DESTROYER OF LIGHT – “Mors Aeterna”
(Argonauta Records) Una immensa oscura malinconia dilaga con una luminosità stellare, avvolgente, travolgente. Una decadenza infinita che elargisce una intensa umana energia senza paragoni. Gli americani Destroyer (altro…)
(Hells Headbangers) Tra il precedente e l’attuale moniker, questi disgraziati sono in giro da ben trent’anni, tanto da permettersi pure il tour commemorativo ,svoltosi tra maggio e giugno di quest’anno (con tappe pure a casa nostra!). Sono al quinto album, il quale si aggiunge ad una lunga lista
(Metal Blade Records) I tempi della Coroner Records non sono lontani perché già allora i Destrage dimostravano bravura. Dal primo album “Urban Being” del 2009, appunto per la suddetta etichetta piemontese, i Destrage
(NoEvDia) Terribilmente oscuri e con la consueta spaventosa e fitta tensione, riemergono dal profondo abisso i Deathspell Omega. La band nasce nel black metal e poi emigra
(Peaceville Records) Lo credereste? Il duo più spartano, misantropo e isolazionista del black metal ha raggiunto i trentadue anni di attività! Nocturno Culto e Fenriz pur non suonando concerti, non
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Split tutto francese, considerata la nazionalità delle bands e della label. Split che grazie ai Darkenhöld ci trasporta con deviazioni folk tra meandri tetri di dimenticati antichi castelli, mentre i Griffon aggiungono una 
(Nuclear Blast Records) Il thrash metal negli ultimi anni vive una seconda età, florida, propositiva e di qualità, i Death Angel si incastrano in questo momento storico del genere con la stessa
(Sepulchral Productions) Con il nuovo EP i canadesi Délétère ripuliscono un po’ il suono rispetto all’ultimo “De Horae Leprae” (
(Massacre Records) Dalla Massacre, di solito specializzata in ben altre sonorità, arriva un disco che non ti aspetti: gli svizzeri Deep Sun confezionano un concept su intelligenza artificiale 

(Non Serviam Records) Nati come dark ambient one man band circa quindici anni fa, i francesi DunkelNacht (la band comunque annovera anche una partecipazione olandese) si esprimono ora con un black/death intenso, feroce,
(AFM Records) Scatenato, passionale, musicista sanguigno. Danko Jones è lui, il solo. Voce da soulman, chitarra rovente con riff che fanno presa. Sezione ritmica energica e canzoni
(Massacre Records) è nel DNA dell’etichetta tedesca concentrarsi su pubblicazioni heavy, thrash, power metal. Principalmente verso queste, come uno sguardo sincero
(Volcano Records) Thrash e modern metal nato e sviluppatosi nella provincia di Vercelli. Nessuna grande città o metropoli, ma la tradizionale provincia italiana, pratica e operosa. L’occhio lungo dei D With Us è nel sapere assorbire il
(Black Widow Records) Vi siete mai chiesti come suonerebbero i Death SS se non fossero il prodotto della mente di Steve Sylvester, ma di un altro membro della mitica band italiana? Una possibile risposta viene da questo intenso album, il lavoro ‘solista’ del
(Unholy Conspiracy Deathwork) È il secondo album per la black metal band tedesca. L’ampia alternanza tra mid tempo e blast beat presenti in “Moriat” non riduce il cospicuo
(Season of Mist Underground Activists) ‘Poche righe in ucraino arcaico’ raccoglie tre split di una delle più importanti, fondamentali forse, black metal band ucraine. 2016, giugno, split
(Pt78 Records) Il rock piace a tutti, senza ombra di dubbio. Il suo inarrestabile ritmo coinvolge mente e corpo, sempre e comunque. Non ci sono growl, suoni estremi, temi scabrosi o altisonanti; eppure il rock, nella sua assoluta semplicità, non lascia mai
(Xenokorp) Quindi, cosa mai potremmo aspettarci da un album che fa il verso al classico degli Zeppelin, riletto in chiave ‘organica’? I Defecal Of Gerbe sono nati apposta per dissacrare la musica estrema attraverso il grind, genere già di per sé poco
(Massacre Records) Il thrash metal, celebrato, onorato e amato da questa truppa bavarese, con al microfono Liz Gorgeous, una ragazza, non l’unica vista anche la presenza della
(Mighty Music) Continua il percorso dei norvegesi Dominanz. Dopo ormai dopo dieci anni di attività tornano con un terzo album, un album maligno, un album perverso, un album tagliente. Entrai in contatto con questa band a fine 2017, partecipando ad
(InsideOut Music) Diamine di un Devin, ci risiamo! Come per “Strapping…, Casualties Of Cool” e poi con i vari suoi progetti che portavano pure il suo nome, anche oggi con questo “Empath” le carte sono state rimescolate in modo oltremodo creativo per andare a
(Club Inferno Ent.) Una fusione tra pop e alternative metal i D-Sense. La linea vocale di Nuna è l’elemento pop. La cantante è la melodia vocale che andrebbe bene anche in un contesto di
(Season of Mist) Dieci anni di attività e dunque un live album. Un modo per festeggiare, attraverso un concerto al Lido della capitale tedesca tenutosi il 14 ottobre
(Osmose Productions) Capitolo cinque, un traguardo non indifferente in ambito black. Quattro anni sono passati dal precedente lavoro e forse siamo arrivati con questo album alla piena maturità
(Avantgarde Music) A quasi quattro anni dal debutto, il quartetto belga torna all’attacco e lo fa supportato dall’italiana Avantgarde Music, la quale difficilmente si avventura verso scelte sbagliate quando alimenta il suo roster. Black metal
(Boersma Records/Soulfood) I tedeschi Deadpool picchiano durissimo e confezionano un pugno allo stomaco formato cd. Già l’apripista “Rebirth” non lascia molto alla fantasia dell’ascoltatore: death tecnico anni 2000, cromato e
(Massacre Records) Pur non proponendo nulla di assolutamente innovativo, i Damnation’s Hammer si sanno distinguere per una spiccata personalità, grazie all’abilità di mescolare svariate influenze e fonderle in un unico calderone, risultando a loro modo originali. Dentro “Unseen Planets, Deadly
(InsideOut Music) Album pieno di passione questo “Distance Over Time”, il quattordicesimo full length in oltre trent’anni di onorata attività. La band ha raggiunto da tempo uno status elevato, la fama, il successo planetario e questo potrebbe remare contro la purezza creativa, ma questo album ha riportato
(Century Media) Con riff cantilenanti, veloci, che cavalcano il ritmo e con un’ossatura thrash metal e una sonorità generale di natura melodic death metal, i Deserted Fear si ripresentano con una manciata di
(Metal Blade Rec.) Capriola di stile per i tre musicisti della Turingia che infatti dal death metal da sempre proposto con canoni sia europei che statunitensi, si lasciano andare su un terreno più
(Indie Recordings) Oltre all’approdo in casa Indie Recordings, continua il percorso di evoluzione degli svedesi Diabolical, un percorso già accennato dall’EP “Umbra” uscito nel 2016 (
(Revalve Records) Che bel disco questo “Zeitgeist”! Lo concepisce Edward De Rosa, chitarrista dei Soul of Steel