WOLFBASTARD – “Graveyard Sessions”
(Ukem Records) All’isola di Albione dobbiamo la nascita dei Wolfbastard, band di Manchester che con “Graveyard Sessions” arriva alla seconda prova di studio dopo il debutto omonimo del 2015. La formazione (altro…)
(Ukem Records) All’isola di Albione dobbiamo la nascita dei Wolfbastard, band di Manchester che con “Graveyard Sessions” arriva alla seconda prova di studio dopo il debutto omonimo del 2015. La formazione (altro…)
(Autoproduzione) I peruviani Hamadria esordiscono a ben dodici anni (!) dal primo demo: “Reina azul”, ovvero ‘Regina azzurra’, è una discreta prova di power/gothic metal che non segue sempre la via maestra. Si parte proprio dalla titletrack, (altro…)
(Osmose Productions) Sette anni son passati dal precedente “Apocalypse in Your Heart”, sette anni di evidente mutamento che trasparirebbe subito se qualcuno mettesse a confronto i due lavori. Perché il precedente cd era death, era black, era diretto, tracce (altro…)
(AFM) Se “Scary Creatures” non mi era apparso eccezionale, mi tolgo il cappello per “Midnight Ghost”, il dodicesimo album dei Brainstorm: sembra che Andy B. Franck e soci abbiano (finalmente!) trovato la quadratura del cerchio, (altro…)
(Season of Mist) Album del 2013 ristampato e che dopo cinque anni ancora suona come negli anni del grunge o come certe band il grunge lo hanno anticipato, come i Sonic Youth o i Melvins, infatti di questi ultimi Deutrom (altro…)
(ViciSolum Productions) Troppo a lungo – ben otto anni! – abbiamo dovuto attendere il ritorno dei Manticora: ma la band danese, nonostante la lunghissima assenza, mi sembra ancora essere capace di grandissime cose… e ancora una volta mi chiedo come sia possibile che Lars F. Larsen e soci (altro…)
(My Kingdom Music) Quarto album per Eversin, formazione siciliana dedita ad un thrash metal moderno ed evoluto. Durante la carriera, la band ha via via abbandonato le influenze power/thrash delle origini (quando il moniker era ancora Fuoco Fatuo) in favore di (altro…)
(Nuclear Blast) Settimo album per i losangelini Terror, che si presentano più incazzati che mai con tredici pezzi grondanti attitudine hardcore, furia thrash metal ed un sound annichilente per potenza e pesantezza. L’opener “This World Never Wanted Me” apre (altro…)
(Metal Blade Rec.) Purtroppo con questa band in redazione abbiamo un discorso in sospeso. Nel cantuccio di casa, almeno chi scrive, ha seguito (altro…)
(Agoge Records) Un romanticismo oscuro, una delicatezza malinconica. Il sapore del sangue che sorprendentemente si rivela dolce, invitante, inebriante. Un dark rock dalla deliziosa impostazione gotica, con una visione moderna la quale rimescola ed esalta sonorità dark (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Debuttano i francesi VƆID, dopo solo un demo ed uno split! Lo fanno con poco più di mezzora di autentica potenza, ritmi convenzionali ma efficaci, un assalto frontale che si colloca tra black metal e black & (altro…)
(earMUSIC) Allora, ve lo dico subito, giusto per toglierci il pensiero. Nei Sinsaenum, gruppo di Jordison degli Slipknot e Lecrercq dei Dragonforce, in questo album hanno collaborato Attila Csihar dei Mayhem e Zatorsky dei Dååth. L’ho detto subito perché (altro…)
(Svart Records) Rock psichedelico, esaltato e reso assurdamente geniale da una dose illimitata di dettagli psichedelici! Assurdo? Direi di no, se partite da una base comunemente descritta con una definizione convenzionale, e tale base viene deviata da (altro…)
(Noise Appeal Records) C’è qualcosa di più oscuro del blues? Si, c’è. E si chiama The Ghost and the Machine. Sorprendentemente dai territori teutonici, questa band (di origine austro-tedesca) fa base a Vienna ed è una rivelazione stilistica, un rivelazione (altro…)
(Svart Records) Non si può certo dire che i finlandesi Abhorrence siano una band prolifica. In giro sin dagli inizi degli anni ’90, la formazione scandinava ha rilasciato giusto una manciata di uscite, tra EP, split, demo e compilation. Bisogna però (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) L’eclettica, ma sempre in ambiti tetri, label francese riprende ancora una volta gli indipendenti connazionali Darkenhöld, ripubblicando il loro album del 2017, il successore di “Castellum” (recensione qui). (altro…)
