DROWNING IN YOU – “Here Is Hope”
(Boersma Records) Mi ci sono voluti un bel po’ di ascolti per districarmi nelle influenze musicali di questo gruppo. L’intro “Failure Closure” mi ha fatto supporre immediatamente di essere di fronte al medesimo emulo degli In Flames, (altro…)
(Autoprodotto) Tanto per cominciare questa release non ha nulla a che fare con i doomster americani Ogre. Si tratta invece della collaborazione tra Robin Ogden (del progetto Ogre, impegnato in soundtrack riadattate per sintetizzatori, ed in stesura
(Steamhammer / SPV) E gli Steel Panther…muti! Era ovvio, era scontato, me l’aspettavo! In mezzo a tanti gruppi ispirati al sound intramontabile degli anni ’80, sicuramente gli Steel Panther sono un caso unico, considerata la loro estrema e dissacrante ironia.
(Pure Steel Publishing) Mentre il debut “
(Ektro / Full Contact) Jussi Lehtisalo, proprietario della Ektro ma anche personaggio poliedrico che firma la musica di bands come Circle, Pharaoh Overlord, Televisio, Aktor, Steel Mammoth e tante altre, risulta instancabile.
(Sliptrick Records) Quinto album per i punk rockers statunitensi Doghouse Swine, terzetto in circolazione da una ventina d’anni, ma da quanto sto ascoltando, l’entusiasmo e l’energia non sono affatto scemati. La ricetta è
(SoundAge Productions) Dopo il convincente EP “
(Hells Headbangers) Da sempre una buona band, con una carriera che dura da oltre trent’anni e con sette album in ventisette anni contrassegnati, da un thrash-death sempre ben smaltato e con buone melodie. Si ripetono ancora oggi i
(Iron Bonehead) Gli svizzeri Dakhma si sono evoluti parecchio dall’ultimo lavoro, aggiustando il tiro e raggiungendo una maturità compositiva che salta subito all’occhio per le sue peculiarità. Nello specifico, il suono si è fatto molto più rituale e la complessità
(Season Of Mist) Oltre alla tecnica, la composizione con il sottile concetto della matematica che alberga nella musica, in “The Blue Bird” si ritrova anche l’arte, cioè il suonare qualcosa che sia accattivante, inatteso e appunto artistico. Deutrom
(autoproduzione) Nove anni di esistenza nel sottobosco del metal estremo di Francia, vissuti con un’attitudine death metal ma dal carattere mutevole. Se i primi secondi di “Putrefaction Cloud” lasciano
(Wolfspell Rec.) Di Daagh si sa che è una one man band proveniente dalla Norvegia. Il resto è ignoto. La tradizione
(Godz Ov War Productions) I Dalkhu hanno fatto centro. “Profanity Galore”, traccia d’apertura di ben 7 minuti abbondanti, può tranquillamente essere presa per il manifesto sonoro del gruppo. Un’intro epica quasi da colonna
(Krucyator Productions ) Settimo album per Drawn And Quartered, band proveniente da Seattle apprezzata a livello underground ed attiva da venticinque anni. A cavallo tra death metal e sludge, la band statunitense attinge dalla vecchia scuola di Incantation,
(autoproduzione) Esordio per i
(Century Media) Farà sicuramente discutere la scelta di pubblicare un disco come “Shadow Work”, canto del cigno incompiuto del compianto Warrel Dane, morto d’infarto il 13 Dicembre 2017. Per alcuni questo disco andava pubblicato in tributo ad una delle voci più belle e personali della storia
(Vic Records) Questo è il primo demo realizzato dai Destruction. Era il 10 agosto del 1984 quando le
(LMP) Dopo l’EP celebrativo “
(autoprodotto) La musica per me è onnipresente. Non a caso ritengo che la musica sia la colonna sonora della vita e, fintantoché c’è vita… la soundtrack deve suonare, altrimenti il film per quanto bello o brutto che sia, finisce per risultare sicuramente palloso. La mia
(Svart Records) Lo sludge psichedelico dei misteriosi finlandesi Dark Buddha Rising è lacerante. Toglie il respiro. Intorpidisce. Affoga, provoca asfissia, uccide. I loro album sono noti per essere dei macigni immensi di sonorità aspre, graffianti,
(AFM Records) Al sesto album e con la AFM, un esordio nell’etichetta tedesca per la band svedese nata come una realtà power metal che col tempo ha
(Godz Ov War Prod.) Provengono dalla fredda Alaska ma si ispirano alla mitologia sumera per comporre i sei capitoli del rituale orchestrato in “Chants of Irkalla”. Il termine Druj
(Massacre) Questo album si porta dentro la fratellanza tra heavy e thrash metal, è costruito con riff immediati, affatto pacchiani, a volte d’impatto, spesso semplici e chiari. Il tutto
(Hell Headbangers) In tredici anni i Deathhammer hanno pubblicato con “Chained to Hell” solo tre album e una cospicua quantità di split, EP e così via.
(Massacre Records) Il metal si evolve come una creatura del futuro, la quale porta con se il proprio passato recente sulle spalle. Creatura con
(Iron Shield) Fin dalla discutibile copertina sono rimasto colpito dal debut dei Dungeon Wolf, trio della Florida che propone un us metal generoso ma, onestamente, a tratti improponibile. I nostri si lanciano con una passione quasi controproducente
(Argonauta Records) Il peso massiccio delle composizioni della band di Pavia, il cui nome gioca tra la pronuncia inglese di “the owl” e la sua assonanza con il dialetto locale, nascono da un songwriting scartavetrato
(Season of Mist) Album del 2013 ristampato e che dopo cinque anni ancora suona come negli anni del grunge o come certe band il grunge lo hanno anticipato, come i Sonic Youth o i Melvins, infatti di questi ultimi Deutrom
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) L’eclettica, ma sempre in ambiti tetri, label francese riprende ancora una volta gli indipendenti connazionali Darkenhöld, ripubblicando il loro album del 2017, il successore di “Castellum” (
(Egregor Records) Abbiamo già avuto modo di parlare dei transalpini Dysylumn in occasione del loro esordio
(Art Of Melody Music / Burning Minds) Amanti dell’hard rock melodico, se vi sentite orfani dei migliori Bon Jovi o del primo Bryan Adams, vi invito a dare un ascolto a “Better Days”, ultimo disco firmato dal cantante e poli strumentista
(Century Media) Amati od odiati, idolatrati o sbeffeggiati, quel che è certo è che difficilmente i Deicide hanno suscitato indifferenza tra gli amanti del metal estremo. Rimane però un fatto innegabile ed indelebile il contributo
(Transcending Obscurity Rec.) Sempre un piacere ritrovare David Ingram, ex voce dei Benediction, un album con i leggendari Bolt Thrower e altri progetti ancora, di nuovo
(Inverse Records) Del precedente disco dei Dyecrest, “This is my World”, ricordo anzitutto la copertina, che ha qualche rimando con quella dell’attuale e terzo platter “Are you not entertained?”.
(Lucifer Rising Records) Quante cazzate. Vedo striscioni recitare banalità quali “i Death SS sono tornati”, oppure “Grande show al festival del 2017”. Pure io, in testi precedenti, ho usato oscenità quali “ritorno”, “sigillo”… concetti che segnano il tempo, che marcano un