DESULTOR – “Master of Hate”

(Abyss Records) Sono svedesi e vengono pubblicati da un’etichetta americana. Sono svedesi e sono solamente in due, il chitarrista e cantante Markus Joha e il batterista Michael Ibrahim. Sono svedesi e fino ad ora avevano realizzato solo due demo. Sono svedesi e non sono soltanto questo. I Desultor hanno suonato un album di death metal progressive, (altro…)

Di |2012-03-27T07:36:47+02:0027 Marzo 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DAVIDIAN – “Our Fear Is Their Force”

(Massacre Records) Il nuovo album dei Davidian ha un impatto estremamente potente. Il sound è gigantesco e alcune orchestrazioni di synth che la band ha disseminato in alcuni pezzi rendono il tutto ancora più gigante. Il sound è un corollario di death/thrash/metalcore, quindi un metal molto moderno, e ogni singolo brano ne è una lunga dimostrazione. Proprio la lunghezza dei pezzi è la pecca fondamentale di “Our Fear Is Their Force”. (altro…)

Di |2012-03-11T07:48:48+01:0011 Marzo 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DIABULUS IN MUSICA – “The Wanderer”

(Napalm Records) La band spagnola che viene esaminata in queste righe è passata dalla Metal Blade alla Napalm Records, per pubblicare il secondo album. Chissà cosa ha determinato questo passaggio, ma sicuramente il prodotto in termini di qualità non è svilito. Il symphonic/gothic metal di questo quintetto della Navarra (altro…)

Di |2012-03-05T15:05:26+01:0005 Marzo 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DARKNESS BY OATH – “Near Death Experience”

(Cyclone Empire) Sto guidando, notte d’inverno, nevica. Il viaggio è ancora lungo. Accendo lo stereo, e decido di ascoltare questi Darkness By Oath, svogliatamente, tanto per farmene un’idea, in fin dei conti li devo pur recensire. Non li conosco,  anche se sono in giro da una decina d’anni e sono al terzo album. (altro…)

Di |2012-03-06T18:50:32+01:0001 Marzo 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DISCLOSE – “Survive?”

(DysFUNCTION records) I Disclose (queli di Carpi e non quelli giapponesi!) sono una realtà dal 2004 e discograficamente sono arrivati al secondo album. Quando “Survive?” parte le casse d’ascolto si arroventano, l’energia della musica si diffonde e il rapimento è compiuto. “Survive” è un’apertura magnifica, dove la batteria sostiene con vivace forza le chitarre dallo stile Metallica e il ritornello del bravissimo singer (altro…)

Di |2012-02-29T08:31:45+01:0029 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DECEMBER FLOWER – “When All Life Ends…”

(Cyclone Empire) Vaste lande invernali, con laghi ghiacciati, fredde foreste, poi ancora laghi, ancora pianura innevata. Il freddo, il crepuscolo. Voi siete degli spiriti che vagano senza sosta in questo deserto di ghiaccio. La vostra sofferenza, la vostra pena, il vostro lato oscuro, il vostro segreto oscuro che vi tortura. Siete condannati a vagare in questa terra senza fine, in questo inverno dove il sole muore, in questo regno dell’oscurità. (altro…)

Di |2012-02-29T08:16:14+01:0029 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DESASTER – “The Arts of Destruction”

(High Roller Records) Intro di una battaglia di tempi andati, poi le ostilità si interrompono e le chitarre diluviano assassine, con un drumming doppiato dal basso che tiranneggiano il campo di morte con tuoni infernali. Su tutto si erge la risata malsana di Sataniac. I Desaster aprono in questo modo “The Arts of Destruction”. I tedeschi erano cinque anni che non ne pubblicavano un album. Questo nuovo album (altro…)

Di |2012-02-27T07:59:18+01:0027 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DYSCARNATE – “And So It Came To Pass”

(Siege of Amida) Questa band dell’Essex è formata da tre musicisti, i quali per impatto incidono per quanto ne farebbero sei. I Dyscarnate sono potenza e lo esprimono  attraverso un death metal infernale. “And So It Came To Pass” è stato registrato da Chris Fielding al Foel Studio, Galles, e poi missato e masterizzato da Jacob Hansen (Aborted, Xerath) in Danimarca. Sono questi due passaggi i responsabili dell’ottima resa audio dell’album (altro…)

