Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
GJENDØD – “Gjendød”
(Hellthrasher productions) A parte il fatto che dovremmo chiamarlo “Demo 2016” e per tale lo prendiamo, questa ex musicassetta trasformatasi in cd grazie alla Hellthrasher (altro…)
(Indie Recordings) Cambio di line up per i norvegesi Sahg, che arrivano al quinto lavoro con questo “Memento Mori”, successore dell’ottimo “Delusions of Grandeur” del 2013 (
(Xtreem Music) Il nome Cerebral Fix per lo scrivente vuol dire “Tower of Spite”, album del 1990 comprato chissà dove a pochissime migliaia di lire. L’album mostrò una band thrash metal dal taglio crossover e con qualcosa che riportava
(Pulverised Records) Inizialmente pensavo che questo quartetto fosse americano. Mi ricordava una commistione di death a stelle e strisce e death di matrice tedesca. Insomma, una via di mezzo tra Morbid Angel e Necrophagist per intenderci. Invece
(Sleaszy Rider Records) Era dall’inizio del 2015 che gli italiani Roxin’ Palace predicavano l’arrivo del secondo lavoro, il disco che doveva far seguito al debutto omonimo uscito nel 2013 (
(Autoproduzione) Terzo EP per Under Static Movement, formazione alternative metal proveniente tra Cremona e Piacenza, attiva dal 2007. I sette brani proposti in questo lavoro mescolano sapientemente potenza e melodia, aggressività
(Symbol Of Domination) Sei tracce per tre bellissime realtà Black greche, quasi a fotografare una scena musicale nella sua componente più genuina, ossia quella Underground. I Dizziness
(Ektro) Artisti finlandesi, etichetta finlandese… famosa per le stranezze. Direzione genere imprecisata e casuale, ma con una garanzia di oscurità infinita. Sakset è un progetto nato dalla collaborazione di artisti tutti originari
(Jolly Roger Rec.) La Jolly Roger stampa nel formato compact disc e con processo di rimasterizzzione, un pezzo di storia del metal italiano fino a oggi reperibile solo in vinile ma ormai esaurito da tempo. “Hurricanes” è infatti l’album d’esordio dei Fil Di Ferro, band
(Ván Records) Proprio non capisco cos c’entri la copertina col contenuto, ma vabbè… i gusti son gusti in fin dei conti. Almeno questi tedeschi hanno le idee chiare e sbandierano, alla soglia dei vent’anni di carriera, il proprio ‘niente compromessi, solo
(W.T.C. Productions) Buon natale. Non è questo che dice la gente il 25 Dicembre? Ecco, quindi i tedeschi Paria non sono “gente”. Nemmeno animali. Forse sono proprio demoni, della peggior specie. Infatti in questo giorno iper-celebrato e pateticamente esaltato dalle
(Forever Plagued) L’Ucraina, terra misteriosa eppure non molto lontana da noi. Sta di fatto che ultimamente sta sfornando davvero degli ottimi gruppi in ambito estremo. Aggiungiamoci pure da oggi questo trio amante della ritualità e del
(Vic Records) I Serpent nascono nel 1993 per via di Lars Rosenberg, di Entombed e Carbonized, e Andreas Wahl, dei Therion. Ai due si aggiunse qualche tempo dopo Piotr Wawrzeniuk (elemento di punta al microfono di alcuni album dei Therion, già membro dei
(Carnal Rec. / Daemon Worship Prod.) Omnizide è una band blackened metal dell’underground svedese e i suoi due fondatori, cioè AE e Mikael Nox, sono componenti di altrettante band underground come gli Avsky e i Craft. Sono tutte formazioni
(Moribund Records) Pur uscendo a ben tre anni di distanza dall’ultimo cd in studio, questo EP è piuttosto scarsetto a livello di contenuti. Le tre tracce audio sono piuttosto povere: una
(Iron Bonehead) Allora, partiamo con il dire che il logo della band è uno dei più belli e geniali che abbia mai visto. Ma la musica? I francesi Aum, da non confondere con gli omonimi da Hong Kong, sono qui al debutto con un album Death feroce, un Death degli albori americani,
(Jolly Roger Records) Vede finalmente la luce, a distanza di trent’anni “Vis Et Deus”, demo registrata nel 1986 dai Vis. La formazione tricolore nasce nel 1984 ad opera del batterista Mario Rusconi (Mia Martini,
(Cacophonous) Gli Eastern Front restano piuttosto fedeli al black metal in parte ancorato alle prime manifestazioni del genere, soprattutto nelle tendenze di stampo atmospheric. Le canzoni della band inglese sono da sempre
