REPLACIRE – “The Center That Cannot Hold”
(Season Of Mist) I Replacire sono una technical death metal band di Boston e questo terzo album, come il precedente “Do Not Deviate” del 2017, è pubblicato dall’etichetta francese Season Of Mist. (altro…)
(Season Of Mist) I Replacire sono una technical death metal band di Boston e questo terzo album, come il precedente “Do Not Deviate” del 2017, è pubblicato dall’etichetta francese Season Of Mist. (altro…)

(AFM Rercords) Quindicesimo album per i triestini Rhapsody Of Fire, il terzo a vedere Giacomo Voli dietro al microfono e terzo capitolo della “Nephilim’s Empire Saga”, nel quale il protagonista Kreel intraprende un movimentato viaggio nel tempo. (altro…)

(Svart Records) Ambito dark folk per l’artista olandese Kati Rán, la quale abbraccia tematiche nordiche, sciamaniche, legate a miti, passando per figure storiche, in un costante percorso di ricerca, di guida, di offerta. Natura. Mistero. Suggestione. (altro…)

(Season Of Mist) I Rotting Christ sono al quattordicesimo album, costruito con melodie immediate e calibrate al meglio. Melodie che aprono a terre lontane, quelle del lembo dell’Europa che guarda già all’Asia e all’intero Mediterraneo. Terre di una storia fatta nei secoli di tradizioni, cultura, filosofia, ma anche di (altro…)

(Trancending Obscurity Records) Terzo album per gli statunitensi Replicant, tra i maggiori esponenti del cosiddetto ‘dissonant death metal’, insieme ad altri acts di rilievo come Gorguts, Demilich e Ulcerate. Riff schizoidi, apparentemente sconclusionati e totalmente privi di melodia, partiture spezzettate, soluzioni ritmiche camaleontiche ed inaspettate, vocals isteriche e brutali, il tutto tenuto insieme da un tasso tecnico elevatissimo, essenziale per evitare che queste schegge impazzite possano trasformarsi in cacofonia senza senso, per un disco non certo diretto, eppure con un groove insospettabile ed un filo logico sottile ma evidente. (altro…)
(autoproduzione) Guardare al percorso dei salernitani Rossometile, significa osservare una parabola discendente sbalorditiva. L’ottavo album che porta il titolo “Gehenna” è probabilmente l’apice creativo dei Rossometile, sia per l’impostazione vocale della stupenda Ilaria Hela Bernardini, quanto per la qualità d’esecuzion (altro…)
(Atomic Fire Records) Sono passati sei anni da “Armor of Light”, QUI recensito, con i Riot V che ora passano dalla Nuclear Blast Records alla scissionista Atomic Fire Records per “Mean Streets”, il diciassettesimo per la band diventata dopo nel 2013 Riot V e dunque come tale formalmente al terzo album. L’heavy metal degli (altro…)

(Steamhammer / SPV) Quest’anno i Rage festeggiano il loro quarantesimo anniversario di una carriera sempre condotta ad alti livelli; quarant’anni durante i quali la band capitanata dall’inossidabile Peter ‘Peavy’ Wagner ha tenuto sempre alta la bandiera del metal tedesco, senza per questo fossilizzarsi, ma anzi, espandendo i propri orizzonti, basti pensare alle orchestrazioni che hanno caratterizzato “XIII” e “Lingua Mortis”. (altro…)

(Karisma Records) Questo è il terzo ed ultimo capitolo della serie “The Songs & Tales of Airoea” creata del super gruppo folk composto da membri di Wobbler, Tusmørke, Jordsjø, The Samuel Jackson Five e Alwanzatar… la crème de la crème del prog norvegese! Brani dal 13 al 18 (gli altri 12 brani sono nel “Book I” e “Book II” usciti l’anno scorso)… brani nei quali perdersi, nei quali abbandonarsi, brani che ti catturano e ti fanno viaggiare dentro un turbinio psichedelico semplicemente tanto irresistibile quanto incredibile. (altro…)
(Art Gates Records) Nati a Madrid nel 2011 i Rabia Pérez sono una rabbiosa quanto melodica proposta di metal di taglio moderno che comunque raccoglie anche qualcosa dell’old style. Un suonare rabbioso, come già annunciato, con distorsioni delle sei corde affilate e una produzione (altro…)

