DESERT – “Fortune Favors the Brave”
(Autoproduzione) Con una copertina che non nasconde, a un occhio attento, elementi di orgoglio nazionale, gli israeliani Desert ci inviano il loro terzo disco: rispetto al secondo, “Never regret”, (altro…)
(Autoproduzione) Con una copertina che non nasconde, a un occhio attento, elementi di orgoglio nazionale, gli israeliani Desert ci inviano il loro terzo disco: rispetto al secondo, “Never regret”, (altro…)
(Autoproduzione) Nel giro di quattro lavori in studio, le Slut Machine hanno spaziato un po’ attraverso tutte le sonorità che hanno caratterizzato gli anni ’90. Inizialmente orientata verso un punk in stile Riot Grrrl, la band è poi (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Se partendo da moniker, titolo e grazie al suggerimento che colloca la dalla provenienza della band in Norvegia, vi state immaginando lo stereotipo di blackettoni borchiati e ricoperti di demoniaco (altro…)
(Argonauta Records) Gli svedesi Svärd sono un nuovo progetto con membri di Ahab (i quali hanno appena pubblicato un live album, recensione qui) ed In Mourning ( e pure ex membri di questi ultimi)… ed il loro genere, quasi (altro…)
(Pure Steel Records) Per quanto abbiano una storia lunghissima, pressoché 40ennale, gli olandesi Black Knight pubblicano solo ora il terzo album: da poco i nostri acquisito (altro…)
(Apollon Records Prog ) Stravaganza. Eccentricità. Il secondo album degli scandinavi Pixie Ninja è uno stimolo psicologico travolgente. Album completamente strumentale, ispirato a storie di Lovecraft, sferzato da strumentazioni vintage come orchestron, (altro…)
(Napalm Records) Primo live album dopo sedici anni per gli Ahab, ricavato dal concerto tenuto dalla band tedesca nel 2017 al Death Row Fest di (altro…)
(Autoproduzione) Full length d’esordio per gli italiani Till Die, formazione nata nel 1998 con il moniker Day Of Darkness, per poi cambiare nome ad inizio millennio. Nel 2002 la band pubblica un (altro…)
(Novus Records) Se c’è ‘Raven’ nel monicker, si tratta di symphonic o gothic metal… e gli esordienti Ravenlight, dall’Irlanda, non vengono meno a questa legge empirica! Il loro “Project Genesis” (altro…)
(UKEM Records) Viking metal! Quante formazioni, nel 2020, suonano VERAMENTE viking metal, cioè quello delle origini, cioè quello di Bathory, dei Mythotin, degli Einherjer, di Falkenbach? (altro…)
(Everlasting Spew Records) Spesso storco il naso quando leggo la definizione ‘technical death metal’. Molte volte infatti, le band che dichiarano di proporre questo genere sacrificano l’aggressività in nome (altro…)
(Apollon Records) La definizione che viene data a questa band di Oslo è ‘rock band violenta ed ingannevole, che incanala un desolante surrealismo futurista’. Non so se tale definizione sia la più adatta, ma questo singolo -anticipazione del secondo album, (altro…)
(Svart Records) Aleah, Aleah Starbridge, continua a vivere. Nonostante una malattia l’abbia portata via nel 2016, prima del debutto dei suoi Trees of Eternity (recensione qui), il suo compagno di vita e di band Juha Raivio (lui anche nei Swallow the Sun) sembra non volersi (altro…)
(Iron Bonhead Productions) Il decimo album in studio dei Black Funeral è intitolato alla divinità mesopotamica Lamashtu e votato a lei quanto ad altri suoi pari. (altro…)
(Autoproduzione) Fondati da tre amici attivi nel campo delle… onoranze funebri, i Torchlight Parade di St. Louis, Missouri fanno un metal semplice: il loro debut autotitolato (altro…)
(Odium Records) Del dannato black metal. Puro e dannatissimo black metal. Bastano pochi secondi della opener “Deus Inversus” ad opera dei Black Altar per immergersi nell’essenza pura e vera del black essenziale! Unione dissacrante quella di “Deus Inversus”, split che vede (altro…)
