GATEKEEPER – “Grey Maiden” (EP)
(Cruz del Sur) Dopo l’ottimo “East of Sun”, i Gatekeeper tornano al formato EP e pubblicano un 4 tracce nuovamente degno di interesse. La titletrack è una cavalcata di heavy/epic (altro…)
(Cruz del Sur) Dopo l’ottimo “East of Sun”, i Gatekeeper tornano al formato EP e pubblicano un 4 tracce nuovamente degno di interesse. La titletrack è una cavalcata di heavy/epic (altro…)
(autoproduzione) Inizia come autodidatta, poi il Lizard di Firenze, un istituto di Los Angeles e il tempo eleva Giorgino all’essere un chitarrista pieno, totale. Al di là di quello che qualsiasi (altro…)
(Grimm Distribution/Murdher Records) In questo breve EP i finlandesi Gloomy Grim affinano un po’ di più la propria proposta musicale e propongono un metal meno scontato delle uscite (altro…)
(Club Inferno Ent.) È Gandolfo Ferro degli Heimdall ad avere edificato questo universo sonoro che non mancherà di affascinare gli appassionati di psichedelia, ambient, space music e prog. Gandalf’s Owl (altro…)
(Carnal Records) Ferocia senza paragoni. Una tempesta di devastazione, di odio, di oscurità alimentati da un’apocalisse di sonora pregna di rabbia, d’ira funesta e mostruosamente titanica. Sesto album per questa formazione svedese relativamente misteriosa, la quale vanta anche un membro che ha militato (altro…)
(Six Raw Records) Sarà per il suo oscurantismo e per le credenze magiche diffuse, fatto sta che il medioevo è sempre stato una forte fonte di ispirazione per il metal e il black nello specifico. Il duo (altro…)
(Volcano Records) In attesa di un album nuovo in imminente uscita, parliamo di questo EP di debutto degli italiani Give Up The Ghost. Devo dire che il cd è stato di difficile lettura. “Arhcetype” apre le danze con una (altro…)
(The Lab Records / Threechords Records) In nove anni di attività i greci Godsleep sono appena giunti al secondo lavoro. A dire il vero questo “Coming Of Age” è uscito verso fine dello scorso novembre, ma solo ora trova la dimensione che più si addice al sound: il vinile! (altro…)
(Paragon Records) Con due album e un demo, gli us heavy/speed metallers del Nebraska Ghost Tower sono stati attivi fra 2007 e 2012; arriva oggi la ristampa del loro secondo e ultimo disco, che in origine aveva avuto limitatissima circolazione. “Ninth Tooth of the Gravekeeper’s Grin” (altro…)
(Massacre) Dopo la parentesi piratesca/runningwildiana di “Ocean Blade”, e un terzo disco che ammetto di non aver sentito, “End of the Night”, i Gloryful tornano a classiche sonorità heavy/power metal, magari un po’ più cupe del solito: (altro…)
(Xtreem Music) Il progetto Grisly nasce dalla mente del frontman dei Paganizer Rogga Johansson, figura molto attiva nella scena svedese, facendo parte di un imprecisato ed alto numero di band. Nel 2014, dopo la dipartita in seno ai Paganizer del bassista (altro…)
(Avantgarde Music) Nonostante il numero esiguo di tracce sembri suggerire che il presente lavoro è un EP, ci troviamo invece di fronte ad un’opera prima in tutto e per tutto, un album completo dove il minutaggio delle singole tracce è piuttosto lungo. Il (altro…)
(Nuclear Blast) Nel 1997 gli svizzeri Gotthard pubblicarono “D frosted”, un album live acustico, il secondo live album della band la quale, all’epoca, aveva all’attivo tre dischi in studio e vantava il mitico Steve Lee alla voce, ovvero il vocalist e membro (altro…)
(Frontiers) La recente intervista a Deen Castronovo (qui) in occasione di un concerto dei The Dead Daisies (qui) mi ha fatto venir voglia di riascoltare questa ottima release; non solo ho sempre pensato e dichiarato che Johnny Gioeli sia uno dei migliori vocalist in circolazione, ma posso anche (altro…)
(Autoproduzione) Nel mare magnum del black metal trovano spazio influenze, contaminazioni e tematiche molto eterogenee tra loro e che, in determinati casi, si pongono anche in aperto contrasto (altro…)
(Universal Music) Dopo aver visto la tracklist di “The Rising Dragon”, la tentazione di stroncare questo EP prima ancora di ascoltarlo era molto forte. Questo perché, su cinque pezzi proposti, ben tre erano la riproposizione della title track in diverse versioni, una live (altro…)
(Noise Appeal Records) C’è qualcosa di più oscuro del blues? Si, c’è. E si chiama The Ghost and the Machine. Sorprendentemente dai territori teutonici, questa band (di origine austro-tedesca) fa base a Vienna ed è una rivelazione stilistica, un rivelazione (altro…)
