JAMESON RAID – “Uninvited Guests”
(Autoproduzione) Fra le primissime leve della NWOBHM, i Jameson Raid vissero un breve ed effimero momento di gloria nel 1979, quando il loro ep “Seven Days of Splendour” ebbe vasta risonanza; già sciolti nel 1982, e riformati (inizialmente con non troppa fortuna) (altro…)
(Napalm Records) Troppo poco il tempo e lo spazio per riassumere quanto e cosa siano stati i Coal Chamber, ma è il caso di arrivare direttamente al dunque
(Napalm Records) Dopo la carrettata di ristampe degli scorsi mesi, i lupi svedesi ci regalano finalmente un nuovo full-“length”, l’ottavo della loro discografia: se “Legions of the North” non aveva convinto una buona fetta dei fan storici, questo disco autotitolato
(Autoprodotto) Seconda release per i danesi Møl che debuttarono poco più di un anno fa con
(Caverna Abismal Records) Altro punto a favore per il Metal portoghese. I Tod Huetet Uebel sono un duo al debutto, con un Black che dopo poche note calme comincia ad incendiarsi. Il cantante ha un estro che lo
(Autoproduzione) I Cover sono una band rumena della Transilvania e per quanto quella terra sia legata a miti, storie e leggende fosche, i Cover se ne disinteressano apertamente
(Rockshots Music) Titolo epico, biblico. Titolo che si presta però anche a più letture. Titolo che dichiara qualcosa di maestoso. Bhagavat nasce da Vama, agli albori l’unico membro, oggi invece è una band italo-svizzera che include Mithra
(Crime Records) Ha senso, alla fine del 2015, pubblicare una fantasy metal opera? Beh, se lo fai, devi concepire qualcosa di veramente stellare, e non avere paura dei cliché e dei dischi che sono stati pubblicati prima del tuo…
(Autoproduzione) Esordienti assoluti dalla Svizzera, gli Atomic Symphony costituiscono una band giovane (o almeno così appare nelle foto) e agguerrita: il loro esordio “Redemption” contiene forse qualche cliché evitabile,
(Crime Records) Bella prova quella dei norvegesi Arkentype, che un disco breve ma intenso mescolano prog classico, prog moderno (quello che qualcuno chiama extreme prog o prog/death)
(Prog Sphere) Fa piacere vedere arrivare alla redazione di MetalHead un disco che viene dal Libano: la musica è, è stata e sempre sarà uno strumento per superare le barriere e gli odi fra i popoli e, in questa condizione storica particolare, fra Medio Oriente e Occidente…
(Cult Metal Classics) I newyorkesi Killen pubblicarono un album e un ep fra 1987 e 1989, prima di sparire nel nulla: la Cult Metal ci ripropone ora, in un solo cd o vinile, la loro intera discografia. Chi segue regolarmente MetalHead sa come la penso sulle operazioni nostalgia:
(Graviton Music Service) In occasione di un tour europeo con Soen e Lizzard, passato in ottobre anche per il noto Rock N Roll Arena di Romagnano Sesia, i
(Nuclear Blast Records) Vengono dalla fredda Svezia ma si sarebbero sentiti di sicuro a casa anche sulle rive del Mississippi… Qui il Rock settantiano scorre a fiumi in undici tracce che sanno di Stoner e Blues. Non una
(Mausoleum) Hanno un sound europeo, ma ci inviano il loro debut da Sacramento, California: i Graveshadow mi hanno irrimediabilmente convinto per la grinta sfoderata nell’esecuzione e per le buone capacità di songwriting (otto brani di durata medio/lunga, ma senza perdite di tempo).
(F. A. Records) Lo stile di quella bella copertina è eloquente, quanto il nome della band e il titolo dell’album: thrash metal a tutto spiano.
