HEXIS – “XII” (EP)
(Division Rec.) Sette anni di attività e due album, accompagnati da tante altre pubblicazioni, la cui ultima è questo EP dal suono funesto, malato e (altro…)
(Division Rec.) Sette anni di attività e due album, accompagnati da tante altre pubblicazioni, la cui ultima è questo EP dal suono funesto, malato e (altro…)
(Autoproduzione) Dopo un full-length nell’ormai lontano 2012, i lombardi Heavenfall tornano con un ep contenente tre pezzi, il riarrangiamento acustico di un loro vecchio brano (“Let the Feathers fall”), (altro…)
(Wild kingdom) Spumeggiante ritorno sulle scene per Heavy Tiger, terzetto femminile proveniente dalla Svezia nato nel 2010, quando queste tre ragazze, al tempo diciassettenni decidono di mettere in piedi una band che (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) I francesi Heir sono passati per queste pagine in occasione dello split con gli In Cauda Venenum e gli Spectrale (recensione qui). Nonostante (altro…)
(Winter Demons) Quarto album per Hyban Draco, formazione catalana nata nel 2006, inizialmente come progetto solista del cantante e chitarrista Hyban Sparda, per evolversi successivamente in una band a (altro…)
(Trascending Obscurity) Lavoro solista di Jonny Pettersson, svedese e voce per Gods Forsaken, Wombbath, ma anche polistrumentista e all’occorrenza tecnico di studio per registrazioni e missaggio. A quanto pare gli strumenti di “Den Förstörda Människans Rike” (altro…)
(Century Media) Sono passati tre anni dal “Exit Wounds”, precedente album targato The Haunted. Un lavoro che vedeva il ritorno in line up del singer Marco (altro…)
(Godz Ov War Productions) Per la miseria che mazzata questi croati! Nonostante si identifichino con del ‘semplice’ death metal, ‘sti ragazzi ci danno dentro come se non avessero più la possibilità di registrare un album in futuro. Tracce tiratissime e (altro…)
(Svart Records) Eterei, surreali. Disegnano atmosfere con suoni armoniosi, suggestivi e creativi… dando spazio alla voce femminile lontana, strana, spirituale. (altro…)
(Xtreem Music) Primo full length per gli spagnoli Holycide, band messa in piedi nel 2004 da Dave Rotten, noto al pubblico metal per essere il singer dei deathsters Avulsed. Tra cambi di line up ed inconvenienti vari, la band riesce a (altro…)
(Einheit Produktionen) E ridendo e scherzando gli Hypnos arrivano quasi ad un ventennio di attività. Qui si parla di un gruppo che fu un istituzione in patria negli (altro…)
(Earthquake Terror Noise) Ottimo debutto per Hateworld, band torinese nata nel 2007. Un decennio caratterizzato da continui cambi di formazione e di una gavetta che li porterà a suonare un po’ ovunque nell’hinterland torinese (altro…)
(Soundage Productions) Mai e poi mai avei pensato che dietro ad una copertina così si nascondesse un album black. La curiosità poi che ognuna delle sei tracce porta il nome di un mese , da marzo ad agosto, sembra di un lontano futuro. (altro…)
(Shadow Kingdom) Discutere relativamente a leggende come gli Hour of 13 ha poco senso. Il progetto di Chad Davis, che ha visto come front man il mitico Phil Swanson, rappresenta una icona (altro…)
(Pulverised Rec.) Gli Hellwitch sono una vecchia formazione degli anni ’80 distintasi per un thrash-death metalirruento, veloce e cattivo. Oggi resta in squadra il solo Patrick (altro…)
(Hells Headbangers) Ritorna dopo ben ventidue anni dal precedente “Inheritance” Peter Hobbs, musicista australiano che aveva sorpreso l’audience nel 1988 con un debutto spettacolare, (altro…)
(AFM) Ho già incrociato gli argentini Helker recensendo il non indispensabile “Somewhere in the Circle”, e li ritrovo oggi con questo “Firesoul”, forse una spanna sopra il predecessore, ma sempre strutturato come (altro…)