Di |2017-10-02T10:06:35+02:0022 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DEUS MORTEM – “Darknessence”

(Witching Hour) In attesa che esca l’album a marzo, i Deus Mortem pubblicano un singolo con due pezzi. “Darknessence” esce nella versione 7″ con vinile rosso e in CD jewel case. Loro sono un duo: Inferno, conosciuto per i suoi trascorsi nei Behemoth, Azarath, Christ Agony e altri, e Necrosodom, già con Anima Damnata e Azarath anche lui. I due provengono dal lato oscuro e gelido del metal, ovvero il black metal. Questo è il cardine dei due brani, (altro…)

Di |2012-02-11T07:17:10+01:0011 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DRAKKAR – “When Lightning Strikes”

(My Kingdom/Audioglobe) Era da tempo che non si avevano notizie dei Drakkar: se si esclude l’ep “Classified” parliamo di addirittura dieci anni! Ed è un piacere ritrovare la band così pimpante e ispirata, come dimostra senza ombra di dubbio questo “When Lightning strikes”, il quarto disco ufficiale in studio. Ci troviamo di fronte a un concept fantascientifico che non sarà il massimo dell’originalità, ma non per questo seguire le avventure (altro…)

Di |2012-02-06T08:13:45+01:0006 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DEAD TO THIS WORLD – “Sacrifice”

(Soulseller Records) Già autori dell’album “First Strike for Spiritual Renewance”, i Dead To This World dell’ex Immortal Iscariah pubblicano questo mini che traccia la via al prossimo full length. Attualmente la band vede un incremento della formazione, la quale non è più un duo. Non c’è più l’ex Gorgoroth Kvitrafn, ora le pelli sono percosse dall’ex Black Flame M:A:Fog e sono anche arrivati il chitarrista Skyggen (ex Gorgoroth e Thunderbolt) (altro…)

Di |2012-02-05T10:58:17+01:0005 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DISGUISE – “Second Coming”

(My Kingdom Music/Audioglobe) I blackers di Barletta Disguise erano fermi da diverso tempo, almeno discograficamente parlando. Chi ha avuto familiarità con i precedenti lavori, potrà riscontrare con “Second Coming” una sostanziale evoluzione del sound. La band resta nell’ambito del black metal, ma l’aspetto sinfonico e quindi l’uso delle tastiere, si è trasformato come una crisalide. La produzione scolpisce dei connotati ben definiti (altro…)

Di |2012-02-02T10:45:22+01:0002 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DEUS OTIOSUS – “Murderer”

(FDA Rekotz) I Deus Otiosus sono danesi e “Murderer” è il primo album inciso nel 2010, ma sta raggiungendo ora una maggiore diffusione grazie alla FDA Rekotz e all’American Line in Sud America. Il sound è death metal corposo e di matrice old school scandinava, con inserti thrash metal. “Murderer” è un revival godibile e quelle notti fredde e malvage che sono le canzoni si dimostrano scorrevoli. C’è qualche buon assolo (altro…)

Di |2012-11-11T21:20:01+01:0025 Gennaio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DIES IRAE – “Secret Veils of Passion”

(Chaos Records) Messicani e autori di due album, questo un immediato profilo riassuntivo dei Dies Irae. Tuttavia la band nasce come un progetto di Dahern, voce e chitarra, al quale poi nel tempo si è aggiunto Frenz, chitarra solista, e Daniel HG alla voce. Pur provenienti da un universo metal, i Dies Irae orientano il sound verso il post rock, la melodia e qualche sperimentazione, oltre ovviamente al metal. (altro…)

Di |2012-01-16T00:04:01+01:0016 Gennaio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DR.FREAK & MR.4 – “Rock n Roll Brotherhood”

