REMNANTS OF AUTUMN – “Fragments”
(Qua’ Rock Rec.) Le sonorità ossianiche e cimiteriali degli anni ’90 albergano in “Fragments” dei Remnants Of Autumn, nuova proposta della Qua’ Rock Records, etichetta dal roster variopinto in fatto di generi. L’album è quel tipo di sonorità nelle quali il death viene diluito dal doom (altro…)
(Blastasfuk Records) È evidente che il grindcore è un genere tendente al caos. Nell’ascoltare un pezzo di questa forma musicale, spesso si ha la sensazione che non abbia una reale direzione e che punti ad essere qualcosa di lanciato al massimo e senza rotta. Non è sempre così, ma resta
(LX, Relief, Great Dane e altri) Zoe e la purezza del rock. Quando hai la purezza hai tutto e dunque ecco che i francesi Zoe implementano stoner, rock blues, southern e dintorni in un “Raise the Veil” che si lascia ascoltare a volume adeguatamente sostenuto. Come è giusto che sia, perché
(Cold Row Records) Le assolate Canarie producono un lezzo di morte e violenza che prende il nome di Witches’ Sabbath. Un parto avvenuto molti anni fa, già sul finire degli anni ’90 e che ha visto crescere le creature attraverso due album. Poi
(Autoproduzione) Esordio discografico per Giacomo Voli, artista Emiliano che ha acquisito una certa notorietà partecipando al talent show “The VoiceOf Italy 2014”, conquistando il secondo posto. Appassionato di musica fin da bambino, ha deciso di mettersi in gioco scrivendo musica e testi di quattro dei sei brani contenuti in questo lavoro, rigorosamente auto
(Century Media Records) ‘…E godo immaginando cosa sapranno creare in futuro’. Lo
(Minotauro Records) 20 anni. E fascino immutato. I Ritual appartengono alle origini del black metal americano e “The Summoning” altro non è che il loro debutto che uscì per la Wild Rags Records, label che cessò l’attività dopo aver pubblicato il terzo lavoro della band e provocandone uno stand-by di diversi
(Maple Metal) La copertina permette immediatamente di identificare il genere suonato dai Sonic Prophecy, power metal band da Salt Lake City (Utah): “Apocalyptic Promenade” è la loro seconda prova sulla lunga distanza. Il disco, lunghissimo, si apre con
(Autoproduzione/Ghostrecord Label) Ru Fus è Andrea Valente, veterano della scena musicale pisana. Bassista negli Alchol Flow e con militanza in Zen Circus, Reverberati e altri ancora. Ru Fus è accompagnato da Giacomo Bracaloni e Raffaello Mallegni nell’incisione
(Pure Prog Records) Le note promozionali di “Opus”, il quarto capolavoro degli Adramelch, mi dicono che la band ha deciso di sciogliersi definitivamente. Non ho trovato riscontro altrove sul web, ma la fonte mi sembra decisamente affidabile: e allora non posso che dispiacermi profondamente nel vedere una delle più meritevoli formazioni italiane di sempre decidere di gettare la spugna.
(Massacre Records) Talora sento nostalgia del pagan metal ‘classico’, quello che imperversava fino a sei/sette anni fa ed è ora entrato in una fase di decadenza che potrebbe anche essere irreversibile… così, quando un disco come “Into Battle” arriva a confortarmi, mi sento appagato anche se è un prodotto, in fondo, di maniera.
(Invictus Productions) Un inferno rumoroso. Sovviene questo slogan nell’ascoltare “Below the Hengiform”. Il demo “MMXIII” è stato messo alle spalle e dunque l’EP in esame è il nuovo punto di arrivo per la recente band irlandese, esponente di un death metal spesso potenziato da
(Blood Harvest) Di certo questi statunitensi non peccano per originalità: nella loro proposta musicale ritroviamo i Deicide imbastarditi con i Morbid Angel. Diciamo che il loro debutto discografico può essere letto come il tentativo di portare avanti la causa del death americano quasi con un passaggio di testimone,
(Gaphals Records) No, niente black metal: i Night, a dispetto del nome semplice ma evocativo, suonano heavy metal vintage alla maniera svedese, dunque sulla scia di Enforcer, Screamer, Steelwing e compagnia in spandex. Il problema del disco è evidente fin dall’opener “Waiting for the Time”: il cantato sgraziato,
(Avantgarde Music) Nemmeno la prestigiosa Avantgarde è riuscita veramente a dirmi cosa fanno questi russi. I Sivyj Yar, moniker ispirato ad una divinità slava, sostanzialmente una one man band, producono qualcosa di magnetico e destabilizzante. Black metal? Sicuramente. Pagan? Senza dubbio. E pure 
(Ghostrecord Label) Giulia, Fabio e Gio negli Stati Uniti con “Innocence” otterrebbero soddisfazioni. Il punk rock melodico dei tre di Lodi è ben accolto in quella nazione, mentre in Italia forse ha un seguito diverso e pare circoscritto alle nuove generazioni. Ciò non toglie che la qualità
(Autoproduzione) Con l’attenta produzione di Roland Grapow, il chitarrista ceco Martin Beck esordisce sul mercato con “Far beyond the Horizon”, un singolo strumentale che fa rivivere lo spirito genuino del symphonic power metal. L’inizio del brano è incalzante, molto alla Kamelot,
(Pure Legend) Con l’esordio sulla lunga distanza a quasi dieci anni dalla fondazione, i londinesi Nightmare World confezionano un disco molto solido e sostanzioso, ma che manca un po’ di anima: anticipando le conclusioni, posso dirvi che alla fine resta soltanto l’impressione di un buon insieme,
(Nuclear War Now! Productions) Nella seconda metà degli anni ottanta negli Stati Uniti si aggirò per la nascente scena death una losca figura che risponde al nome di Mike Browning. Pochi sanno della sua esistenza, ignorando il fatto che ha fondato tre “gruppetti” come Incubus, Morbid Angel e i Nocturnus. Non
(Quality Steel Records) Nel sound degli amburghesi Crimson Swan si fondono le due sfumature più oscure del doom metal, ovvero il death e il funeral: il risultato finale sarebbe in grado di gettare nella depressione anche la più esaltata e ottimistica teenager… “Unlit”, che peraltro è il full-“length” d’esordio, presenta sei litanie che non scendono mai sotto gli otto minuti di durata.
