RÜNDGARD – “Ulvmonddomānen”
(Inferna Profundus Records) I cileni continuano nella loro esplorazione dei suoni naturali, rurali, folk del black metal (qui la recensione del loro precedente lavoro). (altro…)
(Inferna Profundus Records) I cileni continuano nella loro esplorazione dei suoni naturali, rurali, folk del black metal (qui la recensione del loro precedente lavoro). (altro…)
(Is it Jazz? Records) Se questa etichetta figlia della Dark Essence è nata per dar voce e spazio discografico a tutte quelle band rock e prog con marcate tendenze jazz, tendenze sempre suggerite, spesso esplorate ma mai totalmente abbracciate, ecco che con il debutto di questo ottetto si rompono gli indugi, vengono demoliti i confini, quei ponti che permettono di stare un po’ da una parte ed un po’ dall’altra. (altro…)
(Indie Recordings) I norvegesi Ricochets sono in giro dalla fine degli anni ’90. Numericamente sarebbero venticinque anni di rock sincero, di rock brillante, di melodia ed energia, con anche un paio di nomination ai Grammy… ma dentro c’è anche un silenzio di ben diciassette anni (è del 2005 il loro ultimo disco) che “Closer to the Light” rompe con impeto e forza. (altro…)
(Inside Out Music) Criptico il nome di questo album, derivante dall’unione di ‘ID’, ‘Id’, ‘Entity’ e ‘Identity’; ‘ID’, un documento che prova la tua identità, ‘Id’, la parte più profonda del subconscio… i bisogni e le emozioni primari, ‘Entity’, è l’entità, qualcosa che esiste in una sorta di dimensione a parte… mentre ‘Identity’, identità, è l’insieme del nome e dei fatti che identificano un individuo… forse proprio quello ‘identificato’ con ‘ID’, il quale contiene un ‘Id’… e si muove nello spazio e nel tempo, assieme ad altre ‘entità’. (altro…)
(Napalm Records) Diamine, per qualche ragione mi ero perso il precedente “No One is Illegal”! Ho adorato “Kosmopoliturbo” (qui), ho venerato “Peace, Love & Russian Roll” (QUI!)… e -mio salto di album a parte-, ecco tornare questi pazzi con un nuovo lavoro, sempre con un titolo che gira attorno al loro concetto artistico e culturale collocabile tra est e ovest, tra nord e sud, tra qui e li, tra sotto e sopra… in una totale e disinibita tendenza cosmopolita la quale ci vede tutti come fratelli, ripudiando… aberrando violenze di ogni sorta, scatenate da chiunque contro chiunque altro. (altro…)
(Memento Mori) Settimo album per Rigor Sardonicous, band statunitense che ha un modo tutto particolare di intendere il funeral doom. (altro…)
(Ad Noctem Records) C’è molta rabbia tra le note di “Rebirth”, debutto discografico dei torinesi A Reason To Begin, una furia espressa con convinzione tra riffoni thrash/groove, vocals che alternano growl e scream, rasoiate hardcore e breakdown deathcore. (altro…)
(Voice of the Unheard/Shove Records) Il nome della band è un acronimo: Ropes Inside A Hole. Un collettivo italo-svedese nel quale confluiscono elementi del gruppo svedese Suffocate For Fuck Sake. A seguito di un album d’esordio, “Autumnalia” (altro…)
(NorthPoint Productions) Seconda parte di questo concept dei Royal Hunt che si aggancia al celebre romanzo di Ray Bradbury “Fahrenheit 451”. “Dystopia Part II” è ovviamente la prosecuzione tematica (altro…)
(KVLT) Nonostante sia parte di un progetto finlandese, il suono prodotto da questo gruppo è quanto di più lontano si possa immaginare dalle atmosfere spesso ‘simpatiche’ e scanzonate tipiche degli altri gruppi finnici. (altro…)
(The Sign Records) Dalla fredda Finlandia esplode il calore ‘californiano’ di questa rock band scatenata, questo quintetto dedito ad un rock’n’roll puro, schietto, quasi devoto al punk, apparentemente ignorante, sempre ad alto numero di ottani. (altro…)
