PRODUCT OF HATE – “Buried In Violence”
(Napalm Records) Esordio discografico per gli Statunitensi Product Of Hate, quintetto che ha già diviso il palco con realtà affermate come Job For A Cowboy e Lamb Of God. La loro proposta musicale si inserisce a pieno titolo in quella che è stata battezzata come (altro…)
(Beyond the Storm) Dopo il discreto “The northern Crusade”, recensito
(Pure Steel) Altro giro, altra reunion: stavolta tocca al Canada con i Sarasin, autori di un unico ep nel 1987. Tenendo conto che della formazione originale resta solo un membro, il chitarrista Greg Boileau,
(Solitude Productions) Un nome tanto semplice quanto evocativo per questa one man band ucraina. Solo due canzoni per ben 55 minuti e più di musica totalmente strumentale. Qui in effetti il cantato
(Solitude Productions) Immaginatevi i My Dying Bride più pesanti e avrete probabilmente in testa la principale ispirazione degli HellLight. Otto tracce per questi brasiliani, che con questo platter
(Iron Bonehead/The Ajna Offensive) Compilation dal sapore promozionale, questa release. Trattasi di quattro gruppi per altrettante tracce, accomunati solo dalla label e da un gusto neanche tanto velato per l’epicità. Aprono le danze i
(Inner Wound) Con il loro esordio, gli ellenici Sunburst confezionano un’opera solida, anche se ben poco innovativa: “Fragments of Creation” potrà piacere a chi vive di pane e prog metal, ma difficilmente finirà in altre mani…
(Solitude Productions) Tutto di questo disco è acido, a partire dalla copertina verde fluo. Stranamente stiamo parlando di una band russa, che poco ci azzecca con il genere proposto, vale a
(Officina Musicale) Egidio Maggio proviene da una famiglia di musicisti che ha affrontato diversi generi. Si forma come chitarrista e si afferma come tournista per tanti artisti
(Autoproduzione) Gli inglesi Second Rate Angels (bel monicker) danno espressione, nel loro secondo ep, a un metal moderno che vive di numerose influenze: qualcuno potrebbe chiamarlo groove metal, ma ci sono anche spunti thrash, melodic e a tratti addirittura dark.
(Diamond Prod.) Riappaiono sul mercato i liguri No Man Eyes, che avevo già conosciuto per il loro debut “Hollow Man” (
(Solitude Prod.) Quando una band è portoghese, nella sua musica c’è sempre un senso di nostalgia e decadenza: sarà la vista dello sconfinato Oceano Atlantico, sarà essere ai confini dell’Europa, sarà quello che volete… ma i Dream of Poe
(Solitude Productions) Primo album per Soijl, progetto nato dalla mente di Mattias Svensson, famoso tra gli amanti del doom per il suo ruolo di chitarrista ritmico presso la band Saturnus; con la formazione Danese, Svensson
(Solitude Productions) Davvero interessante questo “Wrath Monolith”, album ad opera della one man band Tedesca Doomed, progetto nato nel 2011 per volontà del poli strumentista Pierre Laube,
(Iron Shield Records) Erano ben quattro anni che gli Axevyper non si presentavano sul mercato: l’ottimo “Metal Crossfire”,
(This Is Core Records) Grandiosa fusione tra metallo e synth pop, tra growl furioso e clean, tra rock impulsivo ed RAP intenso. E tutto questo con fantastici e profondi testi in italiano! Sono di Cuneo, sono giovani loro, ed è giovane anche il
(Solitude Productions) Doppio CD ad opera della Solitude Production, che raccoglie i primi due album degli Autumnia, duo Ucraino che vedeva alla voce Vladislav Shanin, famoso per il ruolo dietro al microfono con i connazionali Mournful Gust.
(Solitude Productions) Album d’esordio per Sorrowful, duo composto da Ishtar (chitarre e batteria) e J. Vergara (basso e voce), due musicisti Messicani che però vivono in Svezia.
