MORBUS GRAVE – “Lurking Into Absurdity”
(Chaos Records) L’etichetta messicana Chaos Records è da sempre votata al death metal e dunque pubblica il debut album dei milanesi Morbus Grave, formazione incastrata nel suddetto genere e in (altro…)
(Chaos Records) L’etichetta messicana Chaos Records è da sempre votata al death metal e dunque pubblica il debut album dei milanesi Morbus Grave, formazione incastrata nel suddetto genere e in (altro…)
(Indie Recordings) Sempre emozionanti i norvegesi Maraton, i quali tornano con un nuovo lavoro, il seguito dell’ottimo debutto “Meta”, uscito nel 2019 (recensione qui). Con questo nuovo “Unseen Color” alzano il tiro, abbracciando più intensamente certe teorie dark wave, anche se musicalmente si scatenano più ampiamente, offrendo all’ottimo vocalist scenari da esplorare ed esaltare, sia con impostazioni taglienti che con un falsetto semplicemente irresistibile. (altro…)
(From The Vaults) L’heavy metal dei danesi Meridian rimane intenso, anche se ama virare verso l’hard rock lasciando che il puro metallo sia o di contorno per rendere più pungenti i brani o che prenda il controllo all’improvviso su alcuni pezzi, esplodendo senza ritegno. (altro…)
(Hell Tour Productions) Nome pesante sulla scena hard & heavy, ma essendo italiano probabilmente risulta poco noto. È il fondatore degli Screaming Shadows, i quali sono una metal band italiana… quindi poco conosciuta anche se in circolazione da oltre vent’anni. (altro…)
(Eclipse Records) Il nuovo album dei Mycelia intitolato “In A Late Country” è un concept che parla di un giovane alla ricerca della propria ragazza, scomparsa dopo un programma di evacuazione ad opera del governo per una città sovrappopolata. Fantascienza sociale dunque, percepibile anche nel (altro…)
(Sun & Moon Records) Un’oceano di distanza e pure un emisfero di differenza, ma c’è amicizia tra questi doomsters, gli svedesi Anguish e i cileni Mortajas. (altro…)
(M-Theory Audio) Ritorno in pista per Mantic Ritual, formazione thrash statunitense scioltasi nel 2010 all’indomani dell’ottimo debut album “Executioner”, uscito un anno prima. Nel frattempo il chitarrista Jeff Potts ed il bassista Ben Mottsman non sono rimasti con le mani in mano, unendosi ai Warbringer nell’album “IV: Empires Collapse”, uscito nel 2013; (altro…)
(Mighty Music) Cosa ci si può aspettare da uno con l’esperienza, la storia ed il curriculum di Marco Mendoza? Uno che ha militato in Thin Lizzy, Whitesnake, Journey, Ted Nugent ed anche nei The Dead Daisies! (altro…)
(Black Mass Prayers / Staring Into Darkness) I Malauriu sorgono dalle tenebre arse della Sicilia nel 2013. Hanno pubblicato solo due album, nel 2017 “Semper ad Mortem Cogitantes” e l’omonimo (altro…)
(Signal Rex) Da circa un lustro, i portoghesi Mons Veneris hanno intrapreso una carriera fatta finalmente da album dall’uscita regolare, anche se non si smorza la passione dei nostri per EP, split e compagnia. (altro…)
(Vernal Vow Records & Border Music Distribution) Omega, all’anagrafe Martin Persner, ovvero uno degli ex Nameless Ghouls originali dei Ghost, è la mente che si cela dietro agli svedesi MCC, dietro a questi Magna Carta Cartel, un progetto che agli inizi ha visto coinvolto anche lo stesso Tobias Forge. (altro…)
(Universal Music Group) Sono passati ben sei anni da “Dystopia” (recensione qui), album che ha rialzato non poco le quotazioni dei Megadeth dopo alcuni disci non certo brutti, ma piuttosto altalenanti… e il merito di questa ritornata ispirazione va sicuramente a Kiko Loureiro, chitarrista funambolico in grado di non fare rimpiangere un mostro di bravura come Marty Friedman. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Pur non essendo un fan irriducibile, apprezzo quasi tutti gli album targati Machine Head; tuttavia devo dire che ho sempre ritenuto Robb Flynn un grandissimo paraculo, sempre pronto a cavalcare il trend del momento per rielaborarlo nel proprio stile: è sempre stato così, a partire da “Burn My Eyes”, dove il thrash suonato in passato con i Vio-Lence si fonde con il groove degli allora sulla cresta dell’onda Pantera. (altro…)
(Stickman Records) È noto quanto i Motorpsycho siano stati capaci dagli anni ’90 ad oggi, ad attraversare un ampio spettro di stili musicali nei loro album. La band norvegese in (altro…)
(W.T.C. Productions) I Mortuus sono un gruppo svedese nato dalla collaborazione e dal sodalizio di due menti malate e contorte, che nel giro di venti anni hanno dato alle stampe solo tre album, questo compreso. (altro…)
(Napalm Records) I tedeschi My Sleeping Karma riescono a sorpendere costantemente. La band che intitola i propri album con nomi di divinità dell’Induismo, pubblica il suo sesto album e il primo in studio per la Napalm Records. “Atma” che nella religione (altro…)