(logic(il)logic/Andromeda Dischi) Dr. Frak e Mr. 4 sono cantante e bassista dei Superhorrorfuck e “Rock n Roll Brotherhood” è un loro progetto solista, che mira ad “esprimere un lato un po’ più soft e melodico della nostra creatività, un lato che con i Superhorrorfuck è sviluppato soltanto in parte, quindi avendo entrambi la stessa esigenza abbiamo deciso di collaborare e comporre questo disco” (altro…)

Di |2012-01-13T08:56:24+01:0013 Gennaio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DESERT SIN – “Destination Paradise”

(Pure Steel-Audioglobe) Questo è il secondo album degli austriaci Desert Sin, anche se i nostri hanno una lunga carriera con un altro monicker (il brutto “Sick-U-R”) che rimonta fino all’inizio del decennio scorso. Dieci i brani in questo “Destination Paradise”, un dignitoso prodotto di heavy/power metal (naturalmente alla tedesca!) mai troppo scontato o banale, che privilegia sempre le soluzioni meno dirette ed elementari. (altro…)

Di |2012-01-07T23:31:09+01:0007 Gennaio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DEXTER WARD – “Neon Lights”

(Iron on Iron) Si è mai sentito di una band di purissimo us metal anni ’80 che provenga dalla Grecia e incida il proprio debut album nel 2011? Fino a che “Neon Lights” non ha iniziato a girare nel mio stereo non ci credevo neanche io! I Dexter Ward, nome di Lovecraftiana memoria, nascono dopo che Manolis Karazeris e Mark Dexter (al secolo Marco Concoreggi) lasciano i BattleroaR e decidono di dedicarsi ad un progetto più consono alla propria dimensione musicale. (altro…)

Di |2012-01-07T15:40:52+01:0002 Gennaio 2012|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DEADLY TIDE – “8th Deadly Sin”

(BRC Rec./Self  Distr.) Una delle prime cose da curare per una band, soprattutto se dedita allo street/sleazy rock, è l’immagine. Una copertina d’impatto, la quale anticipa anche l’elevato tasso femminile esposto nel layout interno, una grafica accattivante e simpatica, il tutto sovrapposto ad un contenuto musicale realizzato con attenzione, il quale però pesca anche da materiale già edito. Questo è quanto hanno fatto i toscani Deadly Tide, con il secondo album, i quali non sono musicisti dell’ultima ora. “8th Deadly Sin” offre una serie di pezzi di gran fattura: “My Starlet Blue”, lento con orchestrazione emozionante, “Dandy Rhapsody” inesorabilmente street rock, “In My Downtown” e la semi-ballad, già edita, “I Hope for a Better DayI”. Eccole dunque le punte di massima espressione di “8th Deadly Sin”, ma strappano sorrisi, e consensi, le già note “I’m the King of the World” e “Sexy Disco Sexy (So Hot and Nasty)”, oltre al puro sleazy rock di “Time for Cigarette”. E’ un disco estremamente fruibile, il quale non mancherà di soddisfare gli amanti dell’hard rock, con pochi cali espressivi nelle dodici canzoni proposte e che rivernicia gli stilemi del genere.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10

Di |2011-12-28T08:27:51+01:0028 Dicembre 2011|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DEVASTATOR – “La Musica Fa Schifo”

(Fadeout Records) Dieci anni di attività ed esprimersi come se esistessero da venti anni e allo stesso tempo suonare in modo vivace e spedito. Queste sono le doti principali dei toscanacci Devastator. Diventati un trio nel 2009, a seguito dello split con il cantante Albe, la band ha optato per il cantato in italiano del chitarrista Rob. Il risultato di questa scelta è lo si è apprezzato nel precedente EP “Andatevene Tutti Affanculo”, riproposto con i suoi 4 pezzi in questo nuovo album. “La Musica Fa Schifo” è uno sconquassante thrash/hardcore caricato di energia devastante grazie anche alle liriche in italiano. Proprio quell’energia e determinazione riescono a bypassare qualche giro e riff risaputo, dando un’adrenalinica carica emotiva ai singoli brani. Dopo la titletrack introduttiva ad aprire le ostilità c’è “Vergine” (già presente nell’EP citato), ma sinceramente è “Ho Sbagliato Tutto” a sincronizzare dentro di se tutto il sound scatenato dei Devastator. “La Mafia E’ una Montagna di Merda” e “X Falsor” sono altri due pezzi di un certo interesse, ma tutti i brani hanno la durata giusta e l’incisività per stamparsi nella mente di chi li ascolta. “La Musica Fa Schifo” è un album fatto da materia nota, ma assolutamente in grado di inchiodare l’attenzione del fruitore. Al massimo le uniche limature sono adducibili alla voce, per qualche parola che si perde nel growling. Ma il tempo darà ragione a Rob di perfezionarsi, del resto il suo timbro è già unico. Merita qualche riga la parte testuale. “La Musica Fa Schifo” è una feroce critica al circo della scena musicale e sono già i titoli a rivelarlo: “X Falsor”, un morso alla nota trasmissione TV, “Bono Fai Vomitare” missiva alle rockstar, la bordata ai critici “La Bella Musica” e la sprezzante denuncia di agenzie e promoter “Sfilata di Moda”. “La Musica Fa Schifo” è puro coinvolgimento.

