LAMPR3A – “ESnSe”
(Art Gates Records) Dai Paese Baschi emerge questa entità capace di sorprendere e destabilizzare, con la sua musica strumentale in grado di trasmettere molto più di infinte parole. (altro…)
(Art Gates Records) Dai Paese Baschi emerge questa entità capace di sorprendere e destabilizzare, con la sua musica strumentale in grado di trasmettere molto più di infinte parole. (altro…)
(earMUSIC) Il lascito di Dio! I Last in Line si formarono praticamente dieci anni fa, per mano di musicisti della band di Dio, i quali rifiutarono di smettere di collaborare dopo la scomparsa del leggendario vocalist… l’indimenticabile Ronnie James Dio… tanto da scegliere come moniker il titolo del suo album del 1984: (altro…)
(Argento Records / Not Kvlt ) Produttiva questa one man band americana, giunta al terzo album in soli quattro anni di storia. “Saturnian Bloodstorm” è esaltante, è catchy… con quella indubbia radice risalente agli Immortal di un tempo. Ma “Saturnian Bloodstorm” va oltre: ci sono ipotesi synth, ci sono assoli, c’è una specie di riassunto di svariate teorie metal, qui raccolte tutte sotto il nero scettro del black di matrice nordica. (altro…)
(Atomic Fire Records) Solo dal 2020 ad oggi i Lordi hanno pubblicato nove album, sette dei quali sono un ideale viaggio nel tempo. Bisognerebbe riflettere su questa politica, perché è un di dato di fatto che la band finlandese è ciarliera di creatività, ma di quale livello? “Screem Writers Guild” segna (altro…)
(Nordic Mission) L’altro giorno mi sono imbattuto online in un meme di quelli che stimolano il mio perverso e decadente lato ironico: una bellissima casetta di legno rossa, collocata sul pendio di un soleggiato fiordo norvegese, con vista mare e boschi; sulle placide acque una imbarcazione da turismo porta a spasso turisti incantati dalle bellezze naturali del paese scandinavo. (altro…)
(autoprodotto / Blood Fire Death) Dopo un buon debutto targato 2019, i valenciani Litost ci riprovano e confezionano un disco dai suoni molto moderni, (altro…)
(Nadir Music) Nuovo progetto per Davide Merletto, cantante genovese messosi in luce fin da giovanissimo grazie alla militanza in alcune ottime band locali come i progsters Daedalus e gli hard rockers Planethard, oltre che aver prestato la sua voce ed il suo volto per il musical “Jesus Christ Superstar”. (altro…)
(AFM Records) In circolazione da più di quindici anni, gli americani non sono certamente passati inosservati, visto che il loro heavy rock attuale, con lo stile di oggi, quello alternativo e vagamente pop, li ha portati a milioni di stream e visualizzazioni, oltre che spingere due singoli dentro nella billboard. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Questo album lascia l’ascoltatore in totale sconcerto… Ascolto dopo ascolto, la cosa non cambia, anzi: lo sconcerto si tramuta progressivamente in totale abbandono estatico, misto ad una inquietudine che poi non ti lascia molto facilmente. (altro…)
(Inside Out Music) Edizione speciale per l’ultimo disco dei norvegesi Leprous, uscito ormai un anno e mezzo fa, nell’agosto del 2021 (recensione qui). “Aphelion (Tour Edition)” contiene ovviamente l’intero album originale al quale vengono aggiunte due intricate bonus tracks. (altro…)
(Karisma Records) Qualche anno fa, in occasione di “Villa Carlotta 5959” (recensione qui), i Ljungblut erano cresciuti fino ad essere una band che, puntando verso l’internazionalità dell’inglese, chiudeva anche il ciclo dei dischi in lingua madre. (altro…)
(Mighty Music) È la terza prova per Liv Jagrell dei Sinister Sin, con questi sui Liv Sin qui rinnovati nella line up che circonda la frontwoman. Energia senza ritegno, esplosività, sonorità impattanti… ed un attitudine molto incazzata: il titolo sembra infatti si rifaccia all’induismo, ai periodi usati da questa religione per indicare le età dell’evoluzione della Terra e, il Kali Yuga, ovvero il quarto periodo, è quello attuale, il nostro, l’età del ferro… un’epoca oscura, piena di conflitti, sferzata da ignoranza spirituale che porta alla superficialità, a valori strettamente materiali… alla definizione del peccato! (altro…)
(Bitter Loss Records) Non è banale il debutto di questa nuova entità dentro l’immenso ecosistema del black metal. Tuonano dall’Australia, finora avevano in mano solo un demo, ma con questo “Upon the Edge of Darkness” dimostra maturità, creatività ed un fantasia capace di riorganizzare in maniera personale gli standard stilistici del genere. (altro…)
(Avantgarde Music / Noisebringer Records) Ma come diamine fa un unico tizio a passare dai Kanonenfieber (recensione qui) a questi suoni? Incredibile, soprattutto considerato che si tratta, in entrambi i casi, di progetti solisti, ma fatti di intenti e atmosfere davvero diverse, seppur non opposte. (altro…)
(Pelagic Records) La band parigina Lost In Kiev ha pubblicato qualche mese fa il proprio quarto album che sintetizza perfettamente il proprio stile, cioè un post rock ampliato da elementi cinematic, electro e di una sana per quanto (altro…)
