ZODIAC – “Grain of Soul”
(Napalm Rec.) Ritorno dei Zodiac attraverso l’eterna riproposizione di schemi blues-hard rock. Matrice anni ’70 con una serie di canzoni energiche, vive e godibili. I Zodiac sono, e (altro…)
(Napalm Rec.) Ritorno dei Zodiac attraverso l’eterna riproposizione di schemi blues-hard rock. Matrice anni ’70 con una serie di canzoni energiche, vive e godibili. I Zodiac sono, e (altro…)
(Blood Fire Death) Giungono al primo full length gli Spagnoli Zerobyte, quintetto nato nel 2010 e con il mini EP omonimo (2013) all’attivo. Questo lavoro conferma in tutto e per tutto i pregi ed i difetti riscontrati nel (altro…)
(T-Boy Rec. / Universal) Rob Zombie è uno dei personaggi più sopravvalutati della scena metal. Ecco, è giusto scriverlo in apertura di queste righe e chi vorrà leggerle capirà da che parte esse tendono. Attenzione però, è pur vero che questo non vuol dire che Rob Zombie abbia fatto pessima musica. (altro…)
(Svarga Music) Dopo l’ottimo “Contemplation” del 2014, torna la one man band ucraina Zgard, con il suo black metal ricco di atmosfera ed inserti folk, un black che a tratti sembra sinfonico anche se l’effetto teatrale non è creato da le (altro…)
(Satanath Records) I belgi Zardens hanno a mio avviso intravisto la formula vincente, ma non l’hanno colta appieno. Mischiare il death con il black è difficile e a tratti forzato, ma questi ragazzacci non se ne curano affatto (altro…)
(Autoproduzione) Secondo album per Zygnema, band proveniente da Mumbai (India) attiva dal 2009. Sono passati ben cinque anni dal debutto “Born Of Unity”, un lavoro che ha riscontrato un certo successo e ha permesso al gruppo di esibirsi in contesti importanti come il Wacken. La (altro…)
(Invictus Productions) Debutto discografico per Zom, band Irlandese dedita ad un metal estremo old style. Influenzati da bands come Sarcofago e primi Darkthrone, gli Zom non disdegnano accelerazioni grind e stacchi thrash metal non lontani stilisticamente dai primi Slayer. I brani non si perdono in (altro…)
(Pure Steel) Ecco, e direi finalmente, tornare con un disco di inediti gli Zandelle, una delle formazioni più interessanti nella seconda generazione dell’us metal. Il merito dei newyorkesi è infatti di usare le tastiere come praticamente nessuno dei connazionali osa fare: (altro…)
(LX, Relief, Great Dane e altri) Zoe e la purezza del rock. Quando hai la purezza hai tutto e dunque ecco che i francesi Zoe implementano stoner, rock blues, southern e dintorni in un “Raise the Veil” che si lascia ascoltare a volume adeguatamente sostenuto. Come è giusto che sia, perché (altro…)
(autoprodotto) Questi sono i dischi che mi incuriosiscono, che generano in me un’attrazione strana, quasi perversa. Questo progetto argentino integra tutte le caratteristiche delle tipiche band heavy locali, a partire dai riff classici ma diretti e coinvolgenti, passando per l’impostazione vocale: non solo le strofe sono (altro…)
(Against PR) La globalizzazione del mercato crea situazioni sempre più strane: la Against ci invia il debut degli sloveni Zaria. Io mi ci fiondo subito perché leggo ‘epic folk metal’… ma a prescindere dal fatto che l’etichetta si rivelerà in larga parte inesatta, mi chiedo dopo una mezzora: quanti metalheads italiani (altro…)
(Bandcamp) Chi scrive ha una propria opinione riguardo le etichette. Il metal è un genere che negli anni ha assunto varie forme, ma ultimamente la tendenza è quella di creare dei sottogeneri nuovi che di inedito hanno veramente solo il nome. Ecco quindi che non (altro…)
(Minotauro Records) La copertina è di Ed Repka, e molti quindi (anche qui in redazione!) sono stati tratti in inganno: invece gli Zero Down suonano un US metal sporco ma tutto sommato classico. Questa band di Seattle, che si definisce formata da veterani della scena del luogo, (altro…)