(Iron Bonehead) Dal 2002 in qua i tedeschi Horn non si sono mai fermati. “Turm am Hang” è il loro settimo sigillo, sempre fedeli al loro black metal pagano, rigorosamente cantato in lingua madre. Il loro sound caratteristico è (altro…)
(Autoproduzione) Devo ammettere che per una volta sono rimasto spiazzato ancor prima di ascoltare l’album. Se il nome Hot Cherry può far pensare ad una glam band, la copertina di “Wrong Turn” (altro…)
(Dissonance) Per coloro che si ritengono amanti dello sleaze/glam il nome Hanoi Rocks non ha certo bisogno di presentazioni. Era il 1981, quando la band finlandese ha pubblicato “Bangkok Shocks, Saigon (altro…)
(Century Media) Album stranissimo questi degli svedesi Horisont. Deliziosamente legato ad altre epoche, ma pieno di dettagli anche recenti che lo rendono di difficile classificazione. Retro-rock forse è una (altro…)
(Cherry Red Rec.) A un anno da “The Machine Stops” Dave Brock e la ciurma della navicella interstellare Hawkwind pubblicano un nuovo album in studio. Per la band britannica l’uscita di due album intervallati da (altro…)
(Napalm Records) Ho sempre considerato i polacchi Hate una band fin troppo sottovalutata, se paragonata ad altre formazioni connazionali, come Vader e Behemoth, nonostante un sound estremamente personale che, in varie (altro…)
(Season Of Mist) Gli Hark sono al secondo lavoro (il primo disco risale al 2014) e mettono bene in chiaro che il loro suono deve rimanere totalmente inedito. E’ pressoché impossibile dare un (altro…)
(Dark Essence Records) Veterani della scena viking norvegese (fra le altre cose, sono di Bergen), gli Helheim danno alle stampe un nono album compatto e granitico, oscuro e di grandi ambizioni, che si propone di dare corpo allo spirito dei popoli scandinavi prima dell’incontro con il cristianesimo. (altro…)
(Blood Fire Death) Ammetto che l’ascolto di “Genocide” mi ha lasciato addosso una sensazione di indecisione: da un lato non posso negare che il deathcore proposto dai madrileni Hummano (altro…)
(Iron Bonehead) Gli svedesi Heavydeath sono in circolazione dal 2013 e hanno sfornato una valanga di demo, EP e singoli… e con questo lavoro giungono al secondo album (qui la recensione del primo). Infettano l’ambiente con un death- (altro…)
(Inside Out Music) Steve Hackett non ha certo bisogno di presentazioni. In quarantasette anni di carriera, tra album solisti ed incisi con i Genesis, il chitarrista inglese ha scritto pagine fondamentali in ambito progressive rock. “The Night Siren”, (altro…)
(Century Media) Quarto album per gli statunitensi Havok, band che insieme a Warbringer, Municipal Waste, Gama Bomb ed altre giovani formazioni, ha contribuito a riportare in alto il thrash metal old school, destando nuovamente (altro…)
(Symbol Of Domination) Gli ucraini Apotheosis Of War hanno scelto una linea di pensiero tanto precisa quanto semplice: death/black aggressivo senza remore o riguardo alcuno nei confronti dell’umanità. Non c’è molto da filosofeggiare attorno a questa scelta, il risultato (altro…)
(Dragonheart Records) Ho accolto con vero e proprio entusiasmo la notizia che gli Holy Martyr stavano per pubblicare un nuovo disco: ritengo la band sarda una istituzione mitologica dell’heavy metal tricolore, e i loro tre precedenti full-“length”, (altro…)
(EMP Label Group) Giunge al terzo capitolo il cammino degli americani Heaven Below, un terzo capitolo esplosivo, energetico, melodico e dotato di guests molto prestigiosi. Infatti non solo troviamo (altro…)
(Cold Smoke) Debutto discografico per Hey Satan, terzetto svizzero dedito ad un heavy rock di stampo settantiano, ma con una forte matrice stoner. La band elvetica mescola sapientemente (altro…)
(BBHells Records) Debut album per Hidden Dream, band umbra attiva dal 2004, inizialmente dedita ad un hard rock, per spostarsi con il tempo verso sonorità vicine all’heavy metal classico, con influenze progressive. Mi dispiace dire che (altro…)