RITUAL AESTHETIC – “Wound Garden”
(Cleoparta Records) Industrial metal in forma purissima. Immaginate un essere deforme figlio di Rammstein, Mortiis e Samael… con molto nu metal anni ’90 (stile Jonathan Davis) ed un tocco di The Monolith (altro…)
(Cleoparta Records) Industrial metal in forma purissima. Immaginate un essere deforme figlio di Rammstein, Mortiis e Samael… con molto nu metal anni ’90 (stile Jonathan Davis) ed un tocco di The Monolith (altro…)
(Bad Mood Man Music) Copertina e titolo non lasciavano molto spazio ad interpretazioni, se poi ci aggiungi una casa produttrice da un nome così particolare e decisamente a tema… Insomma, prima di ascoltare i Rome In Monochrome (altro…)
(Peaceville) Insieme al giornalista Dayal Patterson i fratelli Sakis e Themis Tolis propongono ai fedelissimi un libretto di 72 pagine che affianca 5 CD, dentro i quali si (altro…)
(AnnapurnA) Gli svedesi Reverorum Ib Malacht sono assurdi. Ed allo stesso tempo geniali. Da un’origine black ad una migrazione verso il cristianesimo, a causa della conversione dei membri del progetto… senza però cambiare minimamente il sound, il quale rimane dannatamente black e (altro…)
(Dissonance) Il 1982 è l’anno dell’uscita di “The Number of the Beast” degli Iron Maiden, di “Iron Fist” dei Motörhead, di “Power of the Hunter” dei Tank e di altri album nel segno della NWOBHM, proprio come questo “Wiped Out” che seguiva le orme del (altro…)
(Cloister Recordings) I suoni li padroneggia questa signora di San Francisco e attraverso il basso, la chitarra e la tromba, strumenti suonati con The Bastard Noise, Vastum e Hammers Of Misfortune, alcune delle band nelle quali lei prende parte (altro…)
(Steel Gallery Records) I greci RageNHeart (si intenda il monicker come ‘Rage in Heart’) riappaiono sul mercato dopo uno iato discograficamente lunghissimo, dato che il debut, che non ho avuto modo di ascoltare, risale addirittura al 2010. (altro…)
(Shadow Kingdom Records) Nell’epoca d’oro della NWOBHM, i Robespierre non arrivarono mai alla pubblicazione di un full-length, fermandosi a due demo… “Garden of Hell” è dunque il debut ufficiale di questi misconosciuti heavy metallers di Liverpool, (altro…)
(GS Productions) Debut album per Somnent, one man band creata nel 2015 dal poli strumentista italo americano Giovanni A. Vigliotti. L’atmosfera che pervade “Soujorn” è estremamente malinconica, intimista. I testi ruotano (altro…)
(Nuclear Blast) Il sedicesimo album dei Riot, o se preferite il secondo album dei Riot V, si presenta con un sound molto più europeo del solito: io non ho nulla da obiettare (anzi…), ma qualche fan storico potrebbe trovarsi inizialmente un po’ spaesato. (altro…)
(autoprodotto) Torna Red Morris con un nuovo lavoro, il quale fa seguito a “Lady Rose” (recensione qui) del 2015. Un nuovo lavoro che rivoluziona il suo stile ed amplifica mostruosamente il soundscape propost. “Time” è disco che (altro…)
(AFM Records) Ammetto senza problemi di non aver mai seguito la carriera solista di Ross The Boss. Per me, le imprese del chitarrista statunitense si fermano a “Kings Of Metal”, ultimo disco suonato con i Manowar ben trent’anni fa. Non ho nulla contro il (altro…)
(autoproduzione) “Welcome Home Thrasher” inaugura questo doppio CD, la canzone è un ideal benvenuto, nel quale si ode anche un «signore e signori (altro…)
(Napalm Records) La “World’s best true scottish Pirate Metal Band” Rumahoy, con evidente riferimento canzonatorio agli Alestorm (ma anche ai Rumahoy stessi, che provengono dal North Carolina), ci invia il suo debut: (altro…)
(Volcano) Voce femminile prodiga in altalene vocali tra cose docili, intense e altre misuratamente arcigne. Tessuto musicale tra il rock e l’alternative metal con echi gothic, oltre all’hard rock di (altro…)
(ViciSolum Productions) Da un po’ di tempo a questa parte, è ormai consuetudine per i musicisti appartenenti alla scena estrema scandinava approcciarsi a sonorità meno esasperate e più rock oriented. Basti pensare (altro…)
