LUNA – “On The Other Side Of Life”
(Solitude Productions) Un nome tanto semplice quanto evocativo per questa one man band ucraina. Solo due canzoni per ben 55 minuti e più di musica totalmente strumentale. Qui in effetti il cantato (altro…)
(Solitude Productions) Un nome tanto semplice quanto evocativo per questa one man band ucraina. Solo due canzoni per ben 55 minuti e più di musica totalmente strumentale. Qui in effetti il cantato (altro…)
(Autoprodotto) Dark. Dark pop. Ma con una vena gotica infinita. È così che descriverei il sound degli americani Last Red Ransom. Toccano sonorità nello stile dei Theatre of Tragedy o i lati più dark (e criticati) dei Paradise Lost, (altro…)
(Autoproduzione) Mini EP composto da tre brani per Lostair, band Vicentina nata nel 2004 ed inizialmente dedita ad un thrash metal influenzato dal power e dal metal classico. Nello stesso anno, i nostri pubblicano un demo auto intitolato composto da quattro brani, mentre nel 2007 esce il (altro…)
(Autoproduzione) Il polistrumentista del Maine Jacob Lizotte ha esordito sul mercato due anni fa, e da allora ha pubblicato la bellezza di otto dischi: cinque ep (compreso questo “For the fallen Ones”) e tre full-“length” in cui si occupa di tutti, ma proprio tutti, gli aspetti. (altro…)
(High Roller Records) Basta il riff portante di “Sirius” per comprendere tre cose: i Lethal Steel sono svedesi, e quindi appartengono a quella incredibile ondata di NWOSHM che ha generato, fra gli altri, Enforcer, Striker, RAM, Screamer, Steelwing, Helvetets Port, (altro…)
(Nostalgia Productions) Dopo la prova di due tracce inedite d’esordio, torna questo interessante progetto a distanza di pochi mesi. Va detto che se non si affronta il platter con il piglio giusto il rischio è quello di rovinare (altro…)
(Autoproduzione) Con una vena polemica verso il sistema fin dal nome, questo gruppo pugliese aveva suscitato in me molte speranze, essendo il sottoscritto amante della musica che imbastardisce il Black con il Metalcore a tinte (altro…)
(Invictus Productions) Che sia proprio il caso di dire “un nome, un programma”? A giudicare dal titolo e dalla copertina dell’album di debutto degli inglesi Lunar Mantra, probabilmente la risposta è affermativa. Diciamolo subito, con loro il libro si può tranquillamente (altro…)
(Autoproduzione) Con un nome incredibilmente evocativo, che ricorda quelli della grande tradizione prog italiana degli anni ’70, La Bottega del Tempo a Vapore dà alle stampe il proprio debut: un avvincente concept che attinge alle leggende del beneventano, terra d’origine della band, (altro…)
(Autoprodotto) Dall’underground italiano sbucano fuori questi rockers, i quali si dichiarano influenzati dal grunge e dallo stoner. Musica già sentita o miscuglio impossibile? Assolutamente no. Questo loro debutto (altro…)
(Valse Sinistre Productions) Adoro queste cose così palesemente NON metal che comunque NON possono essere ignorate dal pubblico fedele alle cose heavy, alle cose appartenenti all’oscurità. E basta una sola canzone di questo CD per destare l’interesse di gente che altrimenti non (altro…)
(Autoproduzione) I Light Deflection fanno parte della musica del nuovo millennio, il Post Rock, ossia ciò che viene dopo il Rock. Difatti c’è solo la chitarra che può accomunare il filone Rock con quello che propongono (altro…)
(Altare Productions) Il Portogallo e la sua anima di decadenza e mistero sono un ottima fonte d’ispirazione per chi vuole fare del malsano Black, atmosferico e non. I Lux Ferre evidentemente l’hanno capito… E in otto tracce (altro…)
(CMI Prod.) Lupercalia è un moniker creato da Gianluca Molè dei Glacial Fear e “Complete Darkness” raccoglie i lavori che ha inciso nel tempo. Per esattezza ne fanno parte il demo del 1997 “Per Amica Silentia Lunae”, il (altro…)
(Revalve Records) Possiamo, finalmente, parlare di una scena heavy metal napoletana? Pensando ai Black Inside, ai Nameless Crime, ai redivivi thrashers Kontra, e ai diversi progetti dell’instancabile Bruno Masulli, direi proprio di sì! Al quadro appena designato vanno aggiunti di diritto anche i Last Frontier, (altro…)
(Naked Lunch Records) Alcuni gruppi hanno solo bisogno della giusta ispirazione. L’incipit adeguato nel momento giusto… I Lilyum sono in giro da più di un decennio e fanno un Black canonico dalle tinte groovy. Di (altro…)
(Dark Essence Records) La parola debutto, quando pronunciata dalla Dark Essence records -label norvegese per antonomasia-, assume un significato diverso. Poi se la band non è norvegese, nazionalità della maggior parte del (altro…)
(At War With False Noise / Unholy Anarchy) Esordio discografico per Legion Of Andromeda, duo Italo Giapponese nato nel 2012. Raramente ho ascoltato un disco così disturbante, malato e genialmente monotono. L’influenza più evidente in “Iron Scorn”, è sicuramente quella dei Godflesh, (altro…)
