Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
MOURNFUL CONGREGATION – “The Exuviae of Gods – Part II” (EP)
(Osmose Productions / 20 Buck Spin) Assistiamo a un nuovo e monolitico impianto funerario da parte degli australiani Mournful Congregation, maestri del genere doom appunto di stampo funeral. Secondo EP, il primo e prima parte di questo tema è stato pubblicato lo scorso anno (altro…)
(Edged Circle Productions) Quarto album per Magick Touch, terzetto norvegese dedito ad un hard and heavy retrò nello impostazione ma moderno e fresco nel sound, uno stile che affonda infatti le proprie radici tra gli anni ’70 ed ’80, con Thin Lizzy e Black Sabbath come numi tutelari. 
(Peaceville Records) Rune Eriksen ovvero Blasphemer, storico chitarrista della stirpe Mayhem e noto anche per la sua adesione al culto degli Vltimas di Dave Vincent, presenta il suo primo album solista. Lo ha composto e registrato insieme al batterista francese César Vesvre di Agressor e Thagirion. Quando l’opener “Blood.Sacrifice.Enthronement” comincia, si 

(Metal Blade Records) Ancora tra noi i Vomitory e dunque, come da titolo, non c’è altro d’aspettarsi che rotoleranno molte teste. Sono passati dodici anni dall’ultimo album “Opus Mortis VIII” e nel 2013 la loro ultima esibizione, poi il ritorno nel 2019 per festeggiare i 30 anni. Finalmente, dopo i discorsi live, l’intenzione di
(autoproduzione) Secondo lavoro dopo un EP del 2016 e un’attività concerti mossa soprattutto nel sud dell’Italia, per Il duo napoletano 




(Horror Pain Gore Death Productions) Provengono dalla Florida gli Inferion e da otto anni non pubblicavano alcunché. “Inequity” è il quarto album per questi valorosi alfieri del blackened death metal presentato con taglio melodico. Un suonare che abbraccia dunque elementi sia black che death metal e l’elevato tasso
(Pelagic Records) Questa pubblicazione chiude la serie incentrata sulle ere geologiche che la band espressione di un prog-post rock di Berlino ha voluto mettere in musica. La storia geologica del nostro pianeta è stata costruita dai The Ocean attraverso album che hanno portato alla luce la qualità del collettivo – infatti la band si chiama The Ocean ma
(Sentient Ruin Laboratories / Nuclear Winter Records) Ibrido tra death e doom metal con suoni fragorosi, gonfi di oscurità e un reverbero che lascia pensare a questa eruzione di suoni da un abisso profondo. L’album intitolato “Abyssgazer” del progetto milanese Aphotic pronuncia sonorità non nette, frequenze dense di oscurità 
(My Kingdom Music / Sylphorium Records) Nascono a Nocera Superiore, poco lontano da Salerno, i Lathebra. Era la metà degli anni ’90 e nel salernitano giravano nelle nostre mani demo interessanti di band della nostra zona. “Angels’ Twilight Odes” è tra questi, pubblicato nel 1997 rappresenta il primo demo tape dei Lathebra. Nel 2000 poi i nocerini pubblicarono 



(Massacre Records) Dopo sette anni esce un nuovo album dei Craving, il trio tedesco che macina nelle proprie registrazioni death, black e folk in maniera melodica, tirata e coinvolgente. Con l’ausilio di un bassista in occasione delle registrazioni di “Call Of The Sirens”, i Craving hanno costruito un album che attira sin dalla suggestiva copertina, di
(Kvlt and Kaos Productions) Beh, che si può dire di un gruppo che dichiara il genere sin dal proprio nome? Il terzo album dei Doomcult è forse il più pesante composto sinora, con sette possenti tracce che si muovono in minutaggi piuttosto alti (a parte una traccia di cinque minuti, il resto dei componimenti supera i sette minuti abbondanti), come del resto impone il genere suonato.
(Agonia Records) Gli svedesi Demonical hanno pubblicato un EP con solo due pezzi il 31 marzo scorso. La band ha esibito un inedito e una cover, il tutto per dare ai fan il polso della situazione con l’arrivo del nuovo cantante Charlie Fryksell. Un benvenuto che si fa apprezzare con la title track, dal suo passo spedito in 
(Heavy Psych Sounds) Con la sua sesta prova in studio, il gruppo italiano ci regala un’assoluta perla di rock siderale, alieno, debitore più gli anni ’60 che ai ’70. Un disco che cattura sin dalla prima nota per una spiccata capacità di creare atmosfere silenti e sognanti, completamente slegate da quasi tutta la scena musicale odierna. 






(Fastball Music) Un album nel 2014 pubblicato autonomamente e intitolato “Shadow of My Past”, poi nove anni dopo questo secondo album in studio. Da “Shadow of My Past” ad oggi la formazione svizzera Green Labyrinth ha cambiato la cantante e il batterista. Due sottolineature doverose prima