FAITH NO MORE, Roddy Bottum ha scritto “The Royal We” anche per questo
Wall Of Sound è un sito australiano che poco più di dieci giorni fa ha intervistato Roddy Bottum, il tastierista dei Faith No More. Roddy è nato a Los Angeles nel 1963 e all’età di 18 anni si trasferisce a San Francisco, entrando poi a far parte dell’allora nucleo iniziale dei Faith No More.
Roddy Bottum è noto non solo per la musica ma anche per essere stato uno dei primi nell’ambito del metal a dichiarare la propria omosessualità nel 1993, «Non avrei mai pensato che da adolescente gay sarei stato in una band considerata heavy metal o hard rock». In quel decennio l’argomento sulla propria sessualità era ancora un tabù, sebbene è proprio in quegli anni che si assiste ai primi tentativi di qualche rockstar e musicisti vari, nel tentare di (altro…)




Il 
Iron Maiden, li seguiamo da una vita, come tutti e da quando eravamo ancora adolescenti. Un loro concerto è una coinvolgente esperienza. Tanto coinvolgente che l’indomani sei fiacco, pensi alla sera precedente e ti senti come se fossi arrivato da un altro pianeta, universo, realtà. Tipo tornare dalla vacanza alle Mauritius e riprendere il lavoro!


Probabilmente ho visto più concerti e fest di ciascuno di voi. Anche due o tre a settimana. È parte di questo ‘lavoro’ dopotutto. Innumerevoli chilometri divorati di notte, panini troppo grassi da food truck troppo costosi, al freddo fuori da locali troppo lontani… per una notte di musica, prima di tornare alla vita quotidiana dell’indomani, prima del prossimo concerto, prima del prossimo evento.


Pazzesco. È trascorso un altro anno. Un’altra completa sequenza di quell’illusoriamente eterno scorrere delle stagioni. Rieccoci qui… un’altra edizione, ancora una volta l’organizzazione si inventa un qualcosa di immenso, dando vita all’ennesima edizione di un fest tanto grande quando intimo, dove i fans sono più un’invasione di amici che un noioso flusso di semplici avventori.
(Pagan Records / Monomaniax Productions) Pubblicato per la prima volta in Messico e dunque in lingua spagnola nel 2016, “From Hades to Valhalla… BATHORY – The Epic Story” ha poi conosciuto ristampe tra le quali edizioni in polacco e da quest’anno per la prima volta anche in inglese. I Bathory certo, ma non si può prescindere sulla nascita, gloria, morte e cremazione di ‘Ace’ Thomas Börje Forsberg detto Quorthon. Il demiurgo dell’universo Bathory è lui.
I 

(Real World Records). Questa non è una recensione di un disco ma piuttosto una sua “narrazione”. Mr Gabriel ha pubblicato un disco importante. Lo ha fatto rilasciando un brano a ogni luna piena iniziando a gennaio 2023. Per ogni brano ci sono versioni leggermente differenti: “Bright-Side Mix”, “Dark-Side Mix”, “In-Side Mix”, demo, ecc. Testi connettivi tra l’umana essenza e la complessità di un futuro giàpresente. Testi
(Crac Edizioni) Il punk e l’hardcore italiano che hanno conosciuto figli arrabbiati e su di giri come Negazione, Kina, Raw Power, Gaznevada, hanno generato comunque una costellazione enorme e fatta anche di realtà minori e al contempo mai del tutto tali. Un’epoca in cui in Italia esisteva concretamente una scena, dignitosamente underground eppure rivoluzionaria nei contenuti. Tuttavia il termine punk nel nostro paese al tempo era applicato spesso in
In quel tempo, non era ancora di gran moda portare sul grande schermo dei videogame di successo trasformandoli in altrettanti film di successo. Per di più l’industria cinematografica doveva ancora riprendersi dallo shock dell’insuccesso di “Super Mario Bros”, era 1995.
Il tempo passa. Inesorabile. Ma io sono tra quelli che hanno visto Malmsteen dal vivo con Doogie White alla voce; sono tra quelli che hanno assistito al suo clinic presso il prestigioso
Il terzo, godibile capitolo della saga di “Hellraiser” è encomiabile in particolar modo per le musiche e l’ambientazione. Si abbandonano le atmosfere claustrofobiche, per così dire intimiste del primo film (la vecchia casa di famiglia da ristrutturare) e la cupezza della struttura manicomiale, nella quale si svolge il secondo capitolo, per entrare nella nightlife della L.A. degli anni Novanta, forse più luminosa, ma
“Last Action Hero” ( “L’ultimo grande eroe” in lingua nostrana) è un action movie dei gloriosi anni Novanta, 1993 per la precisione. All’epoca, non riscosse grande successo al botteghino. È lecito supporre che, nonostante il richiamo del protagonista Arnold Schwarznegger il pubblico non abbia gradito un film d’azione basato più sulla presa in giro dei
(Il Castello Editore) Episch Porzioni, voce di Radio Popolare Network, ha analizzato oltre 50 casi di musicisti e non dagli anni ’60 ai giorni nostri, evidenziando un filo conduttore che intreccia teorie cospirazioniste e del complotto, leggende urbane, misteri, dicerie, falsi storici e così via.
(High Roller Records) Gli Ostrogoth sono una band fiamminga che nasce verso la seconda metà degli anni ’70 e allora si fregiava di altri nomi e solo nel 1980 passa a quello che li ha resi noti ai più. I belgi iniziano a incidere demo tape per presentare il loro heavy metal che presto incarna lineamenti che saranno poi rintracciabili nel power metal. La High Roller Records ristampa con un’opera di rivisitazione dei suoni con una pratica di rimasterizzazione il primo EP pubblicato dagli Ostrogoth nel 1983 e dal titolo “Full Moon’s Eyes”, nonché il secondo album del 1985 “Too Hot”. C’è anche un terzo e ultimo album degli Ostrogoth, “Feelings of Fury” del 1987, infatti l’anno successivo la band interromperà le attività, riprendendole poi saltuariamente negli anni 2000. 
Chi dice Frantic, dice Festa! E che Festa!
L’oramai lontano 1989 vide, fra tanti altri accadimenti memorabili, il passaggio di “Shocker” (titolo italiano: “Sotto Shock”) nelle sale cinematografiche. Trattasi di un’opera minore diretta dal Wes Craven del precedente capolavoro “Nightmare On Elm Street” (in italiano: “Nightmare, Dal Profondo Della Notte”). Horace Pinker, villain 