LINNEA HJERTÉN – “Nio Systrar”
(Nordvis Produktion) Pura e devota invocazione di energia primordiale con questo debutto della svedese Linnea Hjertén, un album che rappresenta una fusione ultraterrena di folk etereo ed ambient rituale progettata per alimentare una esperienza sonora meditativa. (altro…)
(Autoproduzione) Terzo album per Hyperia, band capitanata dai coniugi Colin e Marlee Ryley, marito e moglie nella vita e, rispettivamente, chitarrista e cantante in seno alla band la quale si presenta in formazione rimaneggiata per tre quinti, con l’entrata in line up del bassista Jon Power, il chitarrista Skyler Mills ed il batterista Aaron Bell. 
(Amor Fati) Emerge dal Belgio questo progetto denominato Herzog e nato qualche anno fa ma che solo oggi riesce a debuttare con un album. “Furnace” è una dimensione che si nutre di oscurità e sprigiona un freddo destabilizzante. Attraverso il black metal Herzog corona una fiumana
(earMUSIC) Gli Helmet, una delle migliori espressioni rock degli anni ’90, si sono riuniti nel 2004 e “Left” è il quinto album in studio da allora. Furono svelti con l’album “Monnochrome” che pubblicarono nel 2006 dopo appunto quello della reunion, “Size Matters”. Poi hanno impiegato quattro anni e poi sei e infine
(Purity Through Fire) Mini album di debutto per Hjemsøkt, un duo costituito dal polistrumentista Peregrinus di Solus Grief, Kvad e altri progetti e dal cantante Letaliis. L’etichetta li presenta come un omaggio al black metal scandinavo e cita come riferimenti al suonare dei due gli Enslaved, Ulver, Hades, Perished, Helheim, Taake
(Pride & Joy Music) Il sesto album degli Heimdall intitolato “Hephaestus” rompe un silenzio discografico durato dieci anni. La power metal band originaria di Salerno si ripresenta con i Calluori, Fabio alla chitarra e Nicola alla batteria, Carmelo Claps, altra chitarra che completa il nucleo storico. Gandolfo Ferro, cantante, è la stessa ugola
(Caligari Records) Debut album per i tedeschi Hallucinate, band formata da membri di Graveyard Ghoul e Karloff. L’approccio al death metal di questa formazione è piuttosto particolare, con partiture old school riconducibili agli Autopsy mescolate a una massiccia componente psichedelica che flirta con il prog ed il kraut rock.
(Season Of Mist) Una crescita indiscutibile da parte degli statunitensi Horrendous, nel loro calarsi in maniera totale nelle regole del progressive applicato al metal. Nascono 

(Svart Records) È noto da diversi anni e già non troppo tempo dopo le registrazioni di “Oriental Beat” che gli Hanoi Rocks non fossero contenti del risultato finale. Le registrazioni operate da Pete Woolliscroft all’Advision-studio di Londra, a 200 sterline al giorno, videro un mixaggio realizzato mentre la band era in tour. Il produttore 

(The Sign Records) Selvaggi, sporchi, volgari, sfacciati, rumorosi… Esattamente quello del quale il rock ed il punk hanno bisogno!
(Cherry Red Records) È proprio la title track ad aprire il nuovo album dell’immortale band britannica Hawkwind. Oltre 10’ come un viaggio che scatena sensazioni e la percezione di atmosfere lontane. Suoni che attraversano le galassie più remote in maniera vivace, stratificazioni di sintetizzatori, elettronica, percussioni, mellotron. Un riff ruvido 
(Listenable Records) “Prey” è il primo album della band olandese che vede al suo interno diversi elementi di spicco. Alla voce c’è Marloes Voskuil, voce ed ex bassista degli Izegrim, i chitarristi sono Ramon Ploeg, di Bleeding Gods ed ex Debauchery, e Jeroen Wechgelaer, anche lui in passato negli Izegrim, mentre 

(Scarlet Records) La Scarlet Records mette le mani sul nuovo album degli HateSphere, proprio come fece con il precedente “Reduced to Flesh” nel 2018. Cinque anni e la band danese sigla l’undicesimo lavoro in studio di una carriera inaugurata nel 2000. In realtà iniziò negli anni ’90 come Necrosis. Da allora ad oggi
(Peaceville Records) James McBain è un maledetto ruffiano perché riversa ogni possibile idea di grido che possa attirare l’attenzione del metalhead medio e uscirne con un applauso. Un ruffianata questo album, però gli riesce bene allo scozzese. James McBain ha fatto bene le cose, mischiando heavy e speed metal, black
(CrazySane Record) I berlinesi sono autori di uno shoegaze sbarazzino, con punte di etereo smarrimento e spunti briosi che mettono ritmo e virano verso un indie a tratti adagiato sul pop. Forti ascendenze Interpool, qualche schitarrata energica che ricalca i Sonic Youth, tinteggiando situazioni in maniera post rock come 

(Napalm Records) Hanno impiegato cinque anni gli Heidevolk per pubblicare un album e dunque il titolo scelto è giustamente “Wederkeer”, ovvero ‘ritorno’ o anche ‘ravvivare’. I vichinghi dei Paesi Bassi mettono in bella mostra un metal intriso di toni folk, pagani, storici e culturali. Il verbo degli Heidevolk è musica che presenta 
(Autoproduzione) Terzo full length per Hollentor, progetto che ruota intorno al chitarrista Glen Poland, il quale anche stavolta si è attorniato di una discreta pletora di collaboratori eccellenti come: Tim ‘Ripper’ Owens, i fratelli Glen e Shawn Drower, James LoMenzo, Rudy Sarzo, Eric Peterson e George Lynch.
(Club Inferno Entertainment) Un quartetto romano costituito da voce, chitarra, basso e batteria, e si presenta, dopo un precedente EP, con un album di otto canzoni a metà tra l’hevy metal e l’hard rock, la cui estrazione è di matrice 
(Osmose Productions) È da considerare un evento la pubblicazione di un nuovo album da parte di Hate Forest, tra le migliori realtà della scena black metal e di fatto proveniente dall’Ucraina. Roman Saenko pilota le sorti del monicker, oltre ad essere stato coinvolto in passato anche in altri progetti non da poco, come
(Godz Ov War Productions) La Godz Ov War Productions in questo split dal titolo “Profane Coronation”, accomuna i peruviani Putrid e gli statunitensi Hexorcist. I primi sono già autori di due album e hanno foraggiato la propria discografia con altre pubblicazioni e
(7 Degrees Records) Sono polacchi i Herida Profunda e hanno suonato in giro per l’Europa il loro incrocio tra grindcore, crust e brutal. “Power to the People” è il secondo album, il quale è stato preceduto anche da alcuni split tra i quali ne figura uno con gli Hellbastard. “Power to the People” somma quindici 
(WormHoleDeath) Il duo di Losanna, Noémie Allet alla voce e il multi-strumentista Adrien Djouadou, esiste da pochissimi anni e questo EP è la prima vera pubblicazione di una certa portata. Hartlight si