(autoproduzione) Il chitarrista e autore Alessio Secondini Morelli è il fondatore degli Anima Mundi e questo suo album è votato a un certo filone del rock e metal. Fondamentalmente “ Hyper-Urania” è un esempio di hard & heavy anni ’80, nel quale le canzoni raggiungono alcuni precisi (altro…)
(Folter Records) Una lunghissima ed epica intro apre al secondo album degli svizzeri Malphas, seguita da otto bombe sonore.. in pieno stile Watain. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Qualche anno fa, Angus Young, rispondendo ad una domanda durante un’intervista disse: ”Alcuni dicono che abbiamo tredici album che sembrano tutti uguali. Non è vero, abbiamo quattordici album che sembrano tutti uguali”. (altro…)
(Chaos Records) Concepción è una delle città più graziose del Cile e si affaccia sulla foce del fiume Bio Bio, il quale si butta nell’Oceano Pacifico. In un posto così incantevole, salta fuori una delle aberrazioni death metal più chiassose del Sud America. I Mortify sono al secondo album e (altro…)
(UNFD) Sono tanti i motivi trattati nei testi di “Stargazer”, i quali vertono principalmente sul dolore, la perdita, il sesso, l’assuefazione. Sarà forse questo il motivo per il quale “Stargazer” è un album che si apre a più atmosfere e modi di suonare e interpretare sia i testi che (altro…)
(Nuclear Blast Records) E chi ha osato dire che il death è morto?! No signori, non finché gruppi come gli inglesi Malevolence sono in giro a battere il martello – pardon, gli strumenti – come forsennati. (altro…)
(Silver Lining Music) Intramontabile Michael Monroe! Dall’era Hanoi Rocks in poi… senza una sosta, senza una pausa, un artista ora solista che dal 2011 ha pubblicato con questo ben cinque dischi… quasi uno ogni due anni. (altro…)
(Nine Records) Nasce nel 2014 la band polacca Monasterium che nel 2022 tocca quota tre album con il presente “Cold Are The Graves”. I Monasterium sono innamorati del doom di stampo (altro…)
(Trepanation Recordings) Può il black metal essere romantico? Beh, i Cradle Of Filth ce ne hanno dato una prova da una ventina di anni a questa parte… però qui si parla di post black, di un genere quindi per certi versi ancora più estremo del black. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Freschi di formazione i francesi Miasmes sono devoti ad un black molto diretto, decisamente lontano da quello stile tipico del loro paese, piuttosto orientato verso una violenza ancestrale, quella che caratterizzava il sound estremo prima della suddivisione tra death e black… e le decine di sottogeneri che queste due principali direzioni offrono. (altro…)
(Osmose Productions) Definire “The Exuviae of Gods – Part I” un semplice EP è riduttivo e porta probabilmente a rapportarsi all’album in modo errato. Prima di due parti, il lavoro piuttosto ambizioso del gruppo ci porta dentro l’aspetto più solenne del doom metal, tra tempi lenti e ovattati, batteria rallentata e riff pesantissimi. (altro…)
(Atomic Fire Records) Album numero…? Non importa. Davvero, non importa più sapere quanti dischi abbia pubblicato Michael Schenker, siano essi con i nomi dei suoi progetti o partecipazioni… le quali risalgono agli Scorpions e agli UFO, da oltre cinquant’anni! (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Due menti dannate quelle di Paul Gillis e Stephen Reichelt, totalmente assorbite da incubi e visioni irrazionali, tradotte in una sola forma possibile che è quella del grindcore-death metal. Musica satura di devastazione, di (altro…)
(Vicisolum Productions) Ci sono eventi, nella vita di un gruppo musicale, che segnano il corso della carriera. Nel 2019, durante un concerto, il tastierista del progetto muore. Durante un concerto, ripeto. (altro…)
(Avantgarde Music) Emerge una seducente fusione di black metal selvaggio, black sinfonico, devastazione vocale e heavy metal classico con questo EP di debutto dei finlandesi Moonlight Sorcery! C’è l’impeto di un black più d’annata (dai Dimmu Borgir ai Windir… con un po’ tutto in mezzo), (altro…)
(Osmose Productions) Meyhnach è una one man band di black metal creata dallo stesso musicista che ha gestito altri progetti, tra i quali le sorti di Suicide Circle e in particolare di (altro…)
(WormHoleDeath) Atmosfere cupe e angoscianti dominano i pezzi dei Mind Imperium, un trio francese che suona un metal muscolare e carico di groove. Un wall of sound quello dei Mind Imperium, determinato da un riffing e un impianto ritmico robusti, i quali lasciano spazi alquanto (altro…)
(The Sign Records) Quasi sconosciuti qui da noi, i Märvel sono in patria – la Svezia – un piccolo caso mediatico. (altro…)
(Century Media Records) John Browne, chitarra, Andy Cizek, cantante, e Mike Malyan, batterista, hanno guidato le registrazioni e produzione del loro quarto album, con la (altro…)