(Avantgarde Music) Dietro questi ‘giovani’ Remina ci sono Mike Lamb dei Sojourner e Heike Langhans (ex-Draconian, ex-ISON)… un progetto parallelo agli altri portati avanti dai due artisti, il quale vuole andare nel profondo di una dimensione cosmica delle musica, sfruttando la tanto favolosa quanto ipnotica voce di Heike. (altro…)
(Blood Fire Death) Con un moniker più adatto ad una rock’n’roll band, tornano con il loro secondo album i deathsters Rebel Souls, band nata in Germania nel 2000 per poi sciogliersi dopo alcuni demo nel 2003, prima di riformarsi a Màlaga in Spagna nel 2013.La proposta musicale del combo ispanico-tedesco è un death metal feroce e decisamente old school, suonato con una brutalità e un tasso tecnico non indifferenti. (altro…)
(Century Media Records) I The Pretty Reckless, la prima female fronted rock band ad avere sette singoli al #1 sulla Billboard Rock Radio Chart, sono un gruppo che come tanti altri ha registrato versioni alternative, diverse cover, materiale vario che solitamente non finisce mai in un album come il maestoso “Death by Rock and Roll” (recensione qui). (altro…)
(Diamonds Prod) Eravamo rimasti al quarto album, quel “Labyrinth of Pain” (recensione qui) il quale vedeva in azione il nuovo vocalist K-Cool, in sostituzione del precedente Matt Bernardi. Quel disco, per quanto grandioso, mi lasciò un po’ sconvolto proprio per il nuovo vocalist, un artista di spessore ma con un timbro troppo diverso da quello di Matt e al quale mi ero abituato tanto da associarlo al sound dei Ruxt. Ed ora, dopo altri due giri attorno al sole, ecco tornare nuovamente questa heavy band italiana… con ancora altre novità in formazione: (altro…)
(Autoproduzione) Sono passati nove anni da “Tempest”, album di debutto dei tedeschi Rising Storm, un disco di potente e rabbioso power metal non lontano dallo stile di Rage e Running Wild. Dopo un’intensa attività live, dividendo il palco anche con Symphony X, Carcass, Opeth e Megadeth, e dopo l’uscita del primo video “Treasures”, la band tedesca è sparita dai radar per qualche anno, caratterizzato da cambi sia di line up che di direzione musicale. (altro…)
(Autoproduzione) Secondo album per Red Elm, ensemble catalano nato nel 2010 con l’intenzione di comporre musica che fosse heavy, progressiva e melodica. Dopo vari cambi di formazione e di stile, i Red Elm attuali sono un duo composto dal cantante Raùl “Bubù” Moròn e dal chitarrista e backing vocalist Dani Valcàrcel, i quali hanno deciso di scrivere l’intero lavoro in lingua spagnola, a differenza del passato in cui i testi erano per metà in inglese e metà in spagnolo. (altro…)
(Wine & Fog Productions) Dopo “The Will Of Evil” (recensione qui), il debutto dell’anno scorso, torna Julia con la sua favolosa voce, sempre affiancata da Peso dei Necrodeath e Ranza. Rispetto all’album, in questo EP le sonorità sembrano appesantirsi, allontanandosi da quell’interessante spunto atmosferico, tra dark rock e blues con tinte prog del debutto, seguendo un percorso sconnesso che porta a teorie molto più metal, decisamente più doom. (altro…)
(Karisma Records) L’idea di questo mini è venuta al chitarrista degli Airbag, Bjørn Riis, proprio quando la label stava per pubblicare il suo ultimo album solista, “Everything to Everyone” (recensione qui). (altro…)
(Steamhammer/SPV) Nuovo EP per i tedeschi Rage uscito, a detta del leader Peavy Wagner, per ringraziare i fans per la loro lealtà e pazienza durante la pandemia, tanto che proprio per questo la band ha deciso di tenere da parte alcune canzoni registrate durante le sessioni dell’ultimo full length “Resurrection Day” (2021) e mai pubblicate prima. (altro…)
(Steamhammer/SPV) Metto subito in chiaro che “Leave ‘Em Bleeding” non è il nuovo album dei Raven, bensì una raccolta dei migliori brani partoriti dalla band britannica negli ultimi sette anni con l’aggiunta di ben sei bonus track. (altro…)
