NOCTURNAL ESCAPE – “Nocturnal Escape”
(Autoproduzione) Una trovata più che buona: mischiare il Death al Prog… Peccato però che i tedeschi non abbiano tenuto conto di due piccoli particolari: primo, già migliaia di gruppi ci hanno pensato prima di te; secondo, devi (altro…)
(Hells Headbangers) Fa sensazione ascoltare questo split dopo la scomparsa di Jim Konya (Metalhead lo ricorda
(Altare Productions) Atmosferico, vagamente post, ipnotico ed assolutamente intenso il black dei portoghesi Névoa. Cinque imponenti tracce (si arriva al quarto d’ora!) che compongono il concept che descrive un ipotetico percorso nella foresta con
(Iron Bonehead Productions) Un abominio! Botte da orbi in questo split della Iron Bonehead, etichetta underground con un catalogo spaventoso e seducente insieme. Un assaggio
(Altare Productions) Un debutto dall’Austria con un profondo gusto Norvegese il quale converge in un black intenso, potente, malinconico ed a tratti depressivo. Un album estremamente coinvolgente, non scontato,
(UNFD Records) Band difficile questa. Gli australiani Northlane hanno guadagnato una buona dose di complimenti con il precedente “Singularity” e un tour che gli ha fatto attraversare Europa,
(Autoproduzione) Certe volte per descrivere le radici musicali ispiratrici di una band bisogna barcamenarsi con pretenziosi voli pindarici in cui si scomodano una serie di nomi più o meno illustri. Questo lavoro invece viene
(Hells Headbangers) Pazzeschi, irruenti e rozzi. Forse non epocali per chiunque, ma assolutamente dei grandi per l’umile scribacchino di queste righe, il quale non prova a convincere
(Iron Shield Records) Debutto per Nightshock, band Fiorentina nata nel 2013 per volontà dei fratelli Lorenzo e Giulia Bellia, rispettivamente chitarra/voce e basso, che insieme al batterista Simone Perchiazzi, danno vita a questo terzetto dedito ad un thrash
(Iron Bonehead) La Grecia ha sempre proposto gruppi interessanti e nel metal estremo, black incluso, è un paese che non teme confronti. Nocternity è una entità non certo recente: in circolazione dal 1997, due album -l’ultimo dei quali del 2003- e poi solo vari EP e split, tra l’altro
(SixSixSixMusic) Split a tre che copre altrettante nazionalità: i tedeschi Nebel Über Den Urnenfeldern, i cileni Eternal Spell e gli italiani Chiral, tutte one man band impegnate principalmente in un black a tratti violento, a tratti atmosferico ed estremamente
(Nuclear War Now! Productions) Certe produzioni, siano esse demo o meno, vanno valutate contestualizzando il modo in cui sono state concepite. E’ il caso dell’opera di tre tracce di questo gruppo olandese. Se è vero che la registrazione nasce da spontanee session di due
(Autoproduzione) Nero Alchemist è un progetto musicale di Silvestro Ascari, che ritorna con “Vol.II”, dopo appunto un precedente album denominato “Experiments Vol.I”. “Vol.II” è interamente autoprodotto sotto
(Nuclear Blast) I Nile non hanno certo bisogno di presentazioni. La band Statunitense fondata da Karl Sanders nel 1993 ha saputo, negli anni, ritagliarsi una posizione di rilievo tra i fans del death metal, mescolando sapientemente sonorità brutali di scuola
(Satanath Records) Ecco un bell’album. Nonostante la copertina piuttosto semplice, il dischetto nel lettore ci propone un interessantissimo connubio tra Nile e Rotting Christ, tra Morbid Angel ed Enslaved. E’ come se il
(Mongol Metal) Pensavate di averle sentite tutte? Le sorprese nel mondo dell’heavy metal non finiscono mai! Mongol Metal è una associazione musicale che sostiene e promuove band provenienti dal paese di Gengis Khan: nel sound delle formazioni sotto contratto (tre in tutto)
(GlobMetal) Dalla Russia, e precisamente dalla regione di Rostov, ci arriva l’interessante ep dei Nota Amara, che finora avevano all’attivo soltanto un full-“length”. Quello che funziona, nei quattro pezzi di “Mediocrity”, è la commistione dei generi.
