INYAN – “A Bitter Relief”
(autoproduzione) Stoner, grunge e hard & heavy, inquadrano questa nuova incisione del trio lombardo. La band presenta un album dalle sonorità piene, non patinate e ruvide quanto (altro…)
(autoproduzione) Stoner, grunge e hard & heavy, inquadrano questa nuova incisione del trio lombardo. La band presenta un album dalle sonorità piene, non patinate e ruvide quanto (altro…)
(Iron Bonehead) Attivi da oltre un decennio, gli australiani Ill Omen si sono sempre mossi nei meandri dell’underground black metal, ed il loro sound ne è una conferma assoluta. Musicalmente siamo in territori che ricordano i (altro…)
(Moribund Records) Il disco comincia con un’intro recitata dove due probabili streghe sono nel bel mezzo di un sabbath e imprecano in modo decisamente blasfemo verso la Bibbia. Da tutto questo mi aspettavo l’inizio di un disco black, invece gli Infernal Legion (altro…)
(Mighty Music) La storia la sapete: c’è una band che pubblica un disco o due a metà anni ’80, quindi svanisce nel nulla nei nineties. Il montante interesse per l’heavy metal classico li porta poi alla reunion negli anni 2000, (altro…)
(Nuclear Blast Records) Nuova vita per i mitici Immortal. Abbath se ne è andato. Demonaz dopo un’operazione è tornato alla chitarra (aveva smesso nel 1997 a causa di una tendinite)… e già che c’era ha preso possesso anche del microfono nel quale (altro…)
(Vacula Prod / Narcoleptica Prod.) Piazzando un black metal glaciale, primevo, con spinte devastanti, gli Inféren realizzano un full length di tutto rispetto. Qualche riff ben riuscito, una solida base ritmica e testi che trattano dei quattro cavalieri dell’apocalisse, completano il quadro del primo (altro…)
(Terror From Hell Records) Non conoscevo gli Into Coffin, band tedesca giunta ora al secondo album. Ammetto di essere rimasto piuttosto perplesso quando ho visto che questo lavoro contiene soltanto due (altro…)
(Dying Victims Productions) A tre anni da “Might and magic”, gli Iron Kobra scaldano i motori con un 7’’ cantato in tedesco e dedicato nientemeno che a “Dungeons & Dragons”, il celebre roleplaying fantasy. (altro…)
(Autoproduzione) Dietro a questo nome si cela un duo francese che ha collaborato a entità non meno maligne di questa, come i Mass Grave e gli Evisceration. Fieramente (altro…)
(Autoproduzione) Tornano a quattro anni di distanza dal buon debutto “First Hate To The World” i siciliani Inner Hate, con questo EP di quattro pezzi che vede sedere dietro le pelli il batterista dei Thrash Bombz Vincenzo Lombardi. Non so quando sia (altro…)
(Metal Blade) Una follia voluta, cercata, esibita senza sosta. Il francese Gautier Serre non si smentisce mai. Un cut up di cose, un insieme di suoni messi insieme a forza, cuciti con ago e filo, ma anche con martello e chiodi, per creare alla fine una sfrontata, rivoluzionaria e incresciosa (altro…)
(Candlelight Records) Ihsahn finisce con l’andare sempre oltre se stesso. Lui cambia, si evolve. Ihsahn con il tempo è diventato un musicista a tutto tondo. Era già accaduto con gli Emperor, ma una volta smessi i panni del ragazzetto con volto dipinto e idee radicali, è passato (altro…)
(autoproduzione) Ne è passata di acqua sotto i ponti dai tempi del debut album “Guidelines for Genocide”. Tuttavia chi scrive ha conosciuto la band olandese solo dal successivo, cioè “Tribute to Totalitarism”. Izegrim il nucleo di un discorso musicale che col tempo (altro…)
(Heidens Hart Records) Interessante ristampa del primo (e finora unico) album degli inglesi Ildra, one-man-band autrice di un pagan metal spesso genuinamente bathoryano; l’originale uscì nel 2011. Da notare che tutti i testi sono in anglosassone, (altro…)
(Andromeda Relix) Hanno classe da vendere i torinesi In-Side, formazione nata con l’intenzione di rinverdire i fasti del melodic rock e AOR degli anni ’80, riproponendone le sonorità con un approccio più moderno ma comunque (altro…)
(Season Of Mist) Ristampa da parte della Season Of Mist dell’eponimo debutto dei thrashers austriaci Insanity Alert. Lo stile della formazione di Innsbruck pesca a piene mani dal thrash (altro…)
