SKELETAL REMAINS – “Devouring Mortality”
(Century Media) Terzo album per i californiani Skeletal Remains, il primo ad uscire per l’etichetta Century Media. Come altre bands di recente formazione, il terzetto (altro…)
(Century Media) Terzo album per i californiani Skeletal Remains, il primo ad uscire per l’etichetta Century Media. Come altre bands di recente formazione, il terzetto (altro…)
(M–Theory Audio) Tornano dopo ben otto anni di assenza i floridiani The Absence, autori tra il 2005 ed il 2010 di tre ottimi album ben apprezzati da critica e pubblico. Un ritorno caratterizzato da un rimaneggiamento in seno (altro…)
(Autoproduzione) Tornano a quattro anni di distanza dal buon debutto “First Hate To The World” i siciliani Inner Hate, con questo EP di quattro pezzi che vede sedere dietro le pelli il batterista dei Thrash Bombz Vincenzo Lombardi. Non so quando sia (altro…)
(Metal Blade) Una follia voluta, cercata, esibita senza sosta. Il francese Gautier Serre non si smentisce mai. Un cut up di cose, un insieme di suoni messi insieme a forza, cuciti con ago e filo, ma anche con martello e chiodi, per creare alla fine una sfrontata, rivoluzionaria e incresciosa (altro…)
(Ghost Label Record) Atmosfera dura, un contesto grigio, a volte non dissimile da certi sfoghi dei Nailbomb, comunque spesso nell’idea dei Sepultura di una volta. I Kazah riversano sull’ascoltatore la propria massiccia identità fatta di nu metal, hardcore, thrash e groove fondersi in una (altro…)
(Trollzorn Records) Pescando come di consueto dalla mitologia irlandese, dopo aver descritto le vicende del re Nuada i Celtachor si lanciano in una narrazione della giovinezza di Finn dei Fianna: il loro terzo album (altro…)
(Vendetta Records / Broken Silence ) Membro dei Solbrud, il danese Ole Luk arriva al suo primo album come Afsky, dopo un ottimo EP omonimo nel 2015. Il tutto realizzato da solo, ma “Sorg” è un esempio parziale di one man band, infatti Luk (altro…)
(De Tenebrarum Principio) Prolifica questa one man black metal band Californiana. Attiva dal 2014, pubblica questo album lo scorso dicembre… e si tratta già del quarto full length, senza contare gli innumerevoli split. Territori (altro…)
(Impure Sounds) Atmosfere decadenti e sulfuree popolano “Cenotaph”, nuovo EP per questa formazione australiana. Graveir è una realtà recente, già autrice di un full length un paio di anni fa, poi lo scorso anno uno split con (altro…)
(Volcano R&P) La prima canzone del nuovo lavoro dei Snei Ap è una marcia alla Metallica, tuttavia da subito si intuisce che la voce di Angie Prati è qualcosa di insolito per il genere. Possente, elevata, frizzante, la Prati potrebbe esibirsi in un contesto soul. Insieme (altro…)
(Autoproduzione) Fin dal monicker e dalla copertina, è facile immaginare come i Children of the Reptile si dedichino a un classic metal a tinte fosche e saldamente ancorato negli eighties: e il loro secondo full-length “The End” (altro…)
(Trollzorn Records) Nel mio personale rapporto con i Cruachan ero rimasto a “Blood for the Blood God”, secondo capitolo della loro ‘Trilogia del Sangue’ che si conclude oggi: “Nine Years of Blood” racconta (altro…)
(Trascending Obscurity Records) Terzo album per Marginal, formazione belga costituita da ex elementi di acts come Arguante, Bark e Aborted. Il background estremo delle band di appartenenza (altro…)
(Nathurmacht Prod.) Mi sono imbattuto in questo album per caso sfogliando il catalogo Nathurmacht Prod., etichetta che difficilmente delude le aspettative di chi è alla ricerca di nuove band nell’underground black metal e derivati. Ad attirare la mia attenzione questa volta sono stati i Grima, duo (altro…)
(Red Cat Records / 7Hard ) Hard rock agile, pieno di spunti. Un album dinamico dunque, come dimostrano i momenti appena un po’ Red Hot Chili Peppers, “Stinking Like a Dog”, l’indimenticato funky già espresso nel precedente album, (altro…)
