Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
MØRKETIDA – “Traveler of the Untouched Voids” (EP)
(Werewolf Records) Dopo il vento gelido proveniente dall’album di debutto “Panphage Mysticism” (recensione qui) uscito un paio di anni fa, torna con sete di sangue il duo/trio finlandese grazie ad un EP che porta avanti di un passo il livello (altro…)
(Debemur Morti Productions) La storia degli Ulcerate inizia nella da noi lontana Nuova Zelanda al principio degli anni 2000. La band si fa subito notare con
(Dying Victims Productions) Originariamente uscito solo in formato digitale, questo EP è ora riproposto su supporto fisico. Il trio canadese, sin dall’uso della bellissima copertina, riporta l’ascoltatore agli anni ’80 con un doom funereo e
(Nuclear Blast Records) Il nuovo album degli Oranssi Pazuzu esce per la Nuclear Blast e dunque presenta musicalmente qualcosa diverso dal 
(Season of Mist) Sei anni per un nuovo album, questo il tempo impiegato dalla band di Los Angeles per “Phylogenesis”. Nuovo, ma non un album che
(Autoproduzione) Un po’ strana, questa nuova uscita dei polacchi Exlibris, che segue di due anni il buon “
(My Kingdom Music) Quattro anni da “Deadlights” (
(Stygian Crypt Productions) Slavonic folk metal, nella sua fierezza primordiale, per il quarto album dei russi Стожар (Stozhar in caratteri latini), una band come se ne vedevano molte
(Peaceville Records) Non è mai passato così tanto tempo da un album a quello successivo per il gruppo svedese. In mezzo una pausa piuttosto lunga, è vero… e soprattutto un album, “The Fall Of Hearts”, che se da un lato ha dato grande prova 
(Elevate Records) La meritoria opera di ‘ristampa digitale’ della Elevate Records continua con il primo, e finora unico disco, dei romani Timestorm, uscito proprio all’inizio del millennio
(Autoproduzione) C’è sempre qualcosa che permette di distinguere facilmente, nell’ambito del metallo classico, le band provenienti dalle isole britanniche: brani più lunghi, con strutture spesso 

(Blood Harvest Records ) Dieci anni di vita e ben poca produttività per i belgi Bones, i quali oltre ad un paio di demo hanno all’attivo solo un altro EP (“Awaiting Rebirth”,
(Autoproduzione) Guardate la cover. Leggete il titolo. Date un’occhiata alla tracklist. E cercate qualche foto in rete. Che ide vi siete fatti? I tedeschi Steavy Metal (ovvero Steavy medesimo, 
(Ván Records / Soulfood) La Vàn ripropone i The Spirit Cabinet, dopo avere pubblicato il loro precedente album del 2015 “Hystero Epileptic Possessed”. Gli olandesi si rivelano un buon compromesso tra heavy metal e totali influenze
(Mighty Music) Per festeggiare i dieci anni di attività, i danesi Vanir (che io avevo lasciato a “
(Fastball Music) La band di Norimberga presenta, per la seconda volta, un concetto musicale forte e insolito, cioè quello di suonare dell’heavy metal in acustico. Hellride sono
(Reaper Entertaiment) “
(Punishment 18 Records) NWOTHM, o in qualunque modo vogliate chiamarla, per i milanesi Ruler, qui al terzo album: nel loro sound riverberano molte radici degli eighties,
(Argonauta Records) Terzo full length per Graveyhard, formazione toscana ativa dal 2011. Lo stile della band pesca a piene mani dallo sludge di stampo statunitense che vede acts come Down e Crowbar come portabandiera del genere. 
(Pure Steel Publishing) I francesi Black Horizon sono stati fermi per diversi anni prima di sostituire il proprio vecchio cantante, Bruno Crispino: con Alex Puiseux i nostri hanno trovato l’uomo giusto, 
(Silver Lining Music) Probabilmente, molti di voi conoscono i Diamond Head dai brani coverizzati dai Metallica in “Garage Inc.”: la band inglese, fondata nel 1976,
(Underground Symphony Records) A quasi sei anni di distanza dal debut “
(Black Lodge Records) Amo ed odio questo EP; lo amo perché è fottutamente geniale, mentre lo odio perché diventa impresa ardua riuscire a descrivere in maniera esauriente la musica di questi svedesi. La base di partenza è un death 
(Edged Circle Productions) Mamma mia che debutto per questi peruviani! Otto anni per arrivare al primo LP sono certo tanti, ma visto il risultato mi vien da pensare che le lunghe gestazioni siano necessarie. Specie se si parla di un genere,
(The Orchard / Sony) I brasiliani hanno pubblicato autonomamente questo album nell’ottobre dello scorso anno. Questa versione ‘deluxe’ comprende tre bonus: “Skydriver of the Light”, “Ragnarok in versione unplugged e 
