MAMMOTH MAMMOTH – “Mount the Mountain”
(Napalm Records) Duro indicare uno degli album precedenti a questo, nel quale i Mammoth Mammoth siano stati capaci di essere così travolgenti. Il loro sound è uno stoner (altro…)
(Napalm Records) Duro indicare uno degli album precedenti a questo, nel quale i Mammoth Mammoth siano stati capaci di essere così travolgenti. Il loro sound è uno stoner (altro…)
(Andromeda Relix) Dopo diversi anni di silenzio discografico, tornano i tarantini Mother Nature, band nata nel 1993, e fino al 2003 ha dimostrato di essere una delle più valide realtà italiane in ambito hard rock. Nel 2010, a sette anni dallo scioglimento, (altro…)
(Totenmusik / Ván Records) Come una nebbia improvvisa, ma priva di candore. Il sound dei Morast è incredibilmente oscuro, come se mangiasse la luce. Un buco nero che si presenta attraverso suoni spessi. (altro…)
(NoiseArt) I berlinesi Milking The Goatmachine fanno musica attraverso una buona dose di humor diffusa nei titoli dei pezzi, nei testi e nell’iconografia che riveste appunto il loro sound. Settimo album (altro…)
(Nuclear Blast Records) Ammetto di nutrire un’adorazione smisurata per i Municipal Waste, band che ritengo tra le più convincenti tra le formazioni thrash metal formatasi all’alba di questo millennio. Ricordo ancora con piacere quando, (altro…)
(Andromeda Relix) Gran bel debutto quello dei Monnalisa, formazione veronese nata nel 2009, inizialmente con il nome Monnalisa Smile, abbreviato successivamente in Monnalisa. (altro…)
(Avantgarde Music) Quinto capitolo per i blacksters americani Manetheren i quali propongono un concept che parla di un uomo che vaga in un mondo che sta iniziano a finire, dove ogni brano sancisce un passo avanti verso la fine, un (altro…)
(Autoproduzione) Che i Mongol potessero venire dallo stato di Alberta, nel Canada, è l’ultima cosa che potessi immaginarmi! Dopo due album, i nostri pubblicano questo ep interlocutorio di tre brani. (altro…)
(Buil2Kill Records) I Mesosphera sono italiani ma lo nascondono bene, essendo il loro suono di respiro internazionale. E già qui potrebbe chiudersi la recensione, in quanto la mia affermazione vale già di per sé (altro…)
(High Roller) Torno dall’Up the Hammers Festival in Atene e come prima cosa corro ad ascoltare il promo dei Mythra: la loro esibizione mi ha infatti estasiato. Fra gli eroi sfortunati della prima ondata di NWOBHM, gli inglesi pubblicarono un ep nel 1979, (altro…)
(autoproduzione) Opera di un chitarrista che si è concentrato sulle canzoni, sulla necessità di crearle e dare loro forma e qualità, anziché esaltare principalmente la sei corde. Alessio Secondini Morelli (Anno Mundi e Freddy & The Kuegers) (altro…)
(autoproduzione) Un po’ sono pazzi, forse, e un po’ si comportano da pazzi, ma i Mutant Reavers sono davvero un’esaltazione del gusto horror attraverso uno (altro…)
(autoproduzione) Un concept sulla guerra ha per forza di cose una certa profondità nel messaggio e non da meno nelle atmosfere. Silvio Spina, titolare del progetto My Silent Land, riesce (altro…)
(Graviton Music Services) Terzo album per Magnacult, formazione olandese dedita ad un death metal moderno, con forti influenze thrash/groove e stacchi monolitici vicini allo djent. L’abilità principale della band è quella di (altro…)
(Hammerheart Records) Nella eterna caccia verso il disco di platino, soglia che continua a venire abbassata (quindi prima o poi ci arriveranno, forse), gli olandesi The Monolith Deathcult (ma non possono chiamarsi ‘Monolith (altro…)
(autoproduzione) “A New Branch of Physics” entra sommesa, educata, fornisce un crescendo di suoni, dimensioni e atmosfere lontane e superiori. L’opener cede poi il passo alla maestosità e l’epica (altro…)