(Massacre Records) Raramente ho trovato dei gruppi con un groove e dei ritornelli così affabili e ruffiani. Eppure gli inglesi Ravenstine, qui alla loro seconda prova dopo un debutto omonimo, fanno di questi aggettivi un orpello da esibire con eleganza e stile britannico. (altro…)

(Massacre Records) Un pugno in faccia. Denti che saltano, naso sfigurato, sangue che schizza ovunque. È questo l’esito dell’undicesimo disco dei metallers americani The Rods! Metallo vero, Heavy Metal con le maiuscole… niente fesserie, niente stronzate, niente mode frivole o tendenze da social. È (altro…)
(Dischi del Minollo / Scatti Vorticosi / Karma Conspiracy Records) Apre l’album “Midollo”, canzone che mette in chiaro la pasta, il modo di essere e suonare dei Rebis e dunque le loro capacità. Autori di un alternative rock energico dai richiami vagamente grunge, riflessi post hardcore ed emo. “Etoile” concede (altro…)
(Xtreem Music) Chi ha scritto questo pezzo quando ha affrontato Rogga Johansson e i suoi sterminati progetti, ha precisato fino alla noia che fossero appunto tanti, troppi per un musicista votato a una sovrapproduzione che in certi casi è stata controproducente. Succede da anni ma ogni volta che il chitarrista, multistrumentista (altro…)

(Atomic Fire Records) Debut album per Rage Behind, quintetto dall’identità celata dietro delle maschere e fautore di un metal moderno che coniuga bordate thrash, la potenza ritmica del groove metal e le aperture melodiche tipiche del metalcore. (altro…)

(Avantgarde Music) Tre dischi e tre label (il debutto del ’19 è qui). Gli americani Ringarë tornano un disco intenso, black metal di stampo atmosferico, che dentro le sue parentesi violente ingloba sensazioni profonde dentro una dimensione cosmica, un aprirsi oltre i confini terreni, oltre ogni limitazione dettata da inferi e profondità sulfuree. (altro…)

(Art Gates Records) Si definiscono ‘Ghost Metal’ ovvero ‘musica per introspettiva cuori freddi’. Li avevamo già gustati con l’ottimo “Away From Light” di cinque anni fa (recensione qui), ma il loro progressive metal a tinte oscure, decadenti, legate al doom con una espressività gotica, continua a evolversi verso una poesia sonora che va ben oltre ogni confine musicale, purché lontano dalla luce, abbracciato con amore dal gelo lacerante delle tenebre. (altro…)

(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Dopo il debutto con un EP uscito un paio di anni fa (recensione qui), torna il francese Romain Paulet con questo suo intenso progetto one man band, il quale fa un salto qualitativo decisamente impressionante. Un black metal più ampio, ricco di melodie, di assoli, di momenti epici, di parentesi trionfali, di assalti furiosi e di mid tempi che coinvolgono e penetrano nella carne. (altro…)
(Selfmadegod Records) Sublimazione del brutal death metal che si converte in slam death metal e di contro un intermittente grindcore che fissano i pezzi, ben 20, nello spazio di circa 20’. Reap sono questo, una band che si vota (altro…)

(Apollon Records ) L’ultimo “Argute”, uscito per Indie Recordings, non ebbe fortuna tra questa pagine (qui), ma esposto a diverse percezioni, a diversi ascoltatori… ecco che il nuovo “Celestial Low” trova il suo spazio, la sua dimensione, anche evitando totalmente quella impostazione diciamo ‘metal-core’ del precedente disco. (altro…)

(Magnetic Eye Records) I Restless Spirit sono un fulgido esempio di come si possa fare del buon doom metal moderno, in cui le influenze di Ozzy e dei Type O Negative si fanno sentire spesso e volentieri, anche se mischiate ad una buona dose di personalità. (altro…)
(Apollon Records Prog) Tra space rock e jazz, tra horror music e colonna sonora, tra prog e rock antico ancora esaltato da dettagli folk ed una immensa teatralità alla radice di tutto. (altro…)

