1349 – “Winter Mass” (Live)

(Season of Mist) Secondo live album in carriera per questa band, che più di tante altre, oltre che per espressa dichiarazione di intenti, rappresenta il puro e devastante black metal norvegese. Un live che vanta una furia ancor più scatenata del solito, visto che è stato registrato a Oslo nel 2021, nell’immediato periodo post-pandemico, con tutti i membri capaci di scaricare sul pubblico tutta la rabbia accumulata con i vari lockdown che hanno perseguitato musicisti, fan, la musica stessa, il mondo intero. (altro…)
(Time To Kill Records) Il caro hardcore suonato con un atteggiamento vecchio stampo dai pescaresi 217, per il nuovo album “In Your Gaze” che segue un EP. Questa registrazione suona dura, metallica in certi momenti. Il cantato di Ivan Di Marco è un qualcosa tra un recitare invasato e il tipico cantato hardcore che vuole arringare e essere al centro della forza d’urto 





(The House Of What You See) Difficile inquadrare il terzo lavoro di questo Gruppo, che viene direttamente dal cuore dell’Europa per mostrarci cosa sia l’aggressività messa in musica. 
(Sneakout Records & Burning Minds Music Group) Sono in giro da un paio d’anni, hanno iniziato auto-producendosi ed ora sono approdati in casa della Burning Minds Music, la quale ripropone (con un nuovo e bellissimo artwork) il loro debutto farcito da tre quarti d’ora di hard rock melodico, ricco di hook, di ottimi ritornelli, basso energetico e chitarre taglienti.
(Napalm Records) Ho sempre pensato, con non poca ipocrisia, che su certe cose non si scherza. La guerra, tutte le guerre, sono per me un tabù abbastanza grande, lo ammetto. Ecco quindi che gruppi come i Sabaton sono visti dal sottoscritto con molta diffidenza, perché il modo in cui trattano certi temi per me è inconcepibile. 
(My Kingdom Music) Come il sole tocca la superficie del mare e crea giochi di luce, colori e forme, così la creatività dei 3 dreAms neVer Dreamt colpisce la materia sonora sprigionando melodie, sequenze, emozioni, suoni. Malinconici quanto prog per certi versi, a sprazzi 
(Pride & Joy Music) In redazione non arriva spesso un disco metal dal Paraguay! Ce lo invia il tastierista Adrian Benegas, che per il suo debut solista ha chiamato a supportarlo diversi artisti noti della scena europea, e si lancia in un concept dalle valenze quasi filosofiche, narrando la storia di un’anima in pena che si redime e raggiunge il Paradiso.
(Nuclear War Now! Productions) Se partendo da moniker, titolo e grazie al suggerimento che colloca la dalla provenienza della band in Norvegia, vi state immaginando lo stereotipo di blackettoni borchiati e ricoperti di demoniaco 

(Season of Mist) La tradizionale ferocia dei 1349 non viene meno, non si attenua, non si placa; ma in questo nuovo lavoro è più controllata, più gestita, tanto che il loro selvaggio black metal suona spesso più thrashy che mai! Non ci sono le incessanti sfuriate deliziosamente spietate di album
(Nuclear Blast Records) Se leggiamo la storia di questa band praticamente immortale, troviamo che gli albori erano scanditi da musica glam, sulla scia dei connazionali Hanoi Rocks o del sound della strip di Los Angeles. Dopotutto era la fine degli anni ’80…tTuttavia
(Time To Kill Records) Passano alla Time To Kill i 5Rand, dopo che il debut album “Sacred/Scared” è stato pubblicato attraverso My Kingdom Music due anni fa. La
(Heavy Psych Sounds) Sulla copertina il moniker 1782 è chiaramente affiancato da un termine che non lascia dubbi: doom. Puro doom, aggiungerei. E quel 1782? È stato scelto in quanto fu l’anno dell’ultima esecuzione di una condanna per stregoneria in Europa, la quale
(Ritual Productions) Una realtà britannica che maneggia materiale pericoloso. Destabilizzano la mente i 11Paranoias con sludge, noise, doom e psichedelia. Lo fanno da almeno sei anni e con “Asterismal” è la quarta volta. Un nuovo album fitto di suoni mastodontici e divagazioni
(Season of Mist) Nonostante l’attività live non si sia mai interrotta, i norvegesi 1349 sono in silenzio dal 2014, anno di pubblicazione dell’ultimo full length, “Massive Cauldron of Chaos” (
(Sliptrick Records) La firma con la Sliptrick Records è un premio per la band milanese che qualche anno fa, era il 2013, ha spiazzato molti con l’omonimo debut album. Estroso thrash metal serrato con impeti death metal, coronato
(Archaic Sound/Redefining Darkness Records) Un gruppo nato nel centesimo anniversario dell’inizio della Grande Guerra non poteva che usare il primo conflitto nucleare per dare contenuto alla propria discografia. D’altronde, basta guardare come si fanno chiamare i singoli
(Goodfellas) Dando un’occhiata alla line up di questa band ci si rende conto di essere davanti ad artisti di prim’ordine con una carriera intensa e mitica. Emiliano Bandini alle chitarre (si, è Emil Bandera!). Poi Scarlet_Spider, vocalist dei Scarlet
(Sliptrick Records) Orridi e melodici, punk a tratti e sempre rock and roll gettato in pasto all’heavy metal. I 5 Star Grave sono il proseguimento di tutto ciò, l’andare oltre questi schemi. Un nuovo
(Dark Essence Records) Il secondo album del terzo tentativo è una mazzata furiosa, spietata, brutale. E maledettamente oscura! Se il precedente “Born in Thorns” (
(Indie Recordings) Una copertina che è un quiz, un ologramma di punti da unire… compito affidato interamente all’ascoltatore. Questa è la prima release di una non specificata serie di release, nelle quali la
(autoproduzione) Tra le migliori realtà del sottobosco musicale degli ultimi anni. Certo, è un opinione personale, ma lo si scrive con la consapevolezza del fatto che alcuni addetti ai lavori a
(autoproduzione) Nei quarantacinque minuti totali di “A Vanishing Day” si sente un cospicuo gruppo di melodie e per ogni canzone ognuna segue uno sviluppo proprio.
(Bad Wolf / CPA e altri) Dodici pezzi d’assalto, spontaneamente rock and roll e incrostati di energia, di un qualcosa di ruvido che non dissimula una leggera varietà di stile. Selvaggi, scatenati, rockettari: riassumendo è questo che sono gli 11 Louder. In