)
(Secret Service / Brutal Records) Hanno riscosso una certa notorietà al di fuori del Brasile, maturando sin dalla loro nascita nei primi anni ’90 nella città di San Paolo. I Torture Squad hanno costruito la propria musica a partire dal 1998 con l’album d’esordio “Shivering”. Poi altri album (altro…)
(Autoproduzione) Dietro a questo nome si cela un duo francese che ha collaborato a entità non meno maligne di questa, come i Mass Grave e gli Evisceration. Fieramente (altro…)
(Nuclear Blast Records) In tutta onestà, devo ammettere che questa recensione sarà poco obiettiva. Sono un fan sfegatato degli Overkill, band che raramente ha deluso i propri fans, con dischi che, salvo poche (altro…)
(Eat Lead and Die Music) “The Great Silence” apre in modo consueto per Monsterworks: un crescendo e lo squarcio vocale di Jon. Un’entrata urlata, tragica, imperiosa. Il resto è un gioco di riff che aumentano, lievitano. Riff imponenti e percorsi da pathos, dramma e solennità. Quasi (altro…)
(Iron Bonehead Productions) La Iron Bonehead mi ha abituato a questa tipologia di uscite e io ci vado decisamente a nozze. E’ curioso constatare come certi gruppi impieghino (altro…)
(ROAR! Rock Of Angels Records) Una collisione di svariate nazionalità da vita a questo progetto di hard & heavy tagliente e poderoso! I musicisti provengono da Svizzera, USA e Finlandia… (altro…)
(My Kingdom Music) Smuovono un po’ il mercato i simpatici power metallers Drakkar, presenti in archivio sia con “When Lightning strikes”, del 2012, che con l’ultimo (ed eccellente) “Run with the Wolf”: ecco dunque un EP (altro…)
(Revalve Records) Un gothic metal potente e sfaccettato è quanto offrono i veneti Afterlife Symphony nel loro terzo disco, “Lympha”. Lo dimostra subito la opener “Artemisia”, che si muove fra tastiere potenti, un mood vagamente mediorientale e la potente voce di Anna Giusto. (altro…)
(I, Voidhanger Records) Secondo lavoro per la misteriosa one man band francese, album che fa seguito al valido “Mystic Echo From A Funeral Dimension” (recensione qui) risalente al 2017. Ancora una volta un album di black fumoso, di matrice (altro…)
(Century Media) Devo ammettere di aver dovuto ascoltare l’ultima fatica degli At The Gates svariate volte, prima di formarmi un’opinione sufficientemente obiettiva. Il marchio di fabbrica della formazione (altro…)
(WormHoleDeath Records) Ulteriore evoluzione in Norvegia, in casa Mr. Runar Beyond, il mastermind dietro questo progetto in costante crescita. Se il precedente lavoro “Crimson Sky” (recensione qui) era una (altro…)
(Envenomed Records) Definire eclettica questa formazione è piuttosto riduttivo. I Membrance, di Venezia, hanno messo insieme diverse, diversissime influenze per creare quasi un (altro…)
(Argonauta Records) Continua il viaggio spaziale e nel contempo interiore dei Kayleth. E lo fanno alzando ulteriormente il livello qualitativo dopo i precedenti (altro…)
(Caverna Abismal) Asphyx e Obituary. Ecco, ora che ho scomodato due mostri sacri direi che si è capito il livello di questa pubblicazione. Questo gruppo ha un unico problema: è (altro…)
(Scarlet Records) “Symphony for a hopeless God” mi aveva potentemente entusiasmato: il quarto album dei francesi Whyzdom si colloca forse una spanna sotto quello che l’ha preceduto, ma resta sempre il non plus ultra per gli amanti delle sonorità symphonic gothic. (altro…)
(Indie Recordings) Secondo lavoro per i londinesi The Osiris Club. Il debutto, ormai vecchio di tre anni (recensione qui) mi stupì per la stranezza, per l’assurdo mix di rock non convenzionale, per la multi appartenenza temporale… e questo nuovo lavoro (altro…)