(Blood Harvest/Helter Skelter Productions) Non mi sembra che gruppi come i Goat Disciple abbiano bisogno di grosse recensioni. Il loro è un verbo, uno stile di vita, una filosofia piuttosto precisa: la musica è viatico per altro, per nulla di rassicurante (altro…)
(earMUSIC) Erano in giro verso i primordi degli anni ’60 i Javelins, ma il loro sound ricordava soprattutto quello dei ’50. In esso c’era si il soul, il country, ma soprattutto il rhythm and blues e il rock and (altro…)
(Ultraje Records) Folk/pagan metal come se piovesse, nel quarto album dei portoghesi Gwydion: da qualche parte ho ancora il secondo, “Horn Triskelion”, che ricordo come ispirato e compatto. Vediamo allora come suona questo “Thirteen”. (altro…)
(Autoproduzione) Secondo album in soli due anni per i Gourmand, band di Kansas City decisamente prolifica che in “Blossoming from the Grave” ci propone un progressive death (altro…)
(Seance Records) Negli split non bisogna far altro che accettare quello che arriva all’orecchio, cercando di carpire il più possibile di una realtà musicale partendo da un unico brano. Gli austriaci The Negative Bias aprono le danze con un brano (altro…)
(Iron Bonehead) E forse dalla Norvegia, patria del black, qualcuno ha deciso di muovere guerra musicale allo strapotere contemporaneo della Svezia. Quindi Marduk e compagni, su con le orecchie incerate di bianco. I GoatKraft fanno il (altro…)
(autoprodotto) Band debuttante che tuona (letteralmente) dal Friuli. All’attivo hanno solo un altro EP (del 2015), e questo nuovo lavoro -sempre un EP- chiama a grande voce la realizzazione di un intero album, in quanto musicalmente il quintetto risulta maturo ed (altro…)
(Sliptrick Records) Il trio milanese Gunjack, composto da musicisti d’esperienza che si celano sotto pseudonimi, esordisce sul mercato con questo “Totally Insane”, dieci brani più outro per poco più di 35 minuti di musica. (altro…)
(Xtreem Music) giunge al secondo album Goat Worship, one man band brasiliana dedita ad un thrash/black metal decisamente old school. Lo stile è semplice, senza fronzoli, brutale e furioso. Sicuramente, la mente dietro questo progetto è fan dei (altro…)
(Impure Sounds) Australiani e da poco tempo in attività, infatti “Perverse Offerings To The Void” è il debut album. Un’occasione affatto sprecata per i quattro musicisti del Nuovo Galles (altro…)
(M-Theory Audio) Se il debut “Noctural Resurrection” mi aveva colpito per la sua freschezza, il secondo disco dei Graveshadow è più canonico: non voglio certamente bocciare la band di Sacramento, California, ma mi sembra che la loro proposta si sia leggermente standardizzata. (altro…)
(Hells Headbangers) Album di debutto per Grandiose Malice. Purtroppo si tratterà anche dell’ultimo disco in assoluto della band statunitense fondata dall’ex Black Witchery Steve Childers, scomparso nel 2016. “The Eternal Infernal” era inizialmente (altro…)
(Spinefarm Records) E coerenza sia, perché l’uomo anche sbagliando può sempre avere una propria opinione. L’uomo che scrive tempo fa tacciò i Ghost come una delle tante novità che giocando al mistero, al nascondere l’identità e suonando qualcosa (altro…)
(Cruz del Sur) Dopo una pletora di prodotti minori, i canadesi Gatekeeper giungono al sospirato debut per la prestigiosa Cruz del Sur, vero orgoglio italiano dell’heavy metal: e lo fanno con un disco di epic/heavy metal stimolante e riuscito, (altro…)
(Iron Bonehead Productions) La Iron Bonehead mi ha abituato a questa tipologia di uscite e io ci vado decisamente a nozze. E’ curioso constatare come certi gruppi impieghino (altro…)
(Impure Sounds) Atmosfere decadenti e sulfuree popolano “Cenotaph”, nuovo EP per questa formazione australiana. Graveir è una realtà recente, già autrice di un full length un paio di anni fa, poi lo scorso anno uno split con (altro…)
(Nathurmacht Prod.) Mi sono imbattuto in questo album per caso sfogliando il catalogo Nathurmacht Prod., etichetta che difficilmente delude le aspettative di chi è alla ricerca di nuove band nell’underground black metal e derivati. Ad attirare la mia attenzione questa volta sono stati i Grima, duo (altro…)
(Argonauta Records) Violenza, rumore, sballo psicologico ed un assalto sonoro crudele, grezzo, estremamente fumoso. È così che si presentano i francesi Greyfell che giungono così al secondo album. La loro impostazione è (altro…)