ISON – “Inner – Space”
(autoproduzione/Avantgarde Music) Il duo cosmico svedese è tornato con un’altra opera coinvolgente e molto intrigante: dopo i primi due EP, finalmente un full length, ovvero oltre un’ora di musica intima che si (altro…)
(autoproduzione/Avantgarde Music) Il duo cosmico svedese è tornato con un’altra opera coinvolgente e molto intrigante: dopo i primi due EP, finalmente un full length, ovvero oltre un’ora di musica intima che si (altro…)
(Nuclear Blast Records) Continua il percorso intrapreso con “Condolences” da Wednesday 13: un nuovo album esplosivo, elettrico, estremamente moderno, maledettamente tetro e con contenuti (altro…)
(Listenable Records) Si apre con maestosa solennità questo album saturo di melodie, accresciuto dai suoni, dal loro propagassi e concentrarsi. Il primo attacco di chitarra è un assolo ricco (altro…)
(Revalve Records) Ben sei anni separano il terzo album dei Soul of Steel dal precedente, “Journey through Infinitity”: tanti i cambi di formazione, ma tanta anche l’esperienza maturata (altro…)
(Ván Records) Gli Atlantean Kodex sono la miglior band heavy metal attualmente in circolazione. E per ‘heavy metal’ intendo il sound ‘classico’, quello che affonda le sue radici negli ’80, (altro…)
(Non Serviam Records) Nuovo album e una maturità affatto nuova, semmai ingigantita per questa band che esista da solo un lustro. I ShadowThrone nascono dopo l’uscita dai Theatres Des Vampires di Steph. Il chitarrista (altro…)
(Street Symphonies Records & Burning Minds Music Group) I Bullring sono al debutto, ma sono composti da un trio tutt’altro che principiante! Musicisti esperti che nel corso degli anni hanno condiviso il palco il palco con nomi noti della scena musicale rock (e (altro…)
(autoproduzione) Lione è una città che da tempo sprigiona qualcosa di interessante, in fatto di nuove tendenze del metal, punk e rock. Lo dimostra anche questa volta l’arrivo in redazione di un album nato nella città francese. Un (altro…)
(Nuclear Blast Records) Ormai gli Opeth hanno vacato quel delicato confine che divide i gruppi che devono ricercare ascoltatori dai gruppi che sono ricercati dagli ascoltatori. Inutile cominciare ogni loro recensione con la storia, le svolte e le (altro…)
(Nuclear Blast Records) Tornano a ventisette anni di distanza dal secondo album “The Law” gli Exhorder, a mio avviso una delle band più sottovalutate della storia del metal. La formazione di New Orleans è stata la (altro…)
(Listenable Records) La pulsante massa sonora dei Mars Red Sky si nutre di sludge, stoner, psych rock. Una vasta landa dai suoni catramosi e lisergici, percorsa dalla voce eterea e vagamente pop anni ‘60 di Julien (altro…)

(Avantgarde Music) I Negură Bunget cessarono di esistere due anni fa, quando Gabriel ‘Negru’ Mafa, batterista e co-fondatore scomparve il 21 marzo 2017. La band proponeva un black metal atmosferico legato indissolubilmente con la natura e al lato spirituale e folkloristico delle tradizioni della loro terra, la Romania… (altro…)
(Ram It Down Records) Sempre clima di anniversario per i norvegesi Divided Multitude! Se con l’ottimo precedente album omonimo -il secondo album omonimo della loro discografia- (recensione qui) la band celebrava il ventennale della formazione (altro…)
(Arising Empire) Proprio dall’opener “Feel”, la quale contiene una piccola intro, si ha l’impressione di avere a che fare con brani perfetti per gli anime giapponesi. Non da meno altre che seguono nell’ascolto (altro…)
(Fighter Records) Dopo un lunghissimo silenzio ritornano sulla scena i madrilegni Ankhara, che ricordo per le loro produzioni nei primi anni 2000, quando il metallo in spagnolo spopolava, (altro…)
(Lunar Apparitions/Nebular Carcoma Records) Attivi da oltre dieci anni gli ucraini Primogenorum vivono, stilisticamente parlando, un un’altra epoca. Il loro black metal è lento, iper distorto, rituale, molto lo-fi… ed è impossibile, forse proibito, non pensare ai primi Burzum. (altro…)
(No Dust Records) Mettendo da parte tutta la retorica commemorativa, si può affermare che questo album è semplicemente spaventoso. Appresa in quel giorno d’estate la (altro…)
