DISORDER – “Fuego Negro”
(Symbol Of Domination/Morbid Skull Records) Ancora non mi son abituato a recensire gruppi death e black provenienti da questa parte del mondo. Eppure ho una teoria: secondo me questi micromondi musicali sono in così poco contatto con il resto del pianeta (altro…)
(Century Media) Da qualche anno la band francese sembra segnare il passo. Nessuna involuzione, piuttosto un ripetere se stessa. Il ripetersi è un qualcosa di fisiologico e arriva in tutte le band di questo mondo. “Black Nova” in un certo senso
(Debemur Morti Prod.) Kark è un polistrumentista, inoltre è un tecnico di studio che si occupa soprattutto di masterizzazione. Lui crea
(Avantgarde Music) Dal Massachusetts il duo DZÖ-NGA (‘Zona Gah’) composto dal musicista e singer Cryvas e dalla female vocals Grushenka Ødegård si dedica ad un black metal molto spirituale, quasi
(Volcano Rec. & Prom.) Intense, pacatamente gothic, decorate di elettronica, venate di dark e da melodie vagamente new wave con risvolti rock le atmosfere di Diesanera. La band nasce nel 2015 dalle
(ATMF Records) Dice bene il flyer pubblicitario, ipotizzando che i Digir Gidim possono essere l’estremo esoterico dei Nile e dei Melechesh. Lo potrete notare anche dal titolo di album e canzoni che
(Nuclear Blast) I Decapitated sono autori di uno stile che ha fatto proseliti nel tempo, al contempo si è perfezionato anche guardando altrove. Nel 2017 la band polacca si consacra a un thrash-death
(code666) Travolge ed annienta il quarto lavoro degli islandesi Dynfari (leggi
(Napalm Records) Sono passati pochissimi anni dagli stravolgimenti strutturali nella formazione di Santa Barbara, nello specifico la partenza del batterista John Boecklin e del chitarrista
(Forever Plagued) Oscurità. Atmosfere sinistre, gelide e mortifere. Nichilismo ed odio totale. In altre parole: black metal. Non troverete alcun elemento sinfonico, nulla che possa essere minimamente inteso come mainstream o commerciale in “Hell”, quarta
(autoprodotto) Cinque musicisti raccolti sotto un nome che gioca con la modernità e la tecnologia. D8 Dimension sono un collettivo industrial o giù di lì che abbina riff possenti di natura metal a sortite elettroniche, sviluppate da synth e suoni vari.
(Stygian Crypt Productions) Gli inglesi sono attivi dal 2015 e sono partiti con l’idea di creare una serie di lavori ambientati in specifiche ere storiche. Dati titolo e copertina dell’album,
(ETN Rec. / Punishment 18 Records) Ogni volta che mi capita di recensire un album in cui c’entra la Punishment 18 records, nella mia faccia compare un sorriso di ebete felicità. Da thrasher incallito quale sono, so bene che con molta probabilità nelle uscite
(Sepulchral Productions) Una coinvolgente intro corale che mi ricorda tantissimo quella di “Herbstleyd” apre le porte ad un EP di quasi mezz’ora, nonostante le poche tracce, cinque per la precisione. Il suono dei Délétère comincia a prendere
(Autoproduzione/Atomic Stuff Promotion) Questo progetto è molto giovane (si parla della seconda metà del 2016), ma è nato con uno scopo preciso: sperimentare unendo il death metal con
(Season of Mist) Imperioso e tremendo preludio in apertura dell’album e poi comincia la discesa all’inferno. Il nuovo album dei Dodecahedron è per davvero infernale. Il
(Nordvis Produktion) Il precedente “Ísavetur” era scovolgente (
(Nuclear Blast) Se non sai di chi stai parlando, ascoltando questo disco, non puoi credere che sia un debutto. Infatti, tecnicamente si tratta di un debutto dal punto di vista del moniker, ma in realtà siamo davanti di un’altra invenzione di Leif Edling, il
(Indie Recordings) Ogni tanto i norvegesi Dunderbeist devono pubblicare qualcosa, anche se la loro preferenza è sempre quella di puntare ad un album ricercato, profondo anche a livello tematico. Ma la loro arte è esplosiva, quindi
(Nuclear War Now! Productions) Ristampa da parte della Nuclear War Now! del debut album di Demoncy, one man band dedita ad un black metal grezzo e primordiale. Ho già avuto modo di ascoltare e recensire questo progetto in
(Spitfire Music / SPV Release) Dopo la pubblicazione dell’esplosivo “Make Some Noise” (
(Century Media) Ed ecco finalmente tornare anche i Dream Evil! Sette anni sono passati dal potente “In the Night”, 13 dal trionfale “Book of Heavy Metal”, una delle vette del power scandinavo, e addirittura 15 da quel “Dragonslayer” che resta nella mia top 20 di sempre.
(Pitch Black Records) E chi se lo aspettava che i francesi Debackliner fossero così bravi? Questi esordienti mettono su un disco che incrocia heavy, power e groove metal, per un risultato che ha radici nell’antico ma suona moderno e smaliziato.
(Limb) Gli austriaci Dragony festeggiano dieci anni di attività con un ep lungo otto brani e oltre 40 minuti. Accanto alla consueta messe di bonustracks delle edizioni giapponesi, demo, ri-registrazioni
(Trascending Obscurity India) Notevole debutto per Darkrypt, giovane band indiana dedita ad un death metal di stampo scandinavo. Le influenze di acts come Entombed e primissimi Amorphis sono piuttosto evidenti, ma i nostri dimostrano
(Club Inferno Ent.) Ho sempre portato avanti l’idea che il black non è un genere, bensì un modo di intendere la musica estrema, una concezione musicale in cui è il modo di porsi
(High Roller Records) Ritornano sulle scene dopo quasi un trentennio di assenza i tedeschi Darkness, tra i prime movers della scena thrash teutonica dal 1984. Dopo aver pubblicato due buoni album “Death
(Nuclear Blast) Sapiente mossa commerciale che riporta in vita una band data per defunta. I Dimmu Borgir hanno vissuto anni gloriosi, registrato dischi immensi fino al rallentamento, che inserisce ben tre anni tra “In Sorte Diaboli” e l’ultima release
(AFM) L’album di cover “Skeletons” aveva fatto tremare i più. “Deth Red Sabaoth” era del 2010 e chi ha atteso Danzig per cinque anni per poi ritrovarsi canzoni di Aerosmith, Black Sabbath, ZZTop
(Primitive Reaction) Ci hanno messo sedici anni per creare questo lavoro, i Diablerie, impegnati in un death/groove metal mostruosamente elettronico con pesanti influenze industriali. Il precedente album “Seraphyde” fu interessante e ben 
(Heavy Psych Sounds Records) I neoformatisi Dead Witches sono il risultato dell’unione dell’italianissima Virginia Monti (Psychedelic Witchcraft) e di mr Greening, ‘solamente’ il
(autoproduzione/Atomic Stuff Prom.) Horror metal svelto e dettato da cadenze hard & heavy, quello del trio di Lodi già autore di altri lavori (
(autoproduzione) “Fuk the Trinity” e a tutto il resto! Con i Deathfucker niente e nessuno verrà risparmiato: parole eestreme musica indirizzata verso un un death/thrash oscuro, acerbo, carico di odio. Tre
(Century Media) Un death metal classico, non troppo occulto, pieno di energia che per certi versi ricorda quella degli Amon Amarth. I tedeschi Deserted Fear giungono al terzo capitolo, il primo con una label di