LOSTAIR – “Ad Jubilaeum”
(Revalve Records) Secondo album per i vicentini Lostair, band che ho avuto modo di ascoltare e recensire in occasione dell’uscita del promo “Sigillum Dei”, contenente tre brani (altro…)
(Revalve Records) Secondo album per i vicentini Lostair, band che ho avuto modo di ascoltare e recensire in occasione dell’uscita del promo “Sigillum Dei”, contenente tre brani (altro…)
(Pink Tank Records) Con tante cose da dire, cantandole, e con tanti suoni da trasmettere, i Lost Moon sono al loro massimo grado in questo nuovo album. Elettricità, acido cosmico e terreno, colorato, grunge, rock vecchio stampo, tutto è compresso, poi spalmato in poco più di mezz’ora. I Lost (altro…)
(autoprodotto) Torna Red Morris con un nuovo lavoro, il quale fa seguito a “Lady Rose” (recensione qui) del 2015. Un nuovo lavoro che rivoluziona il suo stile ed amplifica mostruosamente il soundscape propost. “Time” è disco che (altro…)
(Equilibrium Music) Raffinatissimo folk in portoghese per il terzo album degli Urze de Lume: praticamente nulla a che fare con il metal, ma i 51 minuti di “As Árvores Estão Secas E Não Têm Folhas” (‘Gli Alberi sono spogli e non hanno foglie’) (altro…)
(Peaceville) Sembra proprio che a Chris Reifert non piaccia rimanere con le mani in mano. Sono passati alcuni mesi dall’ultimo lavoro degli Autopsy “Puncturing The Grotesque”, ed ora lo ritroviamo in veste di (altro…)
(Gaphals) La punk rock band svedese Asta Kask festeggia i 40 anni di attività con una pubblicazione dal titolo profetico, ‘la storia ci giudicherà tutti”. “Historien Dömer Oss Alla” presenta quattro canzoni delle quali tre classici della band. Quattro canzoni (altro…)
(Kscope) E come si dice in gergo, ‘i ragazzi son partiti per la tangente’… I Tesseract sono arrivati al quarto album e hanno cominciato a mostrare una coscienza di carriera alle spalle. Potremmo definire il loro ultimo lavoro come un tributo (altro…)
(Time To Kill Records) Gli Hellucination sono un gruppo capitolino attivo dal 2010 con alle spalle un lavoro datato 2015. L’intro ”The First Ten Seconds” mi ha ricordato da vicino proprio l’intro del debutto dei Fragments Of Unbecoming, (altro…)
(Indie Recordings) Tornano dopo sei anni gli Aura Noir con il loro sesto e quasi omonimo album. Dietro a questo progetto si nascondono due vecchie conoscenze della scena estrema norvegese: il cantante/bassista Aggressor (altro…)
(Selfmadegod Records) È incredibilmente difficile stare dietro alle pubblicazioni degli Agathocles. I fiamminghi infatti pubblicano l’ennesimo split, dell’anno e in carriera, e questa volta con i polacchi Psychoneurosis. Questi (altro…)
(Ancient Blaze) Pochi dischi sono entrati nel mio immaginario come questa unica ed inimitabile gemma del metal italiano. Uscito originariamente nel 2005 e riproposto ora dopo anni di oblio dalla Ancient Blaze seppur in (altro…)
(Nadir Music / Audioglobe) Non ha certo bisogno di presentazioni Pino Scotto; tra i prime movers della scena hard and heavy tricolore, Pino ha scritto pagine indelebili del genere con Vanadium, Pulsar, Fire Trails, prima (altro…)
(Nuclear Blast Records) Nel 2014 “The Satanist” è stato non solo l’album della consacrazione definitiva dei polacchi ma anche una delle migliori uscite dell’anno. Il giusto mix di vecchi e nuovi elementi riguardanti la creatura di Nergal aveva all’epoca composto un’opera massima senza (altro…)
(Xtreem Music) Ottavo anno di esistenza, nuova etichetta, quarto album… il primo dopo la trilogia denominata “Coffin Born Trilogy”… il primo concept della nuova serie denominata “Werewolf Chronicles”. Mi piace questo impegno scenografico e letterario della band (altro…)
(Sliptrick Records) Esordiscono con un monicker davvero altisonante questi heavy metallers friuliani, che con “Heavy Metal Thunderpicking” ci offrono una buona prova della loro fedeltà alla vecchia scuola. Curioso notare come i nostri, (altro…)
(Divebomb Records) Dopo il full-length “Permission to rock”, tornano all’assalto con un EP i classic metallers di Seattle Substratum: i passi avanti sono molto significativi, e questi cinque brani (altro…)
