VIRAL TYRANT – “Vultures Like You”
(Ripple Music) Album di debutto per Viral Tyrant, formazione statunitense dedita ad un doom/sludge che spesso e volentieri ingloba stili insoliti per questo genere, come thrash ed hardcore. (altro…)
(Ripple Music) Album di debutto per Viral Tyrant, formazione statunitense dedita ad un doom/sludge che spesso e volentieri ingloba stili insoliti per questo genere, come thrash ed hardcore. (altro…)
(Massacre Records) La band bavarese onora il thrash metal dalla metà degli anni ottanta nonostante “Black as Coal” sia solo il quinto degli album pubblicati in questi anni. I Vendetta hanno però conosciuto anche un lungo stop nel tempo, eppure sono ancora inossidabili e volitivi. “Black as Coal” è il prodotto di una band che (altro…)
(Steamhammer / SPV) David DeFeis, titolare unico del nome Virgin Steele, compositore, multistrumentista, pubblica questo nuovo album il quale dal punto di vista concettuale e testuale racchiude in sé diverse significazioni. Innanzitutto la musica: Virgin Steele è ancora un concentrato a tratti sublime di heavy metal, hard rock e in misura (altro…)
(Dark Essence Records) Copertina del disco firmata King-Kim Holm, quella de singolo invece di Costin Chioreanu. Mix fatto ‘in casa’ da Nilsen, master di Tony Lindgren (Wardruna, Enslaved, Leprous, ecc). E i musicisti della band, cosa usano? Beh, la cartella stampa toglie ogni dubbio: il batterista Tor usa piatti della marca che lo sponsorizza, idem vale per gli ampli del bassista Kyrre; il chitarrista Øyvind è più di bocca buona e suona quello che gli si mette davanti… mentre l’altro chitarrista Eivind usa il buon senso… nonostante il frontman Bjørnar sia convinto che non ci possa essere del senso… buono. (altro…)
(Indie Recordings) Ci risiamo. Vreid. Ceneri Windir, e tutte le altre solite chiacchiere. Ma -ormai- questi Vreid sono in circolazione per conto loro da un pezzo, anzi… il prossimo anno vede il loro primo ventesimo compleanno, con una line up quasi immutata… ha ancora senso parlare della provenienza storica? (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) In primis i Vacuous hanno un sound infernale. Un agglomerato di suoni roboanti che generano melodie le quali esplodono in atmosfere inquietanti, attraverso marce potenti quanto un’onda d’urto devastante e disturbante di una immensa dimensione sonora. (altro…)
(Metal Blade Records) Ancora tra noi i Vomitory e dunque, come da titolo, non c’è altro d’aspettarsi che rotoleranno molte teste. Sono passati dodici anni dall’ultimo album “Opus Mortis VIII” e nel 2013 la loro ultima esibizione, poi il ritorno nel 2019 per festeggiare i 30 anni. Finalmente, dopo i discorsi live, l’intenzione di (altro…)
(Autoprodotto) Il secondo disco degli italiani è piuttosto peculiare per alcune ragione. Prima di tutto, il cantato in lingua madre, lingua comunque difficile da adattare al genere proposto. E quest’ultimo è la seconda peculiarità del gruppo: (altro…)
(Hells Headbangers Productions) Terzo album per il terzetto di New York, intento a proseguire imperterrito la propria strada verso un metal tanto grato al black quanto al death, dove una certa componente tecnica non si nasconde in canzoni dalle strutture tipicamente heavy. (altro…)
(Memento Mori) Gli italiani Valgrind non cambiano direzione. Per fortuna. Non inventano niente, non tendono ad alcun tipo di evoluzione, ribadendo i concetti espressi nel precedente lavoro (recensione qui) o in quelli antecedenti. Ed anche questa è una gran bella fortuna. (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) Il secondo album di V:XII – un progetto dello svedese Daniel Jansson – appunto ‘cinque dodici’ o ‘five twelve’ se si vuole restare nell’idioma usato dagli svedesi per parole e titoli nella propria musica, si intitola “Lu-Cipher-Sabbatean” e ciò lascia presagire quanto oscuro, terrificante e straniante possa essere. Il microcosmo (altro…)
