HORRISONOUS – “A Culinary Cacophony”
(Memento Mori) Che cosa porta la gente ad ascoltare metal, nello specifico il death metal? Che sensazioni va cercando? Cosa vuole sentire? Certo che da un genere che si fregia della morte nel nome di (altro…)
(Memento Mori) Che cosa porta la gente ad ascoltare metal, nello specifico il death metal? Che sensazioni va cercando? Cosa vuole sentire? Certo che da un genere che si fregia della morte nel nome di (altro…)
(Century Media Records) Rispetto al lavoro precedente (recensione qui), molte cose sono cambiate in casa Hexvessel. Prima di tutto la componente folk si è rafforzata, anche se prendendo una piega tutta propria. Ecco quindi che cori (altro…)
(Rock CD Records) Secondo album per Hiranya, formazione spagnola dedita ad uno stile ibrido tra melodeath, metalcore e richiami gothic. Musicalmente ci troviamo infatti su territori cari a In Flames e Dark Tranquillity, con un ottimo bilanciamento tra riffs (altro…)
(Underground Symphony) Epici. Gloriosi. Il moniker prima, il titolo dell’album poi… senza contare la stupenda copertina, sono tutti dettagli molto poco celati che rivelano cosa aspettarsi da questo debutto della band Italiana. Anche i nomi dei musicisti (altro…)
(Fastball Music) Un secondo album, dopo un precedente del 2015 intitolato “Heavenly Realms”, che mostra un power metal leggermente più della media ma proporzionalmente melodico. La band di Melbourne vede Kat Sproule alla voce, con tonalità alte e un timbro (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Guillaume Taliercio, bassista dei Cowards e chitarrista degli Eibon, ha ampliato i suoi orizzonti. La sua militanza in questa band francesi assestate nei paraggi dello sludge e del doom, anche con evoluzioni estreme, (altro…)
(Iron Bonehead) Amate alla follia la musica proposta dagli Arghoslent ma avete problemi ad accettare i contenuti a sfondo razzista dei loro testi? Gli House Of Atreus potrebbero fare per voi. La somiglianza a livello stilistico con i citati Arghoslent è (altro…)
(Satanath Records/More Hate Productions) I greci Humanity Zero arrivano al traguardo del quinto album in pochi anni. Una media ragguardevole, che però non ha saputo mantenere sempre altissimi gli standard qualitativi. Al di là di questa scontatissima affermazione, (altro…)
(Inside Out Music) Venticinquesimo album in studio. Il proprio passato nei Genesis, le tantissime collaborazioni. A 69 anni questo musicista è ancora tale. Un nuovo album di un’icona del (altro…)
(Despotz Records) L’album dei The Heard comincia con l’omonima traccia che dà il titolo al disco e devo dire che inizialmente l’ascolto non mi ha dato molte sensazioni, né positive né negative. La successiva “A Death Supreme” non mi ha dato modo di cambiare l’opinione e devo dire che tutto (altro…)
(BadMoodMan / Solitude Productions) Devo procurarmi al più presto l’intera discografia degli Helevorn. Conoscevo la band spagnola di nome, ma non ho mai avuto modo di ascoltarla approfonditamente, nonostante la formazione proveniente da Palma de Maiorca (altro…)
(High Roller) Fra le tante, tantissime formazioni che suonano NWOTHM, gli spagnoli Hitten hanno certamente il potenziale per ritagliarsi un posto al sole. La band iberica, ma guidata dal nuovo singer italiano Alexx Panza, compone infatti un disco che si fa notare per la freschezza del songwriting (altro…)
(Harvest Of Death) Dopo il buono split del primo semestre del 2018 (recensione qui) tornano i portoghesi, questa vota con un album completo. Vengono qui ribadite in pieno le sensazioni datemi nella recensione precedente, ossia malvagità (altro…)
(Sliptrick Records) Con una immagine ironica, a metà fra il true metal e il post-apocalittico, i milanesi Heavy Generation danno vita a un debut frizzante e coinvolgente, che rilegge con stile e buone capacità i cliché del metallo classico (altro…)
(Massacre) Sette album dal 1993 ad oggi sono un buon traguardo per gli Hate Squad. Nel 1995 la band a un anno dal suo primo full length, salì sul palco del Dyanamo Open Air di Eindhoven. Un inizio (altro…)
(Time To Kill Records) Secondo album per i danesi Heidra, band che gia nel 2014 ha ben impressionato l’audience con il debutto “Awaiting Dawn”. In questo come back, la formazione scandinava ha deciso di alzare l’asticella, facendo confluire nel songwriting (altro…)
