CYSTIC – “Palace of Shadows”
(Chaos Records) Dal punto di vista musicale, Seattle rappresenta da sempre una zona di primaria importanza. (altro…)
(Chaos Records) Dal punto di vista musicale, Seattle rappresenta da sempre una zona di primaria importanza. (altro…)
(Autoproduzione) Molto interessante questo EP ad opera di Corrozion, giovane formazione francese che propone un rock decisamente orecchiabile nella forma ma dannatamente heavy nelle sonorità. (altro…)
(Loosegroove Records) I gallesi, si sa, sono tra i più sanguigni ceppi britannici, per note ragioni storico- culturali. Chissà se la rabbia e la ribellione espressa in questo sciabordante debutto può essere scaturita da questa connotazione sociale… (altro…)
(autoprodotto) Ho sempre avuto una perversa ammirazione, quasi devozione, per la mitica contessa Báthori Erzsébet… e non sono certamente il solo, visto che il suo nome riecheggia in lungo e largo nel mondo del metal (ma anche letteratura, cinema, ecc): band che portano il suo nome, canzoni che parlano di lei, concept album che trattano della sua vicenda (come il capolavoro “Cruelty and the Beast” dei Cradle of Filth). (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) Si è già parlato qualche mese fa, QUI, dei Ch’Ahom, ritualistic death metal di marca tedesca. La band pubblica ora un EP in digitale e cassette intitolato “Ts’ono’ot” e la cui title track, unica composizione presente, supera i dodici minuti di durata. Schema collaudato per i Ch’Ahom: introduzione (altro…)
(Prosthetic Records) È il secondo album per questa band internazionale con base a Londra, ma composta da musicisti inglesi, brasiliani ed italiani. “Position | Momentum” si ispira alla fisica quantistica, al fatto che non si può conoscere la posizione ed il movimento di una particella nel tempo, cosa perfettamente connessa con la metafora della vita, immancabilmente scandita dal caos, da una galssia di incertezze vaie, dominata dall’imprevisto, ribadendo la teoria di Heisenberg. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Ho sempre pensato che i Cadaver abbiano raccolto nella loro carriera molto meno di quanto seminato. Sin dal debutto “Hallucinating Anxiety” infatti, la formazione norvegese guidata dal Anders Odden si è sempre distinta per un approccio estremamente personale e geniale al death metal, riuscendo ad essere classici ed innovativi allo stesso tempo. (altro…)
(Memento Mori) Album d’esordio per Coffin Mulch, band scozzese nata nel 2018 e con solo un EP all’attivo intitolato “Septic Funeral” uscito nel 2019. (altro…)
(Rockshot Records) Secondo album per i milanesi Calico Jack, fautori di un pirate metal affine per molti versi a quello degli Alestorm, ma decisamente più heavy sotto molti aspetti, a partire dalle produzione ad opera di Mattia Stancioiu, bombastica al punto giusto, ideale per valorizzarne la proposta. (altro…)
(MNRK Heavy) Secondo album per Creeping Death, band texana in forte ascesa, passata in poco tempo dall’underground a new sensation della scena death metal statunitense. (altro…)
(Krucyator Productions) Quattro album, due EP con altre pubblicazioni e ora un secondo live album per la death metal band finlandese Corpsessed. Il primo live album è del 2019, ovvero “Purgation (Live Steelfest 2012)”. In questo concerto, tenutosi al Braincrusher in Hell Festival di Hirschaid, Germania, il 25 novembre del 2022, i (altro…)
(Black Lion Records) Secondo album per Carry The Torch, formazione svedese nata come duo per poi, dopo aver reclutato nel 2019 alcuni elementi session per delle date live, è diventata una vera propria band che ha approfittato dello stop forzato dovuto alla pandemia per comporre nuovo materiale. (altro…)