(Gaphals) La scena hardcore punk svedese ha avuto una lodevole storia iniziata negli anni ’80. Gente come Totalitär o Wolfbrigade hanno inciso lavori di un certo spessore e dato una direzione a molti, tuttavia non (altro…)
(BMG) I miei colleghi certo si stupiranno di un’analisi così lunga e particolareggiata di un disco da parte del sottoscritto, ma la ragione è ovvia. Un album degli A Perfect Circle, specie se arriva a quindici anni dall’ultimo (altro…)
(autoproduzione) La storia dei Siksided inizia verso il 2010 a Trieste, con elementi provenienti anche da Udine e dal goriziano. Nel 2014 un demo, poi qualche cambio in formazione e oggi il primo album arrivato dopo un lavoro di registrazione in uno studio di Triste e quello di masterizzazione (altro…)
(AFM Records) Arriva a quota cinque la discografia dei Voodoo Circle, band capitanata dal chitarrista Alexander Beyrodt, sempre con il bassista e collaboratore Mats Sinner al suo fianco. Sempre ispirati all’hard rock classico, i Voodoo Circle (altro…)
(Carnal Records) Tornano gli svedesi Grá con il terzo album che fa seguito al singolo “Ramsvarta tankar” uscito l’anno scorso (ma non incluso nell’album). Si sente un certo aumento di intensità nel sound della band, più violenti, un (altro…)
(Nadir Music) Album affascinante, comunque impegnativo sia per la musica che per le atmosfere, le melodie. Si ha la sensazione che con “Mot” la band abbia scelto una trama, dedicandosi poi al proprio sviluppo, al suo intreccio. Scatti death metal, un sostanziale thrash (altro…)
(Napalm Records) Ho conosciuto questi pazzi dei Tengger Cavalry grazie alla compilation “Mongol Metal” e li ritrovo oggi… con il loro ultimo album: sembra che la formazione si sia appena sciolta, e dunque “Cian Bi” chiuderebbe la nutritissima serie delle loro pubblicazioni (altro…)
(Moribund Records) Puntuale come la fine, giunge il sequel della esalogia “Nostalgia…” del maestro della depressione Vardan. (altro…)
(Cimmerian Shade Recordings / United By Chaos Records / Symbol Of Domination) “Formador” ha tutte le carte in regola per divenire una delle next big things in ambito estremo. Per il loro secondo album, gli spagnoli Pànico Al (altro…)
(Svart Records) Adoro perdermi nel suono e nella poesia in lingua madre dei finlandesi Sammal. Il loro precedente album, “Myrskyvaroitus” (recensione qui), risale al 2015: il nuovo lavoro ha avuto bisogno di una pausa creativa… (altro…)
(Pulverised Records) L’opener e title track ha atmosfera, è solenne, condita di una melodia reiterante che serpeggia in questi oltre sei minuti con grazia, lasciando il passo a qualche riff sabbathiano e a un (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Gli australiani Greytomb tornano con un EP dopo il full length di debutto del 2016: un black metal atmosferico, ricco di melodia ma anche di ombre, labirinti oscuri, (altro…)
(autoproduzione) Brigo lo abbiamo incontrato un paio di anni fa. O forse un paio di livelli fa. O forse stava dentro quell’altro game. Non ricordo. Comunque mi guadagnai un botta di bonus ed extra life scrivendo di “It Works!”, il suo debutto come solista (clicca qui per vedere com’era il livello precedente). (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sembrano vivere una seconda giovinezza gli Anthrax. Dopo i lusinghieri risultati ottenuti con “For All Kings”, album decisamente superiore al moscio “Worship Music”, i thrashers newyorchesi si sono imbarcati (altro…)
(Steamhammer / SPV) Semplici, basilari, tanto hard rock. The Amorettes sono Gill Montgomery, voce e chitarra, Hannah e Heather McKay, rispettivamente batteria e basso. Le tre scozzesi si ripresentano con un nuovo album, fatto di canzoni percorse da un hard rock creato da riff sia (altro…)
(Harvest Of Death/Signal Rex) Questo split prodotto in un affascinante 10” contiene le prime prove ufficiali di due gruppi se si escludono i rispettivi demo. Gli Holocausto Em Chamas sono (altro…)
(Nuclear Blast Records) Il neon. Tutto parte da quel neon. Quando uscì il primo video del singolo “Interdimensional Summit” si scatenò il finimondo. Un olocausto mediatico assurdo. Schieramenti di ‘pro’ in aperto conflitto con (altro…)