VAN CANTO – “Trust in Rust”
(Napalm Records) Sarò onesto: non avrei mai creduto che i Van Canto potessero fare tanta strada. La mia feroce critica di “Dawn of the Brave” per molti elementi è ancora valida, ma non si può fare finta che una band che sforna sette full-length in dodici anni (altro…)
VREID – “Lifehunger”
(Season of Mist) Il mio approccio a “Lifehunger” è stato travolgente in quanto durante il Beyond the Gates in Norvegia, ho incontrato il mastermind Hváll (intervista qui), potendo capire molto di questo album, potendolo analizzare, profondamente parlandone con (altro…)
DION BAYMAN – “Better Days”
(Art Of Melody Music / Burning Minds) Amanti dell’hard rock melodico, se vi sentite orfani dei migliori Bon Jovi o del primo Bryan Adams, vi invito a dare un ascolto a “Better Days”, ultimo disco firmato dal cantante e poli strumentista (altro…)
VÖÖDÖÖ – “Ashes”
(Indie Recordings) Heavy rock e melodia senza confini da Bergen, in Norvegia. Con un chitarrista molto tecnico che abusa con intelligenza di effetti, una ottima sessione ritmica ed un vocalist fenomenale capace di un range vocale sorprendente (dall’acuto al quasi soul-femminile), riescono a (altro…)
WINDFAERER – “Alma”
(Avantgarde Music) Mi chiedevo, ai tempi del precedente “Tenebrosum” (recensione qui) il motivo per il quale una band come i Windfaerer era ‘costretta’ ad auto-prodursi un album, uscendo sul mercato senza etichetta. Non (altro…)
ALBERT MARSHALL – “Speakeasy”
(Red Cat Inst Fringe) Questo axeman è qualcosa di più di una sbalorditiva cavalcata delle dita sullo strumento. Una mezz’ora di sano heavy metal offerto attraverso sfumature graffianti e potenti. (altro…)
GWYDION – “Thirteen”
(Ultraje Records) Folk/pagan metal come se piovesse, nel quarto album dei portoghesi Gwydion: da qualche parte ho ancora il secondo, “Horn Triskelion”, che ricordo come ispirato e compatto. Vediamo allora come suona questo “Thirteen”. (altro…)
ONKEL TOM – “Bier Ernst”
(Steamhammer/SPV) Birra, schnapps (alcool forte) e la spontanea visione del mondo che ne sgorga, sono le basi della musica degli Onkel Tom, rodato progetto parallelo di Tom Angelripper dei Sodom. La (altro…)
THE OSIRIS CLUB – “Island Of Stone” (EP)
(Indie Recordings) Gli inglesi The Osiris Club confermano la loro essenza sballata e fantasticante. Non solo sono strani musicalmente, ma a pochi mesi dal secondo album “The Wine-Dark Sea” (recensione qui), pubblicano questo EP digitale, (altro…)
BESRA – “Anhedonia”
(Temple of Torturous Records) Interessante il progetto Besra messo in piedi nel 2011 dal chitarrista finlandese Johannes Nygård, quando suonava nei Callisto. All’inizio si trattava di un side-project per dare sfogo ad una più ampia creatività personale, successivamente però è (altro…)
FATES WARNING – “Live Over Europe”
(InsideOut Music) Difficile dire oggi quanto un album dal vivo lo sia davvero. Le sovraincisioni sono di uso comune e rischiano di smarrire (altro…)
TEKSTI-TV 666 – “Aidattu tulevaisuus”
(Svart Record) Sono finalndesi, sono in sei, quattro (a volte cinque) di loro suonano la chitarra. Sono la versione sconvolta della versione punk/kraut della versione elettronica dei Circle (ad esempio quelli di “Six Day Run”). Sono brillanti, scintillanti, (altro…)
SKÁLD – “Skáld” (EP)
(Decca Records) Gradita sorpresa, i francesi Skáld: con un ep di soli tre brani e neanche dieci minuti totali impressionano con il loro folk/ambient metal, da situare forse da qualche parte fra i Wardruna e gli Era. Naturalmente i transalpini, (altro…)
KOMATSU – “A New Horizon”
(Argonauta Records) Tornano con un terzo album gli olandesi Komatsu, con il loro massiccio e travolgente sludge/stoner che ama abbandonarsi al rock ed al metal, ma anche ad un ventaglio ampio di sonorità trasversali. La loro musica è diretta ed (altro…)
CUT SHORT – “Impersonal”
(Autoproduzione) Ho un rapporto di amore ed odio con il metalcore; se da un lato ne apprezzo le tessiture strumentali e la notevole caratura tecnica dei musicisti che si cimentano in questo genere, dall’altro lato fatico a sopportare i coretti melodici che ne (altro…)
THE MYSTERY OF THE BULGARIAN VOICES feat. LISA GERRARD – “BooCheeMish”
(Prophecy Productions) Noto anche come il coro vocale femminile della televisione di stato bulgara, The Mystery Of The Bulgarian (altro…)
DEICIDE – “Overtures Of Blasphemy”
(Century Media) Amati od odiati, idolatrati o sbeffeggiati, quel che è certo è che difficilmente i Deicide hanno suscitato indifferenza tra gli amanti del metal estremo. Rimane però un fatto innegabile ed indelebile il contributo (altro…)