(Narcoleptica Productions) Rischi per davvero il suicidio se oltre a fare Dark lo fai anche male… Per fortuna non è il caso di questo combo russo. Gli ingredienti ci sono tutti: voce femminile simil lirica, suoni
(Autoproduzione) Spesso l’ascoltatore medio tende a generalizzare, principalmente per quanto riguarda i generi tradizionali del metal o del rock, senza tener conto che ogni band ha una storia a se e uno stile personale che va oltre le classiche etichette.
(Indie Recordings) Black puro, black feroce. Black che esprime lo schifo della vita, la totale mancanza di speranza, la nullità dell’essere umano. Con una carriera impostata su una costante evoluzione, i norvegesi
(Satanath Records) Il titolo, tradotto, suona tipo “La nera mezzanotte mi segue”. In quattro tracce questi russi vogliono insomma farci capire cosa si proverebbe ad essere inseguiti dalla notte più buia e lo fanno con un
(Hibernacula Records) Quando il Black incontra le Sacre Scritture… Gli Exquisite Ending sono un duo inglese dedito ad un Black Metal alquanto intransigente e nichilista… Con ordine: il fatto che siano inglesi lo
(House Of Ashes Prduction) Non c’è niente da fare: in Italia certi generi musicali, oltre ad esserci nati, vi trovano anche la loro massima espressione. Ecco che basandosi su alcune vere e proprie colonne musicali
(Hells Headbangers) Di solito tendo a tenere conto dell’originalità di una band. Se riesce ad essere convincente proponendo qualcosa di personale, la ritengo sicuramente più meritevole di attenzione rispetto
(Century Media) Firespawn è un progetto nato nel 2012 per mano di LG Petrov (Entombed A.D.), Alex Impaler (Necrophobic) e Victor Brandt (Entombed A.D.), ai quali si sono presto aggiunti il chitarrista degli
(Autoproduzione) Una realtà tutta italiana, questi Educis Nubila. Quattro tracce ricche di buone idee per un EP che convince fin dalla prima nota. Trattasi di un Black mischiato al Death e con forti componenti epiche,
(Underground Symphony) Il nome Energy of the Elements mi ha subito detto qualcosa, quando l’ho letto sul package promozionale inviato dalla Underground Symphony: e andando a vedere i miei archivi ho ritrovato un EP di quattro tracce,
(Forever Plagued) Il secondo album dei greci Kult Of Taurus è magnifico! “Divinatio Labyrinths” era quanto meno seducente (
(UDR/Warner) Non ho mai capito se le Girlschool siano la versione femminile dei Motörhead o se i Motörhead la versione maschile delle Girlschool. La cosa sicura è che questi due act storici sono legati in
(Pulverised Records) Band greca. Titolo latino, anche quello delle tracce, che poi sono semplicemente degli atti anonimi. E l’anonimato avvolge anche i componenti della band, i quali non hanno nome, foto… non è nemmeno
(Iron Bonehead/Altare) A sei anni dal bellissimo “After Centuries of Silence” tornano i lusitani, diventati ormai una realtà affermata e di culto non solo in patria. Il nuovo lavoro prende tuttavia una piega
(RSK) Clive Bayley, chitarrista e cantante, ha sempre detto che in fin dei conti gli Yes erano una sua idea. La storia ha preso poi altri percorsi, altre pieghe.
(Inner Wound) Gli Obsession sono stati la prima band di Mike Vescera, universalmente noto per le sue collaborazioni con Yngwie Malmsteen e i Loudness; “Carnival of Lies” è il loro terzo disco,
(Nuclear Blast Records) Francamente comincio a nutrire forti dubbi sulla Nuclear Blast. L’etichetta tedesca ha cominciato a fagocitare gruppi di grosso calibro sotto le proprie grinfie (vedi gli Slayer) e parallelamente
(Razzia Notes/Century Media) Sfido chiunque a indovinare la nazionalità di questo folle duo. Se fossero americani sarebbe stato facile. Ed infatti sono svedesi, ma solo sulla carta. La coppia fa un Rock alternativo che sa molto del