THE HIP PRIESTS – “Roden House Blues”
(The Sign Records) Selvaggi, sporchi, volgari, sfacciati, rumorosi… Esattamente quello del quale il rock ed il punk hanno bisogno! (altro…)
(The Sign Records) Selvaggi, sporchi, volgari, sfacciati, rumorosi… Esattamente quello del quale il rock ed il punk hanno bisogno! (altro…)
(Fireflash Records) Annunciato, atteso, evocato da un buon lavoro pubblicitario, “1901 | The First Mother” è in arrivo sul mercato e probabilmente non sfigurerà di fornte a lavori che portano avanti il discorso del metal estremo quanto elaborato. Dopo sedici anni e quattro album, la band emiliana si dimostra abile nel manipolare e suonare le (altro…)
(Magnetic Eye Records) Finalmente con i These Beasts abbiamo tra le mani qualcosa di realmente inedito… immaginatevi la sfrontatezza dei primi System Of a Down, unita ad un suono decisamente stoner. Come vi sembra? (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Quarto album per gli americani The Golden Grass, probabilmente la loro migliore prova. Il disco risulta sin da subito ispirato, anche se non cambia la fonte di ispirazione, vale a dire il rock a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, con gli Zeppelin a far da ombra su tutta la discografia degli americani. (altro…)
(Great Dane Records) Dietro al moniker Throne Of Flesh si celano musicisti di lunga esperienza nell’underground estremo tricolore; al basso troviamo infatti Giuseppe Tato Tatangelo, ‘lider maximo’ degli Zora e bassista, tra gli altri, di Glacial Fear, Antiphatic ed una sfilza di altre band con cui ha collaborato o collabora attualmente. (altro…)
(Atomic Fire Records) Dall’EP “Drive” (qui) con la nuova etichetta, ecco che i finlandesi 69 Eyes mettono insieme un nuovo album il quale, come prevedibile… è una dannata bomba! Non bastava il pacchetto di singoli pazzeschi di “Drive”, ovvero la stessa title track, l’irresistibile “California” o la diabolica “Call Me Snake”… ora l’album -oltre a contenere quei tre pezzi- aggiunge la nuova title track, ovvero un brano diabolicamente seducente, oscuramente decadente e romantico; ma non basta: (altro…)
(Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group) La Art of Melody non se li fa mai scappare. Sono artisti con quell’impostazione nostalgica anni ’80? Abbracciano l’AOR o il West Coast? Allora finiscono tutti nel roster di questa instancabile etichetta italiana, capace di proporre con impeto e passione tantissimi artisti identificativi, un po’ iconici, sicuramente imperdibili per gli amanti di queste sonorità. (altro…)
(Osmose Productions) The Evil ovvero ‘il male’, raffigurato con un’iconografia arcaica sulla copertina di “Seven Acts To Apocalypse”, è uno scorcio ipotetico dell’inferno. “Seven Acts To Apocalypse” è aperto dalla sabbathiana e mortifera “Envy”, la quale segna da subito le caratteristiche sia (altro…)
(Chaos Records) Il plotone trevigiano votato al black metal che prende nome da un termine greco traducibile come ‘sacrificio rituale’, ritorna con un album che celebra il genere musicale secondo i fasti degli anni ’90. Sound oscuro, molto, con accenni di stile e strutturali in stile Darkthrone e Mayhem, “Islands in Cosmic Darkness” è una dimensione nella (altro…)
(Listenable Records) Sono i Thron tedeschi, quelli della regione del Baden-Württemberg e al quarto album nel quale mostrano il proprio black metal melodico inframezzato da soluzioni estreme e non, cioè modulate e ritoccate da concessioni al gothic e horror metal. La Listenable (altro…)
(Century Media Records) Tribulation e un nuovo EP, un po’ la prova generale del futuro della band, visto che fino a “Where the Gloom Becomes Sound” (recensione qui) il team che scolpiva il sound della band era composto da Adam Zaars e il prolifico Jonathan Hultén; quest’ultimo, tuttavia, ha mollato i Tribulation, lasciando il posto a Joseph Tholl, il quale dopo aver già ampiamente dimostrato le sue capacità sul palco, ora finalmente affianca Adam nella stesura dei brani, tra l’altro in una forma più vicina, più collaborativa di quanto succedeva con Jonathan. (altro…)