(Hells Headbanger) Secondo full length per Sadokist, formazione finlandese dedita ad un thrash/black metal alquanto brutale e primordiale. Il riffing dei brani è piuttosto coinvolgente e variegato, considerando le limitazioni che questo genere impone. Peccato (altro…)
(Hammerheart Records) Molto più vicini alle sonorità black metal norvegesi dei primi anni ’90 che alla tradizione di questo genere del proprio paese, ovvero la Grecia. Akantha con “Baptism In Psychical Analects” creano (altro…)
(Edged Circle Productions) Inquietanti le Asagraum, band black metal dall’Olanda… tutta al femminile. Che sia subito chiaro: queste ragazze non hanno nulla da invidiare a qualsivoglia band di colleghi maschi, sia dal punto di vista musicale che da quello (altro…)
(autoproduzione) Albert Marshall è uno degli axe man di spicco dell’underground metal italiano. La sua carriera spazia dagli Altair, agli X-Ray Life fino all’attività come solista (ha pubblicato l’album “Speakeasy” lo scorso anno, recensione qui), con uno stile che si colloca da qualche parte tra Steve Vai, (altro…)
(Dying Victims Productions) Primo album per Midnight Prey, terzetto tedesco dedito ad un rock and roll piuttosto rumoroso che spazia dal punk rock a riffs alla Motörhead. Ritmiche sostenute, (altro…)
(Pure Steel) Può un disco tedesco suonare incredibilmente americano? Certo, ormai è facilissimo lasciarsi influenzare dalle fonti più disparate, ora che internet ha annullato le distanze… (altro…)
(earMUSIC) In attesa di vedere Alice Cooper con qualcosa di sostanzioso e dunque non con il giocattolo Hollywood Vampires, accontentiamoci (altro…)
(Nuclear Blast Records) Michael si rivela, si confessa. Si lascia andare. A partire dalla copertina che lo ritrae biblicamente crocefisso su una Flying V, difeso dalla band) ma colpito dai cattivi con dalle lance… quasi una sintesi apocalittica del music business (altro…)
(Amor Fati Productions/Afgrundsvisioner) Piccola perla di devastazione danese. “Raukn” uscì nella primavera del 2018 sotto forma di distribuzione digitale curata dalla Afgrundsvisioner, con solo qualche cassetta autoprodotta e distribuita dalla band come unica testimonianza di supporto fisico. (altro…)
(Iron Blood & Death Corp.) Uno split che puzza di morte, catastrofe e magia nera, assemblato con due band cilene dai nomi nettamente blasfemi e irriverenti. Porta (altro…)
(AFM) È divertente il fatto che quando si parla dei Sinner di Mats Sinner, si fa sempre riferimento al fatto che Mats è il bassista dei Primal Fear; ma se guardiamo i numeri, i Primal sono in giro dal 1997 ed hanno all’attivo una dozzina di dischi, mentre il (altro…)
(Massacre Records) Melodic metal e melodic death metal stanno, di nuovo, per essere inflazionati da uscite in serie e in questo contribuisce ora anche un’etichetta come (altro…)

(No Remorse Records) I Twisted Tower Dire meritano davvero l’aggettivo di ‘inossidabili’. In attività da quasi 25 anni, passati per la tragica morte del singer Tony Taylor, gli statunitensi tornano dopo ben (altro…)
(Steamhammer / SPV) Sulla scia di “Released” (recensione qui) la band francese continua ad essere una perla del giorno d’oggi ma che sembra saltar fuori dai primi anni ’80, un periodo durante il quale il glam metal era ancora abbastanza pesante (basti pensare (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Si immagini una lastra di vetro di dieci metri per dieci metri e che cada dal terzo piano di un edificio. Ecco, l’incipit di questo singolo è tale. Stesso suono, rumore, propagazione di onde (altro…)
(Hells Headbangers) Ho sempre apprezzato le sonorità grezze, primordiali e brutali, basti pensare che album come “Morbid Visions” dei Sepultura o “In The Sign Of The Evil” dei Sodom sono tutt’ora tra i miei lavori preferiti. Lo stesso (altro…)
(Universal) Steh Auf! Stand up! Alzati! A quattro mesi dall’ultimo album dei Rammstein, Mr. Lindemann torna all’attacco con il suo side project che ormai era parcheggiato per quanto riguarda il settore full length da ben quattro anni (altro…)