(autoprod. / Danneskjöld Record) Russell è un chitarrista londinese che realizza il suo primo album, nel quale partecipa Doro Pesch alla canzone “Leigh Woods”. Il brano sembra essere nello (altro…)
(Bestial Invasion Records) Ascoltare i Riotor equivale a fare un affascinante viaggio nel tempo. “Cursed Throne” è uscito da pochi mesi, eppure ogni riff, ogni vocalizzo e il suono, tutto ci riporta a metà anni ’80, (altro…)
(Selfmadegod) La solennità malasana dei Behemoth e quel piccolo estro che rende il tutto progressive, rendono vivace l’oscura notte che è l’album dei polacchi Redemptor. La band di Paweł ‘Pawulon’ Jaroszewic (Hate e Antigama, ma anche (altro…)
(Razar Ice Records) “Gods of War” aveva convinto fino a un certo punto; i Reverence tornano in pista con un EP di mezz’ora che vuole celebrare il guitarist Pete Rossi, scomparso lo scorso Marzo, proponendo alcune fra le sue ultime registrazioni. (altro…)
(No Remorse Records) Ho letto in giro qualche recensione entusiasta di “Metal Machine”, terzo full-length di questa formazione californiana dall’immagine gradevolmente pacchiana. Onestamente, mi sembra di trovarmi di fronte a un prodotto nella media, (altro…)
(Non Serviam Records) Gli svedesi Rimfrost pubblicarono un ottimo album agli inizi del 2016 (recensione qui)… poi silenzio assoluto dal punto di vista discografico. Ma ora tornano… e lo fanno con un singolo. (altro…)
(Diamonts Prod.) Dopo il grandioso debutto (recensione qui) tornano gli italiani Ruxt con un nuovo esplosivo, potentissimo, grintosissimo album, un album che senza girarci troppo attorno suona… dannatamente metal! Metallo (altro…)
L’etichetta anglosassone Dissonance Productions ristampa tre album dei Raven, storica band inglese affermatasi durante la NWOBHM e che forse non hai mai ricevuto i dovuti riconoscimenti per la sua musica. Il primo e il (altro…)
(Witches Brew) Dopo l’ottimo “The Cycle never ends”, i portoghesi Ravensire tornano con un 7’’ da collezione, che include un nuovo brano e la ri-registrazione di una traccia del primo ep autoprodotto. (altro…)
(Odyssey Music Network) Non sono gli inglesi di “Ready to Go” di venti anni fa, ma brasiliani e “Brutal & Beautiful” è il loro quarto album. Prodotto da Matt Wallace (Faith No More e REM, per citarne alcuni) a Los (altro…)
(Lion Music) Secondo album per The Rock Alchemist, formazione proveniente da Faenza che con il debutto “Eyes Of Mind” del 2012, ha riscosso un buon successo (altro…)
(Autoproduzione) Il progetto internazionale Ruins of Elysium, che vede in formazione anche il chitarrista italiano Vincenzo Avallone, giunge al secondo album: “Seeds of Chaos and Serenity”, in buona parte dedicato a narrare le imprese di (altro…)
(Eagle Records) Per quanto chi scrive abbia un’immensa stima verso Ritchie Blackmore, l’ascolto di questo live ha suscitato qualche perplessità. L’album è stato ascoltato in streaming, il (altro…)
(Pavement Entertainment) I Raging Dead sono sempre più incazzati e sempre più morti. Il loro horror punk/rock è sempre esplosivo, furioso, devastante e loro giungono finalmente al debutto, dopo l’EP “Born In Rage” (recensione qui), con un full length che convince immediatamente. Proprio in occasione (altro…)
(AFM) Qualche giorno fa ho avuto una conversazione con un amico che riporto qui quasi letteralmente. ‘Ma a te piace Tim Owens?’ ‘Certo, un grandissimo cantante… davvero uno dei migliori della scena!’ ‘E come lo vedevi con i Judas Priest?’ (altro…)
(Slaughterhouse Records) Ispirati da concetti orientali, i Rejekts esplorano il corpo, la mente e l’anima, le ‘tre gemme’ che in sanscrito è per l’appunto ‘triratna’. Questi tre pilastri dell’ampia (altro…)
(Indiebox Music) Poche bands meritano davvero di essere definite leggendarie. Tra queste, sicuramente i Raw Power meritano una menzione speciale. Colpevolmente snobbati (altro…)