CHAOS BEFORE GEA – “Chronos”
(The Braves Records/Blood Fire Death) Con “Chronos” gli spagnoli Chaos Before Gea cercano di chiudere la trilogia iniziata con I due album precedenti. La loro è una musica nata dalla commistione di (altro…)
(The Braves Records/Blood Fire Death) Con “Chronos” gli spagnoli Chaos Before Gea cercano di chiudere la trilogia iniziata con I due album precedenti. La loro è una musica nata dalla commistione di (altro…)
(Dark Essence Records) Dopo ben un decennio dal debutto, tornano i Cor Scorpii. La black metal band con base a Sogndal, inneggia proprio al luogo di origine, offrendo un sound moderno che è impossibile scindere da quello dei (altro…)
(Underground Symphony) Dopo un passato come cover band e una prima incarnazione poco fortunata, i bresciani Chronosfear esordiscono con un album di symphonic power metal che rispetta il canone Underground Symphony: (altro…)
(Sounds Of Subterrania) Secondo album per The Courettes, duo danese-brasiliano autore tre anni or sono del debutto “Here Are The Courettes” (ma che fantasia!). La proposta rimane piuttosto invariata: garage rock caratterizzato da (altro…)
(Xtreem Music) Debuttano per Xtreem Music i comaschi Cruentator, thrash metal band che vanta tra le proprie fila membri dei brutal deathsters Bowel Stew. Il thrash della formazione lombarda affonda le proprie radici nel lato più estremo (altro…)
(autoprodotto) Il duo scozzese A Cunning Man è molto particolare, estremamente personale. Si tratta di musica che si aggira nei dintorni del metal melodico, ma ingloba una variante ampia di generi, dall’ambient al post-rock e al (altro…)
(Massacre Records) Ero stato benevolo con “The Rise of Resistance”, il terzo album dei power metallers tedeschi Circle of Silence, ma onestamente non mi sento troppo di esserlo con la loro quarta prova, (altro…)
(Gates of Hell Records) La riedizione in vinile dell’ep d’esordio dei Chevalier, uscito originariamente nel 2017, è certamente dedicata ai sostenitori dello speed metal più oscuro e d’atmosfera. (altro…)
(Youth of Today Rec.) Haradcore autentico. Non post, ‘metalqualcosa’, alternative, ma autentico hardcore e italiano per giunta. Ciò vuol dire che i Confine ci prendono tutti a calci. Con rabbia, con spietata e concreta lucidità, veneta per giunta. Sono di Cavarzere, dintorni (altro…)
(Iron Shield Records) Dalla Svezia arriva il terzo disco dei Cult of the Fox: ‘complimenti’ per il nome e per la copertina! Le coordinate sonore sono quelle di un godibile heavy metal vintage, ovviamente underground. Immancabile e inevitabile l’urlo che apre “Siege from the Sky”, (altro…)
(Trollzorn Records) Pescando come di consueto dalla mitologia irlandese, dopo aver descritto le vicende del re Nuada i Celtachor si lanciano in una narrazione della giovinezza di Finn dei Fianna: il loro terzo album (altro…)
(Autoproduzione) Fin dal monicker e dalla copertina, è facile immaginare come i Children of the Reptile si dedichino a un classic metal a tinte fosche e saldamente ancorato negli eighties: e il loro secondo full-length “The End” (altro…)
(Trollzorn Records) Nel mio personale rapporto con i Cruachan ero rimasto a “Blood for the Blood God”, secondo capitolo della loro ‘Trilogia del Sangue’ che si conclude oggi: “Nine Years of Blood” racconta (altro…)
(Season of Mist) “Geometria” è un titolo fantastico. Oh, quanto mi fanno impazzire le creazioni del master mind Tamás Kátai! Il successore del fantastico “Meta” (recensione qui) è quanto mai estremo e complesso. Non ci (altro…)
(Pulverised Records) L’opener e title track ha atmosfera, è solenne, condita di una melodia reiterante che serpeggia in questi oltre sei minuti con grazia, lasciando il passo a qualche riff sabbathiano e a un (altro…)
(Avantgarde Music) Dal Canada, dal Québec, tuona la rievocazione del debutto di Circle of Salt, one man band di Maikan (ovvero Mike Kirkenbrannsår, artista che sta dietro pure a Æsahættr, Barren Canyon… (altro…)
(SPV/Steamhammer) Con i Crematory ho un rapporto strano. All’inizio fu amore. Intenso. Perduto. Dischi come “Transmigration”, “…Just Dreaming” e “Illusion” furono una rivelazione: un death metal ricco di keys, ma in contesto gotico. La voce (altro…)
