(Massacre Records) Jutta Weinhold-Basten è nata nel 1947 e per quanto non sia elegante disquisire sull’età di una signora, proprio questo aspetto la rende ancora più spettacolare nel suo cantare agli occhi e di più all’udito di un appassionato di heavy metal. Per i Velvet Viper il tempo passa, come per tutti, eppure la loro reputazione nell’ambito dell’heavy metal di marca tedesca non è di second’ordine. Pur con le ultime prove non memorabili (QUI e QUI), questa band riesce sempre a tirare fuori qualcosa di interessante. “Nothing Compares To Metal” si apre con l’arrembante title track, segue la melodicamente avvincente “Invisible Danger” pur con un passo non del tutto scorrevole. Ecco “Urd Wardande Skula” con i suoi toni misteriosi, un coro rituale, riff compassati ma pesanti e tenebrosi, con Jutta pronta a svettare in questa atmosfera gotica. Sono undici pezzi “Nothing Compares To Metal” e nella sua prima metà scorre, glorificando l’heavy metal e offrendo inflessioni hard & heavy, occasionali spunti power mental e in momenti ben distinti vagamente doom e occult rock. Tuttavia Jutta e soci sono sostanzialmente borchiati di heavy metal. “Heroic Hearts” è uno standard heavy dai risvolti power e la successiva “Rise From The Fallen” è tignosa alternando un passo veloce a uno medio e viene stemperata da un coro che si piazza nel ritornello. Proprio i cori in qualche canzone si affiancano alla cantante, come ain “Blood On The Moon”, e diventano un momento determinante nelle melodie di queste canzoni che a volte prendono percorsi inattesi e non sempre richiesti. “The 7th Part” con “Urd Wardande Skula” è il secondo brano a superare i sette minuti di durata, ma risulta meno convincente e dunque piuttosto dilatato. In poco oltre un’ora “Nothing Compares To Metal” suona senza colpi di testa, impennate o fughe in velocità. Nelle canzoni si avverte l’idea di ampliare i percorsi melodici, sommariamente di taglio seventies ed eighties e al contempo essere nell’orbita dell’heavy metal. Melodicamente si apprezza tutto dei Velvet Viper, mentre in alcune canzoni la band forse eccede nelle durate e questo rende la tracklist meno snella.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10