DEATH-O-MATIC – “XXV”
(Autoproduzione) Immaginatevi una biforcazione nella linea temporale, come accadeva in “Ritorno al Futuro 2”: da una parte il proseguo temporale che tutti conosciamo, dall’altro uno sviluppo alternativo dove un gruppo chiamato In Flames (altro…)
(Iron Bonehead/Godz Ov War Productions) One man band svizzera recentissima, nata nel 2014 con un solo album all’attivo (nel 2015) e un solo obiettivo: devastare. Missione che viene esaltata con questo mini, questa mezz’ora di brutale violenza, assoluto assalto.
(Debemur Morti Productions) Finlandia, freddo, gelo, black metal e viking: i violenti Draugnim (complimenti per le foto promozionali) producono poco ma bene, e per quanto in attività dal 1999 danno oggi alle stampe il loro terzo full-“length”, dall’eloquente titolo “Vulturine”.
(Autoprodizione) L’immagine giovanlie e sbarazzina dei canadesi Demise of the Crown lascia intuire subito che i nostri non suonano power metal ‘puro’, ma lo contaminano con le più disparate influenze nel loro debut autotitolato.
(My Kingdom Music) Questo duo siciliano ha raggiunto uno status di grazia immenso. Ogni nuovo album è qualità e piacere dei sensi per chi lo ascolta. “V” conferma e celebra gli standard
(Napalm Records) In attesa del nuovo disco dei Delain ci godiamo questo “Prelude” di ben 35 minuti e otto brani, quattro dei quali live. L’inizio del singolo “Suckerpunch” (che a fine EP è presente anche in versione orchestrale)
(Autoproduzione) Una piccola anima in un sound sconfinatamente vasto e feroce. L’anima black metal di Malignant, basso, voce, chitarra e tutto il resto. Album di debutto “My Soul Will Be Damned Forever”, diversi demo alle spalle, concerti da spalla a Throne of Katarsis, Ragnarok, Taake, Gehenna e altri.
(Jolly Roger Rec.) Un pezzo di storia del metal del nostro paese, viene riproposto dalla Jolly Roger Records. I Distruzione nel 1996 realizzarono questo album che fu preso in consegna dalla PolyGram, etichetta poi assorbita dalla Universal, la quale rimase ben impressionata
(Nemeton Records) È l’aria l’elemento protagonista del quarto capitolo, su sei previsti, dei Dawn Of The Dark Age. L’aria, l’elemento leggero, quello della vita. Intro e outro e tra loro quattro pezzi tra i sette e i circa dieci minuti, come sempre delle suite che
(Solitude Productions) Davvero interessante questo “Wrath Monolith”, album ad opera della one man band Tedesca Doomed, progetto nato nel 2011 per volontà del poli strumentista Pierre Laube,
(Autoproduzione) Dopo due ep, i canadesi Divine Realm danno alle stampe il loro primo full-“length”: 34 minuti di prog strumentale che ha pure qualche punto di contatto non soltanto con il rock, ma anche con la world music.
(Another Side Rec.) Il duo russo-ucraino Dan Deagh Wealcan (già presentati
(Give Praise Records) Fa sorridere al giorno d’oggi vedere delle band che si presentano o vengono presentate come grindcore. Il genere a volte è decisamente frainteso. Qualche vispa accelerazione, all’interno di un oceano hardcore, thrash o altro non fa proprio grindcore! Gli Agathocles
(PRC Music) Full length di debutto per Duality, band Tricolore con all’attivo due EP (“Dual Aggression Seed” del 2005 e “Chaos_Inrospection” del 2011), che hanno visto la formazione Anconetana evolversi, partendo da un technical death metal
(EMP Label Group/Cargo Records) Confesso che, quando ho letto le note biografiche relative a questo EP, mi sono un po’ preoccupato. Secondo quanto scritto in queste note, le Doll Skin sono
(Satanath Records) Due band molto diverse, accomunate appunto da questo mini album in comune. I Drama sono qui al canto del cigno, essendosi sciolti proprio alle porte del 2015. Russi fin nelle ossa, ma con
(Mighty Music) Possente, misterioso. Ricco di lucente energia, ma anche oscuro, tetro. Un mix assurdo tra metallo e rock moderni con uno stile che ricorda i recenti Winger, anche grazie ad un timbro vocale del cantante che assomiglia molto al
(Massacre) Il momento emblematico di “Incinerate All” è lo slayeriano attacco iniziale di “The Plague Carrier”. Questo frammento non è il solo momento che per riff e atteggiamento della sezione ritmica riporta alla mente Araya e soci, ci sarebbero anche i The Haunted in certi passaggi, eppure è
(Moribund Records) Comincia con un’intro di cinque minuti il nono album in studio degli scellerati Dodsferd. Urla di disperazione e rassegnazione aprono a quattro lunghe tracce che ridisegnano leggermente le coordinate stilistiche dei greci. Ecco quindi che la seconda canzone si apre con due
(Cyclone Empire) Nuovo macigno da parte di Dave Ingram, ex voce di Bolt Thrower nell’album “Honour – Valour – Pride” e dei Benediction, in collaborazione con Rogga Johansson, chitarrista in innumerevoli progetti di death metal svedese (come Paganizer, Revolting, The Grotesquery e altri). Questo
(Memento Mori) Entusiasmante full length di debutto per Dementia 13, band Portoghese attiva dal 2010 e all’attivo con un EP intitolato “Tales For The Carnivorous”, uscito nel 2013. La proposta musicale dei nostri è un death metal
(NoiseArt Records) Con un nome tolto dalla mitologia nordica, è facile immaginare cosa suonino i Dvalin: questi tedeschi di Würzburg, che esordiscono a ben sei anni dalla fondazione, si dedicano intelligentemente a un pagan/folk metal denso di sfumature e decisamente ambizioso.