(Indie Recordings) Facciamo un riassunto. Nattefrost è ancora vivo ed è pure in ottima forma, come ha dimostrato suonando dal vivo nei tempi recenti (qualche giorno fa all’Inferno, a fine 2017 in Italia). I suoi Carpathian Forest, più offensivi ed oltraggiosi che (altro…)
(CD Baby) Charming Timur è una one man band finlandese che si esprime in un insieme di nu-experimental-post metal. Ecco i pezzi dai diversi album pubblicati, il debut “A Brief Moment Of Existence”, “For The Duration of Psychiatric (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Dopo un disco di esordio del 2014 gli spagnoli tornano con un EP che vuole essere sin al midollo un tributo al death primordiale in pieno stile Asphyx. Non è quindi un caso che lo stesso (altro…)
(Hells Headbangers) Fa sempre piacere constatare il fatto che il caro vecchio death metal goda ad oggi di buona salute. A ribadire questa bella notizia ci pensano i finlandesi Cadaveric Incubator, con questo debutto spacca ossa contenente dodici (altro…)
(autoprodotto) EP strumentale… nessuna parola, ma un mondo di pensieri scatenati in cinque tracce di qualità. Paolo Carraro, chitarrista, da sfogo alla sua creatività con una band talentuosa e, evitando di fare il virtuoso (altro…)
(Autoproduzione) Tornano a due anni di distanza dall’ottimo debutto “Verrà La Morte Ed Avrà I Tuoi Occhi” i grossetani Colonnelli, band fondata dal cantante/chitarrista Leo Colonnelli, unico membro sempre in formazione dal 2012. Il loro thrash metal è potente e diretto al punto giusto, mitigato spesso da ottimi spunti (altro…)
(Buil2Kill Records) Quinto album e un’attività che inizia nel 1999, dati che eleggono i Coram Lethe a una consolidata realtà nella scena death metal italiana. La musica dei toscani è da sempre fresca, fatta di spunti, giocando (altro…)
(Fighter Records) I Candle mi hanno colpito fin dal primo ascolto: il loro heavy metal primordiale, dove si mescolano epic, thrash, doom e addirittura black, ma senza si possa parlare davvero di una presenza di questi ‘generi’, farà certamente felice chi ascolta i Pentagram o i Pagan Altar. (altro…)
(Debemur Morti Prod.) Duo black metal di Los Angeles, lanciato nel genere alla maniera della seconda metà degli ’90. Suoni ruvidi, caotici, sinistri, riff che creano atmosfere e maree di caos. Advorsus, voce e batteria, e (altro…)
(GrimmDistribution/Metropolitan State Productions) Cody Maillet non ne vuole proprio sapere di starsene con le mani in mano e dal 2002 ad oggi continua ad ampliare la discografia dei suoi Cryostasium, per non parlare di tutti gli altri suoi (altro…)
(Osmose Productions) La Osmose è davvero una garanzia: musica di qualità, sempre. Nello specifico i francesi qui recensiti hanno intrapreso una parabola qualitativa (altro…)
(Satanath Records/Grimmdistribution) Il prog è carogna, perché sa essere tanto tecnico quanto aggressivo, ma se non lo sai suonare rischi di far uscire di quelle porcate… Per fortuna con i russi Cortex Impulse non si è corso questo rischio. In una (altro…)
(Svart Records) In un qualsiasi luogo voi troverete la recensione di questo album ci sarà un’unica etichetta per definire la musica dei Coven. Heavy metal, punto. In quattro tracce il duo giapponese condensa una quantità tale di cliché che vien da dar (altro…)
(Blood Harvest) Esordio per Cryptic Fog, duo statunitense in circolazione dal 2009 ma con un solo demo all’attivo. La caratteristica principale di questo debutto è la varietà, intesa non come capacità di spaziare tra generi; lo stile (altro…)
(Nuclear Blast Records) Fermi tutti, per carità. Non ci troviamo qui a rimembrare il compianto iconico inglese dal polso alcolico facile. Qui si parla del gruppo del suo chitarrista praticamente storico, quello che (altro…)
(Punishment 18 Records) Terzo album per The Crucifier, formazione greca attiva sin dal lontano 1995. Dopo un periodo iniziale piuttosto prolifico, con tre demo, due EP e due full length in undici anni, la band ellenica si è (altro…)
(Nuclear Blast) Il trio Woody Weatherman, Mike Dean e Reed Mullin, ritrova l’eterno Pepper Keenan. Il chitarrista ritorna in formazione (è un membro dei Down di Phil Anselmo) dopo anni e l’album che ne consegue è (altro…)
(Inverse Records) Disco curioso, il quarto full-length dei Cardiant. Dopo due note capisci che sono finlandesi, ma alla fine dell’ascolto non hai ancora capito il genere. È importante, direte voi? (altro…)