(Alberto Vitale) Voto 7/10

Di |2011-12-18T16:55:42+01:0012 Dicembre 2011|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DORO feat. ONKEL TOM ANGELRIPPER – “Merry Metal Xmas”

(Nuclear Blast/Audioglobe) Cosa fanno insieme Doro Pesch e il leader dei Sodom? Semplice, un brano metal per Natale! Iniziativa simpatica quella di rilasciare, in digitale e in vinile 7’’ colorato, questa “Merry Metal Xmas” (in due versioni che… mi sembrano assolutamente identiche!), ma sarebbe stato ancora più interessante se al calore delle intenzioni si fosse accompagnato quello del songwriting. Il brano è infatti di una semplicità disarmante, con un testo veramente trito e ritrito: si stampa subito in testa proprio per la sua banalità, ma se fosse stato sul nuovo album di Doro e non avesse parlato del Natale lo avremmo tutti trascurato come un filler. Il contrastato duetto è in ogni caso ben riuscito. Se non avete idee sul regalo per il vostro vicino black metal, con “Merry Metal Xmas” lo farete felice al di là di tutto!

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10

(Nuclear Blast/Audioglobe) A Natale si fanno gli auguri e i regali, soprattutto se c’è un legame. Per questo i musicisti realizzano dei singoli natalizi appositamente per l’evento. E’ quanto ha pensato di fare Doro, ex Warlock, con la partecipazione di Tom Angelripper dei Sodom, incidendo “Merry Metal Xmas”. E’ un brano semplice, con un ritornello accattivante e una melodia che ti prende subito. Pochi ingredienti, tutti fondamentali, che producono una canzone la quale però dopo una ventina di ascolti continuati, per la carica e la spensieratezza in grado di fornire, probabilmente verrà in seguito archiviata nei propri ricordi. “Merry Metal Xmas” però trova forza nel duetto davvero riuscito tra le due voci, inoltre la versione “5 Bierchen später Mix” (il singolo consta appunto di due versioni) offre una distribuzione delle strofe tra Doro e Tom in modo più equo. Il singolo è disponibile in vinile verde o in digital download. Gli zii hanno fatto un regalo sinceramente studiato a tavolino per l’evento, ma del resto basta il pensiero! Merry Metal Xmas a tutti!

(Alberto Vitale) Voto: 7/10

Di |2011-12-09T09:03:19+01:0009 Dicembre 2011|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DRAGONLAND – “Under the Grey Banner”

