SAILING TO NOWHERE, “non smettiamo mai di remare a bordo del Galeone!”
È passato un po’ di tempo dall’uscita di “Lost in Time”, ma facciamo certamente ancora in tempo a discutere dell’ultima fatica dei romani Sailing to Nowhere! Ecco il resoconto della nostra chiacchierata con Marco Palazzi (voce), Andrea Lanzillo (chitarre) e Giovanni Noè (batteria). Buona lettura!
Ragazzi, fra i brani del disco mi hanno colpito in particolare “Scream of the World” e la conclusiva “Start again”, con l’interessante esperimento del sax. Parliamo più approfonditamente di entrambe le canzoni? (altro…)
(Massacre Records) Il decimo album dei Mystic Prophecy è composto unicamente da cover: e la recensione potrebbe terminare qui. Di solito non amo i prodotti di questo tipo; posso almeno segnalare che i rocciosi power/metallers tedeschi hanno scelto brani non scontati per divertirsi
(Scarlet Records) Quante formazioni metal possono vantare un live dopo tre soli dischi? I Temperance, che su MetalHead hanno sempre preso otto (per il
(Stygian Crypt Productions) Il progetto Folkodia è nato ben dieci anni fa come ‘cooperativa folk/pagan internazionale’ sotto la guida del russo Metfolvik, e prosegue oggi la propria storia nonostante la prematura dipartita del suo ideatore;
(Autoproduzione) Gli esordienti Beyond Forgiveness, quartetto symphonic/gothic del Colorado, ci presentano un disco con qualche sbavatura di troppo, ma complessivamente ben riuscito. Oltre a un intermezzo abbiamo nove brani,
(Inverse Records) Disco curioso, il quarto full-length dei Cardiant. Dopo due note capisci che sono finlandesi, ma alla fine dell’ascolto non hai ancora capito il genere. È importante, direte voi?
(Pure Steel) Dopo il ritorno sulle scene con “
(Mighty Music) Stando alla nota stampa e alla loro discografia, che presenta un elevato numero di singoli, i finlandesi Force Majeure vanno piuttosto forte in patria: li apprezziamo adesso anche su latitudini più miti con il loro terzo album,
(20th Century Music) Fra 1988 e 1991 fu attiva a Berlino una band di nome Tarot (da non confondere con gli omonimi finlandesi guidati da Marco Hietala): Stefan Kaufmann avrebbe dovuto produrre il loro debut, ma poi non se ne fece niente e i nostri si sciolsero.
(High Roller Records) Ho seguito a singhiozzo la carriera degli High Spirits
(Mighty Music) In attesa del nuovo album, previsto per la primavera del 2018, gli immortali Blitzkrieg pubblicano un 7’’ d’assaggio, limitato a 500 copie. Era dal 2015 che non si aveva notizia della band inglese, ma troviamo in forma Brian Ross e compagni.
(Razar Ice Records) “
(Sleazy Rider Records) Secondo disco per i ferraresi Altair, macchina da power/prog che in questo “Descending”, stando alla mia nota-stampa, dispiega all’ascoltatore una sorta di rappresentazione teatrale dei circoli dell’Inferno,
(No Remorse Records) Ho letto in giro qualche recensione entusiasta di “Metal Machine”, terzo full-length di questa formazione californiana dall’immagine gradevolmente pacchiana. Onestamente, mi sembra di trovarmi di fronte a un prodotto nella media,
(Rockshots Records) Tre anni fa recuperai fortunosamente “
(Autoproduzione) Terzo ep (sono tutti successivi al debut) per gli inglesi Forged in Black, che fino a qualche anno fa si chiamavano Merciless Fail: mezz’ora buona di heavy metal a tinte fosche molto ben riuscita! “There’s always Time” è un heavy/doom oscuro,
(Inner Wound Recordings) Cambia il nome, ma non la sostanza: gli EnkeliNation hanno assunto l’anno scorso il nome di Angel Nation (traduzione dal finlandese del monicker originale) e lanciano sul mercato un secondo disco
(Dissonance Productions) Nuova ristampa per il classico “Power Games”, primo disco degli storici metallers inglesi Jaguar, uno degli album più influenti della NWOBHM. Questa edizione in digipack include
(AFM) Sei anni sono passati da “
(Massacre Records) Dopo “
(Fighter Records) È bello vedere Elisa C. Martin, storica cantante di Dark Moor e Fairyland, ancora in attività! I power/ethno metallers Hamka pubblicano il loro secondo full-lenght dopo una lunga pausa
(Broken Bones Records) La one-man band veneta Arcane Tales (un tempo lontano, secondo la biografia, composta da cinque elementi nella sua prima incarnazione) pubblica il proprio debut dopo una lista lunghissima di demo autoprodotti;
(Pride & Joy Music) Se il debut “
(Pitch Black Records) Sicuramente migliore di “
(Inverse Records) Dopo il
(Autoproduzione) Che bordata per i Burning Shadows! Questi us power metallers del Maryland, al traguardo del terzo disco, generano un’opera senza fronzoli né compromessi, che piacerà soprattutto a chi nel genere cerca
(Pure Steel Records) Finalmente! Aspettavo da anni il ritorno di Walter ‘Crom’ Grosse sulle scene, e di certo non sono rimasto deluso. Ho amato alla follia “Vengeance”, l’incrocio power/viking che sognavo da quando
(Autoproduzione) Secondo album per i canadesi Kingsbane, dediti a un prog/power/folk di buona fattura e di sicuro impatto, dove entrano numerose influenze soprattutto europee.
(Pest Productions) Dopo il singolo “
(Fighter Records) All’esordio sulla lunga distanza, i bolognesi Hyperion sfornano un disco diretto e intrigante, che riesce a incrociare la fedeltà con gli schemi del metallo tradizionale con qualche strizzata d’occhio a suoni più moderni
(Rockshots Records) Dopo “
(AFM) Non ho amato particolarmente né “
(earMusic) Non il solito album di heavy metal natalizio, proprio no: d’altronde, che l’amiate o l’odiate, stiamo parlando di una delle artiste più dotate del panorama rock/metal di questi anni…
(Diamond Prod.) Nella mia recensione di “