(Mighty Music) Giungono al terzo album i danesi Chronicle, in circolazione sin dal 2012 e con all’attivo due EP e due full length. Stilisticamente a cavallo tra thrash e melodic death metal, la formazione scandinava è per propria ammissione ispirata a band come Carcass, Black Dahlia Murder e Childen Of Bodom, bilanciando sapientemente assalti all’arma bianca e melodia, come nel caso dell’opener “Usher In The End” aperta da un dolce arpeggio acustico, ideale per creare la tensione giusta prima dell’esplosione del riff aggressivo e potente; per un brano che poi si dipana tra poderosi mid tempo e repentine accelerazioni. (altro…)
(Massacre Records) Dopo sette anni esce un nuovo album dei Craving, il trio tedesco che macina nelle proprie registrazioni death, black e folk in maniera melodica, tirata e coinvolgente. Con l’ausilio di un bassista in occasione delle registrazioni di “Call Of The Sirens”, i Craving hanno costruito un album che attira sin dalla suggestiva copertina, di (altro…)
(Atomic Fire Records) Debutto discografico per Curse Of Cain, formazione svedese intenta a fondere teatro, atmosfere cinematografiche e metal moderno, facendo interagire personaggi narrativi e membri della band, ognuno della quale incarna un elemento facente parte della storia. (altro…)
(Metal Blade Records) Tra gli album di migliore fattura per la band di San Diego in California. “Terrasite” è la summa delle capacità di scrittura ed esecutive dei Cattle Decapitation. Con “Terrasite” entrano in gioco si le ultime correnti di stile espresse dalla band, ma si odono anche quelle dal quale essa stessa arriva, cioè da un furioso quanto estremo (altro…)
(Napalm Records) Ecco una bella sorpresa da parte di Dani & compagni, nell’attesa del successore di “Existence Is Futile” (recensione qui)! Certo, si tratta di un live album… ma non esattamente di un normale live album il quale solitamente cattura un’evento un evento in particolare: (altro…)
(Punishment 18 Records) Sono passati ben undici anni dal precedente album dei Cadaveric Crematorium e c’era quasi da non sperarci più in qualcosa di nuovo da parte degli estremisti bresciani. “Zombology” è la brutale collisione tra death metal e grindcore, esposta in maniera lucida e con una produzione limpida. Quasi cinquanta minuti (altro…)
(Time To Kill Records) “Hype For Nothing” è un percorso all’interno del quale il gruppo Cani Dei Portici si misura con elementi noise, hardcore, post rock e attraverso composizioni strumentali. Sono sette, la prima è una intro e le successive composizioni si arrampicano su percorsi dinamici. “Break Away” prevede una fase centrale quieta, tra (altro…)
(AJM / Bloodblast) Attivi dal 2006 e con ben altri quattro album alle spalle, i venezuelani Cultura Tres sono riusciti a creare un suono davvero molto peculiare. Trattasi di uno stoner davvero sporco e aggressivo, che in certe tracce, visto l’incedere imparziale della batteria e della chitarra, sembra andare verso il drone o addirittura il djent. (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) La sempre attenta a scovare cose, musicisti, band, progetti particolari, etichetta dell’Oklahoma Sentient Ruin Laboratories, presenta una compilation in cassetta e in edizione limitata, la quale raccoglie i demo dei Ch’Ahom. Formazione di Essen in Germania, vivente nell’underground grazie a solo qualche demo (altro…)
(Avantgarde Music) Al primo tentativo, i polacchi Cursedinder fanno centro. Un concentrato di doom, death e black irresistibile, sotto l’occhio vigile ma protettivo della Avantgarde. Un disco complesso, ricco di risvolti dal retrogusto esoterico. (altro…)
(Despotz Records) Dopo cinque anni di ‘silenzio’ tornano gli irlandesi Cruachan, con il nono album e con una line up un po’ rinnovata! Inutile girarci attorno: il loro black/death mescolato pesantemente al folk di matrice celtica non ha paragoni… tanto che le partiture estreme sono ormai un contorno per quei violini, per quelle ritmiche, per quella dimensione folkloristica grandiosamente riproposta ed esaltata. (altro…)