(Me Saco Un Ojo / Dark Descent) Debut album per Reverence To Paroxysm, band in giro da qualche anno nei meandri dell’underground estremo messicano e finalmente portata alla luce grazie all’aiuto di Me Saco Un Ojo, label che nell’underground ci sguazza alla grande. (altro…)

(Nuclear Blast Records) Nuovo album per gli statunitensi Ringworm, il nono di una carriera costruita su quella coerenza che ha permesso alla band di ottenere finalmente un contratto nientemeno che con la Nuclear Blast. (altro…)

(Iron Bonehead Productions) Sono diventati una vera band i Runespell, l’entità dal sud del mondo (Australia) che suona così dannatamente nordica! (altro…)
(Noble Demon) Nati come un progetto parallelo del chitarrista dei Soil, i Repentance si stanno piano piano delineando come forma musicale indipendente, con una propria identità e una propria impronta sonora. Ecco quindi che in queste dodici tracce che compongono la loro seconda opera, gli americani fanno un lavoro più certosino rispetto al debutto, con una produzione davvero all’altezza, in cui compaiono anche ospiti di un certo calibro. (altro…)

(Autoproduzione / The Triad Records) Gran bella legnata questo “Tales Of Grotesque”, secondo album dei sardi Reatzione, fautori di un thrash metal a cavallo tra vecchia e nuova scuola, con alcuni inserti hardcore e groove metal. (altro…)

(BMG / Rhino Entertainment) Lo ha fatto con i Mötley Crüe, mettendo in un mega cofanetto i primi cinque dischi (recensione qui)… ed ora la BMG (con la Rhino) ripete l’indovinata mossa con un altra icona dell’hair metal degli anni ottanta: i Ratt! (altro…)
(Scarlet Records) Elisa Bonafè e soci pubblicano il terzo album dal 2014, cioè l’anno dell’album d’esordio “The Alpha Memory” e a sua volta preceduto da un EP, e successivamente, nel 2020, il secondo album “Project: M.I.S.T.”. “Architecture of an Ego” proietta l’ascoltatore in un mondo molto particolare, quello in cui il metal viene trattato (altro…)

(Sounds of Subterrania) Secondo album per i danesi Riverhead, un album che non si limita a suonare… piuttosto si impegna a gridare, ad urlare con energia quel suo ribelle senso di disperazione. Un album che è rock, che è punk, che viene da esperienza hardcore per una band che proprio in seguito al debutto e gli innumerevoli spettacoli si ritrova senza il vocalist, nel frattempo fuori uscito dal gruppo. (altro…)
(Peaceville Records) Rune Eriksen ovvero Blasphemer, storico chitarrista della stirpe Mayhem e noto anche per la sua adesione al culto degli Vltimas di Dave Vincent, presenta il suo primo album solista. Lo ha composto e registrato insieme al batterista francese César Vesvre di Agressor e Thagirion. Quando l’opener “Blood.Sacrifice.Enthronement” comincia, si (altro…)
(autoproduzione) Rebelstar è una band olandese in attività dal primo decennio del nuovo secolo, mentre dal vivo ha aperto per diversi nomi di grido, pubblicando poco e per questo nuovo album c’è stato anche un cambio di line up e tuttavia le abituali intenzioni hard rock della band non sono state affatto svilite. Alla (altro…)
(AFM Records) Compilation celebrativa per Ross The Boss, che dopo quindici anni di carriera solista si ripresenta sul mercato con questa raccolta che include tutti i brani migliori presenti nei quattro album finora pubblicati. (altro…)

(Trollzorn) Pappagalli guerci, forzieri, mappe del tesoro e navi fantasma. Non aspettatevi altro se non che questioni piratesche da parte dei Red Rum. (altro…)

(Steamhammer / SPV) Ormai è un appuntamento che dagli inizi degli anni ’90, ritorna più o meno puntuale nel’ambito della vasta discografia dell’axe man tedesco; le ballads! Quei brani che toccano, che vanno oltre, che seducono, che incantano, che cambiano sapore a seconda di chi li suona. (altro…)