PYRAMAZE – “Melancholy Beast” (reissue)
(Inner Wound Records) Utile ristampa del debut dei Pyramaze, gloriosa band power metal proveniente dalla Danimarca, che ha visto militare fra le proprie file anche Matt Barlow. “Melancholy Beast”, originariamente uscito nel 2004, viene ripresentato con la bonustrack “The Wizard”, (altro…)
(Autoproduzione) Tornano a due anni di distanza dall’ottimo debutto “Verrà La Morte Ed Avrà I Tuoi Occhi” i grossetani Colonnelli, band fondata dal cantante/chitarrista Leo Colonnelli, unico membro sempre in formazione dal 2012. Il loro thrash metal è potente e diretto al punto giusto, mitigato spesso da ottimi spunti
(Century Media) Album intenso, anche strano, certamente sorprendente. Atteso questo terzo lavoro dei texani che in fatto di riuscita probabilmente superano
(Season of Mist) La band nasce come side project del chitarrista dei Bestial Warlust, allucinante esempio di estremismo musicale. KK ha cresciuto
(autoprod. / Black Widow) Come un piano sequenza, così è la musica di L’Albero Del Veleno. Qualcosa di cinematografico, una colonna sonora perpetua che fluisce con continuità. L’anno è il 2010, l’albero germoglia e persegue l’obiettivo
(Autoproduzione) Per anni siamo stati abituati a dividere il death metal in due scuole distinte: quella statunitense e quella scandinava, dimenticandoci spesso o lasciando in secondo piano
(EarMusic) Se provo a pensare a quanti anni sono passati da “Angels cry” mi sento quasi male… da allora, negli Angra è cambiato quasi tutto. Il singer è adesso Fabio Lione, come tutti sanno, e con l’abbandono di Kiko Loureiro
(Dine Alone Records) Certi progetti nascono sotto una buona stella… e la stella dei Seagullmen ha se non altro fornito una luce nel mare della musica. Già da tempo si era sentito di questo progetto folle fin dalle premesse, essendoci il batterista dei Tool
(Vicrecords) Ancora tutt’oggi osannato da molti come il loro disco migliore, “As Jerusalem…” uscì nel lontano 1996 ad opera di una coppia di ragazzi israeliani rappresentando qualcosa di tremendamente nuovo per la musica estrema, a partire
(Shadow Kingdom) Stupefacente debutto discografico da parte dei Troll, band proveniente dall’Oregon, da non confondersi con l’omonima formazione black metal norvegese. In realtà questo album era uscito autoprodotto dalla band nel 2016 solo in
(Xenoglossy Productions) Buon esempio di black metal per il toscano Warrior, espresso in poco meno di tredici minuti. La title track e “The Hollow Man” costituiscono questa piccola pubblicazione comunque intensa. La
(Svart Records) I nipponici Anguis Dei mi hanno spaventato, sembrava dall’intro di essere di fronte al solito black (troppo) sinfonico. Per fortuna si trattava solo di un’apertura, giusto per lasciare lo spazio ad un paio di tracce di
(Agonia Records) Un proiettile, una grossa pallottola che perfora l’ascoltatore. “Dark Days of the Soul” è una forza della natura. Un uragano death-crust che polverizza ogni cosa. Una rabbia infinita quella di Zyklon (chitarra e basso, Infernal War), Warcrimer (cantante, Infernal War, Iperyt) e
(Einheit Produktionen) In vent’anni di carriera, gli epic blacksters tedeschi Andras hanno pubblicato sette album. Ma l’interrogativo dei seguaci di questa entità teutonica era sicuramente orientato al silenzio discografico degli ultimi 7 anni. Risale infatti al
(Autoproduzione) Un EP dalle sembianze di un ‘demo’, per la resa sonora e globale dei cinque pezzi che contiene. Pezzi contrassegnati da un heavy metal granitico. Un debutto realizzato con i mezzi a
(Epic Records) Certe volte il destino è proprio crudele e beffardo; la notizia della malattia di Glenn Tipton, affetto da morbo di Parkinson, ha gettato nello sconforto tutta la comunità heavy metal. Questo è il lato crudele.
