BLAZE BAYLEY – “December Wind”
(Blaze Bayley Recordings) Sono anni che immagino come i Maiden intraprenderebbero un tour totalmente acustico. Quali tracce sceglierebbero? Che scenografia? Ma soprattutto, che atmosfera ne (altro…)
(Blaze Bayley Recordings) Sono anni che immagino come i Maiden intraprenderebbero un tour totalmente acustico. Quali tracce sceglierebbero? Che scenografia? Ma soprattutto, che atmosfera ne (altro…)
(autoproduzione) Spegnete il cervello, staccate la sinapsi. Datevi una boccata di puro heavy metal e hard rock. L’immediatezza degli emiliani Bullet Ride si coglie (altro…)
(Avantgarde Music) Thanat e Maikan (anche in Circle Of Salt) sono i due unici componenti della suddetta band e provengono dalla parte nord-est del Canada e (altro…)
(AFM Records) Qualche mese fa dichiaravo -in occasione di “Temple of Lies” (recensione qui)- che i tedeschi Bonfire sono una band intramontabile, eterna, immortale. Sempre capitanata da Hans Ziller, con ormai con il nuovo ottimo (altro…)
(Limb Music) Con un album di inediti in uscita per la Pride & Joy Music, i Black Majesty editano contemporaneamente per Limb una raccolta celebrativa degli anni passati sotto l’etichetta tedesca: questo doppio cd raccoglie (altro…)
(Nuclear War now! Productions) Già dal titolo si capiscono le intenzioni bellicose dei Blasphamagoatachrist, band fondata da membri di Goatpenis, Blasphemy e Antichrist. Black metal violentissimo, senza compromessi, eppure con una solida base thrash nel (altro…)
(Nuclear Blast Records) Con l’undicesimo album, Nergal dei Behemoth vuole risultare più blasfemo che mai. Il titolo dovrebbe essere una citazione dalla bibbia, in questo caso ‘Romani 5:8’. Ma non è vero. Anzi. Si tratta di una interpretazione, secondo la quale Gesù Cristo ci (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Split violento, split estremo, split atmosferico. Tre bands, sei brani, sei brani oscuri, taglienti, malati, sei brani di black metal aspro ma anche molto atmosferico. Aprono i (altro…)
(AFM) Se “Scary Creatures” non mi era apparso eccezionale, mi tolgo il cappello per “Midnight Ghost”, il dodicesimo album dei Brainstorm: sembra che Andy B. Franck e soci abbiano (finalmente!) trovato la quadratura del cerchio, (altro…)
(Red Bull Records) Terzo album per la formazione americana impegnata in un sound aggressivo, a cavallo tra il punk ed il metalcore. La carriera di questi giovani artisti è costellata da eventi interessanti, tra questi il Billboard top 25, il Metal Hammer Golden (altro…)
(Temple of Torturous Records) Interessante il progetto Besra messo in piedi nel 2011 dal chitarrista finlandese Johannes Nygård, quando suonava nei Callisto. All’inizio si trattava di un side-project per dare sfogo ad una più ampia creatività personale, successivamente però è (altro…)
(Inverse Records) Devo ammettere che inizialmente stavo per dare un voto negativo a questo debutto del combo finlandese, ma poi ho dovuto ricredermi man mano che gli ascolti aumentavano. Non mi sono fidato della prima impressione e penso che aver dato (altro…)
(Signal Rex) Sesto album per il duo portoghese, sesto album pieno di soffocante ansia, disperazione, devastazione. Un black metal orientato al mid tempo, ricco di arpeggi, pregno di depressione, di melodie oscure ma capace di sorprese e (altro…)
(Seance Records) Negli split non bisogna far altro che accettare quello che arriva all’orecchio, cercando di carpire il più possibile di una realtà musicale partendo da un unico brano. Gli austriaci The Negative Bias aprono le danze con un brano (altro…)
(Hellbones Records) Da Matera, la prolifica one-man viking metal band Bloodshed Walhalla rilascia il proprio quarto full-length di inediti: dopo “The Battle will never end” e il recente “Thor”, Drakhen ha deciso di fare le cose davvero in grande, (altro…)
(Iron Shield) Il terzo album dei tedeschi Blackslash recupera due pezzi già contenuti nel tributo ai Randy, al quale rimando per ulteriori informazioni sulla band. Questi giovani crucchi si inseriscono bene nel ricchissimo filone revival, (altro…)
(Season Of Mist) Giungono al sesto album i Black Tusk, il primo senza il bassista storico Athon, morto nel 2016 per un incidente in moto. La band statunitense ha deciso di continuare, arruolando il loro amico Corey Barhost (ex Kylesa) ed (altro…)
