TWISTED TOWER DIRE – “Wars in the Unknown”
(No Remorse Records) I Twisted Tower Dire meritano davvero l’aggettivo di ‘inossidabili’. In attività da quasi 25 anni, passati per la tragica morte del singer Tony Taylor, gli statunitensi tornano dopo ben (altro…)
THE EMBER, THE ASH – “Consciousness Torn From The Void”
(Avantgarde Music) Altro progetto per il polistrumentista canadese che si fa chiamare 鬼, ovvero il simbolo kanji che simboleggia il fantasma, già mende dietro degli Unreqvited (qui la recensione dell’album degli Unreqvited uscito (altro…)
THE 69 EYES – “West End”
(Nuclear Blast Records) Se leggiamo la storia di questa band praticamente immortale, troviamo che gli albori erano scanditi da musica glam, sulla scia dei connazionali Hanoi Rocks o del sound della strip di Los Angeles. Dopotutto era la fine degli anni ’80…tTuttavia (altro…)
TYR – “Illusion” (Reissue)
(Arkeyn Steel Records) Sempre alla ricerca di lost gems, la greca Arkyen Steel resuscita i texani Tyr e ne ripubblica praticamente l’intera discografia. I nostri, attivi fra la seconda metà dei nineties (altro…)
THE NEW DEATH CULT – “The New Death Cult”
(Indie Recordings) Amo i frullati. E più ingredienti posso frullare assieme, più felice sono. Certo, ci sono frullati con ingredienti incompatibili che faranno inevitabilmente schifo e frullati con un pot-pourri ad ampio spettro i quali, un po’ per genio ed un po’ per fortuna, (altro…)
TARJA – “In the Raw”
(EarMusic) Potrà non stare simpatica a tutti, ma ogni suo album è certamente una garanzia di qualità e varietà: per questo “In the Raw”, settimo disco della sua carriera da solista, (altro…)
TOOL – “Fear Inoculum”
(RCA/Tool Dissectional/Volcano) Ci sono album da ricordare, album da venerare, album da idolatrare. Pochi nei decenni, ma ci sono. Ma un nuovo album dei Tool è un evento che segna. E non solo le vite di chi li segue, ma della musica in generale. (altro…)
TELEVISIO – “TV2”
(Ektro) Sono sfacciati e spregiudicati. Ed io li adoro. Il loro assurdo debutto omonimo (recensione qui) mi esaltò, anche per la subdola ironia (quasi ogni traccia era intitolata con un qualcosa che ricordava il numero della (altro…)
TEMPLE OF NIHIL – “Schadenfreude”
(GrimmDistribution) Questi album sono abbastanza canonici nella forma: un’intro atmosferica, una serie di tracce più o meno aggressive, (altro…)
THE BLACK WIZARDS – “Reflections”
(Kozmic Artifactz/Raging Planet) Stoner rock? È questo che viene palesemente dichiarato in sede ‘cartella stampa’. Ma, visto che viene chiesto il mio parere, mi permetto di esprimere il mio disaccordo. Perché, se da qualche parte c’è sicuramente (altro…)
THORNS OF GRIEF – “Anthems To My Remains”
(Satanath Records) Alla faccia del debutto! Questo one man project polacco è un riuscito disco d’esordio, dove il doom si ritrova nel black, senza essere troppo magniloquente ma soprattutto senza essere banale. A parte la seconda (altro…)
TWILIGHT FORCE – “Dawn of the Dragonstar”
(Nuclear Blast) “Heroes of the mighty Magic” mi aveva positivamente incuriosito: con il nuovo album, i Twilight Force sembrano aver fatto il salto di qualità che era nell’aria, e ci propongono un platter che farà felici tutti gli amanti (altro…)
THE RITE – “The Brocken Fires” (Reissue)
(Iron Bonehead) Debutto maligno con questo mini album per i The Rite. La band è nata solo due anni fa, ma è l’unione di A.Th (Black Oath) e Ustumallagam (Denial Of God), rendendo questo (altro…)
TOTAL HATE – “Throne Behind a Black Veil”
(Eisenwald) Quarto album di onorato black metal per i bavaresi Total Hate negli ultimi undici anni. Un album che prosegue i concetti degli anni ’90 del genere, con richiami ai Throne Of Ahaz e i Gorgoroth. Le (altro…)
THY ART IS MURDER – “Human Target”
(Nuclear Blast Records) Da sempre visti come una band deathcore, gli australiani Thy Art Is Murder posseggono comunque anche altri livelli di stile nel sound. Avanzi dell’hardcore, metalcore e di (altro…)
THEATRE OF TRAGEDY – “Remixed”
(AFM Records) I norvegesi Theatre Of Tragedy sono e sono stati una leggenda. Diciassette anni di carriera, tra i padri fondatori del gothic metal, sette grandiosi e rivoluzionari album che hanno esaltato le favolose voci delle fantastiche Liv (altro…)
THORIUM – “Thorium”
(Rock’n’Growl Records) Il gruppo belga Thorium nasce da uno scisma interno a un’altra formazione, gli Ostrogoth, attivi (con molte pause) fin dagli inizi degli anni ’80; (altro…)
