SYLVAINE – “Wistful”
(Season of Mist) Sylvaine è una musicista multistrumentista norvegese che ha catturato l’attenzione di un’etichetta importante, attraverso l’uso del black metal, dell’alternative rock e stravolgendone comunque gli schemi con dei tagli ambient. Grazia e durezza, ma attraverso una continua e lunga atmosfera da viaggio, sogno, fiaba. Sylvaine promuove (altro…)
(Satanath Records) Per gli amanti del genere, già chiamare un album “Leprocomio” è assoluto sintomo di chiarezza e qualità. I sudamericani son dei macellai con gli strumenti e non sembrano
(Pure Steel Records) Sono passati ben nove anni dall’ultimo album in studio degli statunitensi Destructor. La band nasce nel 1985, anno in cui pubblica il debutto “Maximum Destruction”, per poi
(Spitfire Music/SPV) Ci sono dischi, come questo, che non hanno bisogno di tante spiegazioni. Li metti nel player e dopo pochi secondi ti arriva in faccia un cazzotto tremendo.
(Sepulchral Productions) Sono tra le band più in vista del Black Metal Québécois i Neige Et Noirceur, già presentati in passato e in particolare con il precedente album (
(Ordo MCM) Qui il titolo dice già molto, quasi una recensione a se stante. Che sia Doom, poco ci piove. Che sia balcano nelle radici lo dicono i due gruppi coinvolti. Mentre per la componente
(Art of Propaganda) Questo duo austriaco è erroneamente catalogato sotto il genere black metal, e pure tra il post rock. Personalmente credo siano patetiche etichette apposte da sfigatissimi
(W.T.C.Productions) Freddo finlandese in questi cinquanta minuti di malvagità. Che poi quel “true” nel moniker ci sta tutto, sia per i contenuti, sia per la diretta brutalità, sia per il fatto che questi sono
(Listenable Record) Nonostante si siano formati appena nel 2012, i Palace Of The King giungono già al quarto lavoro discografico, avendo pubblicato ben due EP nel 2013, mentre
(Eihwaz Recordings) C’è molta carne al fuoco in questo “Hope Misery Death”, album distribuito in cassetta ad opera degli Statunitensi Pestifere. All’interno del calderone sonoro
(Season Of Mist) È l’ultimo album dei Rotting Christ ed è stato ampiamente vivisezionato da critica e pubblico, in quanto sul mercato da febbraio. Tuttavia è recente la nostra collaborazione con Season Of Mist, la quale ci ha fornito diverso materiale
(The Leaders Group / Soulfood) Terzo album dei greci September Code, i quali regalano al mondo un’ora di musica sublime, piena di melodia, creatività, ingegno in un contesto prog
(Eihwaz Recordings) Black freddo, black criptico, black con influenze strane. Black Islandese. Deve essere quella forza spietata proveniente da quelle terre che riesce a materializzare quell’aura che si manifesta in queste sette tracce, ricche di varianti prog ma trucidate da un drumming
(Cyclone Empire) Convince solo a metà “Scavengers”, terzo album degli Svedesi Warfect. Il genere proposto è un thrash metal old school, con palesi riferimenti a Sodom (la voce di Frederik Wester è quasi identica a quella di Tom Angelripper), Slayer, Whiplash, Kreator ed
(Iron Bonehead) Gli australiani Temple Nightside sono la negazione della luce. Ed anche dell’aria che respiriamo. Questo loro secondo full length è opprimente, lacerante, micidiale. Una nube di fumo nero, pestilenziale, che trasporta odori di
(Autoproduzione) Onirism è Antoine Guibert, francese di Nantes che tesse trame symphonic black metal di forte stampo epico. Guibert si occupa di tutti gli strumenti e dunque della
(Black Lodge Rec.) Non aspettatevi la recensione di due pezzi. Non ne vale la pena, ma informarvi che gli eroi del black metal di carattere melodico e sinfonico si rifanno vivi. Tre anni dopo “The Ferocious Tides of Fate” è in programma per
(InsideOut Music) Andiamo, in queste righe, ben al di fuori del metal. A volte succede, a volte deve succedere. Questa volta è così, perché si scrive di Jon Anderson e Roine Stolt. Il primo è la storica voce degli Yes, il secondo è stato chitarrista dei