(Ektro) Dovrei recensire la Ektro, non la band. Perché la band è assurda… ma la creatività umana non ha limiti, e quindi tutto è ammesso o concesso. La cosa pazzesca è veramente la Ektro… non tanto per cosa decide di (altro…)
(Omnipresence Productions) “The Great Deceiver” fu album corrotto e malato già per conto suo (recensione qui). Ma a Mortiis, l’ex Emperor, non è uno qualunque e non si muove secondo schemi normali. Anzi, (altro…)
(Dissonance) Nel 2002 la Sanctuary Records pubblicò il DVD “Sphinctour”, le cui immagini testimoniano una serie di concerti dei Ministry tra Europa e Nord America. “Sphinctour” permette ai fan di ammirare il ‘profeta della deriva’ (altro…)
(Doomentia) Quattro brani all’insegna della musica estrema, per questo 7” che vede cimentarsi due bands piuttosto quotate nell’underground italiano. Ho già avuto modo di ascoltare e recensire i romani Morbo, (altro…)
(Dissonance) Album eccellente e il primo dei tre verdetti di Al Jourgensen verso la politica di George W. Bush jr. Gli altri due saranno poi “Rio Grande Blood” e “The Last Sucker”, per una trilogia spietata e rabbiosa. Uscito (altro…)
(Nordvis Produktion) Il secondo album degli svedesi Murg è sostanzialmente come il primo (“Varg & Björn”, recensione qui): devastante. Però qualcosa è cambiato e “Gudatall”, nonostante le (altro…)
(Peaceville) Ritorno alla Peaceville per David Gregor, fondatore dei Morta Skuld. Nei primi anni ’90 furono tre i lavori curati dalla sottoetichetta, appunto di proprietà della casa inglese, Deaf Records. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Primo full length per Memoriam, formazione inglese fondata un anno fa da alcuni membri di Benediction e Bolt Thrower. Una band nata (altro…)
(Moribund Records) Torna il solo project di Shatraug (Horna e Sargeist) con un terzo album contenente otto imponenti tracce di stupendo DSBM. Otto tracce decadenti, ricche di magnetismo, riff catchy, vocals strazianti ed un generale (altro…)
(W13Digital Distribution) Ritorna l’aria pesante e irrespirabile dei Madnes Of Sorrow, band che tra temi horror, gotici e forti, accende continuamente la spia della paura nell’ascoltatore. Il nuovo cantante Prophet (altro…)
(NoiseArt Records) I Majesty si sono guadagnati un posto di riguardo nel cuore di ogni defender nel corso degli anni 2000, quando pubblicarono classici come “Sword and Sorcery” and “Reign in Glory”. I nostri hanno poi attraversato i loro problemi (altro…)
(Dissonance) Nel 1992 i Ministry pubblicano “ΚΕΦΑΛΗΞΘ”, o se preferite “Psalm 69”, anzi “Psalm 69: The Way to Succeed and the Way to Suck Eggs” come molti lo (altro…)
(autoprodotto) Il bassista Lucio Manca era comparso da queste parti all’epoca di “Everybody Needs an Angel”, album strumentale uscito nel 2013 (recensione qui). Ora, supportato da Garry King (Joe Lynn Turner, Jeff Beck, Achillea) alla batteria, Lucio (altro…)
(Blood Harvest) Debutto su vinile per i peruviani Morbosatan, per i quali sembra che il tempo si sia fermato a metà anni ottanta. Le fonti di ispirazioni dalle quali il terzetto sudamericano attinge, provengono (altro…)
(autoproduzione) Mr. Jack è cantante, musicista e tra le altre cose membro degli Iron Heart, il quale ha concepito una nuova idea musicale che vede la realizzazione di colonne sonore (altro…)
(Napalm Records) In Germania esiste una scena nella quale sbocciano da anni capolavori da realtà come Sula Bassana o Zone Six. Una scena che coltiva il verbo psichedelico nelle (altro…)
(Pitch Black Records) Fra le band greche heavy/power metal sorte nei nineties, come ad esempio Battleroar, Wolfcry, Airged L’Ahm, i Marauder sono forse i più costanti e ‘classici’. Il loro sesto full-“length”, che segue a “Elegy of Blood”, (altro…)
(autoproduzione) Album coinvolgente realizzato da un quartetto della provincia di Siena questo “Ho perso l’Eden”. Il nome della band prende spunto dal soprannome (altro…)