BODY HARVEST – “Parasitic Slavery”
(Comatose Music) Attivi dal 2011, questi quattro animali giungono al secondo album senza alcuna intenzione di farsi dei nuovi amici. Anzi! Sicuramente l’evidenziare quanta demenza regni tra la razza umana la quale consuma in forma parassita e (altro…)
QANTICE – “The Anastoria”
(Pride & Joy Music) Il terzo disco dei francesi Qantice propone un ‘cinematic metal’ a tema fantascienza che potrebbe non dispiacere ai fan del (pen)ultimo Luca Turilli: (altro…)
EMERALD SABBATH – “Ninth Star” (Tribute)
(Plastic Head Distribution) Un fan irlandese dei Black Sabbath che nella vita è un ispettore della sicurezza in una centrale nucleare, mette insieme dieci musicisti e non che hanno militato (altro…)
BLAZE OUT – “Instinct”
(Blood Fire Death) Tornano con il secondo album gli spagnoli Blaze Out, confermando il loro metal trasversale che abbraccia svariati generi con fruibile intelligenza, come già dimostrato in occasione del debutto (recensione qui). Il (altro…)
CALICO JACK – “Calico Jack”
(Underground Symphony) Avevo trattato ottimamente l’EP di debutto “Panic in the Harbour”, ma sono un po’ in difficoltà con il debut sulla lunga distanza dei milanesi Calico Jack: (altro…)
ECHTRA – “BardO”
(Temple of Torturous) Lo riconosci, basta sentirlo. Neppure ascoltarlo. Basta davvero poco per capire quando dell’atmopsheric black metal è di produzione statunitense come nel caso di Echtra. One man band non più (altro…)
SAINT VITUS – “Saint Vitus”
(Season of Mist) Siamo vicini ai quarant’anni di carriera per i Saint Vitus (con questo moniker, però contando la precedente incarnazione chiamata Tyrant, i quaranta sono già passati). E siamo al nono album in studio, il quale si affianca a vari live ed EP sparsi in (altro…)
TIME LURKER / CEPHEIDE – “Cepheide – Time Lurker Split” (Split)
(Les Acteurs de l’Ombre Production / Mallevs Records) Oscurità, atmosfera e totale dannazione che echeggia dalla Francia. Due bands, uno split, tre brani… ed un totale di tre persone, se consideriamo che i Time Lurker sono una one (altro…)
ETERNITY’S END – “Unyielding”
(Ram it down Records) Fra i tanti progetti di Mike LePond, gli Eternity’s End riuniscono un manipolo di musicisti impegnati in tantissime altre band: mastermind del progetto è il chitarrista Christian Münzner, (altro…)
BULLHEAD – “Tough Luck”
(Boersma Records) Full length di debutto per Bullhead, formazione tedesca in circolazione dal 2015 che vanta già una discreta esperienza dal vivo, avendo suonato anche in Austria e Repubblica ceca, oltre che in Germania. (altro…)
VEONITY – “Legend of the Starborn”
(Sliptrick Records) Se dici Veonity, dici il power metal più classico e ortodosso che si possa immaginare: a meno di due anni da “Into the Void”, gli svedesi tornano con il terzo disco della loro breve ma spumeggiante carriera. (altro…)
MANAM – “Rebirth Of Consciousness”
(Rockshots Records) C’è molta carne al fuoco dentro “Rebirth Of Consciousness, debut album dei veneti Manam. Nata nel 2017, la band dimostra già un’ottima padronanza strumentale e compositiva, nonostante (altro…)
VUOHI – “Witchcraft Warfare”
(Saturnal Records) Debut album per Vuohi, band finlandese marcia e devastante al punto giusto. Nel sound di questi folli scandinavi convivono punk, hardcore, crust, stacchi thrash, death metal a palate e black metal, il (altro…)
GUARDIANS OF TIME – “Tearing up the World”
(Rock of Angels Records) Hanno una storia lunghissima, i norvegesi Guardians of Time: fondati addirittura nel 1997, hanno dato alle stampe quattro full-length prima di questo interessante “Tearing up the World”… (altro…)
FRANCESCO MARRAS – “Time Flies”
(autoproduzione) Secondo album per il chitarrista sassarese, munito di un ventaglio di generi compresi tra il rock e il metal. Dal lato rock si nota il blues ed elementi più o meno fusion e power, mentre da quello metal heavy (altro…)
PA VESH EN – “Cryptic Rites of Necromancy” (EP)
(Iron Bonehead Productions) Dalla Bielorussia tornano questi misteriosi animali (francamente non so nemmeno se si tratti di una band o di una one man band come suggerisce la tetra copertina). Dopo il debutto del 2018 (altro…)
DEEP SUN – “Das Erbe der Welt”