(Autoproduzione) Questi ragazzi da Lugano tentano di destreggiarsi con i suoni tipicamente djeng e fonderli con l’hardcore di matrice europea. Nove tracce (più intro e
(Jolly Roger Records) Di sicuro uno dei pregi nell’Italia del metal è l’aver “inventato” un certo tipo di power caratterizzato da voce pulitissima e tecnica bene in risalto, più una tonnellata di melodia. Pur essendo italico, il combo in esame non fa power di stampo italiano, bensì una personale variante più
(Despotz Records) Ogni gruppo attraversa prima o poi un periodo di crisi. Dopo cinque album anche i Nightrage hanno dovuto cambiare alcune cose, cominciando addirittura dal cantante. Per il loro sesto lavoro hanno deciso di cambiare anche etichetta e produttore, finendo nelle mani di gente che ha
(Infernal Kommando) All’epoca di “Synkkä Tuuli” (
(Battlegod Productions) Secondo lavoro per la band di Andreas Nergård (Rudhira). Il suo progetto, dopo “Memorial For A Wish” del 2013 continua la strada dell’allstars project, idea che ha coinvolto in precedenza anche Göran Edman e Mike Vescera, proponendo in line up una gamma di artisti di altissimo calibro.
(Autoproduzione) Ero rimasto favorevolmente colpito dall’ep “In Solemn rise”,
(Mighty Music) Nono album per i Francesi No Return, band in circolazione già da venticinque anni che ha sfiorato il successo mondiale nel 2002 col bellissimo “Machinery”. Il gruppo Transalpino propone da sempre una commistione tra death melodico vicino a quanto fatto dagli
(Coroner Records) Sound a cavallo tra i ’70 e gli ’80, epopea Deep Purple di quegli anni, per esempio, oppure dei Whitesnake. Hard rock melodico, infarcito di tastiere e una spigliata e agile struttura musicale che nonostante venga riproposta quindici anni dopo
(Autoproduzione) L’Olanda comincia a diventare un colorito calderone ribollente di band valide. E veniamo oggi a conoscenza anche di questo nuovo ingrediente. Cinque ragazzacci che hanno fatto del death una base su cui costruire la propria personale visione della musica
(Iron Bonehead) Un attacco frontale, dove la componente melodica è pressoché inesistente. “Desolation Rituals” è il demo tape d’esordio dei Nuclear Perversion, band di cui ignoro la provenienza,
(Massacre Records) Fra le più longeve formazioni viking metal della Grande Madre Russia, i Nomans Land giungono all’invidiabile traguardo del quinto full-“length”, a sei anni di distanza dal precendente “Farnord”. I sovietici probabilmente non sono dei fuoriclasse, ma compiono abbastanza bene il proprio lavoro,
(ATMF) Personalmente ritengo il black svedese e quello francese gli ultimi baluardi di un genere ormai morto. Nelle schiere franche troviamo i Nyseius, due album all’attivo. Ormai la formula è consolidata: tempi a doppia cassa come se non ci fosse un domani, riff impastati e cattivissimi, voce che maciulla qualche nota prima di rompere le tonsille. Nel caso dei nostri aggiungeteci pure
(Gaphals) La bellezza di un giro al pianoforte. Una sequenza solitaria e malinconica e poi la ruvida ma elettrizzante cadenza di un rock settantiano che si scatena. Suoni freschi, energici e tante melodie. Non è old style quello dei Nocturnalia, o meglio
(Gaphals Records) No, niente black metal: i Night, a dispetto del nome semplice ma evocativo, suonano heavy metal vintage alla maniera svedese, dunque sulla scia di Enforcer, Screamer, Steelwing e compagnia in spandex. Il problema del disco è evidente fin dall’opener “Waiting for the Time”: il cantato sgraziato,
(Pure Legend) Con l’esordio sulla lunga distanza a quasi dieci anni dalla fondazione, i londinesi Nightmare World confezionano un disco molto solido e sostanzioso, ma che manca un po’ di anima: anticipando le conclusioni, posso dirvi che alla fine resta soltanto l’impressione di un buon insieme,
(Nuclear War Now! Productions) Nella seconda metà degli anni ottanta negli Stati Uniti si aggirò per la nascente scena death una losca figura che risponde al nome di Mike Browning. Pochi sanno della sua esistenza, ignorando il fatto che ha fondato tre “gruppetti” come Incubus, Morbid Angel e i Nocturnus. Non
(Avantgarde Music) Spleen. Termine inglese (dal gr. σπλήν «milza», [..].) che indica uno stato d’animo caratterizzato da malinconia, insoddisfazione, noia e fastidio di tutto, senza una ragione precisa che lo provochi, proprio di molti scrittori romantici e decadenti, soprattutto inglesi e francesi. (treccani.it).
(autoprodotto) La velocità. Un demone che si manifesta in molteplici forme. Abusato, sopravvalutato, perverso, simbolico. Pericoloso. Nella musica il demone della velocità ha creato geni ed ha provocato molte vittime. Nomi dimenticati -o forse mai conosciuti- di musicisti fedeli a questo demone, il quale come ogni creatura