(Soulseller Records) In attività dal 2018 eppure in cinque anni la band americana ha pubblicato già quattro album. Vredensdal sono un trio che suona black metal con approccio attuale per via dell’alto tasso melodico, però senza spostarsi troppo al di là dei principi canonici e dunque più vecchia scuola del (altro…)
(Slaughterhouse Records) Band italiana al debutto sotto la spinta del produttore Carlo Altobelli del Toxic Basement Studio (usato da Cripple Bastards, Insanity Alert, Black Oath, Raw Power e tanti altri) che presenta il batterista Carlo (già in Greedy Mistress, Moral Values) e il bassista Aldo (Cain, Bang Bangalow) i due fondatori effettivi dei (altro…)
(Amor Fati) Il dio o forse il demone del black metal ha tirato fuori dal suo calderone ribollente una entità nuova, corrotta, infernale. Sono i Verminous Serpent, un quartetto fondato da Joseph Deegan alla chitarra e membro dei dublinesi Slidhr, in più Matt Bree alla batteria e parte dei Malthusian, black metal band (altro…)
(Massacre Records) Versatile, fantasioso, senza limiti, mai ripetitivo, libertino nello stile e nella creatività. Victor Smolski è l’asso della chitarra che è stato in forze dei Rage per almeno quindici anni, è il chitarrista che suona ed ha suonato in molti altri progetti, compresa gli Almanac nei quali è in line da quasi un decennio; tanti impegni, certo, ma il suo personale progetto non è mai passato in secondo piano, anche se sono trascorsi ben diciannove anni dall’ultimo lavoro, quel “Majesty & Passion” che riadattava anche molte musiche di Johann Sebastian Bach. Il nuovo “Guitar Force” è monumentale, è variegato, è impattante, è seducente, è irresistibile; (altro…)
(Bitter Loss Records) A dispetto di ‘soli’ cinque album prodotti, questo compreso, gli australiani sono in giro da ormai tre decadi. Il loro ritorno discografico interrompe un breve silenzio durato appena due anni, un ritorno decisamente urlato, visto il genere proposto. (altro…)
(Nordvis Produktion) Giungono al quarto album lituani Veliu Namai con il loro dark folk dall’immenso sentore rituale. (altro…)
(Purity Through Fire) Niente in questa uscita discografica è fuori posto, dalla copertina in rigoroso bianco e nero al soggetto ritratto, dal logo del gruppo ai titoli delle canzoni. Persino il formato stesso, ossia l’EP, è perfetto… peccato che non siamo negli anni ’90 e che il black metal, nel frattempo, si è evoluto in forme difficilmente pronosticabili anche solo un decennio fa. (altro…)
(Autoprodotto) Non lascia scampo questo esplosivo debutto! Oltre mezzora di prog scandito dal cinismo ritmico del math rock, il tutto deliziosamente strumentale… tranne per gli occasionali sample presi dai film di… Fantozzi, in particolare ‘Il Secondo Tragico Fantozzi’, pellicola dalla quale salta fuori il titolo dell’album, ovvero quel famigerato incandescente “Tordo”! (altro…)
(Art Gates Records) Decisamente potente questo nuovo EP del quintetto portoghese Vëlla. Solo quattro brani, ma un assalto sonoro devastante, glaciale, molto tecnico, decisamente moderno, capace di mescolare svariati generi, tra questi death, black, prog e un interessante sentore nu-metal. Moderni, elettronici, ma feroci e viscerali, i Vëlla hanno due fondamenta irremovibili: (altro…)
(Dark Star Records) Il mondo nerd e quello metallaro si fondono alla perfezione in casa Vis Mistica, formazione statunitense capitanata da Connor McCray, poli strumentista e fanatico di “Star Wars”, inclusi i vari spin off ed i fumetti concernenti la saga più famosa del mondo. (altro…)
(Century Media Records) Ma come si fa anche solo pensare di poter recensire una trovata del genere? Meglio se intanto ci limitiamo al contenuto di questo fantasioso EP, il quale se solo fosse stato pubblicato da qualsiasi altro gruppo sarebbe stato decisamente cestinato dal sottoscritto. (altro…)