THIS GIFT IS A CURSE – “A Throne of Ash”
(Season of Mist) Un black metal che vomita violenza avvelenata con influenze che spaziano da hardcore (percepibile dalle linee vocali) a sludge, senza dimenticare l’aura occulta generata da passaggi atmosferici che remotamente strizzano l’occhio ad un black (altro…)
TENEBRA ARCANA – “Martiri dell’Odio”
(Vacula production) Finalmente debuttano gli italiani Tenebra Arcana, band formatasi un paio di anni fa e con all’attivo solo un EP. Black metal di matrice sinfonica, con influenze doom, divagazioni death e lyrics (altro…)
TYRANTS – “Union”
(autoproduzione) Emergono dalla scena romana e da un progetto di Andrea “Aerioch” Di Nino, cantante che attraverso l’incontro con Marco Gulluni, multistrumentista, fissa le coordinate d’azione dei Tyrants. Oggi (altro…)
TURILLI/LIONE RHAPSODY – “Zero Gravity (Rebirth and Evolution)”
(Nuclear Blast) Ed eccola qui, la nuova incarnazione dei Rhapsody! Probabilmente molti di voi avranno perso la bussola fra Rhapsody, Rhapsody of Fire prima dello scisma Turilli/Staropoli, (altro…)
TEMPLE KOLUDRA – “Seven! Sirens! To A Lost Archetype”
(Transcending Obscurity Records) Il principio alla base del sound dei tedeschi Temple Koludra, è la fusione tra la spiritualità indiana e il black-death metal. Qualcosa di vagamente simile ai Nile, i quali però mischiano concetti (altro…)
THE GREAT DIVIDE – “Union Reloaded”
(Agoge Records) Hard rock moderno dai The Great Divide, un rock dotato di un tagliente e potente elemento che sente odore di grunge, di rock alternativo, una linea di unione tra anni ’80 e anni ’90, questi ultimi decisamente dominanti in (altro…)
TENEBRAE IN PERPETUUM – “Anorexia Obscura”
(Debemur Morti Productions) Dieci anni sono passati dall’album “L’Eterno Maligno Silenzio”, nonostante un paio di uscite minori nel mentre e oggi l’oscurità perpetua si distende nuovamente sulle nostre esistenze. Atratus, colui (altro…)
TOTENGOTT – “The Abyss”
(Xtreem Music) Secondo album per questi spagnoli che dopo un periodo passato suonando cover dei Celtic Frost hanno iniziato a comporre brani propri. Il precedente lavoro risentiva eccessivamente dell’influenza svizzera (recensione qui), cosa leggermente ridotta con il (altro…)
THE LORD WEIRD SLOUGH FEG – “New Organon”
(Cruz del Sur Music) Una delle band più originali di sempre, The Lord Weird Slough Feg, giunge al decimo album: e per l’occasione riprende il nome che ha avuto nei primi anni del suo sviluppo, (altro…)
THE RODS – “Brotherhood Of Metal”
(Steamhammer / SPV) Questo nuovo album della band newyorkese The Rods, è una fiera e romantica espressione dell’heavy metal. In attività fin dall’inizio del decennio ’80, il trio ha cavalcato (altro…)
THE BLACK – “Reliquarium / Infernus Paradisum et Purgatorium” (Reissue / Compilation)
(Black Widow Records) Mario “The Black” Di Donato dopo le esperienze con Unreal Terror e Requiem, vecchie realtà del panorama heavy italiano, si è dedicato a un progetto molto personale e slegato dalle logiche delle sue precedenti band, tanto (altro…)
THE FOREIGN RESORT – “Outnumbered”
(Artoffact) Sono un trio danese e sono etichettati come post punk… ma è innegabile che le radici sonore di questo ottimo album affondano con prepotenza in un romanticismo dark wave ottantiano molto evocativo, coinvolgente, deliziosamente decadente ed (altro…)
TANZWUT – “Seemansgarn”
(AFM Records) A tre anni di distanza da “Schreib es mit Blut” tornano gli inossidabili Mittelalter Rockers tedeschi Tanzwut: ancora una volta un disco con moltissimi brani (tredici più uno in doppia versione), (altro…)
TANKOGRAD – “Totalitarian”
(Godz Ov War Productions) Solo un EP, “Mir”, nel 2017 e quest’anno il primo full length per la doom metal band di Varsavia. Espressione del genere costituito da momenti decadenti, controbilanciati (altro…)
TROLLWAR – “Oath of the Storm”
(Autoproduzione) Il folk metal ha tante strade, e quella che comporta l’unione con il death era, qualche anno fa, una delle più seguite: oggi il (sotto)filone è in scomparsa, (altro…)
TRUCHŁO STRZYGI – “Nad Którymi Nie Czuwa Żaden Stróż”
(Godz Ov War Productions) Storia breve per i polacchi in questione dediti al black-crust. La prima missiva è un demo del 2017, seguito lo stesso anno da un secondo e l’anno scorso il full length d’esordio (altro…)