DEATH ANGEL – “The Evil Divide”
(Nuclear Blast) Noto con piacere come la scena thrash metal goda, negli ultimi anni di buona salute. Oltre alla moltitudine di nuove bands uscite ultimamente sulla scia del rinnovato (altro…)
(Nuclear Blast) Noto con piacere come la scena thrash metal goda, negli ultimi anni di buona salute. Oltre alla moltitudine di nuove bands uscite ultimamente sulla scia del rinnovato (altro…)
(Dissonance Productions) I Diamond Head hanno manifestato una grandezza e sono stati tra i migliori della NWOBHM. Il loro lato meno heavy, più hard rock o semplicemente rock, emerso dopo una serie di vicissitudini in seno all’esistenza stessa della band, ha sempre impressionato (altro…)
(Iron Tyrant) Il progetto Deathraid nasce nel 1996, un periodo in cui, il nu metal stava prendendo piede e si stava spegnendo totalmente la scena grunge nata a Seattle. Incurante (altro…)
(Century Media Records) A sei anni dalla release del precedente “Angelus Exuro pro Eternus” e a vent’anni dal debutto, giunge il… sesto full length di Lord Ahriman con i suoi Dark Funeral. Evento speciale, evento unico, (altro…)
(Witch Ghetto Productions) EP di debutto per Disfago, band Inglese dedita ad un mix tra punk old school, hardcore e thrash metal. Immaginiamo un mix tra Discharge, Exploited, GG Allin, (altro…)
(Nuclear Blast) Il loro modo di suonare ringhiante e feroce è decisamente cambiato, ma da anni ormai. Dal 1982 a oggi i Destruction hanno segnato la storia del movimento metal, grazie a lavori che hanno fatto da pilastri al thrash metal prima e ad altri poi. Quattordicesimo (altro…)
(Nuclear Blast) Trovo questa nuova prova dei Discharge un tantino appesantita. L’impressione che ricevo da “End of Days” è che la band fatichi a stare dietro a se stessa e a quelle vestigia di un tempo, dove le missive e le denuncia verso il mondo erano fuoco ardente. Sfrenati, ma non a briglia (altro…)
(Labyrinth Productions) Mio modesto parere: se vieni dall’Underground metal lusitano e mi stampi il debutto in cassetta e in solo 33 copie allora significa solo che vuoi stare nascosto e che di vendere dischi non te ne frega proprio (altro…)
(autoprodotto) EP celebrativo. EP pensato e concepito per celebrare il primo decennio della band italiana. Vinile 7” limitatissimo, una canzone per lato. Due sole tracce estremamente emozionali, piene dello stile personale della band (altro…)
(Terrasound Records) Secondo album per gli Austriaci Deathtale, band fondata nel 2008 dal bassista Phil Spath e da Tom Krautner, quest’ultimo conosciuto per avere militato nella thrash metal band Demolition. “Whole World Burns” alza il tiro (altro…)
(Hells Headbangers) Devo ammettere che pochi album mi hanno esaltato come “You Lived, Now Die”, debutto discografico dei Diavolos. Nonostante sia nata nel 2014, la band è fondata da vecchie conoscenze del metal estremo, come Tanas Danazoglou (altro…)
(OverdubRecordings) Album d’esordio per gli abruzzesi Deathwood, ma non di certo la sola cosa pubblicata fino a oggi. Altre pubblicazioni in passato e una certa quantità di concerti anche fuori dall’Italia, hanno allenato i necessari impulsi della band ad arrivare a “…and If It Were True?” che attraverso i (altro…)
(Nuclear Blast Records) Ed ecco il tanto atteso singolo di Doro, la metal queen europea! Una power ballad stupenda, energetica, struggente, ricca di emozione e (altro…)
(Autoproduzione) Dopo un EP targato 2014 (recensione qui) i nostrani Dripping Sin ci riprovano. Personalmente trovo la formula discografica dell’Extended Play un utile formato musicale dove poggiare delle solide basi in una (altro…)
(Autoproduzione) La copertina sembra annunciare “un altro” polpettone di Metal Spaziale o come caspita si chiama… in realtà i Dysylumn sono un duo francese dedito a ben altro. Partiamo però con il considerare che (altro…)
(Autoproduzione) Immaginatevi una biforcazione nella linea temporale, come accadeva in “Ritorno al Futuro 2”: da una parte il proseguo temporale che tutti conosciamo, dall’altro uno sviluppo alternativo dove un gruppo chiamato In Flames (altro…)
(Iron Bonehead/Godz Ov War Productions) One man band svizzera recentissima, nata nel 2014 con un solo album all’attivo (nel 2015) e un solo obiettivo: devastare. Missione che viene esaltata con questo mini, questa mezz’ora di brutale violenza, assoluto assalto. (altro…)
