Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
ACHERONTE – “Ancient Furies”
(Satanath Records) Insomma, se uniamo tutti i punti e se due indizi fanno una prova, mi sa che qui ci è saltato fuori un concept album. Ogni traccia scritta da questi blacksters italiani ha per nome una più o meno importante figura storica. Da Vlad Tepes a Diocleziano, da Alessandro il Grande ad (altro…)
(Autoproduzione) Ogni volta che ascolto gli Zora, per me equivale ad un viaggio nel tempo. Mi sembra ieri, eppure son passati ben tredici anni da quando mi sono imbattuto per la prima volta in Giuseppe “Tato” Tatangelo, leader della band vibonese, in cui da sempre suona il basso, mentre in quest’ultima release si
(Werewolf Records) Questa One Man Band finlandese è all’attivo ormai da due lustri e ancora all’orizzonte non si vede un album vero e proprio. Questo progetto estremo infatti ha abbracciato la via dell’EP con il principio, secondo me vero, che è meglio fare poche ma
(autoproduzione) Il black metal lo si potrebbe anche suonare come lo concepiscono gli Anguish Dimension, ma di sicuro non è possibile registrarlo come ha fatto il duo in questione, il quale si colloca nell’atmospheric black
(Eisenwald) Gli olandesi Fluisteraars li conosco dal debutto “Dromers”, del 2014 (e reissue del 2015). Mi manca all’appello il secondo lavoro “Luwte”, ma c’è gente che giura sia apocalittico, semplicemente fantastico. Certo, già il debutto era stupefacente, ricordo lo descrissi come una visione complessa di
(Punishment 18 Records) Un tuffo nel passato. Questa band italiana si formò nel ’79 (si chiamavano Vanessa) un po’ saltando sul vagone del NWOBHM. La gavetta va avanti. Contattano i Saxon per aprire ai loro concerti, lasciando un demo… e la storia racconta di un possibile plagio di
(Nordvis Produktion) Continua quella sorta di processo ‘possessivo’ della Nordvis, la quale vanta nel roster gli svedesi Skogen. Nordvis è stata l’etichetta che ha pubblicato il favoloso ultimo disco, “I Döden” del 2014 (
(Napalm Records) Album X! Anno XX! I mitici eroi svedesi sono veramente stati costruiti per durare, arrivando forti come l’acciaio al ventennale di carriera, al decimo full length! Ed io, a due anni dal precedente “
(Dark Essence Records) Secondo lavoro per la band dell’ex chitarrista dei Vreid, Ese. Secondo lavoro con una formula che non cambia, anzi si intensifica. Descrivere il genere suonato dagli Slegest è tanto facile quanto immensamente difficile; la rabbia, la voce e pure la provenienza è decisamente black metal, però
(Westworld Recordings) Un giorno dei Varukers si potrà scrivere che sono stati tra le band preferite di tante formazioni grunge dei primordi. Non c’era band di Seattle che non li menzionasse, almeno una volta nelle tante
(Archaic Sound) “Ich hatt’ einen Kameraden”, ovvero “Avevo un camerata”, è una lamentazione delle Forze Armate Tedesche, il cui testo risale al 1809 e fu redatto da un poeta e solo dopo quasi due decadi venne musicato da un compositore.
(autoproduzione) Armatevi di pazienza e metteteci della concentrazione per
(Svart Records) Secondo album per i finlandesi Vainaja, terzetto dedito ad un death/doom che già aveva ben impressionato con il debutto “Kadotetut”, ispirato agli scritti di Wilhelm Waenaa riguardanti fatti realmente accaduti in Finlandia, dove si era diffuso un culto che comprendeva,
(Inverse Records) Davvero interessante questo full length di debutto dei finlandesi The Hypothesis, formazione scandinava in circolazione dal 2009, con una buona esperienza live, avendo diviso il palco con nomi famosi come Swallow The Sun e Scar Symmetry. La proposta
(Symbol Of Domination) Dall’Ucraina, Crimea per la precisione, arrivano i While They Sleep con un debutto col botto. Un album Black che scava nelle origini europee del genere, un lavoro genuino e senza troppe pretese, ma che proprio per questo colpisce il segno. Immaginatevi
(Indie Recordings) Debutto strano… un album assurdo, complesso, fuori di testa. Dare un voto sarebbe troppo soggettivo, troppo personale. Quasi intimo. Secondo me, giudicare una band significa vestirsi con un velo di onnipotenza -si spera supportato da una certa esperienza che non è
(autoproduzione) Quel senso di disagio e turbamento che popolano un’atmosfera mentale ormai torbida, emerge d’improvviso in “Gate”, opener di “Fragments”. Il clima di questo pezzo trova conferma anche nei successivi. Groove, giochi