(Symbol Of Domination) Della serie :”quando il Thrash incontra il Groove”… Gli Spit The Blood sono greci e fanno un misto moderno di Thrash e suono boombastico. La registrazione è a livelli medio alti, l’esecuzione pure, con un uso massiccio di un muro
(autoproduzione) Sette live erano ancora pochi per i Mayhem, eppure dopo l’eterno e insuperabile “Live in Leipzig” potevano anche risparmiarseli tutti gli altri. Invece Hellhammer, batterista, e Attila Csihar, cantante, hanno
(Nordvis Produktion) Nachtzeit, la mente di Lustre, torna con il suo lato oscuro ed estremo, quello selvaggio e privo di pulizia sonora. Dopo
(Signal Rex) Dopo l’EP dell’anno scorso rinnovo il mio parere più che positivo su questo duo portoghese. La differenza con l’opera precedente in termini di stile risiede nella maggiore enfasi messa nell’epicità. Ecco quindi due tracce tirate si ma con intermezzi strumentali
(Osmose Productions) E’ difficile trovare gruppi che alla prima sparata discografica tirano fuori un disco completo e interamente formato nel suono. Eppure ogni tanto succede… I Liber Null, come si sarà capito, han fatto centro al primo colpo. Sei tracce per un lavoro maturo che maturo non dovrebbe essere… Un’intro recitata accompagna
(Bad Wolf / CPA e altri) Dodici pezzi d’assalto, spontaneamente rock and roll e incrostati di energia, di un qualcosa di ruvido che non dissimula una leggera varietà di stile. Selvaggi, scatenati, rockettari: riassumendo è questo che sono gli 11 Louder. In
(Satanath Records) Gli Helleborus arrivano al debutto discografico dopo una serie di singoli pubblicati l’anno scorso. Gli americani sono nati da una costola dei connazionali Execration, essendo il duo una coppia di ex membri del combo
(My Kingdom Music) Album devastante, crudele, innovativo. Geniale. I Crest of Darkness di Ingar Amlien tornano, perseverano, non mollano, superano i vent’anni di carriera e commettono il settimo peccato capitale, la settima piaga,
(Andromeda Relix) Se sfogliate qualche libro o, scusate, navigate in giro per qualche pagina informativa, troverete che il megatherium, ovvero il megaterio, è un genere estinto di mammiferi che comprendeva varie specie di bradipi
(Karisma Records) Tornano ad un anno di distanza dall’EP di debutto “More” i norvegesi Shaman Elephant con questo primo full length che ci porta indietro nel tempo, grazie a sonorità che pescano a piene mani dal proto hard rock di fine anni ’60
(Autoproduzione) Un EP è sempre una buona occasione per farsi conoscere, una carta d’identità insomma, dove mostrare i propri segni distintivi. Di sicuro i Celestial Ruin di distintivo hanno la voce femminile, ne troppo sensuale ne troppo decisa. Il genere certo non
(Avantgarde Music) I Sordide piazzano nelle orecchie dell’ascoltatore un nuovo, feroce e ruvido attacco black metal senza pari. Il buon debutto “La France A Peur” viene seguito un nuovo album che mette in mostra un black metal variegato, ma dai
(Bagana Records) Un nome simpatico, per una band al femminile di puro stampo hard rock. Il quartetto italiano gode della produzione di Titta Morganti (Mellwtoy), la quale permette alle quattro canzoni di avere un suono pulito, ma immensamente
(Symbol Of Domination) Ecco, ora ho aggiunto alla lista dei miei personali ascolti anche del Black dal Bangladesh. Gli Orobas fanno quel Black Metal tanto caro agli anni ottanta, sporco e grezzo come solo in quegli anni si faceva, appunto… Tre tracce
(Street Symphonies Records) Un salto indietro nel tempo, quando la musica era bella, allegra, ma intensa, ricca, melodica, curata, potente… e sempre si elevava come barriera davanti a vite sconvolte, sregolate, assurde; era il mondo delle rock star,
(Listenable Records) Giungono al quinto album gli australiani Ruins, band attiva dal 2002, ma che personalmente non conoscevo. Prima di leggere le note biografiche, ero convinto di trovarmi davanti ad una formazione scandinava, viste le sonorità che si
(I, Voidhanger Records) Giudico molto dalle copertine e devo dire che ho preso raramente delle cantonate basandomi sull’artwork delle uscite che sceglievo, ma questi Serpent Ascending mi hanno ‘illuso’ dandomi la speranza di un Black