(Century Media) Ritorno sulle scene per Lars Goran Petrov ed i suoi Entombed A.D., nuova incarnazione della storica band death metal Scandinava che, sotto il monicker Entombed ha sfornato album fondamentali come “Left Hand Path” e “Clandestine”. Una band che ha
(Autoprodotto) Ed ecco che si materializza il disco a seguito del
(Pure Rock Records) Un album assurdo. Completamente assurdo. Immaginate di mettere in piedi una band, magari anche con componenti molto in gamba. Cosa suonate? Beh, si comincia sempre con le cover no? Poi
(autoproduzione) Red Sky non mi ha mai convinto del tutto. È pur vero che in passato è stato sempre ben valutato dal sottoscritto, soprattutto per la scelta di metterne in evidenza i pregi. Questa volta si gioca a carte scoperte con “Kamasutra”, nuovo EP che il fantomatico chitarrista mascherato pubblica rilasciando una canzone
(Atomic Stuff Records) Secondo album per Seta, progetto Veronese nato nel 2009 con l’intento di unire l’energia del rock con le melodie contorte della musica elettronica, quest’ultima maggiormente presente in questo lavoro, rispetto all’esordio “Interferenze”, più rock
(Svart Records) I lisergici demoni della Finlandia Oranssi Pazuzu presentano un nuovo album, il quarto in sette anni, a dimostrazione di un percorso compositivo che se da una parte si accosta al concetto di jam session, dall’altra è comunque il frutto di un evoluzione, di uno spingersi comunque sempre più in là.
(AFM) Divenuta una solida band di thrash metal con il passare del tempo, gli Onslaught hanno avuto il merito di crearsi un buon seguito già ai primordi quando suonavano hardcore. Un cambio che fu dettato con l’arrivo del cantante Paul Mahoney e del batterista Jase Stallard, due elementi ormai non
(Inner Wound) Arrivano dalla Polonia, pubblicano il quarto album e si dichiarano appartenenti alla New Wave of Polish Prog Metal: sono i Votum, formazione che mi ha colpito per la sua superiore capacità di scrivere musica. Fin da “Satellite”, l’influenza degli ultimi Anathema
(Symbol Of Domination) E’ la prima volta che mi imbatto in una band di Black russo che non suoni tipicamente russa! Con ordine: formatosi nel 2009, il gruppo ha attraversato vari cambi di line up, modificando di conseguenza anche il proprio sound. Il materiale registrato in questo
(Looking For) È il terzo album per i Sudden Deathnel quale il loro death metal diventa articolato e ricco di sfumature, ma tutte riconducibili al genere. “Monolith of Sorrow” riesce a tirare fuori scenari morti e marci
(Autoproduzione) Gli olandesi The Shiva Hypothesis debuttano nel mondo musicale con questo promo di tre tracce autoprodotto. Secondo il sottoscritto un contratto discografico non tarderà ad arrivare: il combo propone una versione personale di Death tecnico molto spinto verso il
(Demon Doll Records) Entusiasmante esordio per The Phoenix, quartetto tutto femminile proveniente dall’Emilia Romagna. La band si forma nel 2011, iniziando subito un’intensa attività live nel nord Italia ed in Svizzera, proponendo cover ed alcuni pezzi propri. Dopo vari
(Autoproduzione) Debutto sulla lunga distanza per Tears From Venere, band tricolore con all’attivo un EP intitolato “A Long Road To Happiness…” che ha riscontrato un certo successo presso le radio rock locali. A dispetto del monicker, ci troviamo davanti ad un disco di rock
(Solitude Productions) In Norvegia sono piuttosto conosciuti e ridendo e scherzando siamo di fronte ad una band ventennale. Nonostante cambi di formazione continui, la proposta musicale dei Funeral è sempre quel Death melodico e un bel po’
(Autoprodotto) Interessante progetto italiano che arriva al secondo EP e che sta viaggiando verso il primo full length. Line up tumultuosa: dalla formazione nel 2007 (con voce femminile in line up stabile) succede un po’ di tutto, con arrivi e dipartite
(Erzsebet Records/Indar Produtions) E pensare che dalla copertina mi immaginavo roba Death Progressive… I The Great Wound invece, spagnoli, non sono nulla di tutto ciò. Sin dalla prima traccia si sente una ormai sempre più rara perizia nella
(Autoproduzione) Dopo due ep, i canadesi Divine Realm danno alle stampe il loro primo full-“length”: 34 minuti di prog strumentale che ha pure qualche punto di contatto non soltanto con il rock, ma anche con la world music.