HAWKWIND – “Road to Utopia”
(Cherry Red) Nell’ambasciata londinese degli Stati Uniti s’incontrano Dave Brock e Mike Batt, fondatore degli Hawkwind l’uno e autore e direttore d’orchestra l’altro. Entrambi in loco a richiedere il visto per (altro…)
THE MILD – “Coffin Tree”
(Assurd Records e altre) Una sorta di pestaggio da parte del caos quello del trio veneto. Le andature di riff e ritmi a tratti anche le (altro…)
VOIVOD – “The Wake”
(Century Media) Voivod. Allo stesso tempo un essere alieno, una band canadese e si, persino un genere musicale. Perché forse se i Voivod sono quello che sono ora nel 2018, a distanza di 34 anni dal primo vagito, si può tirare le fila del (altro…)
AU-DESSUS – “Au-Dessus” (Reissue)
(Les Acteurs De L’Ombre Productions) I lituani Au-Dessus, attivi dal 2014, hanno all’attivo un full length, “End Of Chapter” (recensione qui) uscito l’anno scorso. Al momento non ci sono chiare informazioni relativamente all’arrivo qualcosa di nuovo (altro…)
THE ETERNAL – “Waiting for the Endless Dawn”
(Inverse Records) Sesto album per la complessa e stravagante band australiana. Album lungo (un’ora ed un quarto!), contorto, intenso e dannatamente oscuro… ma coinvolgente ed entusiasmante. Sembra quasi impossibile che i The Eternal (altro…)
MOB RULES – “Beast Reborn”
(SPV/Steamhammer) Dopo il box “Timekeeper”, del 2014, e l’ottimo “Tales from beyond”, di due anni dopo, tornano in pista i melodic power metallers Mob Rules: a modesto parere di chi scrive, stavolta i nostri sono leggermente sotto tono, ma il loro ottavo album “Beast reborn”, (altro…)
MANIMAL – “Purgatorio”
(AFM) “Trapped in the Shadows” è di tre anni fa, ed era un disco di discreta fattura; oggi mi sembra che gli svedesi Manimal abbiano concesso qualcosa di più a un sound orecchiabile (siamo ora in presenza di un melodic metal scandinavo con tracce di power) (altro…)
DOWN AMONG THE DEAD MEN – “…And You Will Obey Me”
(Transcending Obscurity Rec.) Sempre un piacere ritrovare David Ingram, ex voce dei Benediction, un album con i leggendari Bolt Thrower e altri progetti ancora, di nuovo (altro…)
DYECREST – “Are You Not entertained?”
(Inverse Records) Del precedente disco dei Dyecrest, “This is my World”, ricordo anzitutto la copertina, che ha qualche rimando con quella dell’attuale e terzo platter “Are you not entertained?”. (altro…)
SAXON – “Thunderbolt – Special Tour Edition”
(Militia Guard) La discutibile moda delle ‘tour edition’ ha raggiunto anche i Saxon, che rimettono sul mercato il loro 22° album “Thunderbolt”, edito a febbraio. Non ero stato entusiasta del disco all’epoca (a differenza dell’amico e collega Matteo Piotto) (altro…)
ARCA PROGJET – “Arca Progjet”
(Plastic Head/Cargo/Rock Inc./Pick Up) Molto interessante questo progetto, nato dalla volontà di Alex Jorio, batterista degli Elektradrive, il quale ha unito le forze con il bassista Gregorio Verdun ed il chitarrista Carlo Maccaferri, il cantante Sergio Toya ed il (altro…)
PACT – “Enigmata”
(Moribund Records) Se i Watain fossero nati e cresciuti in America, avrebbero esattamente questo suono. I Pact sfornano un disco veramente potente, in grado di fa impallidire praticamente tutta la concorrenza del black e pure di alcune frange estreme del (altro…)
DEATH SS – “Rock ‘N’ Roll Armageddon”
(Lucifer Rising Records) Quante cazzate. Vedo striscioni recitare banalità quali “i Death SS sono tornati”, oppure “Grande show al festival del 2017”. Pure io, in testi precedenti, ho usato oscenità quali “ritorno”, “sigillo”… concetti che segnano il tempo, che marcano un (altro…)
MONSTROSITY – “The Passage Of Existence”
(Metal Blade Records) Avevo ormai perso le speranze di avere la possibilità di ascoltare un nuovo album dei Monstrosity. Sono passati infatti ben undici anni dal precedente lavoro in studio, il grandioso “Spiritual Apocalypse”. Seppur meno famosa di altre realtà come (altro…)
BLOODY FALLS – “Thanatos”
(Inverse Records) Devo ammettere che inizialmente stavo per dare un voto negativo a questo debutto del combo finlandese, ma poi ho dovuto ricredermi man mano che gli ascolti aumentavano. Non mi sono fidato della prima impressione e penso che aver dato (altro…)
(AFM) Dopo il discreto
(AFM) L’uscita di un nuovo disco degli U.D.O. è sempre un piccolo evento per i defenders: l’inossidabile Dirkschneider ha chiaramente dimostrato, negli ultimi anni, di essere ancora in grado di calare mazzate vincenti, anche se “
(autoproduzione) A dir poco altisonanti e solenni, soprattutto però sorprendenti.