CHARLOTTE – “Charlotte”
(Eönian Records) Storie di rock, di vita, di bands. Questi americani si formarono nel 1986, epoca d’oro se consideriamo che il loro genere ruota attorno all’hard rock. L (altro…)
(Eönian Records) Storie di rock, di vita, di bands. Questi americani si formarono nel 1986, epoca d’oro se consideriamo che il loro genere ruota attorno all’hard rock. L (altro…)
(Nuclear Blast Records) Frettolosamente etichettati come ‘black metal’ dalla loro stessa etichetta, dichiarati tra sludge, doom e post metal altrove, gli inglesi Conjurer sono molto lontani dall’essere propriamente e correttamente classificati. (altro…)
(Indie Recordings) Secondo capitolo per gli hard rockers norvegesi The Cruel Intentions, i quali danno finalmente un seguito a “No Sign Of Relief” (recensione qui )… senza discostarsi minimamente da quella favolosa atmosfera ottantiana, ricca di sleaze, farcita di punk. (altro…)
(Redefining Darkness Records) Probabilmente questo gruppo inglese è adatto a chi si chiede come sarebbero ora i Paradise Lost se non avessero optato per una sterzata di stile. (altro…)
(Vicious Witch Records) Vabbè dai, perdono alcune ‘ingenuità’ di questi gruppi appena nati, come il mettere una intro di 25 secondi prima della traccia… Musica genuina, intendiamoci, ma forse un po’ troppo asincrona rispetto ai tempi che corrono. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Ma I Nihilist non erano belli che sepolti? O magari si sono reincarnati in questo progetto greco, davvero un debutto coi fiocchi per chi come me è appassionato di death marcio e che vede ormai Entombed e Asphyx come unici superstiti del genere… fino ad ora, almeno. (altro…)
(Pitch Black Records) Cinque anni dopo il debutto omonimo, tornano i brasiliani The Cross, forti di un doom molto solenne, classico ma anche molto aggressivo per via del cantato in una sorta di growl moderato ma potente. (altro…)
(Time To Kill Records) Innanzitutto Cadaveria, ovvero Raffaella Rivarolo, è con noi. Di nuovo e come sempre da anni. “Emptiness” porta dentro di se questa meravigliosa verità, dopo che qualcosa ha minacciato la (altro…)
(Atomic Fire Records) Terzo capitolo per la band di Leo Leoni, una band nata quasi per caso che debuttò con quella specie di cover album (dei Gotthard!) intitolato “The Greatest Hits – Part 1”. (altro…)
(Inferna Profundus Records) Graveland e Commander Agares sono in un certo senso due realtà per molti versi opposte. I primi sono un gruppo storico della scena epic black polacca, con trent’anni di esperienza e l’incredibile cifra di venti album alle spalle. (altro…)
(Season of Mist) L’avvento di un nuovo album dei Christian Death porterà alla celebrazione di musicisti, ricordi, fatti lasciati alle spalle ormai da molto tempo. I (altro…)
(Massacre Records) Album di debutto per Astrid Klara Mjøen, cantante e fondatrice della band che usa “Devil Inside” come una sorta di diario personale messo in musica. I testi sono racconti di vita, di storie vissute sulla sua pelle negli ultimi anni. Un album (altro…)
(ATMF) Esistono da un decennio, hanno all’attivo un solo album uscito nel 2019, ma la potenza sonora ed atmosferica degli italiani Comando Praetorio è travolgente, incisiva, immensamente coinvolgente. (altro…)
(Century Media Records) Pazzesco… i tedeschi Caliban sono già al tredicesimo album (dodicesimo se non contiamo “Zeitgeister” (qui) …una band attiva da ben venticinque anni… quasi incredibile se pensiamo che il metalcore, per quanto in giro da una vita, appartiene in qualche modo all’ambito del metal moderno, specie se comparato con i generi estremi più classici, ovvero thrash, death e black. (altro…)
(Green Bronto Records) Cubani con il sogno di suonare come il buon Vecchio Mustaine, i Claim HG potrebbero puntare anche più in alto rispetto alla scena cubana, ma il grosso problema è la voce del gruppo, che deve piacere. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Eh sì che il Cile ha una concentrazione di seguaci del buon Gesù non indifferente… (altro…)
(Autoproduzione) Diciamo che se gli EP dovrebbero essere una sorta di biglietto da visita del gruppo, questo lavoro sarebbe un’arma a doppio taglio. (altro…)
(W.T.C.Productions) Per quanto i Chaos Invocation siano una band black metal della Germania, il loro modo di suonar eil genere sembra tutt’altro quello della scuola teutonica. Diversi brani sono (altro…)