(Personal Records) Debut album per The Grifted, band formata da alcuni prime movers della scena death metal svedese, considerando che nella formazione troviamo membri fondatori di formazioni come Treblinka (successivamente diventati famosi con il moniker Tiamat), Septic Grave, Ethnocide e Child. (altro…)
(Dark Essence Records) Il black metal è in circolazione da decenni… dalla prima ondata alla seconda, fino ad oggi, con tutte le evoluzioni di ogni tipo, comprese le regressioni più integraliste, selvagge e rigorosamente lo-fi. Poi giungiamo all’anno MMXXII… ed ecco che se ne escono fuori questi debuttanti (i quali sono però membri di Attentat, Troll, Urarv, Whip, Curse, Den Saakaldte, Ethereal Forest, The 3rd Attempt, Kvesta, Mystic Rites, Satanic Panic, ecc), Tilintetgjort si fanno chiamare, gente alla quale evidentemente nessuno ha raccontato la storia che loro quindi riscrivono da zero: (altro…)
(Indie Recordings) Crescono molto i norvegesi The New Death Cult con questo loro secondo album. Se il debutto (recensione qui) offriva molti spunti variegati, il nuovo lavoro mette tutto a fuoco, mira con precisione e rivela una band di heavy rock alternativo irresistibile e travolgente, rivelando un disco che si mostra esplosivo, brillante, incalzante, decisamente tuonante. (altro…)
(Wild Kingdom Records) Approcciarsi alla musica dei Trench Dogs è un po’ come iniziare a fumare; la prima sigaretta di solito risulta sgradevole, provoca tosse o addirittura nausea. Poi arriva la sigaretta successiva, che sembra già più buona, mentre la nicotina entra in circolo causando dipendenza… (altro…)
(Svart Records) La band Terveet Kädet nasce alla fine del 1979 nel nord della Finlandia, non lontano dal confine con l’allora URSS, ed è stata una fonte di ispirazione per diverse band e musicisti metal. I finlandesi si sono espressi attraverso il linguaggio (altro…)
(Napalm Records) C’è un perché se i Tragedy pubblicano via Napalm Records, e forse è la stessa ragione per la quale questa etichetta -che sa guardare oltre- ha messo sotto contratto anche gli italiani Nanowar Of Steel. Se la band italiana prende in giro un po’ tutti, dal metal a… se stessi… i Tragedy, invece, sono sostanzialmente una cover band o, per meglio dire, una tribute band che vede come oggetto di tributo in chiave metal ogni brano musicale di fama mondiale, indipendentemente dal genere originale! (altro…)
(Soulseller Records) Ci hanno preso gusto i norvegesi Tulus con il precedente “Old Old Death” uscito nel 2020 (recensione qui) dopo la loro lunga pausa artistica (la seconda, in quanto band pubblicò tre dischi negli anni ’90, poi silenzio fino al 2007, poi un disco nel 2012 e nuova lunga pausa fino al 2020). (altro…)
(Inside Out Music) Dei Transatlantic c’è poco da dire: davanti ad una simile entità, innanzi ai suoi mitici componenti c’è solo da inchinarsi. Per chi non sia informato, si tratta di una super prog band con una formazione composta de Neal Morse (Spock’s Beard), Mike Portnoy (ex Dream Theater), Roine Stolt (The Flower Kings) e Pete Trewavas (Marillion), oltre a live session quali Ted Leonard (Enchant, Spock’s Beard, Pattern-Seeking Animals). (altro…)
(FMZ Entertainment Group) Esordio assoluto dei torinesi The Bang! Tales attraverso un EP che immediatamente comunica un’attitudine compresa tra punk, pop e rock e di stampo anni ’90 e con un sound un pochino garage che ne deriva dalla produzione. Cinque pezzi piuttosto distintivi tra (altro…)
(Ancient Dead Productions) Secondo album per Terrestrial Hospice, progetto nato in Polonia per mano di Inferno, batterista dei Behemoth e del cantante/chitarrista/bassista Skyggen, ex Darkstorm e Swastyka. (altro…)