(AFM-Audioglobe)  I Dragonland tornano potenti, ispirati e soprattutto con il coraggio di un concept fantasy, scelta del tutto controcorrente per questo momento del mercato: e ci regalano, finalmente, la terza e ultima parte delle “Dragonland Chronicles” iniziate nientemeno che nel 2001. In questi dieci anni i nostri hanno subito diversi cambi di line-up, e la nuova formazione vede il definitivo abbandono del guitarist e fondatore Nicklas Magnusson: per fortuna, il symphonic power metal della band suona sempre alla grande, e mi dispiace solo che il promo non disponga dei testi e delle spiegazioni sulla storia. “Shadow of the Mithril Mountains” ci ripresenta appunto il vecchio sound con un tocco melodico alla Sonata Arctica in più. Molto teatrale e ben riuscito il break di violino in “The Tempest”; l’episodio più fantasy e sognante è “Fire and Brimstone”, mentre il ritornello di “The black Mare” è in grado di gettare luce su tutto il disco. I toni si incupiscono con “Durnir’s Forge”, mentre la voce che domina l’intermezzo “Throne of Bones” è così operistica da ricordare addirittura i Trans-Siberian Orchestra! La titletrack spinge al massimo l’epica compositiva della band, inserendo come di consueto qualche elemento progressive nelle ritmiche. In questi tempi di magra sconsolante per il power metal, un disco da non perdere: e non avete idea di cosa troverete sul sito internet della band, trasformato per l’occasione in una specie di mappa narrante fantasy…

(Renato de Filippis) Voto: 8/10

Di |2011-12-02T08:03:22+01:0002 Dicembre 2011|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DESCENDING – “New Death Celebrity”

(Massacre Records) I greci Descending hanno un sound davvero potente e d’impatto, del resto hanno registrato insieme a Fredrik Nordström (uno che ha un curriculum di produzione che va dagli At the Gates, ai Rotting Christ e passando per i Dark Tranquillity, Dimmu Borgir e Opeth) presso i Fredman Studios (In Flames e altri). Un lavoro ben confezionato, con una cover di Seth Siro Anton, ma incapace di nascondere le derive verso i Soilwork e un death/thrashcore di marca svedese. Questo significa i canonici breakdown, le canoniche ripartenze, il canonico cantato duale e tanti altri canoni rispettati! Specificamente di loro si può affermare che Nick Vell dietro i tom è un pazzesco picchiatore, che Jon Simvonis ha una bella voce, che Noir al basso non riesce a suonare una nota che non doppi le chitarre o la batteria e che le chitarre fanno poco per dimostrare di saper fare di più. Si rivelano piacevoli i brani “The Energy”, una devastazione totale, “Path to Healing” e “Shared Planet”. “New Death Celebrity” ha la capacità di deludere ogni aspettativa già prima della sua metà. Gli amanti del genere saranno in grado di scovarci dei lati positivi in questi dieci pezzi, ma al momento è possibile dichiarare che i Descending devono assolutamente fare di meglio.

(Alberto vitale) Voto: 5,5/10

Di |2011-11-13T14:41:57+01:0013 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DYING HUMANITY – “Living on the Razor’s Edge”

(Bastardized Recordings) Provano a crescere i Dying Humanity, del resto questo nuovo album è il terzo, ovvero quello che potrebbe dimostrare un salto di qualità e maturità. “Living on the Razor’s Edge” è un connubio tra death metal, cenni di thrash metal, riffs e melodie molto metalcore alla svedese. Il tutto è mischiato in modo tale da evitare eccessivi toni catchy: insomma, essere melodici, ma metterci rabbiosa potenza e aggressività. Tutto sommato i tedeschi vi riescono e forse l’articolazione del songwriting (ci sono diversi inserti totalmente acustici) è dovuta anche alla pretesa di costruire il concept che è alla base di questo lavoro. Un concept che non mi è stato permesso a fondo di analizzare per l’assenza dei testi nel promo, ma, si legge nelle note, che è il racconto di come sulla base della violenza l’umanità rovini se stessa giorno dopo giorno. “Till the End” è un brano ricco di pathos e con diversi intrecci nel riffing, come li offre anche “Between Angel  and Beast” e “Clarity of Mind”. Questi sono i pezzi più diversificati, mentre ad esempio “Blinded”, “Outcast” e “Addicted” sono spediti, veloci e canonici del genere deathcore. Buona la prova della band in “Welcome to the Abyss”, l’unico brano decisamente più death metal di tutti. “Living on the Razor’s Edge” è un lavoro che si evidenzia per le melodie, più che per le strutture dei pezzi. Sono proprio le melodie ad essere, per ora, il loro piatto forte. La maturità per i Dying Humanity è ancora distante, ma il percorso è stato intrapreso.