(autoproduzione) Formazione proveniente dalla Pennsylvania, i Burial In The Sky con “Creatio et Hominus” raggiungono il traguardo del secondo album in studio dopo il debutto “Persistence of Thought” pubblicato nel 2016. I nostri propongono un progressive/technical death metal (altro…)
(Areasonica Rec.) I cimbri sono un popolo di origini poco chiare che abitò il nord dell’Europa, la zona tra l’attuale Germania e la Scandinavia, nell’età del ferro. La cultura di questa antica popolazione è l’ispirazione dei veneti Balt Hüttar, ad essa si aggiunge l’istinto musicale (altro…)
(Seven Eleven records) La carambola che i Bad Wolves si apprestano a compiere mi fa tornare alla mente, udite udite, i Puddle Of Mudd. Certo, non ci andiamo nemmeno vicino per quanto concerne genere, (altro…)
(Cruz del Sur) Sono passati ben quattro anni da “Blood of Legends”, ed è tempo per i BattleroaR di tornare alla carica con quello che, nel bene e nel male, è certamente il loro disco più epico e monolitico: gli ultimi residui power del sound sono scomparsi, (altro…)
(Mighty Music) Dopo il 7’’ “Reign of Fire” arriva finalmente il nono album dei Blitzkrieg: nulla che possa cambiare il mondo, ma 54 minuti di buona NWOBHM con ‘infiltrazioni’ da altri generi e un mood abbastanza cupo. La opener “Who is blind” ha infatti dei passaggi quasi doom, (altro…)
(Massacre Records) Si avviano con eleganza verso i venticinque anni di attività i tedeschi Burden Of Grief. Dopo l’intro “Inception”, “Eye of the Storm” per quanto manifesti un po’ di mestiere, è tuttavia l’esempio più chiaro di come i BOG siano consolidati e bravi a creare un melodic death (altro…)
(Nuclear Blast) Con il nome di Burn The Priest i Lamb Of God si concedono un album di cover. Sembra un po’ la classica situazione da ‘lo abbiamo fatto’, anche questo, tra le tante cose. The Accüsed, Melvins, Big Black, S.O.D., Bad Brains, Sliang Laos, Ministry, Agnostic Front, Quicksand, Cro-Mags, sono (altro…)
(Sharptone Records) Buon ritorno per i Bleeding Through, a distanza di sei anni dal precedente “The Great Fire” risalente al 2012. Un ritorno che mi ha stupito, visto che da quel che ne sapevo io, la band si era sciolta nel 2014. Possiamo quindi (altro…)
(autoproduzione) Impura la terra, impuri coloro che la calcano. Basara si presentano con un lavoro realizzato con chitarre che ruggiscono, sono cattive, si lanciano in assalti crust e con qualcosa di genuinamente hardcore. Anche il thrash metal si impianta nei riff, i quali (altro…)
(Via Nocturna) I Bitter Resolve sono un trio americano proveniente dalla North California che con “Seven New Worlds” arriva alla terza fatica discografica sulla lunga distanza. I nostri sono chiaramente dediti ad uno stoner/doom che se da una parte dimostra di aver ben assimilato (altro…)
(Avantgarde Music) Settimo (ottavo se consideriamo il demo di debutto del 1998) sigillo per l’industrial black metal band svizzera. Caratterizzata da lunghe pause e momenti molto produttivi, la (altro…)
(WormHoleDeath Records) Ulteriore evoluzione in Norvegia, in casa Mr. Runar Beyond, il mastermind dietro questo progetto in costante crescita. Se il precedente lavoro “Crimson Sky” (recensione qui) era una (altro…)
(Century Media Records) La dimensione seventies dei Barren Earth ha assunto una fisionomia ben diversa dagli esordi, quando allora la band pronunciava il proprio progressive in una maniera appena più freak. Oggi con “A Complex of Cages” le cose sono (altro…)
(Steamhammer) Ma a voi quanto piacciono i Bullet? Nelle schiere della New Wave of Swedish Heavy Metal, con Enforcer, Steelwing, Screamer, Exciter, Ambush, non mi sono mai sembrati più meritevoli degli altri. Mi sbaglio io, oppure è solo una serie di circostanze fortunate che li ha portati al successo? (altro…)
(Nuclear Blast Records) Nel 2014 “The Satanist” è stato non solo l’album della consacrazione definitiva dei polacchi ma anche una delle migliori uscite dell’anno. Il giusto mix di vecchi e nuovi elementi riguardanti la creatura di Nergal aveva all’epoca composto un’opera massima senza (altro…)
(autoproduzione) Brigo lo abbiamo incontrato un paio di anni fa. O forse un paio di livelli fa. O forse stava dentro quell’altro game. Non ricordo. Comunque mi guadagnai un botta di bonus ed extra life scrivendo di “It Works!”, il suo debutto come solista (clicca qui per vedere com’era il livello precedente). (altro…)