(Black Lion Records) Cambio di etichetta per la ex one-man band svedese! Dopo tre album usciti in prima edizione o come reissue attraverso la tedesca Purity Through Fire, tornano ora in patria con la connazionale Black Lion Records, per continuare quel percorso intrapreso con l’ottimo “Damnation” (recensione qui), un percorso, un viaggio che vede un black tagliente, immensamente oscuro, ma anche evocativo, ricco di mid tempo, di melodie penetranti, un pacchetto che ormai riesce ad identificare il sound di questa band in regime di costante crescendo. (altro…)
(Season Of Mist) Mistico, impressionante e ispirato il secondo lavoro di Will Hunter, multistrumentista che attinge sia concettualmente che musicalmente dalla tradizione nordica. I suoi poemi sonori sono solenni, ritualistici e in sintonia con tradizioni e miti pagani, nonché animistiche e votate alla natura. Sono (altro…)
(Nuclear Blast Records) Ecco il trio che devasta, spacca, assalta, miete! Una di quelle band che quando sale sul palco riesce a fare un rumore tale che sembra impossibile possa essere generato solo da tre individui! Sempre in tre, il numero perfetto: se ne è andato Abadon ma c’è un nuovo batterista, il giovanissimo (se confrontato con gli altri due) Jeramie ‘War Machine’ Kling (Inhuman Condition, The Absence, Gus G. e molti altri), uno che picchia duro. Ma l’unica cosa che conta è la costanza nel nucleo, dello zoccolo duro: Sir. Tony ‘Demolition Man’ Dolan e Lord Jeffrey ‘Mantas’ Dunn! Si! Quelli di “Prime Evil”. (altro…)
(Inside Out Music) “Lunar Mist” è il risultato di un momento tragico nella vita del glorioso chitarrista degli Yes Steve Howe. Virgil è uno dei tre figli del suo secondo matrimonio. Batterista, 42 anni, sposato e padre, membro dei Little Barry (altro…)
(Sensory Records) Dopo anni, giungendo al terzo full length in studio, la band italo-svizzera finalmente trova una label! Ma paliamo di una band che meriterebbe tanto, che meriterebbe una visibilità internazionale e sicuramente di altissimo livello. (altro…)
(Vetus Capra Production) I francesi Vipère saltarono fuori un paio di anni fa, dando poi vita ad un buon demo nel 2021, un EP intitolato “Sombre Marche” (recensione qui), nel quale riversavano dentro tutto il loro odio in chiave black, quello vecchia scuola reso poi più estremo dal tocco tipico dello stile del loro paese. (altro…)
(Atomic Fire Records) Quando due vecchi marpioni del rock e dell’AOR (sì, esiste ancora come genere…) si mettono a confabulare assieme, ne esce per forza un disco che non può non strappare un sorriso sin dal primo ascolto. (altro…)
(BMG) Era il 1986, e gli allora nascenti Voivod avevano solo un album, seminale e violentissimo, alle spalle. Nel giro dei due anni successivi i canadesi avrebbero sfornato altre due perle… In effetti, il trittico “Rrröööaaarrr”, “Killing Technology” e “Dimension Hatröss” sono una tripletta invidiata da molti, inarrivabile per i più. (altro…)
(Century Media Records) Full length di debutto per gli statunitensi Vomit Forth, band che dopo aver pubblicato un paio di EP auto-prodotti e passati inosservati, approdano nientemeno che alla Century Media. (altro…)
(Black Widow Records) Due CD, quasi trenta brani, un paniere di artisti praticamente tutto italiano… per tributare una sola grande ed influente band: i Blue Öyster Cult! (altro…)
(Everlasting Spew Records) Esordio discografico per Void Witch, formazione texana nata durante la pandemia dall’unione di membri di Shitstorm, Azoth e Drainblow. (altro…)
(Abstract Emotions / Negra Nit / Eternal Juggernaut Records / Discos Macarras) Intenso questo nuovo lavoro degli spagnoli Vidres A La Sang, i quali dopo la reunion del 2018 giungono al secondo avvolgente lavoro (il quinto nell’intera storia del gruppo). (altro…)
(Osmose Productions) Da qualche parte a San Pietroburgo, qualcuno scrive e suona la propria musica da solo. È la scintilla, la one man band che poi diverrà una vera e propria band dal nome Veter Daemonaz. “Muse Of The Damned” è il primo album dopo una serie di pubblicazioni minori e trova ospitalità nell’attenta e da sempre devota al (altro…)