(Alberto vitale) Voto: 6,5/10

Di |2011-11-03T20:08:07+01:0003 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DR.LIVINGDEAD! – “s/t”

(High Roller Records) Ad essere simpatici i quattro ragazzi svedesi lo sono, ma nella sostanza questo loro omonimo debut, di sedici pezzi dal breve minutaggio, alla fine dei conti stanca. Anzi, spazientisce. Spazientisce perchè la forte influenza Slayer, Exodus e Anthrax è talmente eccessiva che ascoltare per intero “Dr.Livingdead!” diventa un atto scontato. Se da una parte la produzione è granitica e levigata, la tracklist offre un generico stile crossover, tipo Municipal Waste o DRI, “Kill Me!”, ma anche un thrash d’autore alla Exodus “World War Nine”, Slayer “Slime from Above” e il mosh in stile Anthrax, “Dead End Life”. Risultano trascinanti, ma diventano scontati già prima della metà dell’album.

(Alberto Vitale) Voto: 5,5/10

Di |2012-11-16T20:35:31+01:0017 Ottobre 2011|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DIVINEFIRE “Eye of the Storm”

(Liljegren Records) Fra i molteplici progetti del cristianissimo Christian Rivel ci sono anche i DivineFire, dati per spacciati tre anni fa (quando pubblicarono “Farewell”) ma oggi nuovamente sul mercato con questo quinto full-“length”. La marcia in più del disco è la presenza del singer Germán Pascual, anche lui come Rivel ex-Narnia, autore di growlings molto profondi pur se mai eccessivi. Se ancora “Time for Salvation” mantiene una predominanza di elementi sinfonici, “Hold on” e “Unchain my Soul” superano la barriera e sconfinano decisamente nell’estremo: di tutti i progetti di Rivel i Divinefire si rivelano così il più originale e forse anche il più riuscito. “To love and forgive” tenta, e con buoni esiti, una escursione nel folk. Il massimo di potenza è in “Send me out”, mentre “The Worlds on Fire” riesce a combinare quest’ultima con il refrain e la melodia. “Never surrender” offre dei cori pesanti che danno al tutto un andamento molto epico, mentre l’outro strumentale “Close to the Fire” ci porta su lidi neoclassici. Non male!

(Renato de Filippis) Voto: 7/10

Di |2011-10-12T16:52:28+02:0012 Ottobre 2011|Categorie: ALBUM, D|Tag: |

DOMINANZ – “As I Shine”

(Industrial Silence) Il combo in questione proviene dalla nera e malsana Norvegia, ovvero la terra del black metal. I Dominanz sono certamente figli di quel filone musicale, ma la loro attitudine vira decisamente verso sonorità che tendono a creare atmosfere sinistre, torbide e allucinate. Parlare di “As I Shine” significa dover tirare in ballo l’industrial, il gothic, il dark, l’atmospheric black metal e cose del genere. Non è materia semplice questo debutto di Roy Nordaas, polistrumentista e ex Cult of Deception, Jørn Tunsberg, chitarrista e con un passato negli Immortal e Old Funeral, e Frode Gustad, batterista, ex Thy Grief. Le tastiere sono l’anima del sound, mentre le chitarre, poderose ed epiche, vengono doppiate da un basso denso e fragoroso, tale da rendere il sound ancora più nero. Un metal d’atmosfera dannatamente evocativo, con scorci inaspettati come la sperimentale e black ‘n roll “Last Day of Your Life”. Si incontrano anche idee nello stile dei Cradle of Filth (“Man on Top”), Dimmu Borgir (“The Philantropic”) e, perché no, dei Tiamat e gli ultimi Satyricon. Non è possibile parlare di plagio con “As I Shine” perché i Dominanz sono una torbida sintesi di quanto malsano e inquieto metal estremo sia stato realizzato negli ultimi dieci anni. Non tutte le canzoni sono al top – ma quanti sono in grado di riuscire in tutte?- ma giunti alla fine della morbosa e sensuale “The End of All There Is”, posta a chiusura di “As I Shine”, non si resta assolutamente tranquilli e sereni.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10

Di |2011-09-23T09:18:57+02:0023 Settembre 2011|Categorie: ALBUM, D|Tag: |
Torna in cima