IRON SAVIOR – “The Landing”

(AFM-Audioglobe) Dopo “Megatropolis”, che ormai risale a quattro anni fa, gli Iron Savior di Piet Sielck finalmente tornano sul mercato: ecco quindi “The Landing”, che come è consuetudine per la band assume temi e colori legati alla fantascienza. Il pensiero, in casi come questi, corre sempre a “Somewhere out in Space”, ma il sound degli Iron Savior è come di consueto più roccioso e con un occhio di riguardo per il metallo classico. La formazione che incide, stavolta, è la stessa di “Condition Red”, del 2002, una delle migliori prove di sempre dei questa formazione. Il disco scorre via veloce, volendo essere cattivi potremmo parlare di “routine”: “The Savior” fonde un riff granitico con un ritornello molto melodico, mentre “Starlight”, se non fosse per la voce rude di Sielck, starebbe benissimo su un qualunque disco anni ’90 dei Gamma Ray. Di “Heavy Metal never dies” ne abbiamo tutti sentite a milioni, mentre in “Hall of the Heroes” il basso pulsante e le keys spaziali si intersecano che è un piacere. Anche “R. U. ready” propone il solito songwriting, energico ma senza sorprese; la power ballad “Before the Pain” sancisce di fatto la conclusione di un disco semplice, come dieci anni fa ne uscivano a centinaia, ma che oggi appare da una parte datato e dall’altra quasi una rarità! Non possiamo certo parlare di un capolavoro, ma chi segue la band da tempo lo apprezzerà, e in ogni caso fa piacere sapere che gli Iron Savior sono ancora in pista nonostante il tracollo della Dockyard 1.

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10

Di |2011-11-25T08:54:42+01:0025 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, I|Tag: |

INTENSE – “The Shape of Rage”

(Pure Legend-Audioglobe) Ben sette demo e un ep sono serviti agli Intense per giungere al debutto discografico,nel 2004: ora che la carriera è ben avviata, il terzo album degli inglesi può uscire per una etichetta attenta come la Pure Legend. “The Shape of Rage” è un disco solido, per certi versi scontato ma molto godibile. “Anubis”, con cui si inizia la tracklist, dispiega un power metal molto secco con forti influenze NWOBHM sulle chitarre. I richiami agli Iron Maiden sono ancora più forti in “One Man’s Word”: alcuni passaggi vengono direttamente da “Brave new World”, il che non è cosa da tutti! Il brano migliore è “For the fallen”, che rallenta il ritmo e diminuisce la rabbia, offrendo tra l’altro sonorità più tedesche. Accenni di thrash in “Lie”, mentre in “Haunted” alcuni passaggi ricordano una delle sorprese di qualche anno fa, A tortured Soul. Degna di nota anche la lunga “Skull of Sidon II”, costruita in un epico crescendo. Per gli amanti del power meno melodico.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10

Di |2011-10-31T06:54:43+01:0031 Ottobre 2011|Categorie: ALBUM, I|Tag: |

ISOLE – “Born From Shadows”

(Napalm Records) Quinto album per gli Isole, tra le band più attive e instancabili nel panorama doom. “Born From Shadows” esce a sei anni dal debutto “Forevermore” e tra i due oltre ad esserci altri tre album, troviamo anche (altro…)

Di |2019-06-30T12:19:50+02:0030 Ottobre 2011|Categorie: ALBUM, I|Tag: |

IRON LAMB – “The Original Sin”

(Pulverised Records) La Pulverised, in costantemente ricerca di nuove, nel senso di sconosciute, realtà metal da proporre snida in Svezia una band che vede in organico Johan Wallin (General Surgery, ex-Repugnant), Thomas Daun (Dismember, ex-Insision), Daniel Ekeroth (ex-Dellamorte e autore del celebre libro “Swedish Death Metal”) (altro…)

Di |2015-03-03T15:04:16+01:0022 Settembre 2011|Categorie: ALBUM, I|Tag: |
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