(Debemur Morti Productions) Finlandia, freddo, gelo, black metal e viking: i violenti Draugnim (complimenti per le foto promozionali) producono poco ma bene, e per quanto in attività dal 1999 danno oggi alle stampe il loro terzo full-“length”, dall’eloquente titolo “Vulturine”. (altro…)
(Autoprodizione) L’immagine giovanlie e sbarazzina dei canadesi Demise of the Crown lascia intuire subito che i nostri non suonano power metal ‘puro’, ma lo contaminano con le più disparate influenze nel loro debut autotitolato. (altro…)
(My Kingdom Music) Questo duo siciliano ha raggiunto uno status di grazia immenso. Ogni nuovo album è qualità e piacere dei sensi per chi lo ascolta. “V” conferma e celebra gli standard (altro…)
(Napalm Records) In attesa del nuovo disco dei Delain ci godiamo questo “Prelude” di ben 35 minuti e otto brani, quattro dei quali live. L’inizio del singolo “Suckerpunch” (che a fine EP è presente anche in versione orchestrale) (altro…)
(Autoproduzione) Una piccola anima in un sound sconfinatamente vasto e feroce. L’anima black metal di Malignant, basso, voce, chitarra e tutto il resto. Album di debutto “My Soul Will Be Damned Forever”, diversi demo alle spalle, concerti da spalla a Throne of Katarsis, Ragnarok, Taake, Gehenna e altri. (altro…)
(Jolly Roger Rec.) Un pezzo di storia del metal del nostro paese, viene riproposto dalla Jolly Roger Records. I Distruzione nel 1996 realizzarono questo album che fu preso in consegna dalla PolyGram, etichetta poi assorbita dalla Universal, la quale rimase ben impressionata (altro…)
(Nemeton Records) È l’aria l’elemento protagonista del quarto capitolo, su sei previsti, dei Dawn Of The Dark Age. L’aria, l’elemento leggero, quello della vita. Intro e outro e tra loro quattro pezzi tra i sette e i circa dieci minuti, come sempre delle suite che (altro…)
(Solitude Productions) Davvero interessante questo “Wrath Monolith”, album ad opera della one man band Tedesca Doomed, progetto nato nel 2011 per volontà del poli strumentista Pierre Laube, (altro…)
(Autoproduzione) Dopo due ep, i canadesi Divine Realm danno alle stampe il loro primo full-“length”: 34 minuti di prog strumentale che ha pure qualche punto di contatto non soltanto con il rock, ma anche con la world music. (altro…)
(Give Praise Records) Fa sorridere al giorno d’oggi vedere delle band che si presentano o vengono presentate come grindcore. Il genere a volte è decisamente frainteso. Qualche vispa accelerazione, all’interno di un oceano hardcore, thrash o altro non fa proprio grindcore! Gli Agathocles (altro…)
(PRC Music) Full length di debutto per Duality, band Tricolore con all’attivo due EP (“Dual Aggression Seed” del 2005 e “Chaos_Inrospection” del 2011), che hanno visto la formazione Anconetana evolversi, partendo da un technical death metal (altro…)
(EMP Label Group/Cargo Records) Confesso che, quando ho letto le note biografiche relative a questo EP, mi sono un po’ preoccupato. Secondo quanto scritto in queste note, le Doll Skin sono (altro…)
(Satanath Records) Due band molto diverse, accomunate appunto da questo mini album in comune. I Drama sono qui al canto del cigno, essendosi sciolti proprio alle porte del 2015. Russi fin nelle ossa, ma con (altro…)
(Mighty Music) Possente, misterioso. Ricco di lucente energia, ma anche oscuro, tetro. Un mix assurdo tra metallo e rock moderni con uno stile che ricorda i recenti Winger, anche grazie ad un timbro vocale del cantante che assomiglia molto al (altro…)
(Massacre) Il momento emblematico di “Incinerate All” è lo slayeriano attacco iniziale di “The Plague Carrier”. Questo frammento non è il solo momento che per riff e atteggiamento della sezione ritmica riporta alla mente Araya e soci, ci sarebbero anche i The Haunted in certi passaggi, eppure è (altro…)
(Moribund Records) Comincia con un’intro di cinque minuti il nono album in studio degli scellerati Dodsferd. Urla di disperazione e rassegnazione aprono a quattro lunghe tracce che ridisegnano leggermente le coordinate stilistiche dei greci. Ecco quindi che la seconda canzone si apre con due (altro…)