(earMUSIC) Dopo quasi venti anni, per l’esattezza diciassette, i finlandesi Stratovarius danno seguito alla compilation “Intermission”, pubblicando questo secondo capitolo, il quale va ben oltre la semplice raccolta di brani, cover e live, riconducibile alla ‘best (altro…)
(Eisenwald) Con grande fiducia nel mercato, dato che lo distribuiscono in vinile e in differenti edizioni, gli statunitensi Idle Hands propongono il loro primo EP, heavy/gothic nel puro formato svedese che hanno portato all’attenzione internazionale (altro…)
(Red Bull Records) Terzo album per la formazione americana impegnata in un sound aggressivo, a cavallo tra il punk ed il metalcore. La carriera di questi giovani artisti è costellata da eventi interessanti, tra questi il Billboard top 25, il Metal Hammer Golden (altro…)
(Nuclear Blast) Dopo “Noita” e il recente cd/dvd live, i Korpiklaani tornano all’assalto con il loro decimo album: il primo in cui la loro mascotte, The Wanderer, non compare in copertina… per quanto l’album sia a lui interamente dedicato. (altro…)
(Eisenwald) Questa entità oscura tuona dall’Olanda. Si tratta di una one man band, capitanata da ‘O’, il quale cura tutto tranne il micidiale e marziale drumming, quest’ultimo nelle mani di un certo ‘M’. Esseri (altro…)
(Century Media) Sven de Caluwé è un deather convinto ed è l’unico rimasto nella band dai primordi a oggi. Negli Aborted ci sono musicisti che vivono anche al di fuori del (altro…)
(Egregor Records) Abbiamo già avuto modo di parlare dei transalpini Dysylumn in occasione del loro esordio “Conceptarium”, autoprodotto nel 2015 e ristampato dall’etichetta (altro…)
(Dusktone) Da Oslo, giunge al terzo album una valida band con decisamente poca visibilità. Il precedente “Malum” fu convincente (recensione qui), ma questo “Sied” è un massacro raffinato, devastante e catchy! Certo, l’originalità non eccelle , le tastiere sono (altro…)
(The Triad Rec. e altri) Lo split in questione permette di familiarizzare con due dal sound particolare. Le composizioni di Nomura e Nulla+ sono scarne, essenziali, ma cariche (altro…)
(Red Cat Rec.) La chitarra e l’aiuto di un computer hanno permesso a Pugnale, ovvero Roberto Colombini, di realizzare nel tempo undici pezzi. Il tutto è poi diventato questo album omonimo (altro…)
(Wormholedeath Records) Lo ammetto. Terminata la prima traccia “Eye Of The Storm”, la tentazione di spegnere il lettore CD bollando gli Evilon come l’ennesima copia sbiadita degli Eluveitie è stata davvero forte. Mai decisione sarebbe stata più avventata. I cinque musicisti svedesi arrivano all’album di esordio (altro…)
(Blood Harvest/Helter Skelter Productions) Non mi sembra che gruppi come i Goat Disciple abbiano bisogno di grosse recensioni. Il loro è un verbo, uno stile di vita, una filosofia piuttosto precisa: la musica è viatico per altro, per nulla di rassicurante (altro…)
(Osmose Productions) I Vanhelga incarnano una nazione ed uno stile musicale che ormai ha fatto il suo corso e ha avuto la sua occasione. Il black proposto dagli svedesi è quello si tirato ma molto umorale, molto malinconico e più vicino a quello che poi sarebbe diventato (altro…)
(Sliptrick Records) Gli spagnoli Rossyln, che prendono il nome dalla cappella scozzese resa famosa da Dan Brown, e si dedicano principalmente a temi medievali e fantasy, esordiscono con un album il quale, purtroppo, mi sembra vanificare (altro…)
(Beverina/Casus Belli Musica) A mio avviso gli statunitensi sono sempre stati colpevolmente sottovalutati. Forse non esiste altro gruppo che tecnicamente si sia mantenuto su livelli così tremendamente alti nonostante i vari cambi di line up. Inoltre, (altro…)
(Hellbones Records ) Giungono al secondo album i romani La Fantasima, fautori di uno stile piuttosto difficile da catalogare con esattezza. La base è un rock progressivo interamente strumentale, adatto a colonne sonore che si rifà in un certo modo alle (altro…)