(Putrid Cult) Sono passati praticamente sei anni dall’uscita precedente (recensione qui), e sembra proprio che questo tempo sia stato sfruttato appieno dai polacchi, con il risultato che questo album risulta piuttosto diverso dal suo predecessore. Più personale, più ragionato, meno debitore da suoni altrui. (altro…)
(The Sign Records) Mamma mia che voce! E che album! Miracoloso, non ho altri aggettivi. Dove sta il miracolo? Beh, da fuori sembra un comune disco, invece è una macchina del tempo, capace di riportarci indietro ai primi anni ’70 dove musica era sinonimo di libertà espressiva e compositiva, amore per la musica stessa e null’altro. (altro…)
(Debemur Morti Productions) Freddo, gelido e polare black metal proposto da californiani. L’assolata terra d’America non ha minimamente influenzato le intenzioni di stile di Tony Thomas, polistrumentista, e di Chelsea Murphy, cantante. I due sono affiancati dal batterista Yurii Kononov. La Murphy esprime uno scream lacerante, dannato. Tony Thomas (altro…)
(MNRK Heavy) Ormai avevo perso le tracce degli americani Crowbar (in italiano, ‘piede di porco’), ma finalmente un nuovo album è stato pubblicato. La rabbia e l’irriverenza del gruppo si sente dalla prima nota, potresti riconoscerli ad occhi chiusi. (altro…)
(Elevate Records) Nuovo album per la band bresciana nel quale offre un’architettura sonora imponente. Lo stile musicale è di stampo prog power metal che a suo modo rimanda a scenari in stile Sonata Arctica. I Chronosfear infondono massicce dosi di melodie cinte (altro…)
(Brutal Mind X Fat Tub Of Lard) Pubblicato sul finire dello scorso anno, “Fermented Cranial Inebriating Fluids” è la (altro…)
(Metal Blade Records) Persa da qualche anno quella sottile vena melodica che arricchiva le composizioni quanto il proprio post metal, i Cult Of Luna sono andati sempre di più verso la deriva (altro…)
(Vocem Interiorem Manifestations) Due pezzi, “Eclipse Of Truth” e “The Seventh Hour”, di dieci minuti ciascuno e dall’identità multiforme, sono il contenuto di questo EP dei tedeschi Crestfallen Queen. La band doom metal con elementi prog, pronuncia un (altro…)
(Emanzipation Productions) Lo swedish death metal sound unito ai principi di stile dei Bolt Thrower, sono il suonare dei Creeping Flesh. La band svedese si presenta con un sound pastoso, chitarre dal timbro della scuola death metal di quel paese, il tutto però incanalato in cavalcate che crescono (altro…)
(Argonauta Records) Appena l’album di debutto dei Cosmic Order è iniziato, mi son tornati in mente i miei vent’anni, dove consumavo Alice In Chains e Soundgarden, ossia la faccia colta e raffinata di un genere che, se avesse avuto come unici esponenti i Nirvana, se ne sarebbe stato molto ma molto lontano dalle mie orecchie. (altro…)
(Osmose Productions) Tradizioni, leggende e miti dei Balcani rientrano in “Krv i pepeo” che vuol dire ‘sangue e cenere’, ovvero il primo album dei CMPT. I serbi suonano black metal a velocità elevate che mirano a lanciare melodie epiche e dai toni pagan. CMPT, dal (altro…)
(Nuclear Blast Records) Eccoli i Celeste, loro che abitano in una delle tre città del triangolo magico, o maledetto che sia, cioè Lione. Sono di nuovamente tra noi e con un nuovo album. Anch’esso rigorosamente con una ‘s’ tra parentesi posta alla fine della parola che offre il titolo al suddetto (altro…)
(Massacre Records) Undicesimo album per l’elegante e imperiosa istituzione del rock in Svizzera. Crystal Ball con l’avvento della pandemia si sono ritrovati (altro…)
(Xenokorp) Gli estremisti di Norimberga Dead per i venticinque anni del loro primo full length ne ricevono una sontuosa ristampa da parte della Xenokorp Records. Pubblicato nel 1995, “You’ll Never Know Pleasure…” – nelle ristampe successive il titolo è (altro…)
(Underground Symphony) Claudio Livera detto ‘The Reaper’ ha votato il proprio heavy/power metal alla scuola teutonica in una maniera esemplare. I pezzi sono taglienti, veloci e c’è anche qualcosa del più classico speed metal tra le canzoni dove (altro…)
(Eisenwald) I gelidi canadesi Cantique Lépreux rompono il ritmo dei due anni! La loro storia narra che si formarono nel 2014, pubblicarono un album due anni dopo (“Cendres Célestes”, qui), replicarono dopo un altro biennio con “Paysages Polaires” (qui)… ma all’appuntamento del 2020 non si presentarono proprio. (altro…)