(Memento Mori) Provengono dalla scena di Boston i Zealotry e da buoni americani si esprimono attraverso un death metal piuttosto ragionato, fatto con sequenze e parti che si incastrano attraverso un atteggiamento dinamico e variabile. “The Charnel Expanse” è (altro…)
(Apathia Records/Hipsterminator Rec.) Postcore e mathcore non sono di certo, parlando onestamente, tra le sfumature del metal più facili da ascoltare. Ritmi asincroni, melodie in ottave e seste non sempre corrispondenti, in un vortice di caos acustico complesso e meraviglioso, in cui l’ascoltatore viene letteralmente risucchiato. Il 20 ottobre, in Europa, è uscito “Fall in Line” dei francesi Zapruder. Una band influenzata direi positivamente da più (altro…)
(Napalm Records) Buona pubblicazione dell’austriaca Napalm. Lontana dalle abitudini metal, ma non nuova a cose che non lo siano ed ecco dunque un nuovo lavoro dei Zodiac: tedeschi, dannatamente rock, intrisi e ubriachi di blues e del miglior rock vintage. “Sonic Child” ha suoni caldi e intensi che vestono un blues mai banale, ma assottigliato nelle epieghe di un rock che tocca essenze southern, street e acid. Un rock che in alcuni tratti (altro…)
(Shadow Kingdom Records) Similmente a quanto fa la Pure Steel in Europa, anche la Shadow Kingdom in America si dedica a una sistematica opera di setacciamento dell’underground anni ’80, alla ricerca di perle rare e dimenticate. Stavolta la meritoria etichetta ci offre in un doppio cd la discografia completa (altro…)
(Autoproduzione) In occasione della pubblicazione del loro secondo album, che avverrà fra pochi mesi, i Zephaniah dell’Indiana ristampano e ridistribuiscono il primo, datato 2008. A dire il vero, per il sound proposto sembra che i nostri abbiano scritto i brani di “Stories from the Book of Metal” (altro…)
(Pure Steel Records) Anche se non sono particolarmente noti in Italia, gli Zarpa sono fra i padrini del metallo iberico: con molte pause e scioglimenti, sono in attività addirittura dal 1977! “Bestias del Poder” è l’undicesimo full-“length” e il secondo che esca per il gruppo Pure Steel (altro…)
(Autoproduzione) Gli Zeit sono una band Veneziana nata agli inizi di quest’anno. Nonostante si siano appena formati, i componenti vantano già una certa esperienza, essendo ex componenti di As The Sun (Swedish death metal) e Anbruch (hardcore) ed avendo avuto modo di dividere il palco con (altro…)
(I Hate Rec.) I Zaum sono un duo canadese formato da personaggi canadesi più o meno noti: Christopher Lewis, frontman degli Iron Giant, e Kyle A. McDonald, il frontman dei Shevil, il quale suona il basso e canta, oltre a cimentarsi con trame del sitar ed effetti di ogni tipo. Il sound dei due (altro…)
(Unspeakable Axe Records) Prendete i Motorhead, rendeteli ancora più lerci, velocizzateli pure un pochino, cercate Lemmy in una giornata in cui è molto roco, poi sporcate ancora di più il tutto con tocchi di Voivod e Hellhammer… e credo avrete finalmente una vaga idea di come suonino i Zoldier Noiz! (altro…)
(Svarga Music) Oscurità. Mitologia. Folklore. Paganesimo. Il quarto lavoro di Yaromisl, leader della one man band ucraina Zgard emana molteplici sensazioni. Progetto molto attivo (già il quarto full length per una band che nasce nel 2010!), ed ampiamente maturo, integra sonorità black con inserti (altro…)
(Pure Steel Publishing) I Zeno Morf sono fra le poche band norvegesi a suonare il classico heavy/power, e già per questo mi sono sempre stati simpatici. “Wings of Madness”, il secondo disco, non era affatto male (qualche volta (altro…)
(Iron Shield Records) Questa band è il risultato di un’amicizia nata pochi anni fa tra il chitarrista Derek Schilling e il cantante tedesco Paul Martin Missy. Il primo viveva negli Stati Uniti e il secondo in Svezia, con il coinvolgimento di altri musicisti attorno a Schilling, la distanza è stata colmata attraverso la realizzazione della musica da un lato dell’Atlantico, quello di New York, e delle (altro…)