(Punishment 18 Records) Giungono al sesto album i Milanesi Node, band attiva da più di vent’anni, considerati, insieme ai Sadist, tra le punte di diamante del death metal made in Italy. Sin dal debutto “Technical Crime”, la formazione Lombarda si è sempre distinta per la
(Transcending Obscurity Records) “Angry All the Time” ha un’apertura imponente, solenne e ovviamente una prosecuzione basata su blast beat e 4/4 spedito. Il riffing è corrosivo, le parti prettamente ritmiche della canonica e collaudata vecchia scuola death metal di Svezia. Chitarre
(Edged Circle Productions) Spesso le cose più spontanee e genuine nascono dal caso. O meglio, nascono dalla commistione casuale degli elementi che apparentemente sembrano i più lontani tra di loro, quasi
(Edged Circle Productions) Son sempre più convinto che la Norvegia sia e sarà da ricordare come la patria del Black, anche se personalmente penso che il genere sia definitivamente migrato in Svezia. Poi,
(Wild Kingdom) Rock esplosivo dalla Svezia, ma con un sapore americano, vagamente radicato tra origini blues e tradizioni country, con richiami al rock classico di Thin Lizzy e Led Zeppelin. Ovviamente
(Lövely Records) Un punk rock scazzato, a base di birra (economica), notti insonni passate a cazzeggiare. Non quindici ma bensì ventisei minuti… però di divertimento, riff diretti, semplici, qualche ottima dose
(Symbol Of Domination) Si ecco, un Extended Play con dieci tracce. Come la mettiamo? Non era più semplice fare direttamente un album? Poi capisco il genere e tutto quadra. Una sola parola: Grind. Bene,
(Sliptrick Record) Avevo già sentito parlare in termini lusinghieri dei Neid, band Italiana tra le più quotate in ambito grindcore, in circolazione da circa un decennio. Sono rimasto positivamente
(Svart Records) Ci deve essere qualcuno in Svart Records che, oltre a fare un consumo esagerato di stupefacenti multicolore, riesce in qualche misterioso modo (riti voodoo?) a scovare la roba più assurda e
(Hell Headbangers) “Ex Inferis” uscì nel 2003 in cassetta e segnò il debutto per Shaxul, basso e batteria e membro degli Hirilorn, e Draken, voce. Quel demo era la loro personale visione del black metal, suonato nella sua forma più ruvida. Oggi quella
(Inside Out Music) Di Ayreon c’è poco da dire. Siamo a livelli immensi. Del mastermind dietro a questo progetto eclettico, Lucassen, c’è ancora meno da aggiungere. Genio assoluto. Ancora meno si può
(Woodcut Rec.) Band attiva, ma frequentemente attraverso pubblicazioni di piccolo cabotaggio e infatti in sedici anni i Korgonthurus hanno inciso solo due album. Il secondo è appunto il suddetto che segue di ben sette anni il precedente, un intervallo di tempo che è stato
(Iron Bonehead Productions) Giunge al quarto album il progetto Anal Blasphemy, one man band nata ad opera del poli strumentista Finlandese Molestor Kadotus. “Western Decadence” tenta di mescolare
(Roar! / Soulfood) Nella sua storia, il metal si è evoluto in varie sfaccettature, con sonorità che via via si sono fatte sempre più distanti, rispetto a com’era il genere in origine. Questo ha sicuramente permesso una maggiore varietà, che
(Nuclear Blast Records) Cos’è il blues-rock? Specialmente in questa era moderna dove ci sono costanti ritorni al passato alternati ad immensi salti nei meandri della modernità assoluta? Beh, Blues Pills -e non
(Satanath Records) Sarà per qualche strano allineamento geomagnetico, oppure solo una questione di caso/fortuna, ma se un gruppo viene dalla Svizzera, solitamente incontra i
(I3Drecords) Un giorno ricevo una missiva nella quale mi viene sottoposto questo album di “chitarra rock” che è “difficile da promuovere in Italia”. Un primo rapido ascolto e, considerato l’immenso livello artistico,