(Argonauta Records) Violenza, rumore, sballo psicologico ed un assalto sonoro crudele, grezzo, estremamente fumoso. È così che si presentano i francesi Greyfell che giungono così al secondo album. La loro impostazione è (altro…)
(autoproduzione) Si può soprassedere sulla registrazione e la resa sonora finale di questo lavoro ispirato alla celebre opera di Dante Alighieri, tuttavia col trascorrere dei minuti risulta chiaro che la vastità delle idee supera di gran lunga l’effettiva consistenza del risultato finale. I Quma passano (altro…)
(Season of Mist) “Geometria” è un titolo fantastico. Oh, quanto mi fanno impazzire le creazioni del master mind Tamás Kátai! Il successore del fantastico “Meta” (recensione qui) è quanto mai estremo e complesso. Non ci (altro…)
(Century Media Records) La dimensione seventies dei Barren Earth ha assunto una fisionomia ben diversa dagli esordi, quando allora la band pronunciava il proprio progressive in una maniera appena più freak. Oggi con “A Complex of Cages” le cose sono (altro…)
(Terror From Hell Records) Terzo album per Aphonic Threnody, formazione internazionale ma con base in Inghilterra. Il loro funeral doom, come da copione è (altro…)
(Sliptrick Record) Giungono al decimo anno di attività i viterbesi Neid. Un traguardo importante, celebrato con questo EP contenente cinque brani più la cover di “Nato Per Essere Veloce” dei Crash Box. Ero già rimasto (altro…)
(Autoproduzione) Secondo EP per gli statunitensi Pile Of Priests, terzetto statunitense attivo dal 2010 con anche un full length all’attivo. Il pregio principale della band è quello di riuscire a restare ancorati nel death old (altro…)
(Dissonance) Cinque singoli riediti in un box, sia nella versione CD che vinile. Un’altra raccolta che si aggiunge alle tante pubblicazioni sui Venom. Dieci canzoni che costituiscono i singoli pubblicati tra il 1981 e il 1984. Si parla del primo singolo che anticipò l’album d’esordio “Welcome (altro…)
(Candlelight Records) Ihsahn finisce con l’andare sempre oltre se stesso. Lui cambia, si evolve. Ihsahn con il tempo è diventato un musicista a tutto tondo. Era già accaduto con gli Emperor, ma una volta smessi i panni del ragazzetto con volto dipinto e idee radicali, è passato (altro…)
(Autoproduzione) Debuttano con questo EP di tre pezzi i greci Project Renegade, quartetto interessante che mescola sonorità di diversa estrazione musicale. La base è un alternative metal composto da corposi riffs di chitarra (altro…)
(GS Productions) Debut album per Somnent, one man band creata nel 2015 dal poli strumentista italo americano Giovanni A. Vigliotti. L’atmosfera che pervade “Soujorn” è estremamente malinconica, intimista. I testi ruotano (altro…)
(Nuclear Blast) Il sedicesimo album dei Riot, o se preferite il secondo album dei Riot V, si presenta con un sound molto più europeo del solito: io non ho nulla da obiettare (anzi…), ma qualche fan storico potrebbe trovarsi inizialmente un po’ spaesato. (altro…)
(Red Cat Records) Le chitarre dei Daylight Silence suonano squillanti, forti, piene. Aspetti fondamentali nel mondo dell’heavy metal, pur senza nulla togliere agli altri strumenti, ovviamente. Questi ultimi poi non devono essere da meno in fatto d’impatto, anche quando si limitano (altro…)
(Steamhammer) Ma a voi quanto piacciono i Bullet? Nelle schiere della New Wave of Swedish Heavy Metal, con Enforcer, Steelwing, Screamer, Exciter, Ambush, non mi sono mai sembrati più meritevoli degli altri. Mi sbaglio io, oppure è solo una serie di circostanze fortunate che li ha portati al successo? (altro…)
(Karisma Records) Sempre attivi, creativi, diversificati ed eclettici, i norvegesi Tusmørke tornano con il sesto album, a soli sei mesi dallo stranissimo “Bydyra” (recensione qui), il quale fu una parentesi stilistica molto (altro…)
(Despotz Records) I QFT, ovvero Quantum Field Theory, sono un progetto di Linnéa Vikström, una delle vocalist dei Therion (ed ex live Kamelot) nonché figlia di Thomas Vikström… anche (altro…)