(Hells Headbangers) I Zemial sono tra le cose migliori che la scena metal greca abbia mai prodotto e se non ci credete è meglio che vi sbrighiate a procurarvi qualcosa di Archon Vorskaath, titolare del progetto. Terzo album in venti anni, diverse release minori e un’attitudine al black metal rimasta underground e affascinante. Black metal greco, fatto dunque di un riffing, ma non da meno la batteria, che riprende schemi sonori classici, cioè roba presa da Venom, Bathory, ma anche la NWOBHM. (altro…)
(Massacre Records) Non male il concetto compositivo degli Zombie Inc., ovvero impiantare in un death metal classico accenni di modernità, melodie, spunti rock/death ‘n roll, qualche sampler, cenni splatter e tutta una fiera di idee che denotano la voglia di scherzare, di fare ironia. Martin Schirenc, cantante, trasferisce (altro…)
(Heart Of Steel Records) Sublime, coinvolgente, passionale. La chitarra di Luca ha un sound unico. Integra le influenze che derivano dai suoi interessi e dalla sua vasta esperienza, ma il risultato è decisamente personale, riesce a far viaggiare la mente, scollegare dal mondo, portando i sensi verso un livello di percezione superiore. (altro…)
(Coroner Records) Zombie Sam è un chitarrista e arrangiatore che ha collaborato con Alessio NeroArgento, il quale per questo album d’esordio si è seduto dietro la consolle, passando poi tutto il materiale per il mastering a Ettore Rigotti (Disarmonia Mundi e altri). Zombie Sam dopo un EP nel 2012 (altro…)
(T-boy / Zodiac Swan / USM) Rob Zombie, ovvero Robert Bartleh Cummings, è tra gli artisti a stelle e strisce più noti. Musicista, regista (prima di questo album si è visto in giro con il film “le Streghe di Salem”), scrittore, un personaggio a 360°, anticonformista e non, innovatore e non. Rob Zombie è una figura. Una specie di icona (altro…)
(Gardarika Musikk) Nonostante sia attento da qualche anno alle proposte black metal che provengono dall’Est Europa, e in particolare dall’Ucraina, non avevo mai sentito il progetto del bielorusso Temnarod e denominato Zaklon. “Chornae Lis’ce” è stato pubblicato a fine novembre 2012 ed il terzo lavoro uscito dal 2010. Temnarod si presenta con una registrazione direi nitida per la comprensione delle melodie, mentre chitarre e tastiere si mettono sullo stesso piano, (altro…)
(High Roller Records) Ed eccolo qui, il nuovo disco di inediti degli Züül: almeno alla pari con l’ottimo debut (recensito QUI: vi rimando anche per tutte le informazioni sulla band) e ancora più destabilizzante nel fondere il sound delle opposte sponde dell’Atlantico. “Show no Mercy” e “Guillotine”, le prime due cartucce, sono esattamente come dovrebbero essere: veloci, taglienti, con quel tipico tocco british che pochissime band oggi riescono a creare… e tra l’altro queste pochissime sono tutte sotto contratto (altro…)
(High Roller Records) In concomitanza con l’uscita del nuovo full-length, la High Rollers ha deciso di ristampare su cd e lp l’esordio degli Züül, oscura formazione dell’Illinois che si nasconde dietro pseudonimi, e che ha l’incredibile capacità, nonostante sia americana, di presentare un incontaminato heavy metal ottantiano… che suona incredibilmente inglese! Come che sia, la riproposizione a soli due anni dalla prima data di uscita è segno certo che gli Züül (nome preso da un demone dei “Ghostbusters”) (altro…)
(Cyclone Empire) Ritornano gli svedesi zombificati, due anni dopo l’esordio targato “Zombified Slaughtermachine”. Questo album è un death metal della prima ora, molto spedito e quasi sul crust, ovviamente con soluzioni note perché appunto di vecchia maniera. Un sound rabbioso, apocalittico e che si manifesta attraverso dodici pezzi assassini. “Carnage Slaughter and Death” è uno di quei lavori che proseguono massacrando le note (altro…)