(Napalm Records) Così, di brutto, a poche ore dai botti di fine anno, i tedeschi Lord of the Lost sparano il loro petardo, anzi la loro bomba: l’ottavo album! Dicono siano glam, dicono siano anni ’80, ma questo non completa lo spettro sonoro il quale risulta dannatamente moderno, infinitamente dark, intensamente industriale, ricco di idee Neue Deutsche Härte, con elettronica che spazia dagli albori al futuro, con imponenti agganci anni ’90 e con linee vocali che saltellano con noncuranza da un intenso e poderoso stile dark wave anni ’80 ad un growl feroce, lacerante, graffiante. (altro…)
(Kvlt und Kaos Productions) Si tratta di uno stoner di classe, quello proposto da questo gruppo originario di Buenos Aires. Musica sanguigna, che rimanda a spazi liberi, a gasolio combusto, a Jack di bassa lega in malfamati bar improvvisati nei garage dietro al discount, con palchi fatti di bancali e casse Marshall a far da tana ai serpenti. (altro…)
(Sliptrick Records) Anche chi non mastica il francese avrà capito grazie a Dagon che la band è strettamente legata ad Howard Philips Lovecraft. Les Enfants De Dagon, ‘i bambini di Dagon’, sono ispirati dal celebre scrittore statunitense autore del ciclo di racconti su Cthulhu e altre mostruosità, nonché l’inventore (altro…)
(Steamhammer / SPV) Non molla Leather Leone, l’energica front woman degli americani Chastain! Con lei l’amico e chitarrista Vinnie Tex, il quale ha incoraggiato e aiutato la vocalist durante i periodi di lock down, tanto che i due si sono impegnati al massimo per creare un nuovo album… dopotutto era l’occasione giusta, visto che il programma live era appena andato a farsi fottere! (altro…)
(10-54 Records) Si ripresentano con un sound muscolare i Lacerhate, sommariamente ascrivibile al genere groove metal con copiose infusioni di thrash metal e occasionali impennate deathcore. Un crossover di cose (altro…)
(Flowing Downward) Il black atmosferico di questa one man band brasiliana si allontana ulteriormente dalla terra, dalla vita terrena, dall’aria respirabile e dal tepore dei raggi del sole… per lasciarsi andare nel gelo siderale del cosmo, senza più confini, senza un meta se non il vagare stesso, innalzando il mastermind Putrefactus a vagabondo spaziale, cultore dell’infinito e di quello che si cela oltre i suoi irraggiungibili confini. (altro…)
(Minotauro Records) Disco d’esordio dal titolo omonimo per questa storica band ferrarese. I Limite Acque Sicure (LAS), sono impegnati da quasi 20 anni a proporre classici del rock progressivo italiano, soprattutto del Banco Del Mutuo Soccorso. L’album si apre con il brano “Sogno d’Oriente”, forse il più rappresentativo (altro…)
(Nuclear Blast Records) Prosegue la strada verso lidi nu metal per i Lost Society, formazione finlandese dedita inizialmente ad un thrash metal dal forte sapore speed, per poi passare gradualmente dal terzo album “Braindead” (recensione qui) a sonorità più groove e moderne. (altro…)
(Century Media Records) Ora quel fiore in copertina sembra andato, deceduto, esibendo un aspetto decadente… dopotutto anche per lui sono passati vent’anni. “Comalies”, uno dei migliori album della band italiana, uscì proprio nell’ottobre del 2002 per la Century Media, la stessa etichetta che in questo ottobre del 2022 pubblica “Comalies XX”… un album risuonato, rifatto, energizzato, intensificato… dalla line up attuale, la quale continua ad includere -come all’epoca- lo zoccolo duro della band, ovvero i vocalist Cristina Scabbia e Andrea Ferro, con il bassista, tastierista e produttore Marco Coti Zelati. (altro…)
(The Sign Records) Un po’ ovunque tra gli anni ’70 e i ’90: rock energetico, incalzante, prepotente da parte di questo trio devoto ad un revival di sound appartenenti ad una vasta gamma di grandi epoche passate. (altro…)
(Nordvis Produktion) È sempre magia quel che Nachtzeit riesce a materializzare con il suo progetto Lustre. Profondamente legato all’ambient, al dungeon synth, con una marcata ma remota radice black, Lustre abbraccia sempre l’intensità della natura, in tutta la sua espressività mistica, tanto delicata quando spietatamente violenta. (altro…)
(earMUSIC) “Eraser”, strumento che cancella… o essere vivente che stermina l’ambiente grazie al quale vive. Immagino sia un concetto che già vi gira per la testa… ma aspettate di immergervi dentro l’album! (altro…)
(Steamhammer / SPV) Negli anni ’90 i Lacrimas Profundere sono stati un bel manifesto malinconico. Il loro incrociare elementi di stile death, dark e doom metal è stato un buon contributo alla (altro…)
(Allegro Talent Media) Pubblicato nel 2006, “Enter My Religion” è il secondo album solista di Liv Kristine che all’epoca era ancora alla testa dei Leaves’ Eyes. L’album viene ristampato per la prima volta (altro…)
(Atomic Fire Records) Quando due vecchi marpioni del rock e dell’AOR (sì, esiste ancora come genere…) si mettono a confabulare assieme, ne esce per forza un disco che non può non strappare un sorriso sin dal primo ascolto. (altro…)
(Lion Music) Un’istantanea su Luke Fortini che ha suonato la chitarra in alcuni album di due heavy metal band, HyperioN e Imago Imperii. È stato il chitarrista solista di Paul Di’Anno, la voce degli Iron Maiden prima dell’avvicendamento con Bruce Dickinson. Ha pubblicato sei album come solista e la sua produzione è ascoltabile (altro…)
(Sliptrick Records) Leslie Ripp, l’axe man americano con un passato (anni ’80) nei Rat Attack, non ha mai smesso di suonare, anzi, mantiene viva una sua personale tradizione di composizioni strumentali ricche di tematiche, le quali ispirano il suo stile caratteristico, tecnico e coinvolgente. (altro…)