(Inverse Records) “Misanthropical” è in assoluto uno dei dischi più assurdi e folli che mi sia mai capitato di sentire, tanto che al primo ascolto mi sono chiesto se fosse uno scherzo, una presa in giro. Mi sono ripromesso di ascoltarli nuovamente, giusto per poter descrivere che cavolo di
(Clavis Secretorvm) Svizzeri, ossia sinonimo di qualità. Mi spiace per chi non ci crede, ma son convinto che se nasci in Elvezia sei un predestinato. Mi bastano i Celtic Frost per darmi una cariula di ragione. E quindi vi dico già che con questo EP/LP i nostri sono entrati nella mia
(Akslen Black Art Records) Quando si dice ‘giocare in casa’… Gruppo norvegese che fa Black norvegese per l’etichetta norvegese di proprietà del leader e unica mente del gruppo (anzi, la label porta proprio il nome del tizio, vedi un po’…). Per fortuna giocare in casa significa
(autoprodotto) Il primo disco di questi hardcore rockers francesi, “Look in my eyes”, uscì nel 2006. Nel 2016 aveva proprio senso raccontare 10 anni di musica con un disco intitolato appunto “10 anni di fottuto rock’n’roll”… disco che è proprio un nuovo album e non una
(Hells Headbangers/Osmose Productions) Primo progetto solista per Pete Helmkamp, che gli amanti del death metal underground conosceranno per la militanza nei deathsters Angelcorpse, Order From
(Dark Essence Records) Continua il percorso assurdo dei greci Hail Spirit Noir, che migrano dall’ottima code666 verso il regno estremo della Dark Essence Records. “
(Qua’Rock Rec.) Prima volta che mi capita di non sentire l’italianità in un gruppo. Non lo reputo un difetto, sia chiaro, anzi. Il suono degli Haniwa mi è risultato subito fresco e piacevole, pure personale. Il genere? Tutti e nessuno, nel senso che vi ho riconosciuto moltissime
(1981 Records) Se trafficate con la radio, vi sarà già capitato di incrociare qualche canzone di questa band che ha ricevuto una certa spinta promozionale in diversi ambiti e tra cui anche dei passaggi in Virgin Radio. I Celeb Car Crash han fatto parlare
(Iron Bonehead Productions) Mini album di debutto per i neozelandesi Prisoner Of War, i quali descrivono la loro musica come “Fast beats and pummeling riffs from the arsehole of the World”. Da qualche anno
(Nuclear Blast Records) Lo dico subito: parto prevenuto nel recensire l’album degli svedesi, ma solo per una questione di principio. Ossia, non è ammissibile che un gruppo dedito al Death, per quanto melodico sia, passi ad un genere che nulla ha a che vedere col primo e lasci il nome
(Iron Bonehead Production) Tornano a distanza di un anno dall’ottimo demo “Initiation To Obscure Mysteries” i greci Ithaqua, con questo 7” che segna una buona evoluzione musicale, pur rimanendo fedele allo
(Westworld) “Ha Ha” non è certo l’album che possa rappresentare il meglio lo spirito dei GBH. C’è il punk ma manca di fatto la componente hardcore in questo lavoro del 2002. Una band adagiata, una band non più ispida e urticante, cioè è quanto dimostra
(CapsAArx) Per il proprio secondo album, gli inglesi Dakesis decidono di fondare una etichetta autonoma e di diffondere così la propria musica in assoluta indipendenza. Non ho molte informazioni sul concept che sta alle spalle dei testi,
(Nuclear Blast Records) Non ci sono dubbi: il 2016 è sicuramente l’anno del ritorno dei giganti del thrash. Dopo le notevoli uscite da parte di Megadeth, Death Angel, Destruction e Sodom, ora è arrivato il turno dei Testament, con quello che a mio avviso è il miglior album della
(Werewolf Records) Piccola gemma della loro sconfinata discografia, riscopriamo oggi, a undici anni di distanza, una raccolta di materiale mai uscito dei maestri finnici del Black Metal. Un’uscita pregevole atta a riscoprire un dischetto contenente un intero album mai prodotto ufficialmente e un demo di inediti. L’intro,
(Black Lodge Records) Debutto estremamente coinvolgente da parte degli svedesi Devil’s Gun, con undici brani in bilico tra metal ottantiano ed un irresistibilmente rozzo rock’n’roll. “Dirty’n’Damned” è
(Steamhammer/SPV) Ho sempre considerato i Fair Warning come una band fin troppo sottovalutata. Amata e stimata dagli appassionati di hard rock melodico e dalla critica per la classe cristallina della loro musica, la formazione tedesca non è mai riuscita a fare il botto, raccogliendo sicuramente meno di quanto avrebbero
(Comatose Music) Devastante ritorno per i newyorkesi Dehumanized, che giungono al terzo lavoro, dopo ben quattro anni dal precedente “Controlled Elite” del 2012. Il loro brutal death metal deve moltissimo a maestri del genere come gli ultimi