NECURATUL – “Sanguine Lupus Graves”
(Forever Plagued) Necuratul è un progetto dello Statunitense Weird Wolf, conosciuto per aver suonato per Prosantus Inferi e Black Funeral. Non si sa molto delle origini di questa one man band, le note biografiche sono scarse. “Sanguine Lupus Graves” è il demo tape di debutto. È stato stampato, infatti (altro…)
(Lay Bare Recordings/Fallodischi/Shove Records/La Fine) Allibito. Sconvolto. Ma esaltato. Eccitato. Percepisco il nero, l’oscurità, la decadenza. Il Male. Quoto con immenso piacere una parte della presentazione della band: “Una macabra e ottenebrata danza di estremismo musicale, solo perché in Italia non ci sono
(Pure Rock Records) Definiscono la loro musica un mix fra power e melodic hard rock, ma ascoltando il terzo disco dei californiani Ninth Circle ho pensato anzitutto ai Queensryche e a certi toni maturi, progressive e ricercati del loro sound. Ecco, i Ninth Circle mi sembrano proprio
(Mighty Music/Target) Reclutato alla batteria Ivo degli Izegrim, gli olandesi Neckbreak Nation approdano al debut album dopo aver fatto circolare il proprio nome nella loro terra e dintorni, grazie ad un thrashcore metal con spunti moderni e soluzioni più o meno tecniche.
(Sepulchral Productions) Black metal canadese. Uno dei filoni più intensi e coinvolgenti del genere. I Neige Et Noirceur arrivano così al quarto album, sempre fedeli al black metal ambientale ma con una massiccia iniezione di black metal classico, quello dei primi anni ’90 che si percepisce per l’uso delle
(Autoproduzione) I romani Necropoli, qui all’esordio, reclutano il cantante georgiano David Unsaved (abbastanza noto nella scena doom per essere la voce degli Ennui) e ci propongono una colata di death/doom metal che si concede anche qualche tocco di sperimentazione.
(Sliptrick Records) L’universo musicale di “Dentro Me” è carico di atmosfere che vanno sull’hard rock, nonostante qualche trama delle sei corde e annessi contorni ritmici appena più sull’heavy e in alcuni casi anche di natura prog. Proprio sul versante dell’atteggiamento tecnico sarebbe fin troppo
(Mortis Humanae Productions) L’oscurità che piomba su una distesa gelida, eterna, antica. Tensioni e conflitti sepolti da coltri di nevi eterne. Uno scenario dimenticato e primevo. “Nocturnal Frost” è la colonna sonora di questo fosco paesaggio raccontato dai francesi Noctem Cursis. formazione
(Hell Headbangers) Split cd all’insegna dell’estremismo musicale da parte della Hell Headbangers, che propone due bands provenienti da nazioni non propriamente famose per le uscite in ambito metal. I primi due brani sono eseguiti dai Coreani Nocturnal Damnation, dediti
(AFM/Audioglobe) Se c’è una band francese di heavy/power metal che valga la pena ricordare, questi sono i Nightmare. Senza contare un lungo split, i transalpini sono attivi da qualcosa come 35 anni, e ultimamente non stanno sbagliando un colpo (ne parlo diffusamente
(Metal Scrap Records) Avete presente i Pungent Stench? Ebbene non si può che pensare a loro se ci si approccia a “Recovery of Sync”; infatti siamo sulla stessa linea di schizofrenia compositiva e non da meno con una base tecnica rispettabile. Fusione aberrante di death, thrash, crust, grindcore e crossover
(Scarlet Records) Ritorno sulle scene per i Necrodeath, storica band ligure apprezzata in tutto il mondo, grazie a lavori immortali quali “Into The Macabre” (1987) e “Fragments Of Insanity” (1989). dopo lo scioglimento, tornano nel 1999 incidendo l’ottimo “Mater Of All Evil”, seguito dal feroce “Black As Pitch” e dal più groovy
(Unique Leader) Ancora agli Hertz Studio (Vader, Behemoth e tanti altri) per una parte del lavoro di realizzazione del terzo album dei Near Death Condition. Con “Evolving Towards Extinction” la band svizzera si autocandida ad essere una delle realtà più lucide nel riproporre il sound o il modo di fare
(Earthquake Terror Noise) Secondo full length per i Veronesi Neptune, band nata nel 2000 dedita ad un melodic death metal di stampo Scandinavo sulla scia di gruppi come In Flames e Dark Tranquillity. L’album, rispetto al precedente “Acts Of Supremacy” ha un taglio più aggressivo e diretto, un approccio più thrash alla
(Independent) Profondità sonora. Eccellenza melodica. Ed oscurità, decadenza, tristezza. Arriva il primo full length di questa geniale band Italiana che scolpisce un prog intenso, pieno di tecnica, evoluzioni senza tuttavia mai cercare velocità, o virtuosismi
(Revalve Records) Un nuovo assalto dei Nefesh, condotto con stile e organizzazione. Nefesh, una macchina da guerra che non conosce l’irruenza e la sete di sterminio, perché il metal dei Nefesh è ricco e variegato. Una macchina concettuale. Progressive?
(autoprodotto) Continua l’intensa produzione della one man band Italiana. Dopo il bellissimo “Let The Sky Collapse”, risalente ad un anno fa, e dopo essere riuscita a giungere al cospetto della eclettica Misantrof Antirecords (nella compilation natalizia di fine 2013), torna Noisekraft con un singolo intenso e pieno di emozione.
(Iron Bonehead) Un split di due band sostanzialmente sconosciute, provenienti da un underground a noi molto lontano. Spesso queste pubblicazioni non vengono considerate, spesso succede che due oscene tracce, due peccaminosi culti, due perle di oscurità vengono, purtroppo, ignorate. Ma sarebbe un errore. Qui, infatti, c’è un
(Iron Bonehead) Che i Nechbeyth avessero qualcosa di particolare l’ho compreso a metà della seconda canzone, cioè “Ruination Conquest”. C’è una sorta di tensione nella musica della band, qualcosa che fa saltare i nervi, qualcosa di …caotico! Quando ho preso a leggere le note informative ho appreso
(RA Recs) Sei minuti e poco più, tanto dura questo lavoro dei viterbesi Neid. Grinders agguerriti, cinici. Seppelliscono l’ascoltatore sotto una colata sonora che prende il nome di “Non Repetere Est Eereditas”. I brani sono cinque e prevedono la partecipazione di ospiti, come Cinghio (Hour of Penance, Buffalo Grillz)
(Goathorned Productions) I Neglektum provengono dalla Svezia e suonano un black metal tipico della loro nazione. Lo si capisce dall’opener e title track che per quasi nove minuti produce un buon mid tempo e un riffing che sa essere espressivo, anche nelle diverse accelerazioni, per altro molto stringate. Proprio la title track è una
(Autoproduzione) Quest’oggi vi presento il quarto full-“length” dei romani Neverdream, che si segnala per numerose peculiarità. Anzitutto, dura quasi novanta minuti (!), divisi su due cd; ma se optate per il download digitale, lo troverete disponibile sul loro sito in modo completamente gratuito.
(This Is Core Music) Quando inizia, dopo l’intro, “Prayers Don’t Work” la prima impressione che si ricava è che questa band italiana abbia una sensibile capacità di creare un riffing semplice ma d’impatto o con qualche sfumatura melodica, nonostante la carica e l’aggressività mostrata. I Nameless non so bene in quale
(Nuclear Blast) Partiamo da un punto che credo sia imprescindibile ai fini del discorso su questa nuova release dal vivo dei Nightwish e cioè che la band da qualche anno sembra quasi una telenovela, suo malgrado. Che concordiate oppure no, è innegabile il fatto che la storia di questi Finlandesi, partendo dalla fuoriuscita
(Tunecore) Edoardo Napoli è un artista indipendente, giovane, italiano (Liguria). Ha suonato con molte band, ha creato molta musica e forse non è ancora riuscito ad affermarsi in quanto… italiano. Dopo le varie collaborazioni, militanze, divagazioni, ha deciso di far da solo: lo skill non gli manca, sa suonare un po’ di tutto, dalle
(Eibon Records) Naxal Protocol. Nuovo moniker per i rinati italiani Cazzodio. Sono tornati. Ed il loro nervoso rumore, il loro rumore strutturale, psicologico, devastante, assassino è di nuovo presente. Immutato. Evoluto. Incattivito. Dieci brani. Oltre un’ora di violenza, massacro, tortura. Tracce monolitiche che non
(Eibon Records) Inquietanti. Oppressivi. Sconvolgenti. Con immensa poesia e sublime dolcezza riescono a provocare un terremoto interiore, uno sconvolgimento psichico, uno stato di disturbo mentale. Terzo album per i Milanesi Neronoia, o meglio terzo capitolo in quanto continua il loro fantastico anonimato per i titoli
(Desert Fox Records) I Noon sono la prosecuzione dei Stake-off the Witch (pubblicati da Fuzzorama Records), band fondata da Stefania Savi (voce e chitarra) e Caterina Mozzi (basso). Le due si aggregano con Marco Murtas (voce e chitarra) e Alberto Maffi (batteria) dei Link Quartet, ed ecco che nasce un sound ancora in debito con lo stoner (i Kyuss) ma anche con il grunge meno banale, quello
(Avantgarde Music) Freddi come la morte. Oscuri come l’abisso. Letali come una piaga. Depressivi come la fine. Tornano i maestri Francesi del black metal. Tornano con una nuova dimensione. Il leader Lord Lokhraed, capace di scatenare l’inferno nonostante la sua anomalia alla mano sinistra (quella della tastiera della chitarra…) si ripropone non più come one man band ma come
(Steelheart Records) Questo album rappresenta una storia di quasi dieci anni. Anni passati a creare una band, a perderne dei pezzi e ritrovarne altri, perché in fin dei conti bisogna sempre andare avanti. Esce nel 2010 “Nevernight” e ancora oggi l’omonima band è in giro a suonarlo e promuoverlo. Hanno nuove idee per fare altro i Veneti? Non saprei, ma di certo non è ancora il momento di lasciarsi
(Shadow Kingdom Records) 33 Minuti di heavy metal muscolare e rabbioso, da qualche parte fra i portoghesi Ironsword e i Motorhead: il primo disco che recensisco nel 2014 è una gradita sorpresa da parte della Shadow Kingdom Records! Gli spagnoli Nigromante sono attivi da circa dieci anni ma questo è il loro primo full-“length”, che segue peraltro a un lunghissimo
(NiteRain Enterprises / Indie Distribution) Sballati, spudorati, osceni. Pettinature antigravitazionali, abbigliamento aderente, pelle, bandane, dita medie esposte. Riff pieni di groove, ricchi di quelle componenti rock’n’roll e volgarmente boogie. Sono in quattro, il numero perfetto, e si scatenano da Oslo senza rispettare confini, limiti, soglie. Hanno un biondissimo cantante
(Mausoleum Records) Il progetto Now or Never sorge per volontà di due ex-Pretty Maids, Kenny Jackson e Ricky Marx, che assieme al vocalist dei francesi Nightmare, Jo Amore, mettono su una manciata di brani che sanno lontano un miglio di metallo germanico. “Reach out for the Sky”, infatti, ci mostra un hard’n’heavy venato di power che potrebbe forse ricordare qualcosa dei Primal Fear,
(Ukem Records) Ve lo giuro! Appena ho iniziato ad ascoltare questi Necrogrinder la prima cosa alla quale ho pensato è che fossero inglesi. Si, ok, la Ukem per buona parte pubblica autori inglesi, è vero, ma se qualcuno di voi legge abitualmente le mie recensioni forse ricorderà che spesso inizio ad ascoltare gli album conscio del solo nome della band e il titolo della release. Solo dopo
(Punishment 18 Records) Nuova bordata selvaggia e distruttiva per i Sardi Necromessiah, una delle migliori realtà black ‘n roll che si possa trovare in Italia. La band si propone con la tipica miscela dei primordi del thrash metal teutone, il seminale ed evangelico black metal alla Venom e ovviamente quella stramaledetta attitudine da locomotiva lanciata a folle corse che è cara ai Motörhead.