(War Arts Productions) Debutto in audiocassetta, già qui potremmo aprire una discussione da tesi di laurea. Da quello che si riesce a decifrare nei suoni, una serie di vetri rotti introduce ad una manciata di tracce marce e corrotte, (altro…)
(Adulruna) Adoro quando una band trova la propria strada, la propria dimensione, la propria direzione artistica. Quando questo succede, quando l’arte emerge e va oltre i primi tentativi -magari sinceri, ma (altro…)
(I, Voidhanger Records) Ho avuto molte difficoltà a dare un nome al genere proposto dal gruppo inglese. Nonostante in giro si legga che gli Inconcessus… fanno black, a me sembra che questa sia una (altro…)
(Iron Rise Records) Conosco gli esordienti Iron Will, fondati addirittura nel 2000, attraverso una nota stampa molto singolare, che alterna passaggi quasi drammatici ad altri molto ironici, e che non so quanto rispecchi davvero la realtà dei fatti: (altro…)
(Psychout Records) Nuovo album dal vivo per Imperial State Electric, band capitanata dal batterista degli Entombed Nicke Andersson, che qui sfoga la sua passione per il rock’n’roll degli anni ’60. registrato tra Giappone, Spagna e Svezia, “Anywhere Loud” è (altro…)
(WormHoleDeath) Mi ricordo ancora il mio primo disco “estremo”, quello con la voce che ruttava per intenderci. Si trattava di “Deliverance” degli Opeth. Un disco che ampliò notevolmente il mio panorama musicale. E col tempo imparai così ad apprezzare anche (altro…)
(AFM Records) Reduci dal successo del loro ultimo album “Titancraft”, tornano in pista i power metallers Iron Savior con questa nuova raccolta che comprende alcuni classici dei primi album usciti per la Noise Records. (altro…)
(Season Of Mist) Secondo album solista per l’inossidabile Phil Anselmo, personaggio che certamente non ha bisogno di presentazioni. Devo ammettere che il debutto di questo progetto “Walk Through Exits Only” del 2013 non mi aveva entusiasmato più di (altro…)
(Non Serviam Records) La gestazione di questo lavoro, vengo ad apprendere, è stata piuttosto lunga e travagliata, segnata soprattutto dall’instabilità della formazione. Bisogna difatti tornare al 2012 per avere un’altra prova discografica del combo. Al di là (altro…)
(Massacre) Il primo album degli Imeprious, “Varus” del 2011, si basava sulla figura di Publio Quintilio Varo, colui che durante l’età romana divenne governatore della Germania (altro…)
(Parlophone) Da persona poco, ma veramente poco obiettiva per quanto concerne i miei idoli musicali indiscussi ho sempre giustificato molte scelte commerciali discutibili dei nostri, imputandole più a (altro…)
(Sliptrick Records) Gli Ivory Times, prog/alt metal, giungono al terzo album. Anzi, mini album. Qui ci sono solo ventidue minuti di musica… dite che sono pochi? Se guardiamo con superficialità sicuramente sono poca roba. Ma con un po’ di voglia, (altro…)
(autoproduzione) “Walking Dead Men” apre l’album e subito si ha l’impressione che dallo stereo stia per esplodere qualcosa. I pescaresi Insane Therapy aumentano il potenziale distruttivo del proprio deathcore, verniciandolo (altro…)
(Vic Records) Era la seconda parte degli anni ’80 e i canadesi si imposero da subito grazie al primo album “None Shall Defy”. Pur senza diventare un punto di riferimento nella scena (altro…)
(Autoprodotto) Dicono di suonare thrash, ma mi sembra che nella loro musica ce ne sia davvero poco: gli svizzeri Infinitas, all’esordio dopo un ep del 2015, propongono una interessante miscela di generi (predomina largamente il folk) (altro…)
(Season Of Mist) Nonostante non sia più una novità, desta sempre una certa curiosità la suggestiva commistione tra metal estremo e sonorità folk provenienti dalle più disparate parti del mondo. A partire da (altro…)
(This Is Core) Agenti del caos gli Infall. Il loro continuo passare tra situazioni di stampo hardcore, ma rigorosamente di natura post, e il (altro…)
(Pitch Black Records) Leggero leggero, a tratti più rock che metal, il secondo album degli Insatia finisce per convincere proprio per la sua immediatezza! La band di Tucson, Arizona ci regala una manciata di brani (38 sono i minuti totali) (altro…)
(High Roller Records) Devo dire che questo ritorno in scena dei canadesi Infernäl Mäjesty mi ha alquanto stupito; se teniamo conto che il precedente album della band risale a ben tredici anni fa, e che (altro…)