(F.thebassplayer Records) Sono francesi, sono un duo, nella vita sono contadini (hanno un fattoria in Guascogna, la Lou Casse. Per davvero!), ma hanno messo anche in piedi una rock band fai-da-te… una band che è ha suonato diverse date oltreoceano e pure in questo continente, calcando pure il palco del Rock The Castle in Italia (guarda le foto qui). (altro…)
(Nuclear Blast Records) Difficile aspettarsi qualcosa di diverso dai Twilight Force. Power melodico come se non ci fosse un domani. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Instancabili ed esplosivi i finlandesi Turmion Kätilöt! Vent’anni di una storia che giunge al decimo album, oltre che EP ed una infinità di singoli. Una storia intensa, dopo un inizio come duo in studio, la conseguente crescita, la breve pausa a causa di un infarto del vocalist MC Raaka Pee, la perdita per strada di gente come Spellgoth (Tuomas Rytkönen), artista dall’animo delicato… più orientato al black metal che all’industrial (ed infatti è il deviato frontman degli Horna!); (altro…)
(Century Media Records) Al vero e proprio debutto sulla lunga distanza, questo gruppo non riesce a farmi cambiare idea. Siamo ancora di fronte ad un interessante connubio di death e power metal, quindi abbiamo tempi veloci e melodie ‘facili’ su un sostrato di cattiveria offerto da un comparto ritmico piuttosto infuocato. (altro…)
(Lupus Lounge) Un punto di convergenza ai due lati ‘dello stagno’. Tchornobog, il progetto americano del nativo ucraino Markov Soroka fa un passo avanti rispetto al debutto omonimo del 2017 (recensione qui) e, nel viaggio verso il nuovo album, fa una sosta pubblicando un mastodontico brano (quasi venticinque minuti) che mette in evidenzia quel percorso, richiamandone con lo stile della copertina (firmata Adam Burke) il punto di origine. (altro…)
(Diamonds Prod.) Con un moniker che richiama una canzone degli Iron Maiden ed un logo che ricorda moltissimo quello dei Praying Mantis, non è difficile capire il genere musicale proposto dai toscani Twilight Zone. (altro…)
(Godz Ov War Productions) La band polacca Trup si distingue per un black metal dai risvolti post e sludge. Il clima musicale è questo e genera un’atmosfera inquieta e oscura in “Nie”, il secondo album per la band. L’album è (altro…)
(Dark Essence Records) Mostruosamente grezzo, ma anche perversamente geniale. Violento. Turbolento. Un assalto frontale privo di umanità a base di black metal ancestrale, pieno di disturbi, sferzato da rumori deviati, con una definizione del suono instabile, volutamente caotica, maledettamente micidiale. (altro…)
(earMUSIC) Leggendaria Tarja! La favolosa soprano finlandese non si è mai persa dopo la fine dell’epoca che la vedeva frontwoman, oltre che membro fondatore, dei Nightwish. Anzi, da sola -camminando da sola- ha intrapreso un percorso favoloso che ormai dura da quasi vent’anni, scandito da ben nove album in studio, senza contare le svariate collaborazioni, tra queste con Scorpions e Within Temptation. (altro…)
(Osmose Productions) Seconda opera dei metallari serbi Terrörhammer che sono una sana e feroce quanto ottusa espressione speed/black metal. ‘Ottusa’ perché il loro suonare dei Terrörhammer è una carica a (altro…)
(Flowing Downward) Trhä: un bel oggetto criptico. Siamo negli Stati Uniti, in Texas… ma qui non c’è nulla di caldo e soleggiato… siamo piuttosto in una ambientazione sonora più in linea con un incrocio tra spazio siderale e Siberia nei mesi più freddi dell’anno… magari con un tocco dell’oscurità dell’Islanda o del Canada invernali. (altro…)
(Avantgarde Music / Unorthodox Emanations) L’ex Nocturnus Ed Mowery forma pensa ai Tiwanaku nel 2003 e da allora ha lavorato a questo album, affinché potesse un giorno vedere la luce della pubblicazione. Negli anni Mowery ha collaborato con James Murphy (Testament, Obituary ecc.), Richard (altro…)
(Slack Records) Messi in fila uno dietro l’altro, questi cinque pezzi coprono un arco temporale di 7 minuti e 45 secondi. Pochi, brevi, quanto semplici e diretti come fisiologicamente accade nel punk. La band (altro…)