(Odium Records) Dei greci Enshadowed ricordavo l’ottimo “Magic Chaos Psychedelia”… uscito sette anni fa (recensione qui), tanto che temevo essermi perso qualcosa in questo frangente. Ed invece no… “Stare Into the Abyss” è proprio il successore del disco del 2013, (altro…)
(Lethal Scissor Records) Il primo full lenght della grindcore band veneta sigla venti pezzi in poco più di trentasei minuti. Sono in tre i Stench Of Profit, ma fanno (altro…)
(No Remorse Records) Era decisamente nell’aria, dato che la band è stata rifondata nel 2009 e negli ultimi anni era apparsa a diversi festival: ma il quarto album degli Shok Paris (altro…)
(Auric Records) Brutale (letteralmente) cambio di direzione per gli italiani Fordomth, band che debuttò un paio di anni fa con un potente album di blackened funeral doom metal (“I.N.D.N.S.L.E.”, recensione qui). Se i tempi lenti, cupi e macilenti del debutto, se quella tendenza infernalmente liturgica trascinava con perversione verso gli abissi, con il nuovo (altro…)
(Hammerheart Records) Espressione di autorevole e apocalittica forza da parte degli olandesi, ancora bravi a pestare gli strumenti e chi li ascolta, attraverso (altro…)
(Hammerheart Records) Nati come Desecretor a ridosso degli anni ’90, i finlandesi divennero in seguito i Vomiturition, la cui esistenza è durata probabilmente un (altro…)
(Purity Through Fire) Maxime Taccardi è un folle ed è anche un musicista. Abbracciato al black metal e tutto quello che può apparire dark e ambient. In attività da qualche anno, neppure due lustri, ma (altro…)
(Eisenwald) Secondo emozionante capitolo per Fellwarden, progetto nato nel 2014 e composto da The Watcher e Havenless, rispettivamente frontman e batterista dei Fen. Sensazioni e stimoli senza limiti… in un universo musicale dove gli artisti si abbandonano ad una poesia sonora senza (altro…)
(Amor Fati Productions) Molto prolifico questo duo black metal tedesco, considerando che in quattro anni di attività ha già pubblicato tre album e, con questo, due EP. Prolifico ed originale, almeno per quanto riguarda il contenuto dei testi (rigorosamente in tedesco): le (altro…)
(Werewolf Records) A solo un anno da “Ilmestykset” (recensione qui) la band finlandese torna con il quinto lavoro a sonorità più violente e più canalizzate verso un eccitante black ‘n’ roll, come conferma la opener “Laulu Murtuvan Niskan”, un brano (altro…)
(Argonauta Records) Un terrificante e destabilizzante miscuglio di sonorità che spaziano dal predominante sludge all’onnipresente psichedelico, iniettando black metal, doom, divagazioni hard core e post metal. Secondo album per la (altro…)
(Autoproduzione) Qualche anno fa, un disco come quello dei Varus si sarebbe definito di ‘battle metal’: non so perché l’etichetta sia caduta in disuso, ma a me piace utilizzarla ancora (altro…)
(Pure Steel Records) Il precedente disco dei Ninth Circle, “Legions of the Brave”, risalente a ben sei anni fa, mi era sembrato molto interessante: “Echo black”, il quarto album (altro…)
(Pure Steel Records) Era da tempo immemore che non sentivo parlare dei Kenziner di Jarno Keskinen, autori di due dischi di ottimo neoclassic metal alla fine degli anni ’90: (altro…)
(Arising Empire / Mission Two Entertainment) Un nuovo album dei Cro-Mags non è qualcosa di trascurabile. Harley (altro…)
(Autoproduzione) Bella sorpresa, i Ty Morn! Dietro al monicker di questa band c’è il musicista inglese Aron Biale, che ha creato un sound niente male, una sorta di heavy/epic metal (altro…)
(NoCut Entertainment) Dopo tre album in croato, e una importante amicizia con il cantante degli In Extremo, Robert Rhein, che li ha poi invitati in tour diverse volte, i folk metallers Manntra si sentono pronti (altro…)