(Autoproduzione) Giungono al debutto i Lombardi Dead Behind The Scenes, band giovanissima (tutti i componenti hanno tra i diciotto e diciannove anni) nata nel 2010, inizialmente con il moniker “The Scream”. Va subito detto che la proposta musicale del gruppo è abbastanza
(Unglodly Ruins) Non mi piace citare i gruppi da cui provengono i singoli musicisti o spettegolare sul fatto che un dato gruppo è nato dalle ceneri di un’altra realtà musicale. In fin dei conti se c’è una formazione nuova con un nuovo nome un motivo dovrà
(Rightrack Records/Universal) Vengono dalla Nuova Zelanda con l’etichetta di fenomeni casalinghi, ma di sicuro dovranno farsi le spalle larghe i Devilskin, se vorranno mantenere lo stesso status. La band capitanata dalla talentuosa singer e da una triade di fratelli vuole un
(Autoproduzione) Uno iato incredibilmente lungo, circa tredici anni, divide il primo disco dei Denigrate dal secondo: i finlandesi, come dice la mia nota stampa, hanno preferito dedicarsi ad altro lungo tutti i 2000, ma hanno poi deciso di rimettere in piedi il vecchio progetto.
(Autoproduzione) La scena pagan è, in Italia, forte come non mai in questi giorni: dai Furor Gallico agli Atavicus, dagli Atlas Pain ai Firbholg, continuano ad arrivare in redazione prodotti di grande valore, e spesso composti da formazioni giovani o giovanissime,
(Inside Out Music) Inutile negare che sappiamo tutti chi è questo mostro in terra. Piaccia o meno, è lui la mente creativa degli ultimi vent’anni in ambito musicale. E non solo se si parla di musica pestata, quindi degli Strapping Young Lad, ma
(Transcending Obscurity) Il symphonic Black Metal è un genere che ha goduto di una breve parentesi main stream, quindi ha subito abusi, intensi
(Nordvis Produktion) Musica spinta oltre. Puro ambient, dark ambient, la colonna sonora di un Rituale Sciamanico. Lontano da ritmiche, melodie e musica come normalmente concepita e conosciuta. Questo è suono. Evoluzione del suono. Materializzazione del suono.
(Autoproduzione) EP di debutto per Disboskator, terzetto Toscano dedito ad un thrash metal piuttosto evoluto e non convenzionale. I quattro brani proposti in questo lavoro, dimostrano buone doti tecnico
(Autoproduzione) I giovani finlandesi Dead End Scene si affacciano sul mercato con il loro secondo ep autoprodotto: tre pezzi grintosi e arrabbiati, ma con solide radici nel metallo di due decadi fa. “Only one Scene”
(Inverse Records) Dopo un paio d’anni di assenza dalle scene, i veterani finlandesi del gothic metal Dark the Suns tornano con un greatest hits: “Life Eternal” pesca dieci brani da tutta la carriera della band,
(Razed Soul Productions) L’idea di base di questo combo multietnico è quella di fare un Black atmosferico ricco di influenze agresti e rimandi al mondo naturale. L’uso stabile di una violinista dovrebbe già dare una
(Les Acteurs de l’ombre Productions ) Oltre a farti scoprire una valanga di nuove realtà musicali, le recensioni sono importanti per chi le fa anche perché si va a scoprire alcuni lati dei propri gusti musicali. Ascoltando i