(autoproduzione/Apathia) Un potpourri devastante, assurdo, malato, in grado di rivelare in un concetto post metal influenze che spaziano più o meno ovunque: black, generi atmosferici, post-metal, rock e metal alternativo, un suono semplicemente, carnale,
(Black Sunset/MDD) Nella teogonia greca, Erebos è una delle cinque divinità primordiali, nello specifico legata ai morti. Solo che gli Asphodelos sono tedeschi e fanno… death svedese! Ecco, da questo crogiolo di culture ne è nata
(autoproduzione) Produzione underground abbastanza interessante, perché la band vi presenta un ventaglio di stili che va dal rock con cenni di psichedelia e prog, fino all’hard and heavy, passando
(Thanatology Productions / Tales From The Pit Records) Giungono al secondo album gli Exekution, formazione spagnola nata nel 2007 e dedita ad un thrash metal decisamente old school. La band catalana prende ispirazione in egual misura
(Heidens Hart) Dopo “
(Mighty Music) Qualcuno, forse, conosce la storia: i Trespass, fondati nel 1978, sembravano destinati a un radioso futuro nel mondo della NWOBHM (furono ospitati con due brani su “Metal for Muthas vol. II”, e sul “Vol. I” due brani li avevano avuti soltanto gli Iron Maiden…),
(UNFD) Tributo per gli australiani, ma nativi di Newcastle, Silverchair. “Spawn (Again)” è costituito da uno stuolo di band che sperano di presentare
(autoprod. / Black Widow) La Janara ha popolato per secoli le storie, le credenze e le leggende dell’Irpinia e dintorni. Questa creatura misteriosa, una strega, è il nome scelto dalla band quando nacque nel 2015, per dedicarsi poi a un salutare
(Napalm Records) La “World’s best true scottish Pirate Metal Band” Rumahoy, con evidente riferimento canzonatorio agli Alestorm (ma anche ai Rumahoy stessi, che provengono dal North Carolina), ci invia il suo debut:
(War Arts Productions) Debutto in audiocassetta, già qui potremmo aprire una discussione da tesi di laurea. Da quello che si riesce a decifrare nei suoni, una serie di vetri rotti introduce ad una manciata di tracce marce e corrotte,
(autoproduzione) Primo album per i catanesi BuiOmegA, messo in piedi con materia sonora tra black e doom metal, oltre alla cospicua infusione nel tutto del carattere post. “Decay” appare
(Buil2Kill Records) Quinto album e un’attività che inizia nel 1999, dati che eleggono i Coram Lethe a una consolidata realtà nella scena death metal italiana. La musica dei toscani è da sempre fresca, fatta di spunti, giocando
(autoprodotto/Black Widow) Doom classico con un tocco intenso di sonorità italiane. Tonalità prive di luce e testi esoterici, magici, dissacranti: non a caso il titolo è tratto da una formula di esorcismo e significa “bevi tu stesso i veleni”… verso conclusivo dell’inquietante
(ATMF) Forse tra gli album black metal più significativi nella storia del genere. Nati agli albori degli anni ’90, nello stesso periodo in cui altre formazioni illustri mossero i primi
(Transcending Obscurity Records) Per il sottoscritto ci sono dei gruppi imprescindibili, come i Deathspell Omega. Li nomino perché i brasiliani Jupiterian me li hanno ricordati fin dalla prima note. In realtà loro non fanno
(Akarma Records/Black Widow Records) Fine anni ’60. Nuove ‘estreme’ vibrazioni musicali invadono il pianeta. Siamo agli albori di quello che ascoltiamo oggi. L’Italia, un po’ in sordina rispetto al mondo anglosassone, sforna comunque geni musicali immensi.
(Nuclear Blast Records) «Arrivederci Al», conclusi così la
(Nuclear War Now! Productions) Niente accade per caso, in nessun ambito. Pure la musica non si sottrae a questo assioma, solo che qui le cose sono più semplici. Perché nella musica non si tratta di fare molte elucubrazioni o analisi