(Massacre Records) Dalla Massacre, di solito specializzata in ben altre sonorità, arriva un disco che non ti aspetti: gli svizzeri Deep Sun confezionano un concept su intelligenza artificiale (altro…)
SKULLSMASHER – “Rocket Hammer Brian Surgery”
(Selfmadegod Records) Puro e duro grindcore. Duro e violento, estremi come dovrebbe essere. Un album di rara bellezza, per questo duo di Los Angeles con partecipazioni presso (altro…)
SATURNUS TERRORISM – “Pamphlet”
(Epictural Production) Qualcosa di truce e sinistro aleggia in “Pamphlet”, espressione del black metal della terra di Francia. Suoni eccessivamente compressi, unica pecca che per molti non lo è, visto il genere, velocità (altro…)
PARAGON – “Controlled Demolition”
(Massacre Records) Inossidabili, anche se dalle foto promozionali ormai un po’ invecchiati, i Paragon danno alle stampe il loro 12° album, prodotto (come spesso è accaduto) (altro…)
HIGH REEPER – “Higher Reeper”
(Heavy Psych Sounds Records) Da Philadelphia, il secondo album edgli High Reeper, band impegnata in un classico stoner, tutto polvere, pelle, fumo, droga e alcol a fiumi. Ma non è uno stile musicale che vuole essere (altro…)
TELEPORT – “The Expansion” (Demo/EP)
(Edged Circle Productions) Blackned death estremamente tecnico e progressivo che tuona dalla Slovenia. I Teleport non hanno ancora pubblicato nessun album, il quale è atteso nel corso del 2019, e hanno all’attivo solo un EP più svariati demo. Uno di questi (altro…)
MOTHER OF MILLIONS – “Artifacts”
(Vicisolum Productions) Il terzo album dei greci Mother of Millions è una perla di rock/metal progressivo, che segue il filone di bands quali i Dream Theater, Pain Of Salvation o certi periodi degli Anathema. I musicisti (altro…)
YEAR OF THE KNIFE – “Ultimate Aggression” (Reissue)
(Pure Noise Records) Sotto un unico contenuto due EP della band hardcore-metal Year Of The Knife, infatti ciò è quanto raccoglie “Ultimate Aggression”. Uno è “Ultimate Disease” del 2017, l’altro (altro…)
YERÛŠELEM – “The Sublime”
(Debemur Morti Productions) Vindsval e W.D.Feld di Blut Aus Nord si inventano questo nuovo mezzo di espressione, nel quale l’industrial è coperto da ombre (altro…)
FÖRGJORD – “Ilmestykset”

(Werewolf / Hells Headbangers) Dalla fervida scena black finlandese tornano con il quarto lavoro i Förgjord, a tre anni dal convincente “Uhripuu” (recensione qui). Proprio su “Uhripuu” la band esternava una violenza disumana pregna di tendenze black’n’roll ed (altro…)
POSSESSED – “Revelations of Oblivion”
(Nuclear Blast) Si parla di Black Metal, di death metal, di thrash estremo, si stilano liste, storie e biografie dei suddetti generi e loro li ritrovi sempre: i Possessed sono tutto questo. Sono, erano, perché il tempo di fissare le (altro…)
STRANA OFFICINA – “Law of the Jungle”
(Jolly Roger Records) A distanza di ben nove anni dall’ultimo album di inediti “Rising to the Call”, ma a pochi mesi dall’EP/Raccolta “Non Finirà Mai”, la Strana Officina pubblica il nuovo “Law of the Jungle”: (altro…)
EXTREMA – “Headbanging Forever”
(Rockshots Records / Universal) Quando GL Perotti e gli Extrema si sono divisi, con un annuncio attraverso un eloquente comunicato stampa emesso dalla band, molti fan si sono posti (altro…)
CHALLENGER – “Turned to Dust” (EP)
(DiveBomb Records) Esordio assoluto per gli sloveni Challenger con un EP di quattro tracce: i nostri si muovono fra heavy e power, ma senza risultare mai davvero incisivi. (altro…)
VINCENZO GRIECO – “Misleading Lights of Town”
(Red Cat Ist Fringe) Grieco è un nome piuttosto conosciuto tra chi suona e segue il mondo della sei corde. Romano, chitarrista coinvolto in diversi progetti, insegnante, la passione per il blues e il progetto-tributo per (altro…)
LITTLE VILLAINS – “Philthy Lies”
(Heavy Psych Sounds Records) Phil “Philthy Animal” Taylor, leggendario batterista dei Motörhead, ci ha lasciati nel 2015. Tuttavia il suo aggressivo drumming è tutt’altro che defunto e riemerge in questo intensa perla di (altro…)
LORD VICAR – “The Black Powder”
(The Church Within Records) Doom supremo con un peso sonico devastante, incisivo, avvolgente. Quarto album per la creatura che vede un poderoso e geniale Kimi Kärki, ovvero Peter Vicar dei compianti Reverend Bizarre, iniettare nell’etere un doom (altro…)
(Universal) Dopo i due esplosivi singoli, “Deutschland” (recensione
(Banksville Records) Detti anche