(Prophecy prod.) Quinto album in diciotto anni di attività per la band tedesca di Münster. Autori di un black metal dai tratti pagani, viking e occasionalmente epici, gli Helrunar hanno probabilmente (altro…)
(Century Media) L’ex singer dei Turbonegro, Hans Erik Dyvik Husby, noto anche come Hank von Hell o Hank von Helvete, dopo la fuoriuscita dalla band, la sobrietà e una vita più rilassata si ritrova nuovamente irrequieto, scatenato e sfacciato -come dimostra la copertina- e pubblica questo album (altro…)
(autoproduzione) Diciassette anni di attività nei dintorni di Milano, un album e un EP, cioè “Playng Hard” del 2012 e “Unbearable” del 2016. Sono gli aspetti salienti nella biografia della band che realizza il secondo (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sono vent’anni di headbanging al ritmo dei brani di questo immenso album, per chi ama il metallo e per che chi ama questa favolosa band! In giro vengono criticati, svalorizzati… si dice siano finti, che di glorioso non abbiano (altro…)
(Wolfspell Rec) La Wolfspell raccoglie in un’unica pubblicazione i recenti EP di Hermóðr, cioè “Rovdjur” e “Northern Might” entrambi realizzati quest’anno dalla one man band svedese. Le due suite che occupano (altro…)
(Season Of Mist) Lo dico chiaro e tondo: Eric Rutan è un genio! Un musicista che non ha bisogno di presentazioni, che ha marchiato a fuoco pagine importanti del death metal floridiano, sia in seno ai (altro…)
(autoproduzione) Arriva alla terza uscita ufficiale Haiduk, frutto dalla mente del canadese Luka Milojica il quale, pur nascendo chitarrista, si occupa anche della programmazione di tutti gli altri strumenti. Questo (altro…)
(Wolfspell Records) Un album che non è né carne e né pesce, pur tuttavia è proprio questo aspetto la sua forza. Gli Höstblod si muovono tra neo-folk, black metal e depressive rock. Una sorta (altro…)
(InsideOut Music) L’insideOut è sinonimo di progressive, ma esistono certi gruppi che continuano a trascendere questo termine che ormai di innovativo non ha più nulla. Gli Haken sono sempre stati un (altro…)
(Shadow Kingdom) Da Fresno, California, gli Haunt ci propongono il loro debut: vintage heavy metal che ha il revival come obiettivo primario. Ormai sono così tante le formazioni retrò in pista che i dischi meno incisivi finiscono per assomigliarsi un po’ tutti… (altro…)
(Scarlet Records) Non è la band che ha creato degli inni, neppure quella che ha fondato album epocali, da sempre però è una seria combriccola di ‘picchia e vai’ che ha rielaborato il melodic death della vicina (altro…)
(Cruz del Sur) Ed ecco ritornare gli Hammmer King, dopo il pacchianissimo (ma riuscito) debut “Kingdom of the Hammer King” e il più arcigno secondo nato “King is rising”. L’impressione è ancora quella di trovarsi di fronte a dei Powerwolf (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Split violento, split estremo, split atmosferico. Tre bands, sei brani, sei brani oscuri, taglienti, malati, sei brani di black metal aspro ma anche molto atmosferico. Aprono i (altro…)
(Autoproduzione) I peruviani Hamadria esordiscono a ben dodici anni (!) dal primo demo: “Reina azul”, ovvero ‘Regina azzurra’, è una discreta prova di power/gothic metal che non segue sempre la via maestra. Si parte proprio dalla titletrack, (altro…)
(Gain Music/Sony) Intramontabili, indomabili, instancabili, gli svedesi Hardcore Superstar firmano l’undicesimo sigillo, l’undicesimo album dal titolo più che esplicito, un titolo che è una palese dichiarazione di intenti. Riff potenti, un hard rock con vene punk, un hard rock (altro…)
(Shove Records) Duo di Bologna, ma probabilmente proveniente da un altro pianeta. Secondo album, seconda parte: sludge, stoner estremo… potrebbe essere uno ‘sludge-core’. Esseri cosmici. Battaglie interplanetarie. Pianeti e civiltà. Stelle morenti, stelle che (altro…)
(Cherry Red) Nell’ambasciata londinese degli Stati Uniti s’incontrano Dave Brock e Mike Batt, fondatore degli Hawkwind l’uno e autore e direttore d’orchestra l’altro. Entrambi in loco a richiedere il visto per (altro…)