(Monumental Rex) Dopo un convincente debutto nel 2015 (recensione qui), i portoghesi Carma si sono nettamente evoluti. (altro…)
(Xtreem Music) I Catacomb in questione sono la death metal band francese apparsa sulla scena underground europea nel 1990 e autrice di demo ed EP. Poi la sua dissoluzione e un ritorno solo nel nuovo millennio e poi di nuovo una lunga pausa fino al 2018. Dopo demo, EP pezzi sparsi in compilation, Benjamin Busy, voce e (altro…)
(Avantgarde Music) Debuttano con enfasi, impeto, immensa potenza i bielorussi Ciemra, band in circolazione da quattro anni e con all’attivo solo un EP. Ancora black metal? Certo! Ok, è vero, il black metal esiste ormai da una vita, a livello di sonorità e divagazioni varie è stato detto -e suonato- tutto, di più, ed oltre… ma quando alzi il volume e premi play per questo “The Tread Of Darkness”, hey, le emozioni si sprigionano forti, le vibrazioni sono laceranti… ed il piacere maledettamente infinito! (altro…)
(EAT Heavy Records) Irriverente e spietata mazzata che sopraggiunge dalla Svezia. Si chiamano Child, esordiscono con una ventina di minuti di collisione tra elementi grindcore e il germe del primo death metal sound del proprio paese, quello che fece breccia nei cuori delle persone di tutto il mondo (altro…)
(Chaos Records) In questo album come Cadaver Shrine Maurice de Jong, ovvero colui che è noto soprattutto col moniker Gnaw Their Tongues ed altri progetti ancora, è abile a tinteggiare delle atmosfere esageratamente tetre e a tratti anche decadenti. Esistono dei passaggi nei quali l’ambientazione sembra molto prossima (altro…)
(Napalm Records) Maestoso, oscuro, tuonante, penetrante, ricco di energia sonora, arricchito da una produzione monumentale. È il tredicesimo album dei leggendari Candlemass, una band che dal 2019 in poi, dal ‘ritorno’ di Johan Längquist, ha trovato nuova linfa, nuova ispirazione… sia in studio che dal vivo (qui le nosre foto della stupefacente esibizione al Grieghallen di Bergen, in Norvegia, lo scorso agosto). (altro…)
(F.thebassplayer Records) Sono francesi, sono un duo, nella vita sono contadini (hanno un fattoria in Guascogna, la Lou Casse. Per davvero!), ma hanno messo anche in piedi una rock band fai-da-te… una band che è ha suonato diverse date oltreoceano e pure in questo continente, calcando pure il palco del Rock The Castle in Italia (guarda le foto qui). (altro…)
(Memento Mori) Comincia decisamente bene questo 2023 per quanto riguarda il death metal: ho appena finito di gioire per l’ottimo ritorno degli Obituary e mi ritrovo tra le mani un altro gioiellino totalmente old schoool. (altro…)
(Karisma Records) Amo questa connessione stabile tra due paesi non solo geograficamente lontani, ma diametralmente opposti, per etnie, territorio, pensiero, usanze, atteggiamento e pure lingua. (altro…)
(Scarlet Records) Poderoso e arrembante thrash metal/melodic metal quello dei Celestial Wizard, giunti al secondo album in studio, a quattro anni dal precedente album d’esordio “A Sinister Awakening”. La band del (altro…)
(From The Vaults) Tanto mitici quanto poco prolifici i tedeschi Crom, i quali in oltre venticinque anni hanno pubblicato solo quattro album, l’ultimo dei quali “When Northmen Die” (recensione qui) uscito oltre cinque anni fa, se non contiamo l’EP “Into the Glory Land” pubblicato nel 2021. Da quell’album la band si è rinnovata attorno all’inossidabile Walter ‘Crom’ Grosse (ex Dark Fortress), il quale porta avanti la sua idea, fregandosene delle mode e tendenze di mercato attuali, le quali vogliono attività frenetica ed un quasi ininterrotto -ma non per forza di qualità- flusso di pubblicazioni. (altro…)
(autoprodotto) Cilvarium è il progetto electro/ambient di Ryo Utasato-Pike, compositrice giapponese di musica a tutto tondo, comprese colonne sonore per televisione e film. (altro…)