(Nemeton Records) Ringrazio i Kanseil! In circolazione ci sono band che innalzano a livelli estremi il concetto di ‘folk metal’, ovvero quella definizione abusata, depredata delle vere origini, del vero significato, resa un elemento modaiolo. Se un giorno decidi di dedicarti al folk, devi obbedire a certe regole, tra queste due
(Pitch Black Records) La label cipriota Pitch Black mi ha spesso riservato ottime soprese, soprattutto nell’ambito del power e dell’epic metal: stavolta mi propone una formazione di genere del tutto diverso, ma ugualmente interessante. Gli Orpheus Blade sorgono attorno alla singer israeliana Adi Bitran,
(Svarga Music) Fieri difensori delle tradizioni e dell’orgoglio della propria terra, gli ucraini Paganland dedicano il proprio secondo album al coraggio dei connazionali in guerra con la Russia. Al di là della vostra fazione (sempre che ne abbiate una al riguardo), si tratta di un intento ammirevole e
(Hells Headbangers Records) I The Haunting Presence fanno parte di una cricca americana di band “che ci credono”. La ritualità e il misticismo sono pane quotidiano per questo genere di gruppi. Più che di testi, in questi casi è più corretto parlare di declamazioni. Ecco allora che dopo una
(Inverse Records) Ci vuole più a scrivere monicker e titolo di questa band finlandese che a recensire il loro singolo: i Vetten Äpärät ci offrono infatti soltanto sette minuti e quarantadue secondi di un godibile pagan/folk metal, che ricorda gli Ensiferum quando il ritmo sale o apre scenari epici, e i Korpiklaani, oltre che in alcune linee vocali,
(Neuropa) Moniker tedesco, titolo francese e origini catalane. Questo progetto, questo duo, materializza angoscia di uno scenario apocalittico che esalta la depressione derivante da un mondo morto per nostra stessa mano. Siamo molto lontani dalle sonorità metal, siamo piuttosto sull’ambient, sul neoclassico,
(Autoproduzione) MetalHead ha già incrociato la propria strada con quella dei rockers Concetto Etico (
(Revalve Records) Proposta molto interessante, quella dei laziali Arsea: un progressive metal venato anche di altre influenze, che si esprime in brani asciutti, i quali non si perdono in lungaggini inutili o manifestazioni autoreferenziali di capacità tecniche.
(This Is Core Records) I romani Fenisia producono un hard rock grintoso, leggermente southern e alternative metal. Di base però “Fenisia Cafè” è quel genere di album che sembra nascere dai concetti del r’n’r, cioè quell’essenza suprema che scorre alla
(Cyclone Empire) Adoratori del demone di Stoccolma, inchinatevi al suo ritorno. Il terzo album dei Grotesquery è tra noi. Un’attesa che non ha portato sofferenza, in quanto sappiamo bene come il sound di Kam Lee (ex-Massacre, Death/Mantas, Bone Gnawer), Rogga Johansson
(Cruz del Sur) Ma guarda un po’ cosa è andata a pescare la nostra Cruz del Sur a Saint-Tropez! I francesi Hammer King si propongono ironicamente come la ‘band più true metal del mondo’ (vi ricorda qualcosa?), e non vanno poi tanto lontani dal risultato! Gli eterni stilemi,
(Infernal Devastation Records) Dall’Australia approdano su etichetta i Sewercide. Se mai gli Obituary decidessero di capitolare in modo definitivo di sicuro avremmo già i loro successori. Non si tratta però di emuli, qui c’è comunque del metodo e della personalità. La voce e le chitarre
(Sepulchral Voice Rec.) Che i Vorum fossero una band mostruosamente estrema lo si era capito con “Poisoned Void” (
(Nuclear War Now! Productions) Insieme per uno split due importanti band nordamericane dal carattere estremo e sporco. Sound lercio spinto a grande velocità e canoni estetici neri e perversi. I Black Witchery sono una formazione statunitense che ha già prodotto