(Fantai’Zic Productions) Secondo album per La Horde, band Francese che ha già riscosso un buon successo in patria, imponendosi in pochi anni tra i leader della scena hardcore Transalpina. La proposta musicale dei nostri, si muove a cavallo tra thrash metal, parti groove alla Pantera, con robuste (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) Noise, crust, hardcore, grindcore… Questi Leucrota si definiscono così, un mix di generi estremi derivanti dall’hardcore. Mi capita spesso di imbattermi in gruppi della cosiddetta (altro…)
(AFM) Pensatela come volete, ma a modesto giudizio di chi scrive i Leaves’ Eyes non hanno mai sbagliato un colpo: e il loro sesto album, concept dedicato alla figura del primo re norvegese, Harald Halvdansson, lo dimostra chiaramente. (altro…)
(Drown Within Records) L’hardcore è stato un genere seminale, che ha contribuito a svilupparne moltissimi altri estremi nel metal e non solo. Hardcore negli anni è stata evoluzione, cambiamento, sperimentazione e chi più ne ha più ne metta. L’Italia negli anni ’80 (altro…)
(Nuclear Blast) I Lamb Of God sono la band degli anni 2000, ovvero una formazione che affronta la composizione attraverso un modello che riassuma post-hardcore, metalcore, nu-metal, groove (altro…)
(Dominus Records) Un tempo erano i Dungeon, senza dubbio la migliore power metal band mai arrivata dall’Australia: finita quell’esperienza, Lord Tim ha fondato i quasi omonimi Lord, che MetalHead ha già incontrato in occasione della pubblicazione di “Digital Lies” (QUI). Oggi la band pubblica un ep: (altro…)
(Autoproduzione) Davvero una sorpresa, i brasiliani Lothlöryen: band attiva fin dal 2002 e autrice, questo incluso, di cinque full-“length” e svariate produzioni minori; band capace di mischiare le carte e i generi come davvero pochi sanno fare; band, per dirla in due parole, che stupisce, a partire dalla stranissima copertina in cui, (altro…)
(Inverse Records) I finlandesi, tra tutti gli abitanti della penisola scandinava, sono sicuramente i più bontemponi. Si, insomma, i vicini di casa festaioli che tutti vorremmo avere. Ne sono la prova questi The Lidocaine, autori di un metal irriverente e caciarone, suonato ricalcando gli stilemi del metal della New Wave inglese, senza mai però prendersi (altro…)
(Infernö Records) Ecco tornare sul mercato i simpatici Lady Beast, che MetalHead aveva già recensito in occasione del debut (QUI): il nuovo full-“length” di Deborah Levine e compagni non differisce di una virgola dal predecessore, per la gioia dei defenders più caciaroni… e l’assoluta mancanza di interesse di tutti gli altri! (altro…)
(Nuclear Blast) Cinematic metal all’ennesima potenza: solo così si può descrivere “Prometheus”, la nuova fatica di Luca Turilli, il secondo disco dei ‘suoi’ Rhapsody. Le intuizioni di “Ascending to Infinity” (recensito QUI) esplodono ora in un tripudio addirittura frastornante: e non vi nascondo che dopo il primo ascolto (altro…)
(Emanations/Les Acteurs Del’ombre) Il Black francese è nero, è incontaminato, sicuramente è violento. I Lifestream incarnano alla perfezione lo stereotipo della black metal band francese. Non cercano di stupire con novità o personalismi. Vogliono solo aprire per (altro…)
(Woodcut Records/Inverse records) Vagano nell’oscurità artica dal 1992, con all’attivo alcuni demo. Ma solo ora arrivano al debutto con questo “Nekros Philia” dalla copertina subdolamente invitante, mortalmente attraente. Un black metal pieno di sangue e decadenza, spesso lineare e poco (altro…)
(Moribund) Tesori oscuri scoperti per casualità ricercando in profondità tra i meandri della perdizione. Un’orda infernale di perversi demoni che non tuonano come di consueto dalla scandinavia, ma bensì dal Messico, terra piena di fervore, una terra dove prolifica un letale underground nell’ambito black metal. I Luciferian Rites giungono al secondo lavoro e si (altro…)
(Depressive Illusion Records) L.A.C.K. è il sogno di una ragazzo, di una mente che vaga in qualche desolata landa innaturale, fatta di alberi di grafite e senza stelle in cielo, senza una luna ad indicarti la via. In due tracce inedite più una cover dei francesi Nocturnal Depression questa one man band mette in musica tutto lo struggimento e la decadenza di cui l’animo umano è capace, (altro…)
(Fast Break! Records) Dal New Jersey arrivano questi scalmanati animali da palco che ci propongono una commistione di hardcore e Thrash. Il piglio è quello dei migliori Obituary: ritmi lenti ma marziali, chitarre e basso pesantissimi e una voce urlata e insidiosa. Ascoltando tutto d’un fiato il platter si ha proprio la sensazione di immergersi nei sudici e poco rassicuranti bassifondi di una (altro…)