(autoproduzione) I Rain sono tra le band più attive nella scena italiana, si pensi che nascono nel 1980 e sono autori di diversi album, poi contando i tanti concerti anche in e con contesti importanti, i Rain sono una band dalla più che rispettabile vita artistica. Non c’è stagnazione nell’attività della band (altro…)
(Svart Records) Oscuri. Contorti… maledettamente contorti. I Red Rot debuttano, band formata dalle ceneri degli Ephel Duath per mano del vocalist Luciano George Lorusso e del chitarrista Davide Tiso. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) All’attivo da più di quindici anni, i francesi Ritualization non sono poi così prolifici come il genere scelto spesso impone. (altro…)
(Memento Mori) Più he un nome, una dichiarazione di intenti. Teste marce… beh, il genere che fanno lo è di sicuro, invece questi romeni sono stati piuttosto arguti nello scegliere un genere di nicchia, il death svedese dei primordi, e portarlo ad una piccola evoluzione verso un mondo un po’ più tecnico e pulito. (altro…)
(FOAD Records) João Gordo, Jão e i Ratos De Porão sono una storia che dura da oltre quaranta anni. I due sono gli unici superstiti di questa vicenda del thrashcore e crossver nata in Brasile che (altro…)
(Inside Out Music) Spock’s Beard, la prog band americana, vanta in line up il tastierista giapponese Ryo Okumoto (anche Phil Collins, Eric Clapton, Aretha Franklin, Barry White…), il quale, come ogni musicista di un certo livello, non può contenere la sua creatività, spingendola fuori dai confini della band principale. (altro…)
(MDD Records) Continuano a ritmo intenso i tedeschi Reternity che dal 2018 in poi hanno già pubblicato un demo e, con questo, ben tre album. Metal melodico, metal moderno, metal incalzante, fresco, brillante, un metallo che prende le distanze dall’impostazione più grezza e thrashy dei precedenti lavori, salendo di livello, pulendo il suono, rendendolo tanto accattivante e trasversale… quanto dannatamente pesante. (altro…)
(Sliptrick Records) Leslie Ripp, l’axe man americano con un passato (anni ’80) nei Rat Attack, non ha mai smesso di suonare, anzi, mantiene viva una sua personale tradizione di composizioni strumentali ricche di tematiche, le quali ispirano il suo stile caratteristico, tecnico e coinvolgente. (altro…)
(Selfmadegod Records) Realtà messicana fondata da Jaleel Castillo che arriva al nuovo album attraverso una nuova line-up creatasi negli ultimi anni e che porta a due le nazionalità della band, visto che qualcuno degli elementi è degli Stati Uniti d’America. “Violentopia” esce undici anni dopo il secondo album e dopo i recenti split e demo. I Rottenness (altro…)
(Vicious Witch Records) Vabbè dai, perdono alcune ‘ingenuità’ di questi gruppi appena nati, come il mettere una intro di 25 secondi prima della traccia… Musica genuina, intendiamoci, ma forse un po’ troppo asincrona rispetto ai tempi che corrono. (altro…)
(Xtreem Music) Il 2022 è al suo quinto mese e Rogga Johansson è già al suo ennesimo album pubblicato o annunciato per l’uscita. Il chitarrista svedese di Paganizer, Revolting, Necrogod e così via, da anni si compiace (altro…)
(Spikerot Records) A due anni dalll’album “Ikonoklasta” gli spagnoli Ruinas presentano un EP, Resurrekzión. I Ruinas sono stati creati da Rober Bustabad dei Machetazo e (altro…)
(Sneakout Records / Burning Minds Music Group ) Il look. I suoni. Gli effetti… i colori… le saturazioni… l’atmosfera. I testi! “Take Me To the 80s” non è solo una dichiarazione di intenti, non è una imitazione… è a tutti gli effetti una full-immersion, una specie di realtà virtuale di un’epoca ormai trascorsa ma più viva e presente che mai, forse l’era stilistica che in fatto di musica, mode, film, design ed atteggiamento ha lasciato il segno più